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Tricase: 70 mi da tanto con Fernando Proce

Organizzato da Tricasèmia è in programma per domenica 30 luglio in piazza Cappuccini. Sul palco gli Alta Frequenza. Premio alla carriera allo storico storico conduttore radiofonico di origini salentine

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È ormai un appuntamento fisso dell’estate salentina quello dedicato alla musica dell’ultimo trentennio del secolo scorso organizzato nell’ultima settimana di luglio da Tricasèmia.


Quest’anno l’appuntamento in piazza Cappuccini con 70 mi dà tanto 80 90 è per domenica 30 luglio.


Nel corso della serata si esibirà la band Alta Frequenza Sound Italiano.


La serata culminerà con la partecipazione del salentino (è di Racale) Fernando Proce, storica voce di RTL 102.5 d’ora di R 101 che riceverà un riconoscimento alla carriera.


A contorno della manifestazione il mercato vintage a tema che dalle 19,30 affascinerà appassionati e curiosi.


70 mi dà tanto nasce dalla passione di alcuni amici che nel 2016 immaginarono una festa popolare a tema nel contenitore di “Tricase è musica”.


Negli anni sul palco di piazza Cappuccini sono saliti  artisti del calibro  di Scialpi, Ivan Cattaneo e Tracy Spencer , che imperversavano negli anni della diffusione delle radio libere che tanto hanno rappresentato e rappresentano per la cultura per la socialità del Capo di Leuca.


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Il Città di Casarano riapre la stagione dei motori

Dopo un anno di pausa, torna il 4 e 5 aprile, il rally la gara organizzata dalla Scuderia Casarano Rally Team (in collaborazione con Automobile Club Lecce) che festeggia le 30 edizioni: Intanto procede spedita l’organizzazione in vista del 57° Rally del Salento in programma il 23 e 24 maggio

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di Gianluca Eremita

Le giornate che si allungano e le temperature che iniziano a diventare più miti significano, per gli appassionati salentini di motori, che la stagione delle competizioni automobilistiche sta per iniziare.

Primo appuntamento della stagione agonistica 2025 è il Rally Città di Casarano che, il 5 e 6 aprile prossimi, festeggerà la sua 30esima edizione.

Intanto, si sono aperte le iscrizioni alla gara organizzata dalla Scuderia Casarano Rally Team che conta sulla preziosa collaborazione dell’Automobile Club Lecce e che ritorna a disputarsi dopo un anno di pausa.

Ad inizio dello scorso anno, infatti, il presidente del sodalizio casaranese, Pierpaolo Carra, aveva spiegato che «la scelta di non iscrivere a calendario il ‘Casarano’ è stata obbligata, al fine di poter puntare al top in corrispondenza dell’importante anniversario affinché potesse essere davvero straordinaria ed indimenticabile».

«Per celebrare il traguardo dei trent’anni di questo rally», spiega ora il Presidente Carra, «abbiamo pensato e voluto un’edizione rinnovata, con spunti di cambiamento e riscoperte. Ne siamo entusiasti e speriamo di offrire agli equipaggi, agli appassionati ed al pubblico, nuovi momenti di puro e sano sport e di emozioni».

Nessun dettaglio, al momento, riguardo al percorso di gara anche se si sa già che, rispetto all’edizione 2023, la gara presenterà elementi di novità sia nel percorso che nella logistica pur mantenendo alcuni punti fermi. Il tutto al fine di garantire non solo lo spettacolo ma anche la validità tecnica della kermesse salentina.

Per l’Automobile Club Lecce il lavoro è doppio visto che è in fase avanzata di organizzazione il 57° Rally del Salento che si disputerà il 23 e 24 maggio prossimi.

Anche in questa edizione il “Salento” farà parte del T.I.R.-Trofeo Italiano Rally il cui calendario, quest’anno, è composto da due Gironi di tre gare ciascuno cui si aggiungono altre tre gare “jolly” a Coefficente maggiorato di 1,5 (il punteggio di gara viene moltiplicato per 1,5) ed una di queste è proprio il “Salento”.

Come oramai da tradizione, alla gara principale si affiancherà il 7° Rally Storico del Salento, valido per il Trofeo Rally Auto Storiche di 4^ Zona.

Seconda edizione per il Salento Historic Regurality Rally, gara di regolarità auto storiche a media, che è stata “premiata” entrando a far parte del neonato Campionato Italiano Rally Auto Storiche di Regolarità.

Al momento resta top secret il percorso di gara anche se appassionati ed addetti ai lavori fremono per conoscerne, quanto prima, i dettagli di quella che è una della più importanti competizioni automobilistiche su strada del Centro-Sud Italia.

Nella foto in alto: Pedersoli-Bonato vincitori su Citroen Ds3 Wrc del 29° Rally Città di Casarano (Foto A. Calsolaro)

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Scorrano: le rivolte contadine nella provincia di Terra d’Otranto dal 1890 al 1910

“Quando l’Italia era schiava dello straniero, poté tacere ogni alta voce di dolore ed unirsi nell’unico nobilissimo intento della sua indipendenza e della sua libertà; ma oggi – purtroppo – dobbiamo confessare a noi stessi che non era questa l’Italia sognata dai nostri padri e intravista nell’estrema agonia da chi per essa languì in carcere, salì il patibolo e incontrò la morte sul campo”

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Presentazione ufficiale dell’opera dell’autore Bruno Paolo Nicolardi dal titolo “Le rivolte contadine nella Provincia di Terra d’Otranto dal 1890 al 1910. I gravi fatti di Scorrano” edito da Edizioni Esperidi.

L’evento, a ingresso libero, si terrà sabato 15 marzo alle ore 18.00, presso l’istituto scolastico A. Manzoni di Scorrano, in via Gabriele D’Annunzio 157.

Introdurrà la serata Pietro Palumbo, presidente Pro Loco Scorrano e porgeranno il saluto il sindaco di Scorrano Mario Pendinelli, l’assessore alla cultura Annalisa Mariano, il dirigente dell’I.C. Scorrano Fausto Melissano.

Sarà presente anche l’editore Claudio Martino e, insieme all’autore, interverranno il presidente del Centro Studi Scorranesi Giovanni Giangreco e Sara Bottazzo, già dirigente scolastico.

Ad allietare l’evento, l’intermezzo musicale sarà curato da Rocco Giangreco.

Il libro, con disegno di copertina (foto in evidenza) a opera di Silvia Giannotta, tratta i temi delle rivolte dei contadini a Scorrano, ma anche in tutta Terra d’Otranto e in Puglia.

Furono la conseguenza di un malessere sociale ed economico che si protraeva da decenni ma che fu acuito dalla miseria e dalla fame nel ventennio trattato.

I grossi proprietari furono colti di sorpresa dalla reazione violenta dei contadini, pensando che un loro atteggiamento paternalistico sarebbe stato sufficiente a far rientrare questi moti di ribellione.

Sbagliarono, perché come recita il proverbio latino “Non vult scire satur, quid ieiunus patiatur”, essi non vollero vedere la miseria più nera che attanagliava i contadini e i braccianti.

Scrive Giovanni Giangreco nella prefazione: “A Scorrano gli avvenimenti di quella giornata contribuirono a creare le condizioni per un cambiamento politico e sociale, che, a distanza di circa un ventennio, avrebbero cambiato, purtroppo definitivamente, la cultura politica e, per certi aspetti, anche antropologica della comunità scorranese rispetto a quella dei secoli precedenti, accentuando fenomeni già in corso e allentando alcuni legami sociali prima ritenuti fondanti per l’intera città”.

Bruno Paolo Nicolardi, nato a Scorrano nel 1954, dopo la laurea in Lingue e Letterature straniere presso l’Università degli Studi di Lecce, ha iniziato la carriera di insegnante nella Scuola Secondaria di II grado ed è diventato docente di ruolo in lingua francese, svolgendo la sua attività nella Scuola Secondaria di I grado di Arzignano (VI), Otranto, San Cassiano, Botrugno, Casarano e Cursi. È membro del Centro Studi Scorranesi. Ha pubblicato: Il culto di Santa Domenica (Il Raggio Verde, 2023); Poesia popolare a Scorrano. Canti della Passione, storie sacre, preghiere, canti popolari, filastrocche, poesie (con Giuseppe Presicce) per Edizioni Esperidi nel 2024.

 

 

 

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Concerti in Salento: Shel Shapiro e Lucio Corsi

Le emozioni della rock culture con Shel Shapiro mercoladì 2 aprile al Teatro Apollo di Lecce; l’11 agosto alle Cave del Duca, per l’Oversound Music Festival in collaborazione con SEI Festival, il concerto di Lucio Corsi

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Da appuntare sulla nostra agendina: due concerti da non perdere in provincia di Lecce, il primo, quello di Shel Shapiro, per i nostalgici della Rock Culture, il secondo per i tantissimi fan del muovo fenomeno della musica italiana, Lucio Corsi.

Shel Shapiro, icona della musica italiana, tornerà sul palco con il tour “È solo Rock ‘n’ Roll“: mercoledì 2 aprile sarà al Teatro Apollo di Lecce con due ore di musica travolgente: la musica che ci ha segnato il cuore e l’anima e che ci ha fatto sognare e crescere, ridere e piangere. Le storie e l’irresistibile voglia di rivivere insieme tutte le emozioni della rock culture, raccontate magicamente dal cantautore britannico naturalizzato italiano.

Un concerto – spettacolo che ripercorre cinquant’anni di storia della musica e della società, dagli anni ’60 ad oggi: un emozionante viaggio tra successi indimenticabili, attraverso brani storici che ci hanno fatto cantare e ballare. Un emozionante viaggio tra successi indimenticabili, come “Che colpa abbiamo noi“, “Bisogna saper perdere“, “Piangi con me“, “Lascia l’ultimo ballo per me“, fino a “C’è una strana espressione nei tuoi occhi” e “È la pioggia che va”.

Il titolo di questa serie di live non è un caso, visto che “rock ’n’ roll” è la parola che ha rinnovato la cultura degli ultimi 50 anni.

AD AGOSTO LUCIO CORSI

Lucio Corsi (foto di Simone Biavati)

L’11 agosto, invece, dopo aver partecipato per la prima volta alla 75° edizione del Festival di Sanremo, classificandosi secondo e vincendo il Premio della Critica Mia Martini con il brano “Volevo essere un duro”, arriverà in Salento Lucio Corsi, che sarà protagonista di una delle serate all’Oversound Music Festival in collaborazione con SEI Festival.

Il 21 marzo 2025 uscirà il nuovo omonimo albumVolevo essere un duro”, già disponibile in pre-save e pre-order nei formati Vinile e CD.

 «“Volevo essere un duro” è un disco che parla d’infanzia, di amicizia e d’amore. È un album di fantasia con i piedi per terra. In questo album ho cercato di trovare il sogno non fuggendo nel cielo ma strisciando sui marciapiedi, passando sotto i tavoli da pranzo o nascondendomi negli armadi. È un disco di ricordi personali mescolati a storie di altra gente. Ci sono molti  personaggi  in queste canzoni, da Rocco il bullo della scuola media al Re del rave, una sagoma romantica e sgangherata, fino a Francis Delacroix, mio grande amico (forse immaginario, ma non importa)»

Scritta e composta da Lucio Corsi e Tommaso Ottomano, che hanno curato anche la produzione assieme a Antonio Cuper Cupertino, “Volevo essere un duro – presentata al Festival – parla di quanto il mondo ci vorrebbe infallibili, con la solidità dei sassi e la perfezione dei fiori, senza dirci però che tutti i fiori sono appesi a un filo.

Il videoclip, diretto da Tommaso Ottomano e prodotto da Borotalco.tv, vede l’amichevole partecipazione degli attori e comici toscani Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini. 

Carletto, il bambino protagonista del video, mandato a letto senza cena per una brutta pagella, si ribella alla decisione dei genitori scatenandosi sulle note del brano, con l’aiuto di Lucio e della sua chitarra. La cameretta tappezzata di poster e con lo stereo a palla diventa il regno in cui la canzone si manifesta, per proteggerci dalle aspettative e pressioni degli altri e per ricordarci “quanto è duro il mondo per quelli normali”.

Nella serata dedicata alle cover, Lucio Corsi si è esibito con il brano “Nel blu, dipinto di blu” di Domenico Modugno in duetto con Topo Gigio.

Ad aprile avrà inizio il suo “Club Tour 2025”, prodotto da Magellano Concerti, che lo vedrà esibirsi nelle principali città italiane.

In scaletta anche il singolo “Tu sei il mattino” (Sugar Music) – pubblicato il 12 novembre 2024 -, un ricordo dolce e sognante del primo amore dal punto di vista di chi, ormai cresciuto, si ritrova a pensare al passato con malinconia.

Il videoclip, diretto sempre da Tommaso Ottomano, ha l’intento di distruggere il romanticismo della canzone  e vede la partecipazione straordinaria di Carlo Verdone.

Lucio è fra i protagonisti della Terza stagione di “Vita da Carlola serie televisiva di e con Carlo Verdone, uscita in esclusiva su Paramount+, in cui questo nuovo singolo ha un ruolo molto particolare.

Cantautore toscano, Lucio Corsi riesce a rendere armonioso il rock d’autore e le sonorità folk insieme, trasformando le sue atmosfere surreali in poesia e legando un mondo a tratti grottesco ad una struttura musicalmente ricchissima.

La buona musica (r)esiste!

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