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Tricase: a Tutino la festa è plastic free
Grazie all’intervento dell’associazione Clean Up nel corso della festa verranno utilizzati solo bicchieri di carta e piatti composti di cellulosa e biodegradabili al 100%
Nel segno della tradizione, la domenica dopo Pasqua a Tutino di Tricase si rende onore alla Madonna delle Grazie, con l’organizzazione dell’omonimo Comitato Festa. Tre giorni di festa dedicati alla Patrona del popoloso quartiere tricasino.
La novità di quest’anno è che grazie all’intervento dell’associazione Clean Up nel corso della festa verranno utilizzati solo bicchieri di carta e piatti composti di cellulosa e biodegradabili al 100%.
Il presidente delegato del Comitato Feste Carlo Colizzi si augura che la festa sia “all’altezza almeno di quella dello scorso anno per non deludervi e per non dare forza alle frequenti tentazioni disfattiste causate dagli innumerevoli e sempre più difficili ostacoli da superare; sarebbe davvero un peccato perchè Tutino perderebbe decisamente la sua identità senza la festa della Madonna delle Grazie. Ci auguriamo di continuare ad onorare la Vergine con tutta la nostra fede e la nostra ostinata volontà. Ringrazio, unitamente ai miei compagni di viaggio, don Carmine, per la fiducia accordataci, e tutti gli abitanti di Tutino per la calorosa e fedele collaborazione”.
Appena un anno fa, dalle nostre colonne, il parroco Don Carmine Peluso faceva presente di come la festa diventi “il luogo delle nostalgie, il ricordo di un tempo che fu. Ci fa sognare riportandoci indietro a dolci ricordi, ma poi, noi stessi che abbiamo sognato, realizziamo che la vita è un’altra cosa e quindi, passati i giorni dell’evento, si riprende con lo stress, il lavoro, le incomprensioni, gli amori, i rimpianti, le gelosie, i dubbi. (…). Si percepisce nella comunicazione popolare”, ammoniva il parroco, “la mancanza di un ragionamento rigoroso: la legge naturale ridotta ad un semplice accidente, ad un prodotto della cultura; il sopravvento delle passioni declinate come necessarie all’espressione della libertà umana, senza più quella giusta misura di epicurea memoria, hanno ottenebrato lo spirito dell’uomo. Anche la vita cristiana senza l’apporto della ragione diventa una cosuccia fatta di moralismi e di frasi ad effetto. Pensare la Fede sarà, dunque, per noi cristiani la strada che ci conduce alla felicità, perché scopriremo personalmente che la vita, la nostra vita, non è frutto del caso, ma pensata da Dio e, in quanto pensata, amata”.
Questa sera al termine della santa messa, dalle 19,30, si snoderà tre le vie del quartiere la solenne processione.
Al rientro del corteo lo spettacolo dei “Fuochi pirotecnici dal Castello”. Poi tutti in piazza per godere della musica della Life is now band.
Durante la giornata presterà servizio il Gran Concerto Bandistico “O. Margilio” Città di Squinzano.
Domani, domenica 28, sin dal mattino presto, le vie del quartiere saranno animate e colorate dalla tradizionale Fiera Mercato.
Sante Messe alle 7, 8, 9 e 10. Alle 11, traslazione della Statua della Madonna delle Grazie per le seguenti strade: via Armaioli, via Caduti in Guerra, via dei Fiori e Piazza Castello dove sarà celebrata la Solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Rettore del Seminario minore Don Davide Russo. Poi rientro in Chiesa attraverso via Michele Rizzo. Nel pomeriggio Sante Messe alle 17,30 e alle 19. Durante la giornata presterà nuovamente servizio il Gran Concerto Bandistico “O. Margilio” Città di Squinzano che si esibirà anche dalla Cassarmonica (ore 19,30).
Prima, però, in piazza Castello, dalle 16, attesissimo dai più piccini, si rinnova l’appuntamento con la Festa dei Bambini, spettacoli di musica, teatro, circo e magia.
Lunedì 29, ultimo giorno di festa, Sante Messe alle 10 e alle 19.
Alle 20 prenderà il via la XXXVI edizione della Sagra dei Peperoni e del panino con la mortadella (Occhio al prosciutto).
In serata in piazza Castello si esibiranno Claudio Prima e Redi Hasa: di nuovo insieme i due compagni di viaggio protagonisti di numerosi progetti di successo, centrati sulla ricerca delle connessioni fra le musiche tradizionali e le loro evoluzioni sull’asse Italia-Albania (BandAdriatica e Adria fra gli altri): si potranno ascoltare dei brani classici del loro repertorio, insieme ad alcuni inediti, scritti in questa nuova fase di collaborazione. A seguire, sul palco, il gruppo dei Salentrio.
Festa rispettosa dell’ambiente con CleanUp
Con una nota l’associazione CleanUp fa sapere che “in seguito a diverse segnalazioni, e dopo aver inviato all’amministrazione diverse dritte per quanto riguarda delle ordinanze già attuate da altri Comuni anche vicini a noi, abbiamo deciso di fare da noi. Abbiamo acquistato 1700 bicchieri di carta e mille piatti composti di cellulosa e biodegradabili al 100% e li abbiamo donati al comitato organizzatore della festa dedicata alla Madonna delle grazie“.
Il tentativo dell’associazione è quello di “dare un segno forte, come nostra abitudine, passando all’azione e cercando di dare l’esempio e fare da apripista a chi vuole cercare di migliorare un po’ questo mondo“.
Da CleanUp ci tengono a sottolineare che l’obiettivo “non è sostituire il monouso di plastica con monouso di altro genere. Iniziamo eliminando la plastica ma l’obiettivo è quello di eliminare i rifiuti ritornando al riuso! La visione ideale sarebbe quella di non utilizzare più il monouso (di qualsiasi materiale esso sia) ma immaginiamo tutte le feste, salentine e non, con ogni cittadino premunito di bicchiere piatto e posate personali. É un’abitudine, quella del monouso, che va sradicata dalle nostre menti. Non basta parlare e rendersi conto che il pianeta terra lo stiamo rovinando con le nostre mani. Dobbiamo passare all’azione!“, concludono, ” ognuno nel proprio piccolo può fare qualcosa cambiando immediatamente le proprie abitudini“.
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Assaggi di gusto a Melpignano
Tra forni medievali e frantoi ipogei. Passeggiata con archeologa, degustazione narrata e laboratorio con la sommelier dell’olio. Sabato 23 dalle 15,30 alle 18,30
Profuma di olio nuovo e legumi in pignata il percorso esperienziale “Assaggi di Gusto a Melpignano” ideato dal comune della Grecìa Salentina nell’ambito del progetto “Melpignano promuove cultura”, che propone in ogni stagione percorsi turistici per viaggiatori attenti ai temi del cibo e delle tradizioni, realizzati con l’Associazione di Promozione Sociale pugliese Vivarch e varie realtà.
In compagnia dell’archeologa Eda Kulja, sabato 23 novembre, dalle 15,30 alle 18,30, si potrà passeggare lungo le vie del paese che ospitavano un tempo i forni dove si produceva il pane della comunità e, tra aneddoti e attrezzi della civiltà contadina, si incontrerà Uccio Treglia, proprietario dell’ultimo forno ancora visitabile, il più antico del paese, probabilmente risalente al 1200 e che si è spento nel 1967, con la sua ultima cotta, di cui Uccio conserva la cenere.
Pochi passi e si raggiungerà uno dei sette frantoi ipogei presenti a Melpignano, quello di via Fazzi, acquisito dal comune e aperto al pubblico, preziosa testimonianza della produzione dell’oro verde pugliese che ha rappresentato fino all’Ottocento una delle attività più redditizie; mentre il frantoio di via Roma interamente scavato nella pietra nel XVII secolo, non è ancora visitabile, ma si può vedere nel nuovo portale discovermelpignano.it.
La passeggiata proseguirà nel vicino Palazzo Marchesale, ex castello feudale dotato di torri merlate, cinta muraria, fossato e camminamenti di ronda, trasformato in una raffinata residenza nel Seicento con giardino storico, cella carceraria e preziosi affreschi negli ambienti a piano terra, con motivi vegetali, episodi mitologici e scorci bucolici. Nella sala a botte del Palazzo si terrà il percorso del gusto con un mini laboratorio sull’extravergine, con l’assaggio di tre varietà di olio condotto dall’architetta Silvana Inguscio, sommelier dell’olio e produttrice di òliolocale, che guiderà i partecipanti alla scoperta delle caratteristiche di due monocultivar, delle loro componenti sensoriali, dell’abbinamento consigliato cibo-olio, con assaggi preparati da Mariagrazia Antifora, Lady Chef Puglia, come i legumi coltivati da produttori locali (Marco Garrapa e Danilo Palma di Melpignano, Gli Orti di Peppe di Tricase, PiediGrandi di Spongano e Terre Paduli di Nardò) e le friselline del forno Fior di Pane di Melpignano condite con rucola e pomodori dell’Azienda Agricola Manfio’s di Marco Reho di Ruffano o in versione dolce con marmellate di agrumi.
Infine, si vedrà La Pietra del Gusto, l’installazione dell’architetta Inguscio realizzata in collaborazione con Bianco Cave, come inno all’identità e biodiversità del Salento.
Questa tavola botanica, che celebra l’ulivo, anima e simbolo della Puglia, richiamando la sacralità del lavoro e la ciclicità della vita, sarà visitabile fino al 6 gennaio all’interno del palazzo Marchesale.
Non in legno, ma in pietra calcarenite: è solida, intrisa di storia, plasmata con precisione tecnologica in forme che evocano gocce d’olio e foglie d’ulivo.
Questi incavi accolgono cibi di stagione – frise, pane, arance, legumi, ampolle d’olio – trasformando l’installazione in una tavola che celebra la condivisione e il legame con la terra. La scelta di Melpignano non è casuale. Questo piccolo comune è un faro di sostenibilità e tradizione, grazie a iniziative come il Mercato del Giusto (piccolo mercato di bio agricoltura arricchito da eventi culturali, quali talk e dibattiti sulle tematiche legate al food, alla sostenibilità, al sociale) e il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies: il cibo non è solo nutrimento, ma un atto d’amore per il territorio e un manifesto per il futuro.
Info & Prenotazione: Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano, tel. 3277128024.
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Migrazioni libere e immigrazioni legali
Sabato 23 novembre a Maglie il convegno organizzato dalla Fondazione Don Giuseppe Colavero. Presentazione domani a palazzo Adorno
Convegno organizzato dalla Fondazione Don Giuseppe Colavero, con il patrocinio della Provincia di Lecce e con il patrocinio e il contributo della Presidenza del Consiglio regionale.
L’evento dal titolo “Migrazioni libere e immigrazioni legali” sarà presentato domani, giovedì 21 novembre, alle ore 12, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno, a Lecce.
Interverranno: Alessandro Distante, presidente della Fondazione Don Giuseppe Colavero; Maria Rosaria De Lumè, addetto stampa della Fondazione e Gigi Nestola, dirigente presso la Presidenza del Consiglio regionale pugliese.
Il convegno è in programma sabato 23 novembre, alle ore 16, nel salone dell’Oasi della convivialità (SS16, Maglie).
I temi, di grande attualità al centro dell’incontro, saranno affrontati da Attilio Pisanò e Eliana Augusti, docenti dell’Università del Salento e Valeria Guterrez, responsabile nazionale Corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, alla presenza del vescovo di Otranto, padre Francesco Neri.
La figura e l’azione di don Giuseppe Colavero sono strettamente collegate all’accoglienza degli albanesi negli anni Novanta già dalla prima migrazione.
Ha fondato il centro giovanile internazionale Agimi (L’alba), attivo in Italia e in Albania, in quella che ora si chiama Oasi della convivialità (prima Eurogiovani) ha offerto ospitalità a tanti che erano in difficoltà.
Il suo progetto viene ripreso ora dalla Fondazione intitolata a lui e ai suoi genitori Anna e Tobia.
Don Giuseppe si è spento a 76 anni il 28 marzo del 2016 e, con disposizione testamentaria ha lasciato tutti i suoi beni ai poveri.
Il suo progetto, il suo sogno trovano continuità nell’attività della Fondazione.
Qualche mese fa, con la mediazione dei Corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, è stata accolta una famiglia siriana, che attualmente ha trovato ospitalità e lavoro in Olanda.
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“Tutto sta nei venti e nelle nuvole” a Calimera
Presso Casa dei Kalimeriti la presentazione del nuovo libro di Roberta Pappadà, edito Kurumuny
Venerdì 22 novembre 2024, a partire dalle ore 19 presso Casa dei Kalimeriti (via Mayro, 28, a Calimera) presentazione del libro di Roberta Pappadà Tutto sta nei venti e nelle nuvole, edito da Kurumuny. Dialogherà con l’autrice Gianluca Palma.
Un viaggio letterario che si intreccia con un’analisi lucida e profonda delle dinamiche che caratterizzano l’attuale crisi climatica. È così che Roberta Pappadà nelle pagine de Tutto sta nei venti e nelle nuvole (edito da Kurumuny) evidenzia, con uno stile ricco di immagini evocative e dettagliate, il ritardo cronico con cui governi e istituzioni affrontano la questione climatica, un problema che coinvolge tutti i Paesi del mondo.
In particolare, il lavoro di Pappadà pone l’accento sull’estrema lentezza nel prendere decisioni, una lentezza che si manifesta soprattutto nei contesti delle grandi conferenze internazionali come la Cop29 in corso a Baku, in Azerbaijan. Qui, malgrado le buone intenzioni, le risoluzioni spesso faticano a tradursi in interventi concreti ed efficaci, lasciando il rischio che le politiche climatiche non incidano mai realmente.
Tutto sta nei venti e nelle nuvole nasce da un senso di urgenza profondo, un “I care” che spinge l’autrice e molte persone del nostro tempo a riflettere sul futuro del pianeta e sulla necessità di agire. Con una scrittura che intreccia poesia, analisi critica e denuncia, Pappadà offre al lettore uno strumento unico: non una semplice antologia, ma un progetto articolato che incita a guardare al domani con maggiore consapevolezza e responsabilità.
Tutto sta nei venti e nelle nuvole non è soltanto un libro da leggere, ma un atto d’amore verso la Terra e le generazioni future e che invita lettrici e lettori a immergersi nella sua visione con mente aperta e spirito attento, trasformando ogni pagina in uno stimolo per un impegno condiviso e per un cambiamento necessario.
L’appuntamento è per venerdì 22 novembre 2024, a partire dalle ore 19 presso Casa dei Kalimeriti (via Mayro, 28, a Calimera) per la presentazione del libro di Roberta Pappadà Tutto sta nei venti e nelle nuvole, edito da Kurumuny. Dialogherà con l’autrice Gianluca Palma
L’autrice
Roberta Pappadà è nata a Calimera (Le). Vive e insegna materie letterarie a Roma. Laureata in Storia contemporanea presso l’Università di Bologna, i suoi studi e interessi incrociano il teatro, l’arte terapia, la storia e la letteratura. Si occupa di progetti di prevenzione del disagio giovanile e d’integrazione sociale, in contesti didattici professionali e ricreativi; collabora all’organizzazione di mostre fotografiche e installazioni artistiche.
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