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Attualità

Avere un cane allunga la vita: lo dice la scienza

Chi vive con un amico a quattro zampe è meno esposto a infarti, ictus e altri disturbi cardiovascolari

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Possedere un cane fa bene al cuore e ti allunga la vita. È quanto emerge da uno studio europeo pubblicato oggi sulla rivista medica Mayo Clinic Proceedings, che svela quanto è importante il legame tra questi animali e la salute cardiovascolare. Chi vive con un amico a quattro zampe è meno esposto a infarti, ictus e altri disturbi cardiovascolari.


Gli umani si sono coevoluti con i cani, a cominciare dall’addomesticamento del lupo circa 40.000 anni fa. Da allora, questa relazione simbiotica tra un uomo e un cane ha influenzato favorevolmente lo sviluppo bilaterale e ha intrecciato le 2 specie. Non è un caso, perciò, se lo consideriamo il migliore amico dell’uomo. Il cane è un compagno fedele e instancabile, che ci aiuta a rimanere attivi e con la sua presenza sembra addirittura capace di tenere alla larga alcuni problemi di salute, come asma e allergie respiratorie. Ma a ben vedere c’è di più: un amico a quattro zampe infatti potrebbe letteralmente allungarci la vita. È quanto emerge da uno studio europeo pubblicato oggi sulla rivista medica Mayo Clinic Proceedings, che svela quanto è importante il legame tra questi animali e la salute cardiovascolare: un amico a quattro zampe diminuirebbe il rischio di soffrire di infarti o ictus, e più in generale abbatterebbe anche del 33% le probabilità di incorrere in una morte prematura. La scoperta arriva da uno studio dell’italiano dott. Andrea Maugeri, ricercatore presso il Centro di ricerca clinica internazionale presso l’Ospedale universitario di Sant’Anna a Brno, nella Repubblica Ceca, che rafforza ulteriormente il crescente numero di prove che indicano l’effetto benefico dei cani sulla salute cardiovascolare (CVH) e sul benessere generale. I ricercatori dello studio Kardiovize Brno 2030, hanno esaminato 1769 pazienti e hanno utilizzato una nuova metrica per CVH basata su 7 fattori chiave di salute enfatizzati dall’American Heart Association. I proprietari di animali domestici hanno riportato livelli più elevati di attività fisica (PA), una migliore aderenza a una dieta salutare per il cuore, livelli più elevati di colesterolo lipoproteico ad alta densità e livelli più bassi di glucosio nel sangue e diabete. Inoltre, PA e dieta erano ancora più propensi nei proprietari di cani che nei proprietari di altri animali. La proprietà del cane era inoltre correlata con un punteggio CVH complessivo significativamente più elevato rispetto alla proprietà di un animale non canino o all’assenza di animali domestici. Gli esperti sull’argomento hanno a lungo raccomandato la compagnia canina come protezione contro le malattie cardiovascolari (CVD) a causa della tendenza di un cane a migliorare la PA e la salute mentale del suo proprietario. La ricerca indica che portare un cane in casa può migliorare l’esigenza di un regime di esercizio fisico, migliorare la forma fisica e ridurre l’adiposità viscerale dei suoi coinquilini umani. Con la CVD come causa principale di morte in tutto il mondo e l’inattività fisica e il sovrappeso / obesità sono i principali fattori di rischio per CVD e morte prematura e disabilità, un impegno a favore di PA, esercizio fisico e fitness regolari ha il potenziale per migliorare sostanzialmente i risultati. In effetti, la PA ha effetti miglioranti su 5 dei 6 principali fattori di rischio modificabili per infarto del miocardio, inclusi profili lipidici, stress, diabete, ipertensione e obesità addominale, nonché fattori di rischio psicologico e stress psicosociale (PSS). I cani costringono i loro proprietari a fare specificamente più attività all’aperto, il che può anche rafforzare ulteriormente i benefici per la salute. Recentemente, un ampio studio trasversale ha scoperto che 120 minuti / settimana trascorsi in un ambiente naturale all’aperto erano associati a livelli più elevati di salute e benessere. Livelli più elevati di PA, esercizio fisico e fitness non solo migliorano i risultati della CVD, ma anche frenano l’ansia, l’ostilità, la depressione e il disagio emotivo. Oltre ad aumentare la dose di esercizio all’aperto dei proprietari, i cani riducono i livelli di PSS, aiutano nel trattamento della depressione e agiscono efficacemente come intervento ansiolitico. Esiste una pericolosa relazione reciproca tra CVD e salute mentale in base alla quale la PSS è associata a tassi elevati di CVD, ma CVD rappresenta anche un importante fattore di rischio per lo sviluppo o il peggioramento delle condizioni di salute mentale. Il forte legame emotivo che si sviluppa in genere tra un essere umano e un cane può conferire potenti effetti terapeutici sulla salute mentale e sulla salute del cuore. Uno studio di riferimento dell’Università di Uppsala, in Svezia, ha analizzato la salute di oltre 3,4 milioni di svedesi lungo un periodo di 12 anni. I partecipanti, tutti di età compresa tra i 40 e gli 80 anni e privi di patologie nel periodo precedente a quello monitorato, sono stati seguiti attraverso i registri del sistema sanitario nazionale. Un set di dati che ha permesso ai ricercatori di prendere in considerazione tutte le variabili rilevanti: età, sesso, stato civile, e anche il possesso di un cane, informazione che dal 2001 in Svezia deve essere comunicata e registrata a livello statale. Analizzando quindi l’incidenza di disturbi cardiovascolari e la mortalità nel campione, e sistemando i risultati in base all’età, il sesso e altri fattori, i ricercatori hanno potuto stimare quale effetto ha sulla salute il possesso di un cane. E i risultati sembrano abbastanza chiari: i possessori di cani avrebbero un rischio di morire prematuramente inferiore del 20% rispetto alla popolazione generale. Un effetto protettivo che varia anche in base allo status familiare e alla razza di cane che si possiede. Stando ai dati raccolti, per i single il possesso di un cane diminuisce del 33% il rischio di morte e dell’11% quello di soffrire di malattie cardiovascolari. E l’effetto risulta massimo se il cane in questione appartiene a una razza selezionata originariamente per la caccia. Per ora,si tratta di risultati che arrivano da uno studio epidemiologico, una ricerca che può identificare associazioni statistiche, ma non può chiarire la presenza di un eventuale nesso causale. Non è possibile quindi escludere la possibilità che i risultati osservati dipendano da altre variabili che lo studio non ha preso in considerazione: potrebbe darsi ad esempio che l’impegno richiesto dalla convivenza con un cane faccia sì questa scelta abbia in partenza una salute migliore; o che altre caratteristiche e stili di vita, ad esempio una dieta più sana, siano più comuni tra le persone che convivono con un cane. Diversi indizi però potrebbero aiutare a spiegare una relazione diretta tra cani e salute. Chi convive con un cane tende ad avere livelli più alti di attività fisica, e questo potrebbe spiegare i risultati osservati. Altre possibili spiegazioni riguardano le maggiori interazioni sociali, il benessere psicologico e l’affetto garantiti dalla convivenza con un cane, o persino l’influenza che potrebbe avere l’animale sul microbioma del padrone. Negli ultimi 40.000 anni, l’ Homo sapiens e il Canis familiaris si sono evoluti in modo evolutivo per riempire una nicchia negli ambienti reciproci e quella relazione si è tradotta in benefici per la salute contemporanei. Attualmente, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la presenza di un cane in casa fa presagire un cambiamento nello stile di vita in meglio ed è legata a una riduzione dei livelli di PSS.

Attualità

La TV argentina a Galatina

Per “Travesia Italiana” che sarà condotta dallo chef internazionale Donato De Santis, e Jimena Grandinetti, famosa giornalista e conduttrice televisiva argentina sul canale La Nación +. Il sindaco Fabio Vergine: «Una sorpresa e un grande regalo di visibilità intercontinentale per Galatina, prova tangibile della visione, progettazione e programmazione che da quest’anno è stata data al marketing territoriale attraverso lo sviluppo del tema “Radici, Nel Cuore delle Emozioni”»

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La città si prepara a sbarcare nel 2025 all’interno della nuova trasmissione “Travesia Italiana” che sarà condotta dallo chef internazionale Donato De Santis, e Jimena Grandinetti, famosa giornalista e conduttrice televisiva argentina sul canale La Nación +.

I due conduttori, guidati da Italea Puglia, all’interno delle loro tappe di viaggio che li ha portati in Campania, Calabria, Basilicata, Molise, Abruzzo e Puglia, hanno fatto sosta a Galatina per scoprirne le bellezze (i luoghi iconici, le tradizioni della città, come la Cappella ed il pozzo di San Paolo, il centro storico, le terrazze della chiesa di San Pietro e Paolo) e soffermandosi sull’evoluzione della tradizione.

Nella città che ha dato i natali al pasticciotto, lo chef De Santis ha puntato l’attenzione su chi sul dolce tipico, diventato simbolo della Puglia, ha fatto un lavoro di ricerca sulle origini e quindi sulle radici.

La troupe ha intrapreso questo itinerario per filmare un programma che racconta i viaggi delle radici in Italia grazie al progetto Italea, del Ministero degli Esteri e degli Affari Internazionali, che ha designato il 2024 Anno delle Radici Italiane nel Mondo”.

Ne uscirà un programma di cultura italiana che andrà in onda nei mesi di febbraio e marzo 2025 su La Nación +, uno dei canali più importanti dell’Argentina.

Una serie di puntate che metteranno in mostra la ricchezza culturale dell’Italia e avrà un impatto diretto sulla crescita del turismo italiano, ispirando il pubblico argentino e italo-argentino a scoprire le destinazioni, la gastronomia e le esperienze autentiche che l’Italia ha da offrire.

Durante ogni puntata del programma saranno mostrate le bellezze naturali e culturali dei diversi piccoli centri, raccontando il territorio anche attraverso le danze e le musiche popolari, le ricette gastronomiche, le feste tradizionali

Dall’ultimo rapporto Italiani nel Mondo 2023 di Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, i numeri raccontano che sono 380mila i pugliesi che vivono all’estero (figli – e quindi emigrati di seconda generazione – compresi) rappresentando il 6,4% del totale.

Guardando la geografia dell’emigrazione un altro dato interessante è che il 15.5% dell’emigrazione italiana risiede oggi in Argentina e, solo a seguire, in nazioni come Germania, Svizzera ed Inghilterra.

Nell’attesa di vedere la Città di Galatina sugli schermi televisivi argentini, il sindaco Fabio Vergine commenta:  «In questo 2024 che sta per volgere al termine, l’arrivo dell’argentina La Nación +, rappresenta non solo una sorpresa e un grande regalo di visibilità intercontinentale per Galatina, prova tangibile della visione, progettazione e programmazione che da quest’anno è stata data al marketing territoriale attraverso lo sviluppo del tema “Radici, Nel Cuore delle Emozioni”, intuendo le potenzialità che ne sarebbero derivate percorrendo la strada tracciata dal Ministero del Turismo degli Esteri e degli Affari Internazionali che ha designato il 2024 l’anno del Turismo delle Radici».

«Individuare un filo conduttore come metodo di lavoro, che porteremo avanti anche nei prossimi anni», prosegue il primo cittadino, «ha permesso a Galatina e ai tanti operatori economici di sviluppare opportunità in termini di connessioni, pubbliche relazioni, opportunità di crescita economiche. I risultati che ad oggi abbiamo ottenuto come promozione del territorio, confermano le grandi professionalità all’interno della mia squadra, tra soggetti politici e tecnici, capaci di mettere in campo cuore, passione e strategia per una Galatina sempre più attrattiva».

Il sindaco Fabio Vergine, infine, rivolge «un grazie speciale all’assessore al Turismo Maria Grazia Anselmi e alla referente del marketing territoriale Barbara Perrone che, lavorando in modo sinergico, stanno creando opportunità per il segmento turistico, che fino a qualche tempo fa mai avremmo potuto immaginare per il nostro territorio».

 

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Appuntamenti

Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione

Parità di genere nel lavoro: giovedì a Palazzo dei Celestini la firma del protocollo d’intesa promosso dalla consigliera di parità Antonella Pappadà e la presentazione del primo progetto

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Nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, a Lecce, si terrà la sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la promozione di progetti e percorsi rivolti a favorire l’occupazione femminile nel territorio provinciale, ridurre il divario di genere e favorire l’inclusione delle persone con disabilità”, proposto e condiviso nell’ambito del Tavolo Tecnico Permanente costituito dalla consigliera di Parità della Provincia di Lecce Antonella Pappadà.

Nell’incontro, in programma giovedì 14 novembre, dalle ore 10,30, prenderà parte il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva e sarà presentato il Progetto di orientamento integrato Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione”, prima iniziativa in cantiere prevista dallo stesso accordo.

La consigliera di Parità della Provincia di Lecce Antonella Pappadà

Insieme alla consigliera di Parità Antonella Pappadà firmeranno il Protocollo d’intesa i rappresentanti dei soggetti aderenti al Tavolo: Arpal Puglia, Camera di commercio, Università del Salento, Confindustria, Confartigianato, CNA, ConfimpreseSalento, Confesercenti, Cgil, Cisl, Uil, Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, CPO dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, Ordine dei Consulenti del lavoro, Aforisma, Creis (Centro ricerca europea per l’innovazione sostenibile – ETS), Associazione Next EU.

 Saranno presenti all’incontro le consigliere provinciali Loredana Tundo e Ines Cagnazzo, il direttore generale della Provincia di Lecce Andrea Romano con il segretario generale Angelo Caretto, il dirigente del Servizio Risorse umane e Pari opportunità provinciale Pantaleo Isceri, il presidente del Cug della Provincia di Lecce Carmelo Calamia, la presidente della Commissione pari opportunità della Provincia di Lecce Anna Toma con le componenti, i rappresentanti di Sviluppo Lavoro Italia e gli esperti che fanno parte del Tavolo tecnico permanente. Sono state invitate a partecipare, inoltre, le Cpo degli Ordini professionali del territorio provinciale.

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Appuntamenti

Cambiare il mondo con un incontro, lo Speed Date del Volontariato

Tutto il “buono” del Salento: “Cambiare il mondo con un incontro”.  Mercoledì 3 dicembre, a Lecce, un’occasione per conoscere le eccellenze del Terzo Settore Salentino, e scoprire che insieme si può fare la differenza. È organizzato dal CSV Br Le in collaborazione con l’Università del Salento. Ecco di cosa si tratta e come partecipare

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Per cambiare il mondo con un incontro, nasce lo Speed Date del Volontariato.

Lo Speed Date non è solo il classico incontro al buio per chi cerca l’anima gemella ma, letteralmente, un “incontro veloce”.

Nel nostro caso si si tratta di una modalità informale e colloquiale  utile a conoscere le eccellenze del Terzo Settore sul nostro territorio e scoprire nuovi progetti in ambito sanitario, sociale, ambientale e molto altro.

Tutto il “buono” del Salento si potrà incontrare mercoledì 3 dicembre, presso l’ex-convitto Palmieri, a Lecce, a partire dalle ore 17,30. Sarà un’occasione per conoscere le eccellenze del Terzo Settore Salentino, e scoprire che insieme si può fare la differenza.

Questo momento di “nuove conoscenze” ha degli ingredienti preziosi: l’incisività del Volontariato, l’entusiasmo delle nuove generazioni e l’esperienza dei meno giovani. In un lasso di tempo di cinque minuti le associazioni del territorio saranno a disposizione di quanti hanno voglia di conoscere meglio la comunità in cui vivono e mettere a disposizione un po’ del proprio tempo per generare “valore sociale”.

«Se anche tu vuoi cambiare il mondo, con un incontro», l’appello degli organizzatori, «che aspetti? Iscriviti subito»!

Per le iscrizioni basta cliccare qui oppure inquadrare con lo smartphone il Qr Code sulla locandina in basso. 👇

Lo Speed Date del Volontariato “Cambiare il mondo con incontro” è organizzato e promosso dal CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento assieme all’Università del Salento e si realizza nell’ambito della VI edizione di Strade VolontarieNidi di Pace”, il programma di promozione del volontariato che vede coinvolte centinaia di volontari e decine di associazioni nelle Province di Lecce e Brindisi, con una vasta rete di partenariato pubblico.

La partecipazione a tutto il cartellone di eventi e agli incontri del programma Strade Volontarie, è totalmente gratuita (www.csvbrindisilecce.it).

 

 

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