Appuntamenti
San Rocco a Torrepaduli: la notte più lunga dell’estate
Tre giorni di celebrazioni: la storica ricorrenza nella frazione di Ruffano
Una tradizione religiosa eredità dei secoli, in grado di attrarre migliaia di persone da ogni angolo del Salento: è la festa di San Rocco a Torrepaduli (Ruffano), evento immancabile ed imperdibile dell’estate salentina che conserva ancora una forte anima popolare che non smette mai di affascinare.
San Rocco a Torrepaduli è fede, spiritualità, devozione ed anche spensieratezza e divertimento. Una tre giorni di eventi a fare da cornice ai riti religiosi, con un’escalation di emozioni lunga tre intere notti.
Tutto attorno al Santuario, da Largo San Rocco alle strade che si diramano verso il borgo antico di Torrepaduli e verso Ruffano, prendono posto le bancarelle, pronte ad accogliere migliaia di visitatori desiderosi di un oggetto, un sapore, un souvenir, un ricordo della festa. Con una piacevole sorpresa che, quest’anno, colorerà il borgo di Torrepaduli: le murrine, dei meravigliosi dischi con dei fili colorati intrecciati all’uncinetto. Vere e proprie opere d’arte realizzate dalle donne del posto in occasione del mese mariano, per colorare il centro del paese in attesa dell’arrivo di San Rocco.
E mentre il tempo scorre, passeggiando tra le strade della festa, si avvicendano gli attesi appuntamenti in calendario: dalla processione per le vie del paese allo scenografico incendio del Santuario; dalle note dei concerti bandistici allo spettacolo pirotecnico; dai concerti all’attesissima danza dei coltelli (la pizzica-scherma).
Il programma
Sono tre i giorni di eventi in calendario per la festa di San Rocco, realizzati anche con il contributo del Comune di Ruffano.
Martedì 15 agosto, per l’intera giornata, le vie del paese saranno attraversate dal concerto bandistico Città di Ruffano. La sera sarà la volta dell’incendio del Santuario, al rientro della Processione, e del lancio dei palloni aerostatici devozionali.
Alle 23e30, in piazza Carmelitani, spazio alla musica, con la street band Misto Band.
Poi il momento più atteso, quello delle ronde: sotto il ritmo irrefrenabile dei tamburelli, accerchiati da migliaia di persone, dei danzatori si intrecciano puntandosi due dita tese, a simulare una lama con cui mimano un duello. È la storica danza dei coltelli, anche detta “pizzica-scherma”. Probabile eredità delle comunità zingare che un tempo popolavano la zona, in passato era palcoscenico di duelli per la contesa del territorio e delle mercanzie, o per rancori repressi che erano sfogati proprio in questa lunga notte che da sempre fonde sacro e profano.
Mercoledì 16 agosto spazio alla Grande orchestra del Salento Lirico Sinfonica Città di Lecce.
Per l’ultimo giorno di festeggiamenti, invece, giovedì 17 agosto, un grande concerto: sul palco di Largo San Rocco, dalle 22, ci saranno gli Après la Classe.
Il sindaco
Il primo cittadino di Ruffano Antonio Cavallo accoglie così l’arrivo dell’evento: “La festa di San Rocco a Torrepaduli è storia di una fede secolare. Culto che di anno in anno si rinnova, riverberando in tutta la sua meraviglia nelle nostre case. San Rocco a Torrepaduli è un punto fermo non solo della tradizione locale, ma anche della cultura salentina”.
“Quest’anno, per l’amministrazione, l’avvicinarsi della festa di San Rocco è stato anche una sfida”, aggiunge il sindaco. “La ditta che si era aggiudicata i lavori per il rifacimento di Largo San Rocco ha rinunciato all’appalto (in seguito ai rincari causati dal conflitto mondiale in corso). Abbiamo quindi proceduto per scorrimento, ma ben altre quattro aziende in graduatoria hanno rinunciato all’incarico. Questo ha dato vita ad una corsa contro il tempo: in tre mesi abbiamo dovuto rivedere e ripresentare il progetto di rifacimento di Largo San Rocco in Regione, per poi riaprire la gara. I lavori ora sono ripartiti: termineranno dopo la festa, ma intanto ci hanno permesso di realizzare un primo step dell’opera, che renderà fruibile a tutti il piazzale prospiciente il Santuario, concedendoci di vivere anche quest’anno, con grande gioia, quella bellezza e quei valori dell’evento che con orgoglio tramandiamo di generazione in generazione”.
L’assessore alle Attività Produttive
L’assessore con delega alle Attività Produttive ed a Fiere e Mercati Claudio Sparascio ha commentato: “La festa di San Rocco è un evento unico, che rende il nostro paese il centro più attrattivo del territorio nel giorno più atteso dell’estate, nonché in una delle festività più importanti dell’anno.
È una ricorrenza che da secoli richiama migliaia di fedeli, turisti e visitatori da ogni dove. Un vero catalizzatore che si trasforma inuna vetrina per Torrepaduli e per tutta Ruffano che, nei giorni della festa, danno ogni anno dimostrazione della capacità del paese di coltivare e preservare con passione ed abnegazione un evento che rappresenta per l’intero Salento un vero e proprio patrimonio.
Prender parte alla realizzazione di tutto ciò non può che essere un onore e investirci di un piacevole senso di responsabilità”.
L’assessore alla Cultura ed al Turismo
Per l’assessore alla Cultura ed al Turismo Pamela Daniele “quella di San Rocco, per la comunità, è la festa per eccellenza. Una cerimonia crocevia della nostra memoria collettiva, il giorno in cui tutti si riversano per strada per ritrovare magari gli umori antichi della propria infanzia, quando la festa era un paio di scarpe nuove, la meraviglia per lo scintillio delle luci, il sapore del “lacciu”, le ronde fino all’alba, il ritorno degli emigranti, dei parenti lontani, era l’occasione propizia per rinsaldare vincoli di amicizia, di fratellanza di un popolo che si riconosceva. Cambia il tempo, cambiano i costumi, cambiano le mode ma questo carattere popolare della festa non cambierà mai: vive ancora nell’impegno di quanti permettono all’evento di rivivere e nella passione con cuil’amore per questa festa viene tramandato”
Appuntamenti
Arte, Poesia e Radici
Al Palazzo Marchesale di Melpignano, finissage de “La Pietra del Gusto”. Presentazione del libro “Istanze Poetiche” con Paolo Miggiano
Arte, poesia e sapori si intrecciano per raccontare l’anima più profonda del Salento.
Un viaggio nella memoria attende i visitatori sabato 11 gennaio al Palazzo Marchesale di Melpignano, durante il finissage dell’esposizione “La Pietra del Gusto“, opera dell’architetto Silvana Inguscio, realizzata in collaborazione con Bianco Cave, in esposizione da fine ottobre. Un’installazione che parla al cuore: una lastra di calcarenite intagliata con disegni a forma di gocce d’olio e foglie d’ulivo, piccoli scrigni che custodiscono i sapori di stagione.
Un omaggio vibrante alla millenaria cultura dell’ulivo, simbolo di resilienza e rinascita per un territorio ferito dalla Xylella, ma ancora capace di rigenerarsi grazie ai custodi dei semi antichi. Un invito a riflettere sulla biodiversità, sulla stagionalità e sul valore delle radici.
Alle 18, nella suggestiva Sala Falegnameria al piano terra del Palazzo Marchesale, la parola si trasformerà in emozione con la presentazione di “Istanze Poetiche“, il libro di Paolo Miggiano (foto in alto) edito da Terra Somnia Editore.
Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato e del Presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecce Tommaso Marcucci, la giornalista Rosalia Chiarappa dialogherà con l’autore in un incontro intimo e coinvolgente. La raccolta in liberi versi sui generis, arricchita dalle illustrazioni sognanti di due giovani creativi, i fratelli Arianna e Oreste Montinaro, è un viaggio nei sentimenti più profondi: amore, perdita, memoria.
I versi di Miggiano, intrecciati con quelli di Alessia Guerriero, risuonano come echi di un Salento che vive nei ricordi, tra ulivi secolari e profumi di terra.
Si leggeranno insieme alcuni frammenti del libro, per ritrovare attraverso i versi i ricordi dell’autore di un paesaggio salentino ormai perduto. “Insieme a Silvana Inguscio e il suo òliolocale e a Rosalia Chiarappa ci sono anche i frammenti delle mie Istanze poetiche, i miei “versi” legati alla laboriosità della produzione dell’olio che sono testimonianza di un’antica identità culturale” rivela Paolo Miggiano.
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Alessano
La pizzica come terapia, domani su Tv2000
Grazie al ritmo del tamburello e alla danza i pazienti che vivono una disabilità intellettiva, cognitiva e relazionale sono protagonisti della partecipazione attiva…
La pizzica come terapia, come momento di condivisione, di allegria in cui si appianano tutte le distanze. La pizzica che aiuta i disabili.
Nel centro Chora ad Alessano di Adelfia Società Cooperativa, con 200 dipendenti e 200 ospiti, è stato avviato un percorso riabilitativo per persone con diverse disabilità che prevede l’inserimento di laboratori di pizzica.
Grazie al ritmo del tamburello e alla danza i pazienti che vivono una disabilità intellettiva, cognitiva e relazionale sono protagonisti della partecipazione attiva.
Questo interessante laboratorio di danza a cui hanno partecipato le ballerine Simona Tornisello, Anna Maria Manni, Giusy Rizzo, Sarah Raffaella Montedoro e i musicisti Gaetano Accoto e Salvatore Cantore sarà tra le esperienze che verranno raccontate nella puntata di domani 10 gennaio, del programma “Siamo Noi”, su Tv2000 a partire dalle 15.15.
La trasmissione della Tv della Cei che si occupa di attualità raccontando anche le esperienze positive messe in campo proprio su questi temi dal mondo del volontario, dedicherà uno spazio all’esperienza virtuosa che arriva dal Salento.
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Premio Speciale Messapia ad Unisalento
Per i 70 anni di attività, riconoscimento alla storia e al futuro di un Ateneo che ha reso la cultura e la conoscenza motore dello sviluppo territoriale
Sarà l’Università del Salento a ricevere il primo Premio Messapia Speciale in occasione del suo 70° anniversario, durante un evento attesissimo a Lecce che vedrà protagonisti, tra gli altri, Gino Cecchettin, Manuel Bortuzzo, Pegah Moshir Pour e Marilù Lucrezio.
La serata, già al centro di grande clamore, si terrà domenica 19 gennaio presso il Teatro Apollo dalle ore 18 e ha ricevuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
Il riconoscimento all’Università del Salento celebra un percorso storico iniziato nel 1955, quando, grazie alla spinta delle istituzioni locali e alla collettiva tassazione di famiglie salentine, si concretizzò un progetto lungimirante incentrato su cultura e conoscenza.
Le origini dell’Ateneo risalgono però alla fine del XVIII secolo, quando i gesuiti furono espulsi dal Regno di Napoli e l’istruzione superiore cessò di essere esclusiva del ceto religioso per divenire ambito statale.
Dopo due secoli di dibattiti, nel 1955 fu istituito un consorzio universitario dalla Provincia di Lecce, cui aderirono comuni ed enti locali.
Le lezioni iniziarono il 22 novembre dello stesso anno con tre corsi di laurea nella Facoltà di Magistero.
Oggi, l’Università del Salento è un Ateneo dinamico e innovativo, motore di crescita e sviluppo territoriale, che collabora con enti pubblici e privati per promuovere competenze, professionalità e tecnologie.
Il Premio sarà ritirato dal Magnifico Rettore Fabio Pollice, sottolineando l’importanza del ruolo accademico nel plasmare il futuro del territorio.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà venerdì 17 gennaio a Lecce alla cerimonia di inaugurazione del 70° anno accademico dell’Università del Salento.
Durante la serata del Premio Messapia, verranno celebrati anche altri protagonisti di grande spessore.
Gino Cecchettin riceverà un premio in memoria di sua figlia Giulia, simbolo della lotta contro la violenza di genere.
Manuel Bortuzzo, campione paralimpico, sarà insignito per la sua forza, resilienza e determinazione nella sezione Sport.
Pegah Moshir Pour, figura di riferimento nella battaglia per i diritti umani e l’emancipazione delle donne, riceverà il riconoscimento per la sezione Diritti Umani.
Marilù Lucrezio, corrispondente Rai a Bruxelles, originaria del Salento, sarà premiata per la sua capacità di raccontare il complesso panorama europeo.
Infine, il Premio d’Oro sarà conferito alla senatrice a vita Liliana Segre, che interverrà in videocollegamento per sottolineare il valore della memoria come strumento educativo e di cambiamento.
Il Premio Messapia 2025 si conferma così un evento di alto valore culturale e civile, un’occasione unica per riflettere e celebrare storie di impegno e ispirazione, capaci di promuovere il cambiamento e la crescita sociale.
Per ulteriori informazioni e per la prenotazione dei posti gratuiti, si invita a visitare il sito ufficiale dell’evento.
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