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Word Aids Day

Oggi si celebra, in tutto il mondo, l’impegno e la lotta contro l’AIDS. È un giorno in più per mantenere alta l’attenzione, sensibilizzare e informare: le iniziative della Lila Lecce

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In questo giorno la Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS, sarà in prima fila in molte piazze italiane a testimoniare l’impegno e l’urgenza per continuare a lottare contro l’AIDS con il motto coniato da UNAIDS “Close The Gap”, ossia “ridurre la distanza”, quindi porre fine alla pandemia entro il 2030.


Viviana Bello, presidente della Lila Lecce

Viviana Bello, presidente della Lila Lecce


Viviana Bello, presidente della LILA Lecce sottolinea: “A trent’anni dall’inizio dell’epidemia da HIV sappiamo che l’infezione può essere prevenuta, diagnosticata e controllata”. E aggiunge: “30 anni fa la percentuale di persone che non sopravviveva sfiorava il 100%. Morivano tutti e in tempi molto rapidi dal momento della diagnosi. Oggi, invece, chi scopre per tempo di aver contratto il virus dell’HIV e si sottopone regolarmente alle terapie, ha aspettative di vita comuni a una persona sieronegativa e probabilità minime di ammalarsi di AIDS nonché di trasmettere il virus ad altre persone. Un dato, questo, che non deve e non può far calare l’attenzione su un virus che, secondo i dati del COA (Centro Operativo Aids) del dipartimento dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), si stima generi circa 4mila nuove infezioni l’anno con 5,8 nuovi casi di positività all’HIV l’anno ogni 100mila residenti confermando l‘Italia un paese a incidenza medio-alta, con tutte le necessità di prevenzione che questo comporta”.


Dalla lettura attenta dei dati, sottolinea la presidente di LILA Lecce, emergono essenzialmente due elementi di criticità. Percentuale “diagnosi tardive”: in Italia, contrariamente da quanto avviene in altri Paesi, il 30% delle diagnosi avviene quando il virus è stato contratto da tempo e la persona presenta già i sintomi. Anche qui a Lecce la situazione è analoga. È passato un anno dalla morte presso il Vito Fazzi di Lecce di un giovane trentenne a causa di malattie opportunistiche (Aids), ignaro di aver contratto il virus. Già, perché anche a Lecce e provincia, come accade nel resto del Paese, la maggioranza delle persone arriva al test HIV non per la consapevolezza di un comportamento a rischio, ma per caso o perché, appunto, si manifestano sintomi di una compromissione già avanzata (late presenters) o in seguito a controlli medici dovuti ad altri problemi. Modalità di infezione: la stragrande maggioranza delle nuove diagnosi di HIV (80%) è dovuta a rapporti sessuali. Questo significa che l’80% delle nuove diagnosi sarebbe potuto non avvenire agendo essenzialmente su tre variabili: percezione del rischio,  campagne di sensibilizzazione e interventi di prevenzione. Da mesi, solo nell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, in media le nuove diagnosi sono pari a cinque. Spesso si tratta di giovanissimi che hanno contratto il virus attraverso rapporti sessuali non protetti. Secondo i dati trasmessi dalle Regioni e sistematizzati dal COA, aumentano le diagnosi tra maschi che fanno sesso con maschi, mentre negli stranieri la prima via di trasmissione è attraverso rapporti eterosessuali.


Da qui il continuo impegno dei volontari di LILA LECCE per riportare l’attenzione verso una lotta che sembra essere dimenticata e che non fa più notizia, seppure i dati epidemiologici anche locali segnalino che, continuando così, potremmo ritornare in emergenza.


Quest’anno tante le iniziative di celebrazione della sede locale che, seppur giovane, compie già 10 anni di lotta sul territorio.


Il Fiocco Umano del 2013

Il Fiocco Umano del 2013


Oggi si tiene #Segui il Fiocco, campagna urbana di sensibilizzazione & sanchetto informativo diffuso. Fino alle 14, nei pressi della Villa Comunale leccese, attivisti e volontari con un’azione di mobilitazione urbana e virale faranno indossare metaforicamente il fiocco a diversi personaggi illustri di Lecce e provincia.  Ufficialmente al loro fianco il Comune di Lecce con il posizionamento di un Red Ribbon anche da parte degli Assessori Alessandro Delli Noci, Assessore alle politiche giovanili, e Gigi Coclite, Assessore alla Cultura. Segue poi l’allestimento del fiocco di lotta all’AIDS a Scipione Ammirato nella statua posta al centro dell’Ammirato Culture House, sede dell’associazione, sita in via di Pettorano, 3. Seguirà un banchetto informativo diffuso che vedrà protagonista l’informazione sui temi HIV/AIDS e la prevenzione con la distribuzione di materiale di profilassi e gadget durante la mattinata presso il Di.S.Te.B.A. – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientalidell’Università degli Studi del Salento. A promuovere informazione di pubblica utilità i volontari di LILA Lecce con i giovani delle associazioni studentesche.

Dalle 20 presso l’Ammirato Culture House organizza una sera pro LILA. “Porta un vinile e suona la lotta all’Aids”: a Lecce si celebrerà così il World Aids Day con una serata di celebrazione dedicata a Giancarlo Condoleo, attivista LILA scomparso nei mesi scorsi. Tanti gli artisti che sosterranno la lotta all’AIDS portando un vinile e suonandolo: Marco Ancona dei Fonokit, Max Nocco Placeforthesoul, Octopus, Filippos Ballarock, Paolo Foresio, Raffaele Casarano. Accanto a loro poi tanti altri appassionati di musica vinilica per una serata tra amici passati e futuri con cui condividere un pezzo di storia, un aperitivo Sociale Bio a suon di musica e prevenzione. Durante la serata ci sarà la proiezione di un’installazione video a tema, un mercatino con gadget solidali e distribuzione di materiale di profilassi (campagna #falloprotetto di Coop Italia in collaborazione con LILA).


Sabato 6 dicembre, dalle 9,30 alle 20, presso le Manifatture Knos, Banchetto Informativo. Nel corso della partecipazione al Salento LGBT Film Fest, una rassegna cinematografica a tematica LGBT, organizzata dall’associazione LeA – Liberamente e Apertamente e in programmazione dal 6 all’8 dicembre presso le Manifatture Knos, i volontari di Lila Lecce saranno presenti nella mattinata e nella serata per diffondere l’informazione sui temi HIV/Aids e sensibilizzare gli intervenuti alla prevenzione, mediante la distribuzione di cartoline informative, materiale di profilassi e gadget solidali.


Domenica 7 dicembre, alle 18, in Piazza Sant’Oronzo, Flash Mob, Fiocco Umano & Incursioni Teatraliraccontano storie di resistenza quotidiana a un virus dimenticato.


Alla vigilia dell’Immacolata, nella centralissima Piazza Sant’Oronzo, attraverso brevi incursioni teatrali, quattro attori desteranno l’attenzione dei passanti raccontando loro storie di resistenza quotidiana a un virus dimenticato, tratte da storie vere di persone sieropositive. Si faranno così testimoni con ironia e pathòs di esclusione, pregiudizio, emarginazione, ma anche attivismo su HIV/AIDS. Il fine è quello di suscitare il coinvolgimento emotivo e stimolare la sensibilizzazione dei passanti. A seguire flash-mob di allestimento di un red ribbon umano.


Giovedì 11, dalle 7,30 alle 13 presso il Day Hospital Malattie Infettive “V. Fazzi”, di Lecce, “Io l’11 dicembre vado a fare il test e tu, vieni?”, #seguiilfiocco, campagna di promozione del test hiv. Dopo il successo del 17 luglio, ancora una giornata di sensibilizzazione e promozione del test HIV. Questa volta l’appuntamento è per l’11 dicembre dalle 7,30 alle 13, presso il Day Hospital di Malattie Infettive dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Ci si dà appuntamento in un giorno e in un’ora precisa, quasi come fosse un flash mob in cui dalla lotta si passa a una scelta, chiara e responsabile, e poi all’azione, quella di fare il test HIV!


Sabato 13 dicembre, alle 18 presso il Cineporto, proiezione “Eyes Wide Open”.  Catherine Phiri era un’infermiera malawiana di 40 anni, madre di due figli, che scoprì di essere sieropositiva a seguito della morte del marito per AIDS. Decise di uscire allo scoperto nonostante i rischi di emarginazione della sua cultura. Divenne leader rispettata e fondò nel 1994 la Salima HIV/AIDS Support Organization (SASO) dedicandosi all’assistenza a migliaia di orfani dell’AIDS, alla diffusione di informazione sul virus HIV, e alla cura di centinaia di malati terminali. Catherine continuò la sua battaglia fino all’ultimo giorno, con la stessa determinazione e lo stesso coraggio che hanno caratterizzato tutta la sua vita.


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Discussione sulla parità di genere a Maglie

Attività formative per promuovere l’inclusione nei contesti lavorativi con spunti da due professioniste di una grande azienda

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Momento di bilancio e rilancio a Maglie, dove giovedì 27 febbraio si terrà l’evento #parliamoDparità, organizzato dal comune in collaborazione con ASCLA – Ente di Formazione nell’ambito dell’iniziativa regionale “Genere in Comune”, promossa da Regione Puglia e ANCI Puglia.

L’appuntamento è alle ore 10, presso il Museo Archeo Industriale in via Giacomo Matteotti.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di far germogliare, a partire dalle comunità locali, un seme culturale di rispetto e consapevolezza, favorendo una concreta e autentica parità di genere.

Sono state realizzate attività formative sui temi dell’inclusione, parità di genere e diversity management in azienda.

Frutto concreto di questo percorso è l’istituzione di una gender city manager, figura che contribuirà a integrare le politiche di genere nelle azioni amministrative locali.

Tra gli interventi di rilievo della giornata, spicca la partecipazione di Rebecca Ascalone (professionista originaria di Maglie) e Ilenia Deriu, project manager in ambito Belonging, Diversity & Inclusion di TIM.

Le due professioniste porteranno la loro esperienza diretta di donne all’interno di una grande azienda, condividendo progetti concreti introdotti per promuovere l’inclusione e la parità nei contesti lavorativi.

La loro testimonianza rappresenta la dimostrazione tangibile di come sia possibile tradurre i principi di diversità e inclusione in azioni pratiche, capaci di generare un impatto positivo non solo sull’ambiente di lavoro, ma anche sulla società nel suo complesso.

Attraverso esempi di iniziative aziendali e programmi mirati, Ascalone e Deriu offriranno spunti e buone pratiche che possono ispirare tanto il settore pubblico quanto quello privato.

I saluti istituzionali saranno affidati a: Ernesto Toma, sindaco di Maglie; Maria Grazia Maggiorano, assessore alle pari opportunità; Mariagrazia Marrocco, gender city manager; Benedetta Negro, ASCLA Soc. Coop. Impresa Sociale; Filomena D’Antini, consigliera nazionale di parità; Antonella Pappadà, consigliera di parità della provincia di Lecce.

L’evento vedrà anche la partecipazione delle rappresentanti delle associazioni di categoria e delle scuole presenti sul territorio di Maglie, a testimonianza dell’impegno condiviso tra istituzioni, imprese e società civile.

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Melissano: una messa per il Venerabile don Quintino Sicuro

Dopo la dichiarazione della Venerabilità di Papa Francesco la comunità si raduna per il ringraziamento

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A Melissano, presso la Parrocchia Beata Vergine Maria del Rosario, si svolgerà la celebrazione della Santa Messa di ringraziamento per la dichiarazione di venerabilità di don Quintino Sicuro, già Vice Brigadiere della Guardia di Finanza.

L’evento è previsto per mercoledì 26 febbraio alle 18,30.

La Santa Messa sarà officiata da S.E.R. mons. Douglas Regattieri, già Vescovo di Cesena-Sarsina, e concelebrata da S.E.R. mons. Fernando Filograna, vescovo di Nardò-Gallipoli.

Lo svolgimento dei riti prevede la presenza: del Comandante Regionale Puglia della Guardia di Finanza, Gen. D. Guido Mario Geremia; del Capo di Stato Maggiore del Comando Regionale Puglia, Gen. B. Michele Dell’Agli; del Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, Gen. B. Armando Franza; del Comandante Provinciale di Lecce, Col. t.ST Stefano Ciotti; di una cospicua rappresentanza di Finanzieri in servizio ed in congedo delle locali Sezioni A.N.F.I..

Al termine del rito, una tavola rotonda con i saluti introduttivi del Presidente dell’Associazione “Amici di don Quintino”, Ferruccio Caputo, del sindaco di Melissano Antonio Conte e del Comandante Regionale Puglia Gen. D. Guido Mario Geremia.

In seguito, l’intervento della postulatrice della causa di venerabilità dott.ssa Cristiana Marinelli e dei monsignori Regattieri e Filograna, i quali illustreranno la storia di don Quintino ricordando toccanti testimonianze collegate alla sua vita.

Don Quintino Sicuro nasce a Melissano il 29 maggio 1920.

Ultimo di cinque figli di una famiglia di agricoltori semplice e umile, ha vissuto una vita di grande coraggio, fede e dedizione.

Sin dalla giovane età, ha mostrato un forte desiderio di aiutare gli altri e ha dedicato la sua vita al servizio della comunità.

Arruolatosi come Finanziere nel 1939, partecipò alle operazioni di guerra con il I Battaglione Mobilitato della Guardia di Finanza sul fronte greco-albanese e, successivamente, quale combattente partigiano a fianco della Brigata Garibaldi.

Nel 1947, dopo una profonda crisi spirituale, lasciò il suo lavoro nella Guardia di Finanza e si ritirò nel Convento dei Frati Minori di Ascoli Piceno.

Tra il 1949 e il 1955, scelse la vita di estrema povertà ritirandosi come eremita tra i monti tosco-romagnoli, dove si dedicò alla preghiera e alla riflessione spirituale.

Nel 1959, fu ordinato sacerdote e si dedicò agli studi di filosofia, teologia e all’apostolato.

In particolare, si distinse per l’assistenza agli orfani dei Finanzieri caduti durante la Seconda Guerra Mondiale.

La sua vita, segnata da una straordinaria dedizione agli altri, giunse prematuramente alla fine quando morì nel 1968, a soli 48 anni, colto da infarto mentre si trovava sulla cima del Monte Fumaiolo, dove riposa tuttora in una tomba di pietra scavata da lui stesso.

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Melissano: musica e memoria

Nasce “Il Don Ray Club, solo di giovedì”, uno spazio musicale di comunità con l’obiettivo di instillare passione e amore per la musica nei ragazzi. Dedicato alla memoria di Donato Manco

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Serata inaugurale dell’evento Don Ray Club – Solo di Giovedì dedicato al musicista melissanese Donato Manco (foto in basso alla pagina), recentemente scomparso, proprio nel suo paese d’origine.

Un’iniziativa per celebrare e ricordare il carismatico musicista e performer che ha illuminato la scena artistica salentina con la sua passione travolgente e il suo talento ineguagliabile.

Organizzato dall’Associazione Junior Band, giovedì 27 gennaio, a partire dalle ore 20, rappresenterà un nuovo spazio di condivisione musicale.

Il Don Ray Club – Solo di Giovedì”, dichiara Francesco La Viola, musicista e vicepresidente dell’Associazione Junior Band APS, “nasce come un palcoscenico aperto, un faro culturale per l’intera comunità di Melissano, pensato per celebrare e perpetuare lo spirito di Donato Manco. Questo progetto, fortemente ispirato dall’incredibile dedizione che Donato ha sempre dimostrato verso i giovani musicisti della Junior Band, si propone di diventare un punto di riferimento per la passione musicale e l’aggregazione culturale nel nostro territorio. Siamo orgogliosi di poter dare vita a questo evento, che rappresenta un gesto concreto e vibrante di amore per la musica e per la memoria di un grande artista. Il Don Ray Club non è solo un luogo: è un’esperienza emozionale che unisce, ispira e fa battere il cuore di chi vive la musica”.

La nascita del progetto sarà tenuta a battesimo da Silvia Manco (foto in alto), pianista jazz nota sulla scena concertistica italiana, che non nasconde la sua profonda emozione: “Sono particolarmente colpita dall’impatto che mio padre ha avuto non solo nella mia vita, come è facile immaginare, ma anche e soprattutto nella vita di tutte le persone che sono entrate in contatto con lui attraverso la musica, in particolare, che era la sua più grande passione”.

Sono molto grata all’associazione Junior Band con il sostegno del Comune di Melissano”, prosegue l’artista, “per aver pensato di creare uno spazio che porterà il nome di mio padre o, meglio, il suo nome d’arte, e che sarà spero un luogo di incontro e di espressione attraverso la musica, l’arte e la cultura. Pensando al fatto che 30 anni fa sono andata via dal mio paese d’origine proprio perché non esisteva nulla di tutto ciò e oggi invece esistono realtà in grado di creare un senso di comunità a partire dal coinvolgimento dei più giovani mi da grandi speranze e mi rende orgogliosa. Sarà una bellissima festa, con molti amici e molte persone che hanno amato mio padre e che hanno condiviso con lui ognuna un pezzo di vita musicale, amicizia e affetto. Mio padre amava molto i ragazzi e regalava strumenti musicali ad ogni occasione sperando potessero accendere delle scintille: a volte ha funzionato, anche con i miei cugini. Speriamo il Don Ray Club, solo di giovedì possa contribuire a instillare passione e amore per la musica in molti altri ragazzi che lo frequenteranno”.

La serata inaugurale vedrà la presenza la partecipazione di numerosi musicisti e sodali di Donato Manco, con i quali l’artista melissanese ha condiviso progetti musicali, palchi e una vita all’insegna dell’arte musicale e dell’amicizia.

“Siamo particolarmente felici”, afferma Miriam Caputo, presidente dell’Associazione Junior Band APS, “di aprire le porte della nostra Associazione anche alle musiche di repertorio extra-coltoIl mio ringraziamento va a Silvia Manco che ha accolto con grande gioia ed emozione questo ambizioso progetto che vuole la collaborazione tra istituzioni, territorio e terzo settore”.

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Donato Manco

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