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Alessano

Riti e tradizioni nel Capo di Leuca nella devozione a Sant’Antonio da Padova

Le analogie tra il Santo di Padova e don Tonino Bello Educational/Press Tour tra Alessano, Corsano, Gagliano del Capo, Morciano di Leuca, Patù, Salve e Tiggiano con l’adesione di Ruffano

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Organizzato dall’Unione dei Comuni “Terra di Leuca” e la Fondazione di Partecipazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, sodalizio della Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca, nei 7 Comuni dell’Unione (Alessano, Corsano, Gagliano del Capo, Morciano di Leuca, Patù, Salve e Tiggiano con l’adesione di Ruffano) si è svolto l’Educational/Press Tour Riti e Tradizioni nel Capo di Leuca nella devozione a Sant’Antonio da Padova”.


L’iniziativa di ospitalità e di promozione turistica è stata finanziata all’Unione dei Comuni “Terra di Leuca” dall’assessorato dell’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia.


Molto forti le analogie tra il Santo di Padova e il Servo di Dio di Alessano, entrambi innamorati di San Francesco di Assisi, hanno avuto il dono di saper annunciare il vangelo agli uomini del loro tempo. In un’omelia di Don Tonino Bello del Santo patavino diceva: “E’ incredibile, si è spento a 36 anni però il suo nome ancora gira per tutti gli angoli della terra. Io oggi credo che non ci sia villaggio, città e metropoli in tutto il mondo in cui la gente non si raccolga in qualche chiesa per onorare la figura di Sant’Antonio di Padova.


Con il press tour, frutto della collaborazione tra Unione dei Comuni “Terra di Leuca” e Parco Culturale Ecclesiale “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, s’intendeva valorizzare le eccellenze di carattere culturale, religioso, paesaggistico e gastronomico dell’area, evidenziando le tradizioni popolari legate alla devozione a Sant’Antonio da Padova, con l’obiettivo di raccontare l’area del Capo di Leuca come un territorio autentico, unico con il suo entroterra, scrigno nascosto che si vuole svelare, sempre pieno di sorprese inattese anche fuori dalla stagione estiva.





L’iniziativa di ospitalità aveva l’obiettivo di destagionalizzare il turismo senza trascurare gli spettacolari paesaggi dello stesso territorio che si ammirano  percorrendo gli itinerari degli antichi pellegrini. I giornalisti partecipanti hanno conosciuto le peculiarità della mobilità sostenibile, percorrendo a piedi da protagonisti degli itinerari emozionanti, consentendoli delle esperienze straordinarie.


I giornalisti partecipanti, presso una famiglia di Patù, hanno seguito la preparazione del pane di Sant’Antonio da Padova, poiché nella cittadina, la mattina del 13 giugno, vi è la benedizione del pane, un’usanza particolare che contraddistingue ovunque i festeggiamenti in suo onore, inoltre, hanno ammirato le luminarie della festa patronale dedicata al santo di Padova e intervistato Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, nella conferenza stampa che si è svolta a Salve.


I giornalisti che hanno partecipato: Matteo Marcelli, Avvenire; Sara Panizzon, Il Giornale di Vicenza e Blogger Trip Or Trek Travel blog; Andrea Vismara, Scrittore e Autore radiofonico Edizioni dei Cammini e Radio Francigena; Ilaria Canali, blogger specializzata nel viaggio lento; Cinzia Dal Brolo, Giornalista free-lance per Viaggiarenews, Saporinews, Italia a Tavola, Latitudes, Mondointasca; Laura Colognesi, Direttore In&Out, Camminare, globetrotttermagazine.it, Mirano Magazine; Antonino Padovese, RCS Il Corriere del Veneto e Patrizia Bertini, Familygo.eu.


Alessano

La speranza nel dono

Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico

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Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.

L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.

L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.

I saluti istituzionali apriranno l’evento.

Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).

Il fulcro della serata sarà la presentazione del libroMi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.

Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.

Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.

Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.

A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.

La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.

Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.

La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.

La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.

Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.

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Alessano

Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno

Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti

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Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.

È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.

Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.

Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.

Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.

Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.

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Alessano

A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni

Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118

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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.

Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.

Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.

Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.

Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’OspedaleCardinale Panico” di Tricase.

Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.

Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.

Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.

*In alto foto di repertorio

 

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