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“Salviamo il Salento dall’asfalto e dal cemento”

Ospite d’eccezione del tredicesimo Cantiere per la sussidiarietà, Domenico Finiguerra autore del libro “8mq al secondo. Salvare l’Italia dall’asfalto e dal cemento”. Appuntamento questa sera a Corigliano d’Otranto sulla Scalinata del Castello de’ Monti

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Tredicesima tappa del Cantiere per la sussidiarietà per riflettere, approfondire e discutere dell’incredibile consumo del suolo in Italia e nel Salento. E se l’Inventario Forestale Nazionale ci riporta un aumento del numero di alberi nel 2014, tanto da toccare gli 11milioni di ettari e dunque occupare più di un terzo del territorio nazionale (32milioni di ettari), non sono in pochi a sostenere che invece il nostro suolo e quindi il nostro paesaggio sono costantemente fagocitati dal cemento e dall’asfalto.


LocandinaÈ quello che racconta Domenico Finiguerra nel suo libro “8mq al secondo. Salvare l’Italia dall’asfalto e dal cemento” (2014, ed. Emi). Otto metri quadrati al secondo è il terribile e incalzante ritmo con cui viene cementificata la bellezza, la biodiversità, la cultura del nostro paese. Il Cantiere per la sussidiarietà affronterà il preoccupante incalzare della fabbrica del cemento e dell’asfalto martedì 2 settembre 2014 alle ore 21 a Corigliano d’Otranto presso il Castello (scalinata). Il Salento è in testa alle classifiche nazionali, in quanto esiste un vero e proprio partito trasversale del cemento e dell’asfalto, spietato, potente e spesso prepotente. Un’aggressione silenziosa e costante che ha però trovato in numerose città, paesi ed angoli, talvolta remoti e nascosti, chi è determinato a contrastarla. Una resistenza al cemento, all’incuria, all’assalto del nostro paesaggio che è urgente allargare a macchia d’olio affinché sempre più cittadini prendano coscienza della gravità ed irreversibilità di quanto sta accadendo. Cittadini consapevoli che, probabilmente, resteranno per sempre una minoranza. E proprio il nostro Salento è uno dei territori cardine della “rivolta della bellezza”. È proprio dal Salento che da anni cittadini singoli e gruppi di persone, di associazioni con in testa i volontari, hanno intrapreso una battaglia in difesa del territorio, del paesaggio, dell’ambiente e della salute pubblica.


Ogni anno cemento e asfalto consumano nel Salento un territorio grande quanto il Comune di Castro”, dice Luigi Russo presidente del CSV Salento, “si costruiscono case, villaggi, zone industriali, strade, a volte inutili. In Italia è come se ogni anno sparisse un territorio della grandezza del Comune di Firenze. Chi ci guadagna e chi ci perde? Possiamo ancora parlare di Belpaese?Davvero è necessario capire che questo modello di sviluppo è al capolinea e non potrà che portarci alla fine di tutto, alla fine della bellezza, della infertilità della nostra terra, dei nostri prodotti, ci porterà alla morte, come già stiamo dimostrando nei nostri Cantieri. Ci sono tanti modi per aggredire il nostro territorio (veleni, discariche, assalto delle coste, finta depurazione etc.) e ci sono anche tanti modi per difenderlo, come stanno facendo i volontari salentini e per proporre un’idea differente di sviluppo. Davvero crediamo che l’unica strada percorribile oggi è quella di informare e di sapere, di creare un forte e irreversibile movimento politico dal basso che discuta con le istituzioni e tracci percorsi risolutivi nel nome della bellezza del nostro creato”.


Per discutere di tutto questo nella serata del 2 settembre a Corigliano interverranno: Ada Fiore sindaco di Corigliano d’Otranto, Luigi Russo presidente del CSV Salento, Vito Lisi presidente dell’associazione Comitato SOS 275, con la partecipazione speciale di Domenico Finiguerra, autore del libro “8 mq al secondo. Salvare l’Italia dall’asfalto e dal cemento”.

L’autore, già sindaco del primo Comune italiano, Cassinetta di Lugagnano (MI), ad adottare un piano regolatore che blocca il consumo del territorio e da anni impegnato in campagne per la salvaguardia dell’ambiente, porta dati allarmanti sulla cementificazione dell’Italia. A fronte di una media UE del 4,3%, il nostro territorio presenta una percentuale di suolo impermeabilizzato del 7,5% e secondo i dati dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale): 8 mq al secondo è la velocità in cui si costruisce sul suolo italiano. Inoltre, la superficie agricola nel nostro paese è scesa del 28% negli ultimi 40 anni, spingendoci ad importare i 4/5 del nostro fabbisogno alimentare.


 Al “Cantiere” hanno già aderito Forum Terzo Settore Puglia, Forum Terzo Settore Lecce, le associazioni SOS 275, SOS Costa Salento, Forum Ambiente e Salute, ACLI Puglia, Comitato No Tap, i comuni di Tiggiano, Tricase, Alessano, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Patù, Corsano, Salve, Acquarica del Capo, Ugento, Montesano, Corigliano d’Otranto, Racale, Melpignano, Melendugno, Specchia, Sternatia, Zollino, Cutrofiano, Alezio; al Cantiere hanno anche aderito diversi deputati del Parlamento italiano e esponenti del mondo accademico pugliese, ma chiunque può aderire facendone richiesta. La metodologia del “Cantiere” è essenziale, diretta e punta alla piena trasparenza: “analisi scientifica” della vicenda, discussione, proposte. Alla fine del “Cantiere”, che resterà aperto fino a soluzione del problema, sarà elaborato e votato un “documento politico” che verrà inoltrato alle autorità competenti, come alta espressione di proposta politica del territorio, nella logica dell’art. 118 della Costituzione italiana (principio di sussidiarietà),e soprattutto sarà condiviso con la popolazione interessata al problema. Per informazioni e adesioni: presidenza@csvsalento.it; cell. 335/6458557.


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Fermo Immagine di Cutrofiano

Da domani a domenica la rassegna culturale che celebra musica popolare, ceramica, fotografia

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Cutrofiano apre le porte della sua memoria e del suo futuro con Fermo Immagine, una rassegna culturale con circa venti appuntamenti distribuiti in otto weekend primaverili.

Il progetto celebra la Città della Ceramica intrecciando le radici della produzione in terracotta con il patrimonio immateriale della musica popolare salentina, attraverso la figura simbolica di Uccio Aloisi e del gruppo Li Ucci, custode della tradizione degli “stornelli” e dei canti di lavoro e d’amore.

L’obiettivo è valorizzare l’identità profonda del territorio, mettendo in dialogo rappresentazioni antropologiche e sguardi contemporanei.

Ceramica e pizzica si rivelano espressioni di una stessa cultura che affonda le radici nella civiltà contadina del Salento.

Originario di Cutrofiano, Uccio Aloisi è stato una delle voci più autentiche della pizzica: la potenza del suo canto e il suono del tamburello continuano a evocare emozioni primarie come la fatica, la festa e la speranza.

Quegli stessi gesti — le mani che plasmano l’argilla e scandiscono ritmi ancestrali — uniscono idealmente il lavoro del ceramista all’arte del musicista.

A questa narrazione si affianca quella dei fotografi Mario CresciPaolo LakuLuigi Cesari e Fernando Bevilacqua. La rassegna si sviluppa in un percorso esperienziale che intreccia mostreracconti d’artistapasseggiate sonore nel centro storico, visite in botteghe e cantine, laboratori per tutte le etàdegustazioni e performance in spazi inediti.

Un’immersione totale nel patrimonio materiale e immateriale del territorio, pensata come occasione di incontro e condivisione tra comunità, artisti e viaggiatori.

Il primo weekend si aprirà domani, venerdì 11 aprile, alle 18,30, con una visita all’azienda Fratelli Colì e un incontro con Giuseppe Colì, campione del mondo dei tornianti.

Nel laboratorio in Viale della Ceramica sarà possibile osservare da vicino l’arte della lavorazione al tornio e la precisione del gesto artigiano.

Fondata nel 1650, l’azienda rappresenta uno dei principali poli ceramici italiani. La tradizione, trasmessa di generazione in generazione, ha dato vita a una produzione riconosciuta per la qualità, la cura dei dettagli e la continuità del sapere. La visita offrirà l’occasione di conoscere una realtà che unisce storia, competenza e innovazione nel segno dell’eccellenza pugliese.

Sabato 12, alle 18,30, nel Museo della Ceramica si terrà l’inaugurazione delle mostre che caratterizzeranno tutto il progetto. Sostenuta dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2023”, curata da Alice Caracciolo e Flavia Parisi e prodotta da Linea di Lecce, “Homo Ludens” esplora il gioco come dimensione essenziale dell’esperienza umana attraverso l’opera di Mario Cresci, pioniere della fotografia italiana contemporanea.

Grigio Argilla propone invece gli scatti fotografici di Paolo Laku dedicati a Cutrofiano, documentando il profondo legame tra l’argilla grigia, nel suo stato naturale prima della lavorazione, e l’identità culturale di questo territorio noto come il paese dei vasai, il cui stesso nome potrebbe derivare dai termini greci per “fabbricare vasi”.

Uccio Bandello, Uccio Aloisi e Carmelo Bene

Con un allestimento multimediale, Eterni Cantori presenta materiale d’archivio e scatti fotografici di Luigi Cesari e Fernando Bevilacqua, dedicati a Uccio Aloisi e a Li Ucci.

L’esposizione esplora il patrimonio etnomusicale e le condizioni di vita dei contadini salentini tra le due guerre, con particolare attenzione alla trasmissione orale dei mestieri e della musica.
La serata di sabato 12 aprile si concluderà alle 22, dal Sagrato della Chiesa Madre con una passeggiata sonora tra case e vicoli del paese, dedicata a Lu Santu Lazzaru, tradizionale canto di questua che annuncia la Pasqua.

Un rito musicale che intreccia suoni, voci e memoria collettiva, espressione autentica della cultura salentina. L’iniziativa pone l’accento su questo antico canto quaresimale e su altri brani legati alla Settimana Santa, inclusi quelli in lingua grika, eseguiti nei giorni che precedono la Domenica delle Palme.

In molti paesi dell’arco jonico salentino, accogliere Lu Santu Lazzaru è ancora oggi un gesto sentito: per molte famiglie rappresenta un onore atteso di anno in anno.
Fermo immagine, organizzato da Sud Ethnic APS in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa SalentinaComune di CutrofianoPolo BiblioMuseale di Lecce e altri partner pubblici e privati, è beneficiario dell’avviso Prodotti Turistici, nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) Puglia 2014-2020 (Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione 6.8 | Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, in attuazione del Piano Strategico del Turismo “Puglia365” e del progetto “Prodotto Turistico”).

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Respons-abilità educative: convegno a Tricase

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Responsabilità Educative. L’importanza della collaborazione tra scuola-famiglia-territorio è il titolo del convegno organizzato dal Centro Pedagogico e di Formazione Cochlea a Tricase il prossimo lunedì 14 aprile presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone alle 17.30.

Dinanzi ai cambiamenti sociali, che caratterizzano i nostri bambini e adolescenti, quanto è importante creare rete tra scuola e famiglia? Dopo l’esito di una valutazione, cosa fare?

Dopo il saluto delle istituzioni locali, interverranno al convegno la dott.ssa Isabella Bianco, sociologa ed esperta degli apprendimenti, presidente ass. culturale Cochlea, la prof.ssa Anna Maria Turco, dirigente I.C. “G.Pascoli” la prof.ssa Antonella Cazzato, dirigente Liceo Statale “G.Comi”, la prof.ssa Oronza Mariano, dirigente I. C. “Tricase VIA APULIA”. 

A dar voce all’importanza del ruolo genitoriale ci sarà la sig.ra Anna Petrachi, mamma di Michele e autrice del libro MUM-MOTHERLY UNIVERSAL METHOD, che presenterà il metodo di studio e lavoro da lei ideato per ragazzi e ragazze con difficoltà comunicative, ottimo strumento e spunto di riflessione per molti genitori, educatori e insegnanti.

Il Centro Pedagogico di Formazione Cochlea/ DoposcuolaSpecialistico DSA /BES costituisce una risorsa preziosa sul territorio di Tricase e composto da team di esperti, quali sociologi, logopedisti, psicologi ed esperti negli apprendimenti, organizza un convegno di sensibilizzazione dal tema. Info: Centro Cochlea Corso Roma, 153 Tricase Cochlea-formazione@libero.it, tel. 3925317932

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Marcello Veneziani “Senza Eredi” a Matino

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Prosegue il fitto calendario di appuntamenti culturali organizzati dalla Città di Matino con un’anteprima di assoluto pregio.

Martedì 15 aprile alle 18:30, infatti, il Teatro Comunale “G. Peschiulli” ospiterà la presentazione dell’ultimo libro del giornalista e scrittore Marcello Veneziani dal titolo “Senza Eredi” (Marsilio), in dialogo con Carlo Ciardo, Presidente dell’associazione Idee a Sud Est.

L‘incontro sarà introdotto dagli interventi istituzionali del Sindaco Giorgio Salvatore Toma, dell’Assessore alla Cultura Lucetta Barone e del Presidente del Consiglio Comunale Alberto Sabato.

Il libro di Veneziani focalizza l’attenzione su un’epoca smemorata, che rifugge dal confronto, anche dialettico, con i maestri (siano essi veri o presunti), e che, quindi, rischia di non lasciare traccia, non consegnando nulla al futuro. 

“La presenza di Marcello Veneziani ci onora – afferma il Sindaco Toma – e conferma la caratura di una rassegna culturale che l’Amministrazione di Matino ha fortemente voluto e strutturato. Questa è una faccia del variegato caleidoscopio di iniziative che abbiamo già messo in campo e che spaziano dalla musica, alla cinematografia, per giungere alla fotografia, con realtà di respiro internazionale che hanno a Matino il cuore pulsante. Tutto questo è possibile – conclude il Sindaco – grazie ad un lavoro amministrativo di squadra che ha la capacità di abbracciare realtà associative e socio-culturali differenti, che si muovono con passione sul territorio e con le quali facciamo rete”.

 

La serata è realizzata in collaborazione con l’associazione Idee a Sud Est, con la Biblioteca Comunale e con la Libreria Dante Alighieri.

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