Attualità
25enne di Miggiano arrestato per estorsione
“Pagami o dovrai morire”. Questa la sentenza del pregiudicato nei confronti di uno studente

I Carabinieri di Specchia hanno arrestato, in flagranza del reato di estorsione, Vincenzo Ccacciatore, 25enne di Miggiano, già gravato da precedenti di polizia e giudiziari. Nella tarda mattinata di ieri i Carabinieri di Specchia hanno visto a Miggiano uno studente 19enne del posto, noto in paese per il carattere bonario e mite, che passeggiava per le vie del paese con un’aria particolarmente affranta e preoccupata. Avvicinatolo gli hanno chiesto come mai non fosse a scuola ma il ragazzo ha dato risposte evasive e ben poco convincenti. Percepito che qualcosa non andava, lo hanno invitato a presentarsi in caserma dove, dopo lunghi minuti di reticenza e vergogna, ha confidato al Comandante della Stazione di vivere un periodo particolarmente difficile. La doti persuasive dell’Ispettore e la fiducia che in lui ripone lo studente hanno permesso al giovane di aprirsi e confidare il motivo di tanta angoscia. Da diverso tempo un pregiudicato del luogo lo aveva preso di mira a causa della sua indole pacifica e lo incolpava di essere un “infame”, un informatore dei Carabinieri che, proprio grazie alle “soffiate” ricevute dallo studente, avevano effettuato diversi sequestri di sostanze stupefacenti e perfino arrestato alcuni amici dell’accusatore. Nonostante la palese falsità di tali assurde affermazioni, a nulla erano valse le smentite dello studente il quale, essendo totalmente estraneo al mondo dei consumatori e spacciatori di droghe non poteva, nemmeno volendolo, fornire notizie utili alle attività svolte dai militari della Stazione Carabinieri di Specchia. Sordo a qualsiasi spiegazione, giustificazione e chiarimento, il pregiudicato aveva concluso che l’unica pena adeguata per il povero studente era la morte che sarebbe giunta, nemmeno a dirlo, proprio per mano del suo accusatore e giudice. La sentenza, ovviamente, era irrevocabile a meno che lo studente non avesse pagato cospicue somme di denaro al pregiudicato. Terrorizzato dalle minacce subite il giovane aveva preferito sottostare alle richieste estorsive consegnando oltre seicento euro in contanti al suo aguzzino. Convinto di aver risolto il suo problema aveva quindi tenuto per sé il terribile segreto ma proprio ieri gli era stato ordinato di consegnare altri seicento euro per avere salva la vita. Terrorizzato dalle minacce ed incapace di racimolare una simile somma, aveva deciso di non andare a scuola ma girare per Miggiano chiedendo denaro in prestito ad amici e conoscenti e, fino all’arrivo dei Carabinieri, era riuscito a raccogliere duecento euro, un terzo di quanto richiestogli. I militari della Stazione Carabinieri di Specchia hanno innanzitutto tranquillizzato il giovane convincendolo dell’effettiva insussistenza delle intimidazioni ricevute e quindi lo hanno persuaso a sporgere una denuncia a carico del suo estorsore. Rassicurato dalle parole dei Carabinieri, lo studente ha formalizzato quanto accadutogli ed ha consegnato i soldi raccolti ai militari. Le banconote sono quindi state fotocopiate e restituite al ragazzo il quale è stato invitato a fissare un appuntamento con il proprio persecutore. Organizzato l’incontro i militari hanno seguito a debita distanza, attenti a non farsi scorgere ma pronti ad intervenire immediatamente in caso di necessità, la giovane vittima la quale, giunta nel luogo prestabilito, ha consegnato i soldi al pregiudicato, immediatamente riconosciuto dai Carabinieri per Vincenzo Cacciatore, rassicurandolo sul fatto che, in brevissimo tempo, gli avrebbe consegnato i quattrocento euro mancanti. Avvenuto lo scambio i militari hanno pedinato Cacciatore fin nei pressi della sua abitazione dove, ottenuta una cornice di sicurezza che impediva qualsiasi possibilità di fuga dell’uomo, lo hanno bloccato e perquisito. Addosso gli sono stati trovati i soldi in precedenza fotocopiati sulla cui provenienza CACCIATORE non è stato, ovviamente, in grado di fornire spiegazioni plausibili. Portato presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Specchia, Vincenzo CACCIATORE è stato dichiarato in arresto per estorsione continuata. Dell’avvenuto provvedimento è stato informato il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dr.ssa Guglielmi, che ne ha disposto il trasferimento presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce.
Attualità
La spiaggia più felice d’Italia è nel Salento
Secondo uno studio effettuato mediante un software di riconoscimento facciale, le “Maldive del Salento” a Pescoluse (marina di Salve) è la spiaggia italiana che riesce a strappare i sorrisi più grandi ai visitatori

Pescoluse, marina di Salve, spiaggia da tutti conosciuta come le Maldive del Salento, è la spiaggia più felice d’Italia ed una delle più felici al mondo.
In uno studio commissionato da un’agenzia di viaggi specializzata in affitti di ville di lusso, un software di riconoscimento facciale ha analizzato migliaia di foto Instagram e, sulla base dei sorrisi catturati, ha identificato la spiaggia più felice.
Pescoluse è famosa per la sabbia finissima e bianca, le acque turchesi e il fondale basso, che la rendono ideale per le famiglie.
È circondata da dune di sabbia e vegetazione mediterranea, creando un paesaggio naturale intatto.
La tranquillità e la bellezza del luogo hanno conquistato i turisti di tutto il mondo.
La spiaggia di Marina di Pescoluse è anche in cima alla classifica delle spiagge più felici al mondo.
Per elaborare il concetto di “spiagge felici”, lo studio si è riferito a quei luoghi in riva al mare che, oltre a essere esteticamente belli, riescono a suscitare sensazioni di gioia e soddisfazione per chi le visita.
L’intelligenza artificiale ha identificato le spiagge che riescono a strappare i sorrisi più grandi ai loro visitatori.
Sono questi, secondo gli esperti, i segnali inequivocabili di un’esperienza di vacanza positiva e gratificante.
Secondo il riconoscimento facciale quella delle Maldive del Salento è la spiaggia che ha strappato i sorrisi più grandi nel campione di persone analizzato, meritandosi il titolo di spiaggia più felice d’Italia.
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Appuntamenti
Esplorare l’abbandono: focus sul Salento
Contest Fotografico promosso dall’Ordine degli Architetti PPC, in collaborazione con l’Associazione Tempo di scatto, aperto agli iscritti e alle iscritte di tutti gli Ordini nazionali. Obiettivo del Contest favorire una riflessione sulla rigenerazione dei luoghi a partire dal dato visivo su degrado, abbandono, consumo di suolo, nel nostro territorio. Partecipazione entro il 23 aprile e Mostra conclusiva in maggio

Favorire la riflessione sul consumo del suolo nel Salento attraverso un’analisi visiva dei tanti beni urbani in stato di abbandono e degrado presenti sull’intero territorio della città capoluogo e dell’intera provincia salentina: è l’obiettivo del Contest fotografico “Esplorare l’abbandono” promosso e organizzato dall’ Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con l’associazione fotografica Tempo di Scatto.
Aperto a tutti gli Ordini nazionali, e focalizzato esclusivamente sul territorio salentino, l’invito a partecipare (già sul sito dell’Ordine Architetti, clicca qui), interpreta l’abbandono come «una dinamica che, suscitando emozioni profonde e riflessioni inattese, consente di esplorare la bellezza nel degrado e la storia celata tra le rovine. Camminando in luoghi abbandonati come ville e fabbriche dismesse», osservano ancora gli organizzatori, «si crea un dialogo con il tempo, dando vita a narrazioni che raccontano di vite passate».
Il Contest fotografico, con scadenza per l’invio foto fissata al 23 aprile, costituisce il primo momento di un progetto a più vasto raggio che includerà, nei successivi step, percorsi guidati ricognitivi e l’invito a produrre specifici contributi di idee per la futura riqualificazione e rigenerazione anche alla luce dell’atlante dei luoghi individuato dalle suggestioni fotografiche e dalle immagini, che dovranno essere caratterizzate da specifici requisiti tecnici.
Le foto, infatti, saranno valutate alla luce di quattro distinti criteri: pertinenza, impatto, qualità della foto, visioni e originalità e, una volta selezionate, andranno a comporre una Mostra conclusiva prevista nel maggio prossimo, mentre tra quelle ritenute idonee 10 immagini saranno pubblicate on line sulla piattaforma dell’Ordine.
«Il tema dell’abbandono nel nostro territorio è quanto mai cogente e merita una riflessione puntuale e approfondita», sottolinea Tommaso Marcucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce, «ed è la ragione per cui abbiamo accolto con grande favore la proposta dell’associazione Tempo di scatto facendo nostre le ragioni e gli obiettivi del progetto che, peraltro, prevede step successivi alla Mostra finale come percorsi guidati ricognitivi e l’invito a individuare per ognuno dei luoghi fotografati ipotesi di possibili future riqualificazioni. Ecco, dunque, che esplorare l’abbandono può significare, grazie all’esplorazione visiva e fotografico, immergersi in storie non raccontate, riconoscendo la fragilità e la resilienza come condizioni costitutive proprie del vivente in tutte le sue forme. La mostra fotografica con cui si concluderà il progetto costituirà, come già quella su i paesaggi della Xylella, promossa e organizzata dal nostro Ordine negli scorsi anni, un’opportunità ulteriore di conoscenza del territorio e per sottolineare la complessità e l’urgenza della rigenerazione urbana. Chiamare a raccolta la nostra comunità nazionale su questi temi, consapevoli anche di quanto negli anni il Salento sia divenuta terra di forte attrazione e appeal, riteniamo possa agevolare uno scambio proficuo di riflessione e di buone pratiche».
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Attualità
«Stiamo costruendo il futuro di Matino»
Videointervista con le anticipazioni dell’intervista al sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma in uscita, in versione integrale, sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”

di Giuseppe Cerfeda
Dal Premio nazionale ELOGE per la buona governance, ai progetti per il futuro.
Il sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma ospite in redazione.
I finanziamenti del PNRR, i progetti già realizzati, l’attenzione per il centro storico, l’albergo diffuso, il desiderio di restituire alla comunità la Storica Cantina Matinese, il terzo mandato, la preoccupazione per la diffusione della droga nel nostro territorio, tra gli argomenti trattati.
Nel video in basso un’anticipazione dell’intervista che sarà pubblicata integralmente sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”, in distribuzione nel fine settimana.
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