Attualità
Aumentano i flussi turistici in Puglia
In attesa dei dati della provincia di Lecce (secondo alcune fonti ufficiose in ribasso) un’anticipazione di quelli di tutta la regione. Da gennaio ad agosto si registra una crescita degli arrivi (+8%) e delle presenze (+2,5%). Ieri, in Aforisma school of future, la consegna degli attestati agli allievi del corso per “Operatore ai servizi di promozione e accoglienza”

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Aumentano ancora i flussi turistici in Puglia.
Da gennaio ad agosto di quest’anno, si registra una crescita sia degli arrivi (+8 per cento) sia delle presenze (+2,5 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2023.
Sono alcune delle anticipazioni da Antonio Longo, funzionario della Sezione Turismo ed internazionalizzazione della Regione Puglia, nell’ambito dell’incontro di consegna degli attestati agli allievi del corso per Operatore ai servizi di promozione e accoglienza, organizzato da Aforisma school of future e finanziato da Comunità europea, Ministero del Lavoro e Regione Puglia, in seno all’avviso OF/2019.
«La crescita», ha rilevato Longo, «è stata sostenuta dal mercato estero (+19 per cento riguardo agli arrivi e +14 per cento riguardo alle presenze) che ha compensato il leggero calo delle presenze degli italiani (-2 per cento) a fronte di un incremento, però, degli arrivi (+1,7 per cento)». Longo ha poi evidenziato le principali tendenze, a partire dal 2010 ad oggi, sottolineando la «crescita continua e costante dei flussi turistici complessivi (sia arrivi che presenze); la maggiore concentrazione dei flussi nei mesi estivi (da giugno a settembre) ma risultano in crescita i flussi anche nei mesi di bassa stagione grazie all’incremento dei turisti provenienti dall’estero. Tutte le strutture ricettive – ha ricordato – che operano in Puglia devono registrarsi al Digital management system (Dms), unico punto di accesso ai servizi digitali per gli operatori della filiera turistico-culturale della regione Puglia e trasmettere i flussi turistici (arrivi e partenze) utilizzando il Sistema Puglia per l’osservatorio turistico (Spot)».
L’assessore regionale alla Formazione e lavoro, Sebastiano Leo, ha sottolineato l’importanza della formazione per migliorare la qualità dell’accoglienza.
Abbiamo la necessità di alzare ulteriormente il livello delle competenze e dare ai nostri ragazzi quell’entusiasmo e quella forza per affrontare il tema della domanda e offerta di lavoro.
Ha poi preannunciato che, per la prima volta in Puglia, dal 16 al 18 ottobre, si svolgerà Didacta Italia, il più importante evento fieristico nazionale dedicato al mondo della scuola, dell’università, della formazione e della ricerca scientifica che verrà ospitato negli spazi della Fiera del Levante a Bari, su un’area di oltre 12mila metri quadrati.
Tornando all’evento di ieri, la presidente di Aforisma Elisabetta Salvati ha presentato gli esiti del corso che ha visto protagonisti gli allievi, sintetizzando la vision della Scuola.
«Crediamo nel capitale umano», ha esordito, «certi che la strada verso un futuro di valore passi attraverso le persone. Crediamo che, con gli strumenti giusti, ogni ambizione si possa realizzare. Crediamo nelle relazioni di fiducia, nei progetti a più mani e nelle energie che si diffondono quando accadono gli incontri giusti. Crediamo nel lavoro come crescita e mezzo di realizzazione di sé. Crediamo nel nostro territorio e nella sua naturale capacità di essere terreno fertile per nuovi progetti e grandi idee».
Nell’occasione, è stato diffuso uno studio sul turismo pugliese a cura di Davide Stasi, responsabile studi dell’Osservatorio Economico Aforisma.
«Il turismo pugliese», ha commentato, «è ancora fortemente caratterizzato dalla stagionalità, con effetti molto marcati sull’occupazione. Dallo studio emerge che i pugliesi investono ancora troppo poco nella qualità dei servizi resa ai propri ospiti e, pertanto, la redditività non può che restare bassa. In Puglia ci sono 13.391 aziende del settore turismo con dipendenti, pari al 6,7 per cento del totale nazionale (200.991). Vale a dire che ci sono 3,4 imprese ogni mille abitanti. I dipendenti sono 84.077 pari al 6 per cento del totale nazionale (1.394.002). In tutta la Puglia le giornate retribuite per dipendente sono state, in media, 183 sull’anno, contro una media nazionale di 216 giornate. La retribuzione media annua è stata di 9.211 euro contro una media nazionale di 12.795 euro», ha rilevato Stasi, «ben più alta la paga media in Trentino-Alto Adige (18.349 euro), in Lombardia (15.549) e in Piemonte (14.600). Va sottolineato che si tratta di importi che non possono spiegare la reale quantità di lavoro effettivamente prestata».
Attualità
Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano
Francesco ha voluto che fossero quelle che indossava tutti i giorni: al suo funerale, gli occhi del mondo su quel prodotto dell’artigianalità salentina

Miggiano e tutto il Salento entrano nella storia di Papa Francesco, in uno dei momenti più solenni e commoventi della Chiesa cattolica.
Oggi, in occasione dei funerali del Santo Padre, il mondo intero ha posato lo sguardo su un dettaglio carico di significato: le scarpe con cui Papa Francesco ha scelto di essere sepolto.
Il Pontefice infatti ha espresso il desidero di portare con sé nell’aldilà le sue umili scarpe di tutti i giorni. Ecco infatti che nelle foto che hanno fatto il giro del mondo si scorge quel paio di scarpe nere, consumate dall’utilizzo.

Un dettaglio che per il Salento ha un valore enorme, perché quelle scarpe sono nate a Miggiano.
Ne dà notizia il Comune in una nota in cui spiega che sono state realizzate nell’aprile 2024 dal Laboratorio Ortopedico Bello srl. Opera dei fratelli Vittorio e Giuseppe Bello (che negli anni hanno sempre recapitato di persona al Santo Padre il loro prodotto), le calzature ortopediche sono testimonianza di dedizione e di mani esperte che, nel silenzio dei laboratori, hanno creato qualcosa di infinitamente prezioso.
Il Comune di Miggiano ha espresso con orgoglio questo sentimento in una nota ufficiale:
“Papa Francesco porta con sé un pezzo di Miggiano e così ci sentiamo a lui ancor più vicini. La Comunità di Miggiano è onorata di aver offerto al Pontefice il pregio del proprio artigianato locale.”
Non si tratta solo di un onore per Miggiano, ma di un vero tributo all’intero Salento, terra di saperi antichi, di mani sapienti, di tradizione artigiana che riesce ancora a parlare al mondo con la lingua della qualità e della cura.
In un’epoca di globalizzazione e produzione industriale di massa, il fatto che il Papa abbia scelto — per il momento più intimo e sacro della sua esistenza terrena — delle scarpe fatte a mano in un piccolo comune salentino, ha un significato immenso. È la consacrazione di un modo di lavorare autentico, umano, profondamente radicato nella nostra identità.
Oggi le immagini del Santo Padre, vestito con la semplicità che l’ha sempre contraddistinto, e calzato con quelle scarpe di Miggiano, hanno fatto il giro del mondo.
Alessano
Fine settimana Plastic Free. L’Onda Blu anche in Salento
Dando concretezza agli insegnamenti di Papa Francesco, gli appuntamenti in Salento: sabato 26 aprile ad Alessano, Surano, Vernole; domenica 27 aprile a Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano

“Buttare via la plastica in mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.
L’insegnamento di Papa Francesco sarà messo in pratica questo fine settimana dai volontari di Plastic Free Onlus, l’associazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica.
I 222 appuntamenti di pulizia e sensibilizzazione ambientale in programma in tutta Italia sabato 26 e domenica 27 aprile saranno preceduti da un minuto di silenzio, in rispetto del lutto nazionale per la morte del Pontefice.
L’onda blu degli oltre 10mila volontari Plastic Free celebrerà così la 55esima edizione dell’Earth Day, la Giornata della Terra indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sulle condizioni in cui versa il nostro Pianeta e su cosa poter fare per salvaguardarlo. L’obiettivo è ripulire l’ambiente, rimuovendo 100mila chili di plastica e rifiuti, e invitare tutti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri comportamenti quotidiani.
Anche la Puglia sarà protagonista con ben 27 appuntamenti coordinati dal referente regionale Luigi Schifano: sabato 26 aprile a Castellana Grotte, Mola di Bari, Putignano(BA), Francavilla Fontana (BR), Alessano, Surano, Vernole (LE), Crispiano (TA) e domenica 27 aprile ad Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Molfetta, Polignano a Mare, Rutigliano, Santeramo in Colle (BA), Brindisi, Ceglie Messapica, Fasano (BR), Rodi Garganico(FG), Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano (LE), Castellaneta (TA).
“Agire concretamente mettendoci passione, energia e amore per la terra. Con questo spirito – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – grazie al coordinamento dei nostri 1.200 referenti territoriali, entreremo in azione nei parchi delle città, lungo gli argini di fiumi e laghi, sulle spiagge delle località costiere e nei piccoli borghi italiani. Lo faremo coinvolgendo chiunque abbia a cuore il destino del Pianeta: per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente www.plasticfreeonlus.it”.
Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 92 appuntamenti coinvolgendo circa 1.250 persone e rimuovendo oltre 13.000 chili di plastica e rifiuti. Sensibilizzati, inoltre, 2.700 studenti e 800 cittadini.
Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it.
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Attualità
Scivolone a Maglie: il 25 aprile diventa Festa della Repubblica
Clamorosa svista sui manifesti del Comune e non è la prima: un anno fa la foto dell’attore Gifuni al posto di quella di Aldo Moro. E c’è anche chi dice “errore voluto per cancellare vero significato della Liberazione”

Maglie, i manifesti comunali confondono il 25 aprile con la Festa della Repubblica: polemiche e sconcerto
A Maglie il 25 aprile arriva… con una svista. In questi giorni, i cittadini hanno notato affissi nei punti principali della città dei manifesti del Comune che annunciano le celebrazioni per la “Festa della Repubblica”, dimenticando però che la data in questione è quella del 2 giugno.
Il 25 aprile, infatti, è storicamente e istituzionalmente riconosciuto come la Festa della Liberazione, giornata simbolo della fine del nazifascismo in Italia.
Una svista? Forse. Ma in città c’è chi si chiede se si tratti di un errore davvero casuale o se ci sia, invece, una scelta più sottile dietro, considerando l’orientamento politico di centrodestra dell’attuale amministrazione comunale.
Non sarebbe la prima volta che a Maglie si inciampa sulla memoria storica. I più attenti ricorderanno il clamoroso scivolone di un anno fa, quando furono realizzati manifesti commemorativi per Aldo Moro… con la foto di un attore che lo interpretava (Gifuni), anziché del vero statista magliese.
Il gruppo di opposizione “Maje Noscia” ha commentato così l’accaduto con un post sui social:
“CHE CONFUSIONE!!!
A Maglie si anticipano le celebrazioni: sembra infatti che la Festa della Repubblica sia arrivata con un mese e mezzo d’anticipo, confusa con il 25 aprile che pare quasi scivolare via, confuso con un’altra ricorrenza.
Un refuso? Forse, ma l’ennesimo…
Anche gli errori più piccoli, quando toccano la memoria storica, ci ricordano quanto sia fondamentale conoscere — e riconoscere — la Storia.
Perché senza studio, attenzione e consapevolezza, si rischia di confondere le date… e, più grave ancora, il senso.
Il 25 aprile celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Ricordarlo con esattezza è un dovere. Civico, culturale e democratico.”
La speranza è che, al di là delle appartenenze politiche, si possa riportare al centro l’importanza del rispetto per la memoria collettiva e per le ricorrenze che hanno segnato la storia democratica del nostro Paese.
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