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Virtù e Conoscenza, il Mediterraneo al centro

Quattro giornate all’insegna della cultura a Porto Cesareo . Il 19 giugno la tanto attesa Cerimonia di consegna della statuetta del dio Thot a Beatrice Rana, Nicoletta Manni, Veronica Vitale, Giulio Deangeli, Sergio Fontana, Edoardo Winspeare, Elena Gentile, Besnik Mustafaj. Il Premio alla Memoria è stato assegnato a Carlo Acutis e Renato Moro. Inoltre una targa speciale a Stefania Spagnolo, all’Istituto Bachelet di Copertino e all’Istituto Comprensivo di Porto Cesareo

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L’associazione MediterraneaMente, d’intesa con il Comune di Porto Cesareo e con la collaborazione di numerosi partners, organizza la V edizione del Festival Virtù e Conoscenza.


La cerimonia di premiazione si terrà sabato 19 giugno, ore 20:30, in piazza Nazario Sauro. Per chi non potrà partecipare in presenza, la possibilità di seguirla in live streaming (sui rispettivi indirizzi su Facebook o Youtube)


Nel ricco e variegato programma, in realtà cominciato a svilupparsi già a partire dal mese di febbraio con una serie di webinar su tematiche fortemente attuali, rientrano momenti musicali, contest, mostre e convegni, presentazioni di libri, proiezioni di film e documentari, visite a musei e siti archeologici, escursioni nel parco naturale e nell’area marina protetta di Porto Cesareo, oltre alla Cerimonia di Consegna dell’Alto Riconoscimento “Virtù e Conoscenza”. Per dare la possibilità di lettura alle persone ipovedenti e non vedenti, il programma è stato scritto anche con il linguaggio Braille dagli studenti dell’Istituto Bachelet di Copertino, che, peraltro, si sono impegnati in una serie di altre attività, tra le quali i comunicati stampa in lingue straniere e la progettazione grafica di tutto il materiale pubblicitario”.



«Il Mediterraneo resta sempre al Centro del Festival Virtù e Conoscenza», riferisce Cosimo Damiano Arnesano, ideatore ed Direttore organizzativo, «una manifestazione culturale con la quale, premiando le “eccellenze” mediterranee per il loro genio, talento, estro, impegno profuso per il bene comune,  si promuove l’integrazione interculturale, il dialogo interreligioso e l’interscambio delle conoscenze, la valorizzazione delle diversità, la tutela dell’ambiente, i diritti umani e le pari opportunità, la promozione del territorio di riferimento con le sue risorse umane ed il suo incommensurabile patrimonio paesaggistico, artistico e culturale. Tutto ciò attraverso il pieno coinvolgimento del tessuto produttivo, la partecipazione della comunità, il protagonismo di talenti creativi, la formazione di un partenariato in cui ciascun partner persegue obiettivi comuni, condivisi, pertinenti rispetto alle finalità del progetto, assumendosi impegni precisi. Ciò costituisce una sicura garanzia del raggiungimento di ottimi standard qualitativi»..


Silvia Tarantino, sindaca di Porto Cesareo esprime «grande soddisfazione per la sinergia di forze che sta muovendo questo mega evento culturale che rende la comunità di Porto Cesareo orgogliosa di ospitare eccellenze di ogni ambito professionale. Nel rispetto delle normative di sicurezza, il tutto sarà realizzato in una cornice suggestiva, che è quella di Porto Cesareo, fatta di piazze, parco marino e terrestre, mare cristallino, tramonti indimenticabili, ma anche di contenitori culturali come le due torri costiere, il museo di biologia marina e la sede della pro loco. Sarà l’occasione ideale per visitare Porto Cesareo».


Barbara Paladini, assessora alla cultura ed ai servizi sociali di Porto Cesareo, commenta : «La Puglia, terra di confine e ponte naturale verso il Mediterraneo, ha da sempre un’identità aperta, costruita nel corso dei secoli sul riconoscimento e sulla valorizzazione della diversità delle culture. Un’identità fatta non solo di radici, ma anche di ali; non solo di passato, ma anche di futuro; non solo di memoria ma anche di progetto. Il Virtù e Conoscenza è un evento nato e cresciuto a Porto Cesareo, nel Salento, con il quale si intende ripensare, tutelare, valorizzare e promuovere l’identità del territorio di riferimento e quindi la sua cultura in modo innovativo, stimolando la crescita culturale, la coesione sociale e territoriale».


A distanza di cinque anni dalla sparizione, tortura e uccisone di Giulio Regeni, al quale nel 2016 è stato assegnato il “Virtù e Conoscenza” alla memoria, l’edizione 2021 del Festival è dedicata a Patrick Zaki, lo studente e attivista egiziano, venuto in Italia per seguire un master all’Università di Bologna, arrestato un anno fa all’aeroporto del Cairo, dove era appena atterrato con un volo proveniente dall’Italia. In carcere, dov’è tutt’ora, Patrick sarebbe stato picchiato e torturato, perché accusato del reato diistigazione a proteste e propaganda di terrorismo sul proprio profilo Facebook.


La Direzione Artistica della Cerimonia di consegna dell’Alto Riconoscimento Virtù e Conoscenza è di Antonio (Aki) Chindamo, arrangiatore e produttore discografico, titolare di Auditoria Records (Como).


La serata sarà condotta da Fabiana Pacella (giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”) e Francesco Vitulano (conduttore TV7 e Radio International).


Gli interventi musicali saranno curati dall’Ensemble Orchestrale Euphonic coordinata dal violinista M° Joele Micelli.


Tra gli ospiti: Evò, Respiro, Zeta e Maky Ferrari.


Durante la serata saranno estratti i biglietti vincenti della lotteria abbinata al Festival, tra i quali un prestigioso quadro dipinto con vino su tela da Arianna Greco, pioniera dell’arte enoica, conosciuta e apprezzata nel mondo.


L’evento gode del Patrocinio del Consiglio Regionale della Puglia, Consigliera Nazionale di Parità – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Provincia di Lecce, Unione dei comuni – UNION3, Unione delle Università del Mediterraneo, Università di Bari, Università di Foggia e Università del Salento.


La giuria tecnica, presieduta da Serenella Molendini (consigliera nazionale di parità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) ha scelto tra le diverse candidature pervenute, tutte di alto profilo, i personaggi da premiare, ai quali sarà consegnata la riproduzione liberamente ispirata alla statuetta rappresentante il dio Thot, divinità egizia della scienza e della sapienza, risalente al VI secolo a.C., rinvenuta nel mare di Porto Cesareo nel 1932 ed esposta nel Museo Nazionale Archeologico di Taranto:


Beatrice Rana: “Pianista, eccellenza salentina nel mondo, per il suo estro e indiscusso talento, per l’eleganza e la magia della sua musica che riesce ad incantare ed emozionare il pubblico, per l’amore verso la sua terra e il sentirsi frutto della scuola italiana, eccellente e gratuita”.


 Nicoletta Manni: “Prima Ballerina del Teatro alla Scala, eccellenza salentina nel mondo, per la sua brillante carriera, la sua generosità e l’amore che nutre verso la sua terra, per l’eleganza dei suoi passi e la magia dei movimenti che riescono a rapire, incantare ed emozionare il pubblico, tirando fuori paure, ansie, passioni e dolori dei personaggi interpretati”.

Veronica Vitale: “Eccellenza mediterranea nel mondo, ricercatrice, cantautrice, imprenditrice discografica, per il suo talento e la sua generosità, per il suo impegno profuso contro il bullismo e a favore del multiculturalismo, per il suo sostegno all’infanzia distrutta dalle armi e perduta nei flussi immigratori, per l’originalità del suo Inno all’Umanità, divenuto preghiera di speranza e fratellanza universale”.


Giulio De Angeli: “Eccellenza Italiana, per il suo talento e il suo genio, per la dedizione allo studio e il suo immenso amore per la ricerca contro le malattie neurodegenerative, che lo proiettano nell’olimpo della scienza internazionale”.


Sergio Fontana: “Farmacista, Presidente della Fondazione Archeologica Canosina e Presidente di Confindustria Puglia, per la passione ancestrale verso la storia e il patrimonio archeologico-culturale della sua terra, per la sua innata missione volta alla lotta delle malattie rare attraverso la produzione di prodotti galenici e farmaci a dosaggi personalizzati,  per aver reso la sua azienda, Farmalabor Srl, un luogo accogliente, un Museo open-space  ed un importante Centro di specializzazione post-laurea del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Bari”.


Edoardo Winspeare: Sceneggiatore e illuminato regista, eccellenza mediterranea, per l’amore verso la terra salentina che lo ha accolto e visto crescere, descrivendone, attraverso la musica e la cinepresa, storia e cultura con finezza, coraggio ed eleganza”.


Elena Gentile:Pediatra ospedaliera e politica, per il suo costante ed infaticabile impegno atto a costruire un sistema di welfare moderno ed innovativo a favore dei più piccoli, dei disabili e dei più fragili, per le sue politiche sociali mirate alla salute, al lavoro e all’empowerment delle donne pugliesi, italiane ed europee”.


Besnik Mustafaj: Scrittore, già Ambasciatore d’Albania a Parigi e Ministro degli Esteri nell’era post comunista, per aver condannato nelle sue opere ogni forma di totalitarismo e dittatura, per la sua lotta a favore delle libertà, per la sua incessante esortazione a resistere e reagire contro ogni forma di oppressione politica”.


Carlo Acutis (Premio alla Memoria): “Autentico testimone di fede, modello di vita cristiana e santità giovanile, per la sua purezza e il suo amore profondo per l’Eucarestia, per la sua dedizione al prossimo, al più debole e bisognoso, per aver saputo vivere con coraggio, gioia e serenità fino alla morte, giunta fulminea e precoce”.


Renato Moro (Premio alla Memoria): “Autorevole giornalista, caporedattore centrale del Nuovo Quotidiano di Puglia, per la sua lealtà, umanità e sobrietà, per aver saputo raccontare con acume e coraggio le sconfitte, le vittorie e le speranze della propria terra, per la passione, coerenza, serietà e puntualità con cui ha lavorato fino al giorno del suo doloroso passaggio, giunto inaspettato e prematuro”.


A chi sarà consegnata la Targa Virtù e Conoscenza


Stefania Spagnolo, mamma di Lorenzo Peluso, l’amico di tutti scomparso prematuramente, per aver acconsentito all’espianto degli organi del proprio figlio e acceso nuove speranze di vita, per l’umano gesto di solidarietà, altruismo ed estrema generosità che ha alleviato il dolore e le sofferenze di altre persone.


Istituto di Istruzione Secondaria “Bachelet” di Copertino, esempio di scuola che educa alla cittadinanza, per aver coinvolto decine di classi nella realizzazione di PCTO finalizzati alla rigenerazione educativa dei giovani all’ambiente, al paesaggio, al patrimonio, all’integrazione interculturale e al dialogo interreligioso, alla valorizzazione delle diversità, alle pari opportunità, al rispetto dei diritti umani e alla promozione del territorio di riferimento.


Istituto Comprensivo di Porto Cesareo, per aver sperimentato e vissuto la scuola come luogo di incontro aperto ad esperienze di partecipazione e di scambio tra comunità scolastiche e territorio”.


Il programma


Il Festival aprirà questa sera, alle 19,30, con la Premiazione, presso la sede della Pro Loco, dei vincitori del Contest “Dante 700 (1321 – 2021)”, rivolto agli alunni delle scuole secondarie di primo grado della Provincia di Lecce. Il Contest prevede la realizzazione di un disegno o una fotografia ispirati al verso di chiusura del Canto XXXIV dell’Inferno della Divina Commedia: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Interverranno: Silvia Tarantino – Sindaca di Porto Cesareo; Barbara Paladini – Assessora alla Cultura di Porto Cesareo; Cosimo Marzano – Presidente Associazione Turistica Pro Loco di Porto Cesareo; Valentina Terlizzi – Docente di Storia dell’Arte IIS “V. Bachelet” e coordinatrice del Contest “Dante 700”; Catia Brocca – Docente di Grafica Pubblicitaria IIS “V. Bachelet” di Copertino e coordinatrice del Contest “Dante 700”; Marilina Caputo – Docente di Letteratura IIS V. Bachelet” di Copertino e coordinatrice del Contest “Dante 700”; Arianna Greco, Consigliera dell’Associazione MediterraneaMente.


Domani, venerdì 18 giugno, dalle 19,30, sul piazzale torre costiera di Torre Lapillo, si presenteranno i prodotti realizzati in PCTO dalle classi della sezione tecnica e professionale dell’Istituto Bachelet di Copertino e Carmiano, in collaborazione con Italia Nostra Onlus. Con essi si vuole creare un forte legame tra educazione, formazione e società civile, per realizzare un’educazione alla cittadinanza, ora più che mai da intendersi come osservazione strutturata del reale e riflessione sulle possibilità di intervenire sullo stesso per individuarne le fragilità e trasformarle in punti di forza. Oltre ai docenti tutor, interverranno: Anna Peluso – Vice Sindaco di Porto Cesareo; Maria Rosaria Iacono – Consigliera Nazionale e referente Settore Educazione al Patrimonio di Italia Nostra Onlus; Cosimo Manca – Presidente Regionale di Italia Nostra Onlus; Anna Marinella Chezza – Dirigente Scolastico IIS “V. Bachelet” di Copertino; Maria Antonia Vinella – Responsabile PCTO dell’Istituto Bachelet di Copertino.


Domenica 20 giugno, dalle 19,30, sul piazzale della torre costiera di Torre Lapillo, si terrà il Convegno: “Dove va il Mediterraneo?”. Si parlerà di dialogo, cooperazione e sviluppo, flussi migratori, accoglienza e integrazione, valorizzazione dei beni culturali, naturali e ambientali”. Dopo i saluti iniziali di Silvia Tarantino – Sindaca di Porto Cesareo; introduce Serenella Molendini – Consigliera Nazionale di Parità – Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali; Modera: Enzo Del Vecchio – Giornalista RAI. Intervengono: Edoardo Winspeare – Regista, Vincitore del “Virtù e Conoscenza” 2021; Sergio Fontana – Presidente Confindustria Puglia, Vincitore del “Virtù e Conoscenza” 2021; Elena Gentile – già Europarlamentare, Vincitrice del “Virtù e Conoscenza” 2021; Besnik Mustafaj – Scrittore, già Ministro degli esteri in Albania; Klodiana CUKA – Presidente Integra Onlus; Maurizio Manna – Responsabile Parchi e Biodiversità Legambiente Puglia.


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I Percorsi del Sacro a Melpignano

Un viaggio emozionante tra arte, fede e folklore, per riscoprire il senso profondo della tradizione pasquale

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Risuonano ancora una volta i canti di passione nella quiete senza tempo di Melpignano, scrigno d’arte e di storia nel cuore della Grecìa Salentina.

Un richiamo antico, un’eco di devozione che attraversa i secoli e torna a vibrare nei vicoli silenziosi del borgo, tra la pietra leccese e le memorie di un tempo in cui il sacro era linfa vitale della comunità.

Il 19 aprile, alla vigilia della Santa Pasqua, prende vita un nuovo capitolo de I Percorsi del Sacro, un viaggio emozionante tra arte, fede e folklore, per riscoprire il senso profondo della tradizione pasquale.

Un’esperienza che trascina indietro nel tempo, tra riti e racconti, aprendo le porte di antiche cappelle che custodiscono storie di devozione e speranza.

Un cammino guidato da Paola Russo, con partenza alle ore 16 dall’Info Point di via Roma 16 (prenotazione obbligatoria al 3277128024), che si snoda tra la Cappella dell’Assunzione della Vergine (la cui facciata del 1678 occulta in parte l’originaria cinquecentesca); la Cappella di San Rocco del 1760 con all’interno una tela che raffigura San Rocco, San Sebastiano, San Michele Arcangelo e S. Andrea d’Avellino; la Cappella di San Michele Arcangelo, che risale al 1741 e ha un altare sormontato dalla statua del Santo che uccide il drago e la Cappella della Madonna di Costantinopoli del 1735 con altare in pietra leccese e sopra la tela della Vergine invocata a protezione dall’invasione dei Turchi.

Piccoli scrigni di arte sacra che, per un giorno, si svelano agli occhi dei visitatori, illuminati dalla luce calda del pomeriggio salentino.

Ad accompagnare il cammino, le struggenti note del Centro di Cultura Popolare di Melpignano, con i cantori Salvatore Gervasi, Mariella Salierno e Letizia Gervasi.

Il viaggio musicale inizia con il toccante “Lamento di Maria”, prosegue con una serenata e il suggestivo “Tu Passiuna”in lingua grika, per poi culminare con una tarantella devozionale che celebra la fusione tra sacro e popolare.L’ultima tappa è nel suggestivo Palazzo Marchesale, dove la tradizione incontra il gusto: qui si racconta la preparazione della cuddhura, il dolce pasquale della rinascita, a base di farina, zucchero e uova sode preparato per il Sabato Santo, come fine del digiuno della Quaresima, realizzato dal forno Fior di Pane e offerto ai partecipanti. Un gesto simbolico che suggella un pomeriggio fatto di emozioni autentiche, di suoni e di sapori che parlano di un Salento profondo, custode di un’eredità culturale inestimabile.

I Percorsi del Sacro rientrano nel progetto “Melpignano promuove cultura”, voluto dall’Amministrazione Comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato e realizzato in collaborazione con Vivarch, Associazione di Promozione Sociale pugliese, per valorizzare il borgo in ogni stagione dell’anno. Una Melpignano che, oltre il celebre Concertone della Notte della Taranta, si rivela nella sua essenza più intima e spirituale, conquistando il cuore di chi la vive e la scopre.

Un invito a perdersi tra pietre antiche e canti senza tempo, a lasciarsi avvolgere dalla magia di un rito che si rinnova, a riscoprire la bellezza della lentezza e della memoria.

I Percorsi del Sacro (19/4, h.16-19): passeggiata con guida e musicisti e una cuddhura da portare a casa. Costo 15 €; costo ridotto 10 € per minori di 14 anni, gratuito sotto i 6 anni.

Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano (Le), tel. 3277128024, melpignanoinfopoint@gmail.com

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Tutto pronto per la Cuccagna della tradizione di Pasquale

Parteciperanno al torneo anche le compagini della squadra “I Matti” di Gubbio e “I Ghétt” di Colloro…

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Oggi a Lecce, si terrà la presentazione della IV edizione del torneo “Salento in Cima alla Cuccagna”, organizzato dalle Associazioni “Madonna di San Fili” di Monteroni, Pro Loco San Donato e Galugnano, “Rioni Collepassesi A.P.S.” di Collepasso, “Associazione Genitori Insieme” di Cocumola e Parrocchia Maria SS. Assunta di Sternatia. 

Interverranno ad illustrare i dettagli dell’iniziativa, che ripropone un antico rito tipico della tradizione pasquale, il presidente della Provincia, Stefano Minerva, il sindaco di Monteroni, Mariolina Pizzuto con il presidente dell’Associazione “Madonna di San Fili”, Antonio Quarta, il sindaco di Collepasso Laura Manta con Luigi Piscopo dell’Associazione “Rioni Collepassesi”, il sindaco di Minervino Antonio Marte con il rappresentante dell’Associazione “Genitori Insieme” di Cocumola Roberto Pagliaro, il sindaco di San Donato, Alessandro Quarta con il presidente della locale Pro Loco, Tommaso Grande ed il parroco della Chiesa Maria SS. Assunta di Sternatia, Don Vito Mangia.

Proposta per la prima volta nel 2019, la manifestazione “Salento in Cima alla Cuccagna” quest’anno vedrà il coinvolgimento di cinque Comuni. 

La tappa inaugurale del tour si terrà a San Donato lunedì 21 aprile, cui seguirà l’appuntamento con la festa della Madonna di San Fili, che si celebra martedì 22 aprile a Monteroni. Quindi, spazio agli altri appuntamenti di Sternatia (giovedì 24 aprile), Collepasso (venerdì 25 aprile) e Cocumola (sabato 26 aprile).

Parteciperanno al torneo anche le compagini della squadra “I Matti” di Gubbio e “I Ghétt” di Colloro. 

Infine, prevista la partecipazione dei più piccoli, che potranno cimentarsi con la scalata del “Palo della cuccagna per bambini e ragazzi”.

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A Ruffano aprile è devozione

Dal secolare Coro delle Pie Donne per il Venerdì Santo alle celebrazioni per la Madonna del Buon Consiglio, passando per l’attesissima Fiera di San Marco

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Aria di primavera, aria di festa. Ogni anno a Ruffano aprile fa rima con grande devozione. Nell’arco di pochi giorni si susseguono infatti le celebrazioni per San Marco, per la Madonna del Buon Consiglio anticipate quest’anno di appena pochi giorni, con la Santa Pasqua che ricorre ad aprile, da una ricorrenza speciale e secolare, quella del Coro delle Pie Donne del Venerdì Santo.

San Marco

Frutti di stagione, strumenti da lavoro, prodotti d’artigianato locale, bestiame e tanto altro. Questi i prodotti storicamente associati alla secolare Fiera di San Marco a Ruffano. Una delle più datate (probabilmente la più antica) fiere primaverili del basso Salento.

Venerdì 25 aprile anche quest’anno sarà il tanto atteso giorno della Fiera, che da sempre convoglia da tutta la provincia migliaia di fedeli, mossi anche dalla forte devozione verso il santo protettore dell’udito.

Il pellegrinaggio alla cripta ed al Santuario di San Marco, nel centro storico di Ruffano, è un passaggio imprescindibile prima di lasciarsi cullare da colori, odori e sapori dei numerosissimi stand che abbracciano per centinaia e centinaia di metri il centro abitato ruffanese.

Ma la festa di San Marco non è solo nella fiera. L’Arciconfraternita SS. Trinità e Carmine della Parrocchia di San Francesco d’Assisi cura il programma religioso che si apre con il triduo di preparazione, martedì 22 aprile, presso la chiesa di San Francesco. Gli orari: alle 18 il Rosario, alle 18e30 la santa messa e la preghiera al Santo.

Il giorno della vigilia, giovedì 24, a margine del Rosario e della funzione, la traslazione dell’immagine del Santo martire ed evangelista in processione dalla chiesa di San Francesco alla chiesa del Carmine. Per l’occasione, la chiesa del Carmine (che si colloca sulla cripta di San Marco) sarà aperta ai visitatori: ricordiamo che nel 2023, nel corso di lavori di restauro tuttora in fase di realizzazione, vi sono stati scoperti degli affreschi secolari, di cui si era persa memoria.

Le celebrazioni religiose prevedono poi per il giorno del santo, venerdì 25, le messe all’aperto (meteo permettendo) nell’area antistante il Santuario di San Marco. Gli orari: alle 8, alle 9, alle 10, alle 11, alle 17e30. Chiude la solenne celebrazione con predicazione alle 19.

La Madonna del Buon Consiglio

Il legame di Ruffano alla Madonna del Buon Consiglio è frutto di un miracolo, ed anche delle celebrazioni in onore di San Marco. Era il 1467 quando, durante il vespro in onore proprio del Santo Evangelista, su una parete della chiesa all’epoca in via di costruzione, apparve la Madonna conosciuta anche come la Signora di Scutari, o Signora degli Albanesi, che aveva lasciato la sua terra invasa dai Turchi. La tela presente oggi nella chiesa del Buon Consiglio raffigura proprio il prodigio del viaggio, compiuto dall’icona della Madonna portata in volo dagli Angeli.

La Confraternita della Madonna del Buon Consiglio e SS. Sacramento, della Parrocchia Natività Beata Maria Vergine, ha previsto anche quest’anno celebrazioni sia di natura religiosa che civile.

Da martedì 22 a giovedì 24 aprile triduo e solenni quarantore eucaristiche. Alle 7e30 lodi, santa messa ed esposizione del SS. Sacramento. Alle 12 ora media e reposizione. Alle 15 nuova esposizione e alle 18e15 santo rosario. Alle 18e45 vespri e benedizione eucaristica. Alle 19 la santa messa.

Sabato 26 giorno della festa si apre alle 7e30 con la prima della messe in Confraternita. La successiva è alle 9. Alle 18e30 la solenne processione accompagnata dal concerto bandistico “Città di Francavilla Fontana”. Al rientro, celebrazione eucaristica in Chiesa Madre presieduta da Mons. Bruno Musarò, emerito Nunzio Apostolico. Lunedì 28 la traslazione del Simulacro (sin qui rimasto in Chiesa Madre) presso la Confraternita, con santa messa di ringraziamento.

Il programma civile invece si concentra in due giornate.

Venerdì 25 alle ore 21, in piazza del Popolo, il concerto dei “Black out”. Sabato 26 dopo la santa messa spettacolo pirotecnico e, alle 21, in piazza del Popolo, il concerto musicale municipale “Città di Francavilla Fontana”, diretto da Ermir Krantja, Maestro cittadino onorario francavillese e originario di Tirana (a suggellare il ponte tra Italia e Albania aperto dalla Vergine).

Il Coro delle Pie Donne

A Ruffano i riti della Settimana Santa hanno origini antichissime e rappresentano un intreccio di fede, storia e tradizione che raggiunge il suo apice nel Venerdì Santo, con la Solenne Processione. I confratelli incappucciati, coronati di spine, scalzi e con i simboli della penitenza: le discipline e le pisare. Lungo le strade del paese risuonano gli antichi inni, composti per le Confraternite ruffanesi. Il più struggente e solenne è “O genti che passate”, un lamento che accompagna la processione di Gesù Morto e che scuote gli animi di chi lo ascolta.
A intonarlo insieme alla banda è il grande “
Coro delle Pie Donne”, oltre 100 voci femminili che custodiscono e tramandano una tradizione secolare. Vestite di nero, con il capo velato in segno di lutto, non solo narrano la Passione di Cristo, ma si fanno eco di un dolore universale, dando voce alle sofferenze del mondo. In origine, ogni Confraternita aveva il proprio coro, poi unificato per rendere questa esecuzione ancora più potente e corale.
Per molti anni, queste donne non hanno avuto piena consapevolezza di essere le
custodi di un’antichissima tradizione orale. Cantavano perché così si era sempre fatto, incoscienti di tramandare un patrimonio culturale unico. È un’usanza antica, autentica, che ha resistito ai cambiamenti e oggi si rinnova grazie alla partecipazione sempre più sentita delle nuove generazioni. Ancora oggi, infatti, il coro è un simbolo identitario di Ruffano, unico nella sua storicità e profondamente radicato nella comunità. Non si tratta di una semplice esecuzione, ma di un canto dell’anima, tramandato di madre in figlia, che continua a rendere il Venerdì Santo un momento di intensa e irripetibile suggestione.
Il coro delle donne è il protagonista soprattutto dell’inizio e della conclusione della processione, quando l’Addolorata ritrova il figlio morto e quando dovrà darne l’ultimo saluto. Un momento struggente e di grande preghiera grazie al canto eseguito insieme alla banda.

Venerdì 18 aprile alle 21:30 ci sarà la partenza dell’Addolorata dalla Chiesa di San Francesco, in Piazza Libertà.
In Piazza Nazario Sauro l’accoglienza del Cristo Morto, con esecuzione dell’Inno dalle Pie Donne e inizio della Solenne Processione.
Al rientro (attorno alla mezzanotte), sosta in Chiesa Madre con predicazione e Benedizione Solenne. Segue il tradizionale “Saluto” tra il Cristo e la Vergine e rientro dei simulacri nelle proprie Confraternite.

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