Appuntamenti
Giovedì 1 e venerdì 2 giugno: Tricase è Sport
Decima edizionje. L’intento della manifestazione è, soprattutto, mandare un messaggio chiaro sull’importanza e la necessità di praticare sport in modo sano e divertendosi
Tutto è pronto per Tricase è Sport, manifestazione organizzata Tricasèmia, associazione di promozione sociale attiva dal 2013 a Tricase, con l’obiettivo di promuovere il territorio tricasino in tutte le sue forme e peculiarità.
Tra i numerosi progetti che l’associazione Tricasèmia ha ideato e portato avanti negli anni, vi è proprio il progetto “Tricase è Sport”.
Grazie all’impegno di un gruppo di volontari, l’associazione promuove il lavoro delle tante associazioni sportive presenti a Tricase, occupandosi di comunicare e valorizzare le attività sportive della città.
Il progetto “Tricase è Sport” culmina ogni anno nei giorni 1 e 2 giugno.
La festa ha avuto origine con l’intenzione di promuovere tutti gli sport, sensibilizzare uno stile di vita sano e invitare giovani e meno giovani a praticare sport.
Negli anni, l’associazione è riuscita a coinvolgere decine e decine di società sportive del territorio, con discipline diverse tra cui calcio, pallavolo, basket, tennis, bocce e freestyle.
Durante le giornate che compongono l’evento, le società sportive partecipanti hanno la possibilità di promuovere il proprio sport, mettere in atto dimostrazioni dello stesso aperte al pubblico e organizzare tornei autogestiti tra i propri atleti o con la partecipazione di associazioni sportive di paesi limitrofi.
L’intento della manifestazione è, soprattutto, mandare un messaggio chiaro sull’importanza e la necessità di praticare sport in modo sano e divertendosi.
Teatro dell’intera manifestazione è piazza Cappuccini, la principale piazza di Tricase, scenario ideale per riportare lo sport alle sue origini e cioè in piazza, lì dove ogni bambino è libero di giocare e divertirsi senza pensieri.
L’evento, oltre a dare spazio ai già citati sport tradizionali, offre la possibilità di esibirsi anche ad associazioni o semplici appassionati di sport ritenuti più spettacolari per le loro evoluzioni, ma anch’essi svolti con grande spirito di sacrificio e dedizione.
Tra questi, lo Skate e BMX Trial, pattinaggio Freestyle e Freestyle di Calcio.
Quest’ultima è anche la disciplina in cui è specializzato Alessandro Colazzo, artista tricasino di livello internazionale che svolge il ruolo di direttore artistico dell’evento.
Durante l’evento “Tricase è Sport” si organizzano competizioni amatoriali che coinvolgono l’intero territorio tricasino e tutta la comunità.
Tra queste, la Passeggiata in Bicicletta, con la partecipazione di centinaia di persone: un percorso mozzafiato tra i vicoli dei borghi e rioni di Tricase.
Tricasèmia, inoltre, aderisce da tempo alla giornata mondiale della lotta al fumo, calendarizzata il 31 maggio. In questa giornata si svolgono convegni nelle scuole, allo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della lotta al tabagismo e i benefici di una vita sana.
L’intervento di medici di settore e sportivi del territorio sarà anche l’occasione per presentare l’imminente evento in programma il 1° e il 2 giugno.
Nelle diverse edizioni dell’evento, Tricasèmia ha sposato anche progetti importanti e di grande rilevanza sociale, come le iniziative della ONLUS Cuore Amico, Associazione Aiuto ai Bambini Disabili, a cui è stato devoluto l’incasso dell’evento, per l’acquisto di mezzi di locomozione per bambini con difficoltà motorie.
Ogni anno l’evento è stato ben lieto di ospitare tantissimi personaggi locali e non, come Mino Taveri (direttore di XXL Sport Mediaset), Antonella Del Core (campionessa pallavolo e capitana della nazionale italiana di Volley), Francesca Lanciano, campionessa europea di salto in lungo, Danilo Bonaparte, atletica della nazionale italiana di football americano.
Sin dalla sua nascita, l’evento si forgia del patrocinio nazionale del CONI.
«OGNUNO DI NOI DOVREBBE DIRE TRICASE È MIA»
«Tricase è Sport: che storia! Da dieci anni continuiamo a generare entusiasmo», dichiara con orgoglio il presidente di Tricasèmia e delegato provinciale CONI per il Capo di Leuca Gianluca Errico, «la nostra associazione ha una storia che parte nel 2012 dalle idee di tanti amici legati alla nostra città. È così che nasce Tricasèmia, un nome che racchiude in sé l’appartenenza viscerale alla città, che cerchiamo di trasmettere giorno dopo giorno. Ogni cittadino dovrebbe affermare “Tricase è Mia”, vivere la città come fosse una casa, sentirsi parte di una comunità e fare squadra in ogni dove e per ogni cosa».
«Costituendo l’associazione, nel 2013», ricorda il presidente, «è stato proprio Tricase è Sport il primo evento targato Tricasèmia: lo sport è uno strumento efficace per diffondere il nostro messaggio alla città, soprattutto a bambini e ragazzi. Portare tutte le discipline sportive della città in Piazza Cappuccini resta una splendida possibilità di promozione per le associazioni sportive ed una opportunità di diffusione della cultura dello sport, volano di coesione ed integrazione sociale. La peculiarità dell’evento è che tutte le associazioni sportive collaborano attivamente nella buona riuscita, dando il loro apporto pratico. Nessuno è ospite ma tutti sono pezzi preziosi di un puzzle che migliora anno dopo anno. Negli anni, Tricase è Sport è cresciuta notevolmente, grazie all’impegno di tanti ragazzi e ragazze che hanno a cuore la nostra Tricase e che volontariamente si mettono a disposizione con l’intento di valorizzare ancora di più questo progetto. L’evento è diventato ormai la cartolina della nostra associazione ma anche della nostra città, come più volte riconosciuto negli anni dalle varie amministrazioni».
«L’augurio», conclude Gianluca Errico, «è che anche questa decima edizione resti memorabile, continuando a coltivare il nostro sogno di poter sentire affermare da ogni cittadino: “Tricasèmia!”. Grazie a chi ha creduto e continua a credere nella manifestazione e nel progetto Tricase è Sport, continuiamo a generare entusiasmo!».
IL PROGRAMMA
Sport Day 2.0, il convegno di presentazione dell’evento
Sport e prevenzione: due aspetti fondamentali per uno stile di vita sano
L’associazione Tricasèmia quest’anno promuove il convegno Sport day 2.0.
L’evento è articolato in due giornate e sarà occasione di confronto fra istituzioni, centri di riferimento per le malattie cardiovascolari e la comunità locale.
L’idea di dar vita a questo congresso è partita dalle recenti scomparse che purtroppo hanno colpito la nostra comunità: il 32enne di Andrano, Stefano Rizzo, e il giovane supersanese Antonio Rizzo.
L’incontro si svolgerà nella mattinata di giovedì 1° giugno, presso il liceo statale “G.Comi” di Tricase.
È stato scelto come luogo quello scolastico, in quanto considerato più appropriato per la maggiore presenza di giovani che rappresentano il target del meeting in questione.
Intento dell’iniziativa è trasmettere ai ragazzi, influenzati dai molteplici effetti negativi della globalizzazione, quanto sia importante adottare uno stile di vita sano e quanto sia utile sensibilizzare loro sulla prevenzione delle malattie, in particolare di quelle cardiovascolari.
Pertanto, ampio spazio è dato alle patologie cardiologiche che costituiscono la prima causa di mortalità nel mondo. Sulla base di quanto è riportato dal Global Health Observatory (GHO) emerge un dato importante: su 56,9 milioni di morti totali nel mondo, ben 15,2 milioni sono coloro che perdono la vita a causa di malattie che colpiscono l’apparato cardiocircolatorio.
Trattasi di decessi che, si potrebbero in parte evitare, se tutta la società, giovanile e non, si dedicasse ad una maggiore attività preventiva, la quale prevede fattori determinanti, come: un modus vivendi equilibrato, abolizione dei fattori di rischio, ossia fumo, sostanze stupefacenti, alcool, sedentarietà e ulteriori elementi che ledono la salute dell’individuo.
Nel contribuire alla realizzazione di questo progetto, vi saranno presenti professionalità mediche specializzate nel settore delle malattie cardiovascolari, che si offrono come volontari per il bene della collettività, con l’obiettivo di illustrare ed approfondire le conoscenze attuali riguardo gli aspetti clinici e sociali di queste patologie.
In particolare, l’evento dovrà fornire spunti utili a stimolare momenti di dibattito, confronto e riflessione tra i professionisti coinvolti e soprattutto consentirà di agevolare l’interazione tra i medici, le associazioni e i giovani.
Successivamente alla giornata del 1° Giugno, durante la manifestazione di Tricase è Sport, Tricasèmia offrirà la possibilità, ai ragazzi tra i 15 e i 35 anni, di effettuare gratuitamente visite cardiologiche, al fine di scoprire eventuali morbosità silenti ed evitare esiti infausti.
Il convegno sarà anche l’occasione per presentare il nuovo Corso di Laurea Triennale in Diritto e Management dello Sport, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università del Salento.
Appuntamenti
Violenza di genere: Beatrice Petrella in Salento
La vincitrice del premio Morrione al giornalismo investigativo ed il suo studio sull’universo incel, da cui ha dato vita al premiato podcast “Oltre”
Sarà dedicato al tema della violenza di genere e, in particolare, al cosiddetto fenomeno “incel”, il doppio incontro a Gallipoli e Lecce con Beatrice Petrella, giornalista classe 1996, vincitrice del premio Morrione 2024, riconoscimento dedicato al giornalismo investigativo.
Il primo appuntamento, in programma martedì 21 gennaio, alle 18.30, nella Biblioteca Sant’Angelo a Gallipoli, è organizzato in collaborazione con il Comune di Gallipoli, nell’ambito del progetto per il contrasto della povertà educativa minorile “Accademia del Sociale”, promosso da Mediterranea Associazione per lo Sviluppo Locale in partenariato, tra gli altri, con la Commissione Pari opportunità della Provincia di Lecce.
Anna Toma, presidente della Cpo provinciale evidenzia: “Coinvolgere Beatrice Petrella, giovanissima giornalista d’inchiesta, nelle attività di sensibilizzazione ed informazione messe in atto dalla Cpo provinciale, sui temi della violenza di genere, in collaborazione con enti del terzo settore e scuola, risponde all’esigenza di far capire, con sistemi di comunicazione in uso fra i giovanissimi, come la misoginia non sia un’esclusiva dei cd. Incel, ma un fenomeno culturale che pervade spesso il nostro modo di pensare. Per contrastare questa cultura occorre capire in che modo nasce e si sviluppa e soprattutto cosa possiamo fare tutti insieme come società per sconfiggerla”.
“Le vie d’uscita dall’universo incel” è il titolo dell’incontro pubblico che sarà aperto dal saluto del presidente della Provincia di Lecce e sindaco di Gallipoli Stefano Minerva e dell’assessora alle Pari Opportunità di Gallipoli Tonia Fattizzo. Dialogheranno con Beatrice Petrella, Anna Toma, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce, ed Andrea Marzo, psicologo ed operatore del Centro uomini autori di violenza (Cuav) – provincia di Lecce. L’ingresso è libero.
Al centro del confronto ci sarà l’universo incel, quello dei “celibi involontari”, un mondo digitale composto da uomini che odiano le donne, ritenendole artefici del loro insuccesso sentimentale e del loro mancato raggiungimento della felicità.
La giovane giornalista Beatrice Petrella, infatti, si è aggiudicata la tredicesima edizione del premio Morrione con un podcast dal titolo “Oltre”, realizzato con RaiRadio1. “Oltre” è un lavoro che indaga l’universo “incel” italiano, una vera e propria comunità misogina digitale, che fomenta l’odio verso il genere femminile su piattaforme chiuse, elevando a propri modelli autori di stragi e massacri di donne finiti alla ribalta della cronaca mondiale.
Nel podcast “Oltre” Beatrice Petrella studia dall’interno le radici di questo fenomeno: da infiltrata, ne approfondisce dinamiche e forme, e spiega come quell’odio, che viene alimentato digitalmente, si possa trasferire vertiginosamente alla realtà, dando vita a gesti di violenza anche estrema. Il podcast, grazie anche alla voce di chi è entrato in contatto con questa comunità, apre ad una riflessione sulle possibili vie d’uscita dall’universo “incel”, attraverso l’educazione all’affettività ed il sostegno psicologico.
Il secondo appuntamento, promosso e patrocinato dalla Cpo della Provincia di Lecce, in collaborazione con l’Associazione culturale Pari di Ruffano, coinvolgerà gli studenti e le studentesse dell’Istituto Fermi di Lecce, che incontreranno Beatrice Petrella, mercoledì 22 gennaio alle 9.30.
Dopo il saluto della dirigente del Fermi Biagina Vergari, dialogheranno con la giornalista la presidente della Cpo provinciale Anna Toma e Andrea Marzo, psicologo ed operatore del Cuav – provincia di Lecce. L’iniziativa è stata organizzata con il supporto della docente referente del Bullismo e della legalità dell’Istituto Fermi di Lecce Teresa Pascali.
Appuntamenti
Santu Pati a Tiggiano, il Capodanno contadino
Da venerdì 17 a domenica 19 gennaio la Festa di Sant’Ippazio, patrono del piccolo borgo medievale del Capo di Leuca, protettore della virilità e della fertilità maschile simboleggiate dall’ortaggio locale del periodo, la pestanaca
È il vero capodanno contadino del Salento, la festa di “Santu Pati”, nel Capo di Leuca, rito celebrato il 19 gennaio e intriso di tradizioni antiche, di saggezza arcaica e di quelle consuetudini contadine che, tra fede e goliardia, rendevano meno duro il lavoro nei campi.
Sant’Ippazio – protettore della virilità e della fertilità maschile, simboleggiate dall’ortaggio locale del periodo, la pestanaca – si festeggia a Tiggiano.
Il piccolo comune salentino è l’unico d’Italia a celebrare Sant’Ippazio e anche quest’anno lo fa dedicandogli ben tre giornate, con un intenso programma di riti religiosi e civili, organizzato dal Comitato Festa Patronale e dalla Parrocchia di Tiggiano, con il Patrocinio del Comune di Tiggiano e della Provincia di Lecce, in collaborazione con PugliArmonica, in programma nel centro del paese, tra la Chiesa Madre Sant’Ippazio, Piazza Olivieri, Via Sant’Ippazio e Piazza Mario De Francesco.
Si parte venerdì 17 gennaio. Dopo i riti religiosi in Chiesa Madre (ore 18), alle 19, l’apertura dei festeggiamenti con l’accensione dei bracieri monumentali e, a seguire, il concerto della Banda di Aradeo.
GRANDE FESTA SABATO 18 E DOMENICA 19
Si entra nel vivo della grande festa dal giorno successivo, sabato 18, con la celebrazione del Capodanno contadino, a cura del Comitato Feste (dalle ore 19), con prodotti tipici e piatti tradizionali, come la paparotta, la “merenda contadina” di una volta, una minestra povera ma molto sostanziosa fatta di rape, piselli, pezzi di pane soffritto.
Dalle 21 la musica diventa colonna sonora di questa grande celebrazione del patrono, con Shocchezze in concerto, allo stesso orario il via alla Sagra della Pestanaca a cura della Pro Loco di Tiggiano.
La carota giallo-violacea, coltivata esclusivamente nel territorio locale, è ormai prezioso simbolo di Tiggiano, inserita dal 2004 nell’elenco nazionale PAT-prodotto agroalimentare tradizionale.
Grande festa di chiusura domenica 19 gennaio, giorno del santo, con un ricco programma di appuntamenti civili e religiosi tra cui, dalle ore 6 alle 13, la Fiera Mercato tradizionale, arricchita tra l’altro dalla musica del Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano (dalle ore 9).
Alle 15 uno dei momenti più simbolici e caratteristici di questa festa, il pittoresco innalzamento dello stendardo di 6 metri, legato a un drappo rosso, portato in processione con la statua del santo. L’appuntamento con le diverse squadre di portatori è sul sagrato della chiesa, per contendersi l’onore di portare la statua e lo stendardo.
Una vera e propria contrattazione, che si conclude con un pittoresco rullo di tamburi e l’uscita dello stendardo, mantenuto in posizione parallela al suolo per tutto il tragitto, dalla chiesa del santo patrono fino alla chiesetta dell’Assunta, dove poi sarà issato con un solo e deciso gesto dal portatore, che assicura così al paese ai cittadini un’annata prospera e un raccolto generoso.
Una prova fisica, salutata dalle campane e dagli applausi dei presenti, assiepati ai lati delle strade, che culmina nella processione accompagnata dalla banda e dai fuochi d’artificio.
Per la prima volta quest’anno è stata introdotta la prova “du stannardu”, in programma domenica 12 gennaio (alle 15) presso la chiesa di Sant’Ippazio (in caso di pioggia, la prova sarà rinviata in uno dei giorni che precedono la festa patronale).
Sarà simulato l’innalzamento dello stendardo: l’invito è rivolto a tutti e in modo particolare a coloro che sono intenzionati a portare avanti questa tradizione.
Alle ore 18 di domenica 19 gennaio la Solenne Concelebrazione Eucaristica Presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-S.Maria di Leuca.
Salle 19, la continuazione del Capodanno Contadino e, alle 20,30, il concerto di Antonio Castrignanò e Taranta Sound, con la partecipazione di Don Rico (Sud Sound System) e Puccia.
Finale con lo spettacolo di fuochi d’artificio.
LA SAGRA DELLA PESTANACA
Tiggiano è incastonato in un paradiso naturale, tra distese di grano e terra rossa, antiche pagghiare e masserie cinquecentesche, che ha incantato anche l’attrice premio Oscar Helen Mirren che, con suo marito, il regista Taylor Hackford, qui ha messo su casa, un buen retiro italiano, dove vivono circa sei mesi l’anno.
In questo piccolo comune a dettare il tempo è ancora il ritmo del calendario agricolo, della vita contadina di una volta e anche la devozione per il santo patrono è legata a un rito rimasto immutato da sempre e che si accompagna, ormai da più di vent’anni, alla Sagra della “pestanaca”, la carota giallo-violacea, coltivata esclusivamente nel territorio locale. D’altronde, non è un caso se la festa di Santu Pati è anche un vero e proprio punto di riferimento temporale, come testimoniano i proverbi di una volta, come “te Santu Pati, e fave chiantati”, un consiglio dei contadini più esperti, che esortava a mettere a dimora le piantine di fave nel mese di gennaio.
Cara al santo, invece, la gustosa “pestanaca”, sempre presente a pranzo e a cena, insieme a finocchi, carote, sedano, per un colorato miscuglio di “subbrataula”, è l’ortaggio simbolo del patrono della virilità e della fertilità maschile, taumaturgo, invocato contro l’ernia inguinale degli uomini.
La tradizione vuole che, ambasciatrici e intermediarie per vocazione, siano le donne a farsi da tramite perché il santo interceda e guarisca i mali degli uomini: con discrezione, strofinano la statua di Sant’Ippazio con un fazzoletto, lo stesso che passeranno poi sulla parte da guarire dell’uomo di casa interessato.
Per le mamme, invece, è consuetudine raccogliersi in preghiera insieme al piccolo maschietto di casa, nella chiesa di Sant’Ippazio, per evocarne la benedizione.
Fede, tradizione culinaria e rituali quasi pagani, si mescolano nei giorni della ricorrenza.
La cerimonia del santo patrono è anche un’importante vetrina commerciale, anche questa una consuetudine ereditata dalle “fere” di una volta, le fiere mercantili, appuntamenti importanti per i produttori locali.
Durante i due giorni di festa, infatti, ci si ritrova anche ai banchetti della sagra, dove si espongono le “pestanache” in originali composizioni, nelle caratteristiche ceste di vimini.
Un campionario di colori e genuinità, che punta alla salvaguardia della biodiversità alimentare, con la partecipazione degli agricoltori locali, fieri di fare sfoggio delle proprie produzioni.
Un ortaggio locale, quindi, per un santo mediorientale. Il culto di Sant’Ippazio, d’origine turca, è infatti giunto insieme ai monaci basiliani nel Salento, dove è per tutti semplicemente “Santu Pati”, quasi un amico, un vicino di casa, ma soprattutto un confidente, un orecchio discreto al quale confessare le preoccupazioni più intime, i timori più nascosti, certi di trovare sempre ascolto e comprensione.
IL PROGRAMMA
Ogni sera alle 18, fino al 18 gennaio Novena e Celebrazione eucaristica presso la chiesa di Sant’Ippazio.
Venerdì 17, alle 19, apertura dei festeggiamenti con accensione dei bracieri monumentali. Segue l’esibizione della Banda di Aradeo
Sabato 18, alle 18, Novena e Celebrazione eucaristica vigiliare (Chiesa Sant’Ippazio); a seguire, esibizione dell’orchestra di fiati Artistica Inclusione, diretta dal M° Antonio Mastria, a cura di Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart” – Aps. Alle 19 apertura del Capodanno Contadino con prodotti tipici e buon vino a cura del Comitato Feste; alle 21, Shocchezze in concerto e Sagra della Pestanaca, a cura della Pro Loco di Tiggiano.
Domenica 19, Festa di Sant’Ippazio, dalle 6 del mattino la tradizionale Fiera Mercato.
Sante messe presso la chiesa di Sant’Ippazio alle 8, 9,30 e 11.
Dalle 9, il Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano. Alle 15 l’Asta del Santo e dello Stendardo. Alle 15,30 prenderà il via la Processione con partenza e arrivo alla chiesa di Sant’Ippazio.
Al rientro il lancio dei palloni aerostatici devozionali. Alle 18, concelebrazione eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento- S. Maria di Leuca. Alle 19, continuazione del Capodanno Contadino. Dalle 20,30, il concerto di Antonio Castrignanò e Taranta Sound, con la partecipazione di Don Rico (Sud Sound System) e Puccia.
Alle 22,30, circa, degna conclusione della festa con lo spettacolo di fuochi d’artificio.
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Alessano
Fondazione De Francesco, borse di studio con Galimberti
Domani, dalle 16, all’Auditorium Benedetto XVI di Alessano, cerimonia di consegna delle Borse di Studio intitolate a Pietro De Francesco con la partecipazione del professor Umberto Galimberti
La Fondazione Pietro De Francesco, impegnata fin dalla sua nascita, nella promozione e nel sostegno della cultura d’impresa, ha scelto di dimostrare la propria vicinanza ai giovani del Capo di Leuca attraverso l’assegnazione di 16 borse di studio, ciascuna del valore di 3mila euro.
I vincitori, selezionati tramite bando, saranno premiati durante una cerimonia ufficiale in programma domani, sabato 18 gennaio, a partire dalle ore 16, presso l’Auditorium Benedetto XVI di Alessano.
L’evento è patrocinato dalla Provincia di Lecce e dall’Unione dei Comuni “Terra di Leuca” con la partecipazione della diocesi di Ugento Santa Maria di Leuca.
LA CERIMONIA DI CONSEGNA
L’evento, aperto al pubblico con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, vedrà la partecipazione di autorevoli esponenti del panorama istituzionale e culturale pugliese.
Interverranno Tina De Francesco, presidente della Fondazione Pietro De Francesco, insieme a Luciano e Franco De Francesco, membri della fondazione e soci DFV Group.
Saranno presenti, inoltre: Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo Economico e Politiche Giovanili; Valentino Nicolì, presidente di Confindustria Lecce; Mario Vadrucci, presidente della Camera di Commercio di Lecce; Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento; Monsignor Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca.
La cerimonia sarà moderata e coordinata dalla giornalista Luana Prontera (Nuovo Quotidiano di Puglia).
Firmacopie a cura di libreria Idrusa di Alessano.
L’OSPITE D’ECCEZIONE
Dopo il dibattito pubblico e la consegna dei riconoscimenti ai giovani beneficiari della borsa di Studio, l’auditorium si preparerà ad accogliere il professor Umberto Galimberti, che terrà una conferenza sul tema: “Educare le nuove generazioni nell’era digitale”, offrendo un’importante occasione di riflessione.
Galimberti è filosofo, psicoanalista e saggista italiano tra gli studiosi più apprezzati e stimati a livello nazionale.
Ha esplorato temi come il nichilismo, la tecnica, le emozioni e il rapporto tra filosofia e psicologia, influenzando il dibattito culturale contemporaneo.
«LA DIREZIONE È QUELLA GIUSTA»
La presidente della Fondazione, Tina De Francesco: «Questa è la prima edizione delle Borse di studio intitolate a nostro padre Pietro De Francesco, fondatore di DFV. Un’occasione per ispirare i giovani a dare il massimo e trasformare la loro preparazione in un valore concreto per il territorio. Papà ha sempre creduto nello sviluppo personale come strumento per contribuire al progresso e al benessere della comunità. La sua lezione? Studiare, imparare, progredire e farlo bene. C’è una circostanza che voglio condividere. Quando abbiamo scelto di invitare il professor Umberto Galimberti, ci siamo adattati alla sua disponibilità. La data proposta? Il 18 gennaio 2025.
Quel giorno, esattamente quattro anni fa, nostro padre ci ha lasciato. Una coincidenza che abbiamo accolto come un segno. Il segno che la direzione è quella giusta».
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