Attualità
Il meteo: prima temporali e poi… 30 gradi!
Dal fine settimana maltempo e temperature in calo
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Il bel tempo e il grande caldo di questi giorni (che come ogni primavera ha regalato l’affascinante fenomeno della “Lupa di Mare”, la nebbia che sale proprio dal mare fino ad avviluppare l’intero salento o quasi) a quanto pare sono solo un’illusione di bella stagione già arrivata.
E già perché i principali modelli matematici che ispirano le previsioni dei meteorologi confermano un repentino cambiamento già a partire dal prossimo fine settimana.
La bassa depressione in arrivo dal Nord Africa riporterà il maltempo sulla nostra Penisola.
Soprattutto al centro sud sono tutt’altro che da escludere forti temporali e anche grandinate oltre a vento molto forte. Previsto anche un deciso calo delle temperature.
Per la bella stagione occorrerà pazientare ancora un po’, ma non troppo. L’analisi dei modelli di previsione, questa mattina, porta a nuovi scenari da tarda primavera per quanto concerne la tendenza a lungo termine. La fase ampiamente stabile e soleggiata di questi giorni sta per essere bruscamente stoppata da una perturbazione che riporterà piogge, temporali ed anche un calo delle temperature entro il finire della settimana. La fase instabile potrebbe perdurare fino a domenica 10 (in particolare nel settentrione), ma a seguire ci sarà una nuova rimonta anticiclonica di matrice sub-tropicale in grado di determinare una nuova fase molto mite, addirittura dal sapore estivo se non tardo primaverile, in particolare sulle regioni del Centro-Sud. A metà aprile, secondo gli esperti, potremmo addirittura avere temperature prossimi ai 30 gradi, soprattutto al sud.
(foto di Voto Lecci e Sabrina Grimaldi)
Attualità
Poste ancora chiuse a Corsano: convocata manifestazione
“Cittadini esasperati, offesi e umiliati”: il PD cittadino invita il paese a scendere in piazza, mentre il Comune chiede “incontro urgente alla direzione provinciale”
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Tiene banco a Corsano il tema Poste Italiane, per via della chiusura dell’unico Ufficio Postale del paese da ormai alcuni mesi.
In queste ore un nutrito gruppo di iscritti al PD corsanese ha raccolto in una note le preoccupazioni ed il malcontento del paese per come segue: “Preoccupati delle tensioni sociali che si stanno manifestando in relazione alla chiusura dello sportello di Poste Italiane di Corsano, con la presente raccolta di firme, ritengono di dover sottoporre alle autorità in indirizzo le seguenti considerazioni.
E’ noto che con provvedimento del 6 dicembre scorso la sede di Poste Italiane corrente in Corsano alla via Don Minzoni è stata chiusa promettendo la sua riapertura per il 14 gennaio 2025.
Sta di fatto che Poste Italiane non ha ritenuto necessario adottare misure alternative alla chiusura della sua sede come ad esempio poteva essere la collocazione di un container o di un camper da situare di fronte alla sede di postale, nel piazzale antistante.
Corsano è un comune di circa 5.100 abitanti e la funzione degli sportelli di Poste Italiane è indispensabile sotto numerosi aspetti da quello sociale a quello economico, da quello professionale a quello finanziario.
Pur tuttavia i correntisti ed avventizi corsanesi sono stati costretti (nel senso vero del termine) a rivolgersi allo sportello di Poste Italiane di Alessano, comune posto a 3 chilometri di distanza dove sono stati trasferiti tutti i rapporti intrattenuti dai cittadini con Poste Italiane.
Non risulta fruibile ai cittadini corsanesi nemmeno lo sportello POSTAMAT per le operazioni da effettuare all’esterno di Poste Italiane.
Inoltre, tale sportello, dedicato solo all’utenza corsanese, è aperto solo dalle 12.30 alle 13.30.
Tenuto conto delle difficoltà dell’utenza della fascia più debole di poter continuare a doversi recare in altro comune per il disbrigo di propri rapporti, ci si chiede come mai Poste Italiane non abbia ritenuto opportuno cercare e trovare soluzioni per il mantenimento dello sportello di Corsano nella stessa cittadina anche se in forma provvisoria e precaria in attesa della fine dei lavori “infrastrutturali”.
Va segnalato che Poste Italiane nel dispetto di quanto annunciato (riapertura per il 14 gennaio 2025) ha prorogato la chiusura al 31 gennaio 2025 servendosi di un semplice avviso collocato sulla porta della sede corsanese e proprio in queste ore ha ulteriormente comunicato nello stesso modo la proroga al 26 febbraio 2025.
I cittadini di Corsano esasperati, offesi, umiliati e trascurati nella loro dignità, chiedono, per quanto detto che poste italiane voglia immediatamente provvedere all’apertura di uno sportello provvisorio a Corsano preferibilmente di fronte alla sede di Poste Italiane con l’installazione di un container o di un camper che possano supplire alle incombenti necessità dell’utenza.
Chiedono che sua Eccellenza il Prefetto, il Procuratore della Repubblica di Lecce e le altre Autorità in indirizzo vogliano vigilare affinché l’interruzione di pubblico servizio venga rimossa immediatamente e ripristinata finalmente una razionale risposta ai bisogni della cittadinanza.
Siamo certi che la situazione troverà soluzione con l’adozione di un minimo di buon senso e con il rispetto dei cittadini di Corsano.
E chiedono che i cittadini di Corsano vogliano condividere questo documento con la convinta sottoscrizione dei principi contenuti.
Vi diamo appuntamento per una pacifica manifestazione di dissenso per sabato 15 febbraio 2025 dalle ore 10.00 alle ore 12.00
nei pressi deli uffici di Poste Italiane in Via don Minzoni a Corsano per la formazione di un comitato che si occupi di affrontare le opportune azioni politiche e legali per la soluzione del gravoso problema“.
Il Comune di Corsano intanto, sui suoi canali ufficiali, fa sapere di aver “richiesto un incontro urgente con la direzione provinciale al fine di ottenere chiarimenti puntuali anche in ragione dei notevoli disagi che la cittadinanza sta subendo“.
Attualità
Viminale boccia norma regionale su candidatura sindaci
Il Ministero dell’Interno conferma l’incostituzionalità della norma: violato il diritto all’elettorato passivo dei sindaci. Anci Puglia: «Si corregga subito questa ingiustizia».
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Non si può impedire ai sindaci di portare a termine il mandato amministrativo senza alcuna certezza di essere effettivamente candidati alle elezioni regionali: la norma è stata definita incostituzionale e irragionevole dal Ministero dell’Interno, che ha espresso perplessità sull’introduzione di una limitazione del diritto di elettorato passivo dei primi cittadini.
Con una nota inviata al Governo nell’ambito del controllo sulla legge di bilancio 2025, il Viminale ha evidenziato le criticità dell’articolo 219, ritenendolo non in linea con le norme generali stabilite dalla legge 165/2014.
«Avevamo espresso sin da subito tutte le nostre perplessità e il nostro rammarico per l’approvazione, notte tempo e a votazione segreta, di un emendamento palesemente discriminatorio ed ingiustificato nei confronti dei Sindaci pugliesi, con cui il Consiglio Regionale della Puglia aveva imposto ai primi cittadini intenzionati a candidarsi a quell’assise, di dimettersi sei mesi prima delle elezioni regionali», si legge in una nota di Anci Puglia, «una norma che comprime ingiustificatamente il diritto all’elettorato passivo di un’intera categoria, quella dei Sindaci, peraltro già oggetto di apposita previsione normativa del TUEL».
Secondo l’Associazione Nazionale Comuni Italiani della Puglia, «Questo articolo introduce un ostacolo significativo alla partecipazione democratica dei sindaci, impedendo loro di portare a termine il mandato amministrativo senza alcuna certezza di essere effettivamente candidati alle elezioni regionali».
E i sindaci, nelle ultime settimane, hanno fatto pervenire all’Anci Puglia il loro pieno dissenso e le proprie istanze per annullare quell’emendamento. Sindaci di tutti gli schieramenti politici e di comuni di ogni dimensione demografica, dal più grande al più piccolo.
«Oggi», concludono da Anci Puglia, «apprendiamo che anche il Viminale ci dà ragione. Ora la decisione spetta al Consiglio regionale della Puglia: tornare sui propri passi e cancellare una brutta pagina di legiferazione antidemocratica o attendere che sia il Governo a impugnare».
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Appuntamenti
Il “popolo degli invisibili”, corsi gratuiti per caregiver
A Lecce un ciclo di sette incontri, tenuti da un team di esperti, tra cui psicologi, medici e infermieri ANT, durante i quali saranno affrontati temi fondamentali legati alla gestione della malattia cronica invalidante
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Sono in partenza le attività previste dal Progetto Interregionale per la lotta al tumore, un’iniziativa co-finanziata da Fondazione con il SUD che coinvolge quattro regioni del Mezzogiorno: Basilicata, Campania, Puglia e Sardegna.
Tra le prime attività programmate, si segnala l’avvio di corsi di formazione dedicati ai caregiver nelle diverse province interessate. In Puglia, i corsi si terranno a Lecce e Bari.
In Italia i caregiver sono circa 7,3 milioni, c’è chi li definisce il popolo degli invisibili. Ogni giorno si prendono cura di un familiare, di un amico, di una persona cara non autosufficiente.
Circa 3 milioni assistono un malato di tumore.
Sono i caregiver, coloro che accompagnano nel percorso di cura.
Mediamente un caregiver dedica 8 ore, della sua giornata, all’assistenza del malato.
Per tale motivo è alto il rischio che trascuri sé stesso, ponendosi in secondo piano con ripercussioni per il proprio benessere psico-fisico, tanto che quando il peso dei propri compiti diviene troppo gravoso da affrontare, può essere egli stesso ad ammalarsi.
Questo provoca una destabilizzazione della rete di assistenza che tutela il paziente, poiché rimanere al domicilio è possibile, solo quando la famiglia è in grado di farsi carico di questa complicata gestione.
Generalmente, chi si prende cura di un proprio caro ammalato, pur essendo consapevole delle difficoltà che deve fronteggiare e capace di riconoscere i propri bisogni, tende a dare priorità a quelli del paziente mettendo le proprie esigenze in secondo piano.
Inoltre, spesso si ritrovano a destreggiarsi in un ruolo nuovo senza esperienza e competenza.
Per questo una parte del progetto è dedicata a loro con corsi di formazione, affiancamento domiciliare e laboratori di comunità.
Si partirà a Lecce con il primo corso che inizierà giovedì 20 febbraio e prevede un ciclo di sette incontri, durante i quali saranno affrontati temi fondamentali legati alla gestione della malattia cronica invalidante.
Tra gli argomenti trattati: gli aspetti pratici e psicologici dell’assistenza; i vissuti emotivi del caregiver; la tutela dei diritti del paziente e della sua famiglia.
Gli incontri saranno tenuti da un team di esperti, tra cui psicologi, medici e infermieri ANT, oltre a figure come l’assistente sociale e il nutrizionista, offrendo un supporto completo e qualificato ai partecipanti.
I corsi sono gratuiti e rivolti a tutti i caregiver di pazienti oncologici o affetti da patologia cronico-degenerativa interessati a ricevere strumenti concreti e supporto emotivo per affrontare il loro delicato ruolo.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni: delegazione.lecce@ant.it; 0832 303048 – 342 7683500
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