Attualità
Calcio, serie A: il Lecce firma l’impresa e si rilancia
Il giovane Bertolacci, con una doppietta nel secondo tempo, trascina i giallorossi al brillante e inaspettato successo sull’Udinese. Il 2-0 finale vale il balzo fuori dalla zona retrocessione.

Lecce, è qui la festa! Un pomeriggio da urlo, lo spauracchio Udinese è abbattuto. I giallorossi di De Canio riescono a far deragliare l’Eurostar friulano, catapultandosi fuori dalla zona retrocessione. Sugli scudi c’è un giovanissimo alquanto promettente, un centrocampista col vizio del gol che arriva dalla Roma: Andrea Bertolacci. Ancora lui. Dopo aver matato la Juve, autografa anche la doppietta (pesantissima) che decreta la resa di Di Natale e compagni al “Via del Mare”. I gol del 20enne romano valgono tre punti d’oro, servono per balzare fuori dalla zona rossa dopo che la vittoria del Brescia nell’anticipo aveva risucchiato i giallorossi al penultimo posto, davanti al solo Bari. Ora la classifica ha tutt’altro aspetto. E fan ben sperare.
L’Udinese visto all’opera prima della sosta (e gli spaventosi numeri che si portava dietro), avevano fatto della gara una missione impossibile, ma sotto il caldo sole salentino il Lecce s’è regalato un pomeriggio sensazionale, mettendo in pratica quanto s’era prefissato durante la lunga vigilia trascorsa a preparare accuratamente la sfida. Inesorabilmente gli ospiti sono capitolati, Bertolacci ha bucato una rete imbattuta da 7 partite (703 minuti per l’esattezza), l’Udinese ha visto andare in frantumi la serie di 5 vittorie esterne consecutive, incassando quella sconfitta che mancava addirittura dallo scorso 19 dicembre. E se nelle ultime trasferte Di Natale e Sanchez avevano estasiato l’Italia pallonara a suon di rete (toccando quota 37 gol in due), in Salento s’è vista la loro pallida controfigura, neutralizzata a dovere dai radar leccesi.
Pur affrontandosi la squadra con la peggior difesa e la squadra con il miglior attacco insieme all’Inter, è andata a finire come nessuno se l’aspettava, con il Lecce tornato al successo dopo un mese e mezzo e 3 kappaò di fila, grazie anche alla bravura per aver tenuto inviolata la propria porta: quest’anno davanti al pubblico amico era successo solamente contro Catania e Juventus. Un plauso anche a mister De Canio, il quale ha disposto i suoi a specchio rispetto all’avversario, con un’inedita difesa a tre e con il duo Mesbah-Munari a presidiare le rispettive corsie (e perciò molto guardinghi).
In attacco Di Michele e Jeda, spesso molto larghi, hanno tenuto in apprensione costante la retroguardia ospite, mentre a spezzare l’equilibrio è stato Bertolacci, uomo partita per acclamazione. Seguendo fino in fondo l’azione, con i suoi letali inserimenti senza palla, il sostituto dello squalificato Giacomazzi ha pescato i due jolly decisivi. Dopo essersi fatto respingere un buon tentativo nel primo tempo, il centrocampista leccese (al 48′) ha sfruttato l’assolo di Di Michele e un rimpallo favorevole in area per scaricare nel sacco con il sinistro. Bis servito al 65′, in virtù del destro sottoporta che ha coronato alla perfezione la fuga di Jeda sull’out di destra. Gol decisivi, punti d’oro in una lotta salvezza dove le carte si sono mischiate per l’ennesima volta: il Lecce c’è, ora sotto con lo scontro diretto in casa della Sampdoria.
Giorgio Coluccia
Tutti i risultati della 31^ giornata:
Parma-Bari 1-2
Brescia-Bologna 3-1 (giocata sabato)
Genoa-Cagliari 0-1
Cesena-Fiorentina 2-2
Milan-Inter 3-0 (giocata sabato)
Roma-Juventus (ore 20,45)
Napoli-Lazio 4-3
Catania-Palermo 4-0
Chievo-Sampdoria 0-0
Lecce-Udinese 2-0
Classifica: Milan 65; Napoli 62; Inter 60; Udinese 56; Lazio 54; Roma 50; Juventus 45; Palermo 43; Cagliari, Fiorentina 42; Bologna 40; Genoa 39; Chievo 36; Catania 35; Parma, Sampdoria 32; Lecce 31; Cesena 30; Brescia 29; Bari 20.
* Bologna 3 punti di penalizzazione
** Roma e Juventus una gara in meno (posticipo)
Il programma della 32^ giornata, domenica 10 aprile, ore 15:
Cagliari-Brescia
Bari-Catania
Palermo-Cesena
Inter-Chievo (sabato 9, ore 18)
Juventus-Genoa (ore 12,30)
Sampdoria-Lecce
Fiorentina-Milan (ore 20,45)
Bologna-Napoli
Lazio-Parma
Udinese-Roma (sabato 9, ore 20,45)
Attualità
Addio Papa Francesco: tra i ricordi, quella volta in Salento

Foto Diocesi di Ugento-S.M. di Leuca
Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, è morto oggi, 21 aprile 2025, alle 7:35 nella sua residenza di Casa Santa Marta, in Vaticano, all’età di 88 anni.
Il decesso è avvenuto a seguito di complicazioni dovute a una polmonite bilaterale, dopo un periodo di convalescenza successivo a un ricovero ospedaliero di 37 giorni.
Eletto il 13 marzo 2013, è stato il primo papa gesuita e il primo proveniente dall’America Latina. Il suo pontificato, durato 12 anni, è stato caratterizzato da un forte impegno per la giustizia sociale, la lotta contro gli abusi nella Chiesa, la difesa dell’ambiente e l’apertura verso le periferie esistenziali. La sua ultima apparizione pubblica è avvenuta il giorno precedente la sua morte, durante la benedizione Urbi et Orbi in Piazza San Pietro.
Il Papa ed il Salento
Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha avuto un’importante occasione di incontro con il Salento. Il 20 aprile 2018, in occasione del 25° anniversario della morte di Don Tonino Bello, il Pontefice si è recato ad Alessano, paese natale del vescovo noto per il suo impegno per la pace e la giustizia sociale. In quella visita, Papa Francesco ha pregato sulla tomba di Don Tonino e ha tenuto un discorso toccante rivolto ai giovani, esortandoli a seguire l’esempio del “vescovo degli ultimi”.
Inoltre, il 13 febbraio 2020, una delegazione salentina, guidata dall’Unione Sportiva Lecce e dall’Arcidiocesi di Lecce, ha incontrato Papa Francesco in Vaticano per presentare il progetto “Forti come gli ulivi”, volto a sensibilizzare sull’emergenza Xylella che ha colpito gli ulivi del Salento. Durante l’incontro, al Papa è stata donata una maglietta ufficiale del Lecce Calcio con il suo nome.
Nel 2024 ha anche accolto in Vaticano una delegazione del Presepe Vivente di Tricase, in occasione del Natale. Un momento in cui il Pontefice ha potuto conoscere da vicino questo evento che da oltre 40 anni richiama, per la sua unicità e meraviglia, fedeli e visitatori da tutto il mondo.
Attualità
Riqualificazione a Depressa, il Comune: “Invitiamo agli allacci prima dei lavori”
La nota indirizzata ai proprietari di immobili che insistono sulle strade interessate: “Richieste postume subiranno aggravio dei costi”

Sono in arrivo i lavori di riqualificazione nel centro storico di Depressa, nello specifico su via Brenta e via Fiume.
Il comune invita i proprietari di immobili che insistono sulle strade interessate a procedere all’allaccio alle pubbliche utenze prima del rifacimento della pavimentazione pubblica.
La nota redatta dal sindaco Antonio De Donno: “L’Amministrazione Comunale informa la cittadinanza che, con delibera n. 284 del 05/12/2024, è stato approvato il progetto per i lavori di manutenzione straordinaria finalizzati al rifacimento dei marciapiedi e alla realizzazione del basolato su Via Brenta, nella frazione di Depressa. L’intervento, attualmente in fase di affidamento, interesserà le aree indicate nella planimetria allegata. Per garantire la corretta esecuzione dell’opera e evitare future manomissioni della nuova pavimentazione, si invitano i proprietari degli immobili affacciati su Via Brenta e Via Fiume a presentare, entro 30 giorni dalla data del presente avviso, eventuali domande di allaccio alle reti cittadine (acqua, fogna, gas, luce, telefonia, ecc.).
Le richieste dovranno essere comunicate all’Ufficio Tecnico Comunale: mediante nota protocollata oppure via e-mail a: protocollo.comune.tricase@pec.rupar.puglia.it.
Attenzione: eventuali manomissioni successive al completamento dei lavori comporteranno un significativo aumento dei costi di allaccio a carico dei richiedenti”.
Attualità
L’altra Galatina: “Il sindaco crea alibi per nascondere fallimenti”
Al giro di boa, l’intervista alla consigliera di minoranza Loredana Tundo: “Molte feste, poco bene comune”

Mentre due Comuni della nostra provincia si preparano ad un maggio alle urne (Corsano e Taviano), altre esperienze amministrative sono invece a metà percorso. È il caso di Galatina. Alla guida della Città c’è il sindaco Fabio Vergine, che abbiamo avuto il piacere di ospitare sulle nostre colonne per approfondire l’operato della maggiornaza. Per il giro di boa, abbiamo invece incontrato la consigliera di minoranza Loredana Tundo, per fare il punto su questi 30 mesi dalla sua prospettiva.
Come vede la Città due anni e mezzo dopo le urne?
“Osservando l’attuale amministrazione dall’opposizione, devo dire che di tutta la programmazione annunciata ho visto ben poco: progetti bloccati, risorse restituite, varianti ai progetti già finanziati che hanno probabilmente rallentato la loro realizzazione, molte feste, ma poco per il bene comune. Ho fatto parte dell’amministrazione Amante dal 2017 al 2022, con deleghe ai lavori pubblici, urbanistica e pari opportunità. Conosco bene ciò che abbiamo lasciato in eredità e sono convinta che, se fosse stato portato avanti con continuità, avrebbe già dato molto alla Città. Parlo in particolare di rigenerazione urbana (i lavori relativi ai finanziamenti ottenuti sono o bloccati o procedono a rilento); mitigazione del rischio idrogeologico (finanziamenti fermi); restauro della Torre dell’Orologio (progetto bloccato da due anni con impalcatura deteriorata); Quartiere fieristico (in stato di abbandono); finanziamenti rifiutati (3 milioni di euro per l’eliminazione di tre passaggi a livello); edilizia scolastica (solo l’Istituto di via Corigliano completato). La mancanza di continuità amministrativa ha penalizzato fortemente Galatina. Nel complesso, non posso assolutamente dirmi soddisfatta da un’amministrazione che accusava la nostra di aver svolto il compitino (ricordo a tutti che quando iniziamo ad amministrare eravamo sull’orlo del fallimento e abbiamo lasciato una città con i conti in ordine), mentre non riesce neanche a svolgere i più semplici compiti che ha ricevuto in eredità”.
Intanto con nomi importanti (da Nek per la festa patronale a McDonald’s che sbarca in provincia) e 20 milioni di euro di finanziamenti (di cui 2,2 per la nuova Fiera) la maggioranza vede una Galatina al top della sua attrattività.
“Gli ospiti di rilievo per le feste patronali non sono una novità. L’organizzazione di eventi è certamente positiva, ma non può essere considerata un indicatore esclusivo dell’attrattività della città. Per quanto riguarda il McDonald’s si tratta di un insediamento commerciale come tanti altri. Ben venga se l’azienda decide di investire nel nostro territorio, ma non lo avrei presentato come un grande successo amministrativo. L’entusiasmo mostrato dal Sindaco e dall’Assessore sembra più orientato a lanciare messaggi che vanno oltre il semplice insediamento commerciale.
Il Sindaco ha parlato di 20 milioni di euro di finanziamenti durante un consiglio comunale, ma è necessario fare chiarezza su cosa realmente sia stato ottenuto: 6 milioni di euro per la condotta idrica (opera direttamente realizzata da Acquedotto Pugliese); 7 milioni per l’abbattimento dei passaggi a livello (nella prima ipotesi erano disponibili 12 milioni ai quali l’Amministrazione ha rinunciato con proprio atto: il saldo è negativo); 2,2 milioni per la nuova Fiera (fondi prelevati direttamente dalle casse comunali)”.
Recentemente, alla presenza di Paolo Mieli, è stata riaperta la biblioteca “Pietro Siciliani”, ed in questi giorni è arrivato l’annuncio della candidatura di “Galatina Capitale della Cultura”. È la strada giusta in ambito culturale?
“Quale impatto concreto ha avuto questo evento rispetto ai 500 volumi acquistati? È questa la domanda. La riqualificazione della biblioteca è stata resa possibile grazie al primo finanziamento ottenuto dalla nostra amministrazione. Galatina possiede un patrimonio culturale straordinario che meriterebbe di essere valorizzato pienamente. La candidatura a “Capitale Italiana della Cultura” potrebbe rappresentare una strada giusta per rafforzare l’identità culturale e attrarre nuove opportunità. Tuttavia, mi sembra che manchi una visione chiara e un percorso ben definito per raggiungere questo obiettivo”.
Riverbera spesso il tema del rapporto con le frazioni, i cui cittadini qualcuno sostiene siano considerati di Serie B. Se ne è riparlato in seguito alla temporanea chiusura degli uffici comunali di Noha e Collemeto. Qual è il suo punto di vista a riguardo?
“È evidente che i presidi nelle frazioni sono fondamentali e che i servizi comunali devono essere erogati direttamente ai cittadini per garantire una vera prossimità. Tuttavia, la chiusura di questi uffici contraddice questo principio.
Inoltre, Collemeto ha subito anche la perdita del medico di base, ma su questo tema non abbiamo sentito alcuna dichiarazione da parte del Sindaco, se non dopo le nostre sollecitazioni. Le recenti riaperture degli uffici comunali a partire dal 14 aprile 2025 sono un passo positivo, ma è fondamentale che ci sia un piano strutturato”.
Di recente ha pubblicamente incalzato il sindaco sulla visita, condita da critiche, di Paolo Pagliaro all’ospedale “Santa Caterina Novella”. Lo giudica uno scivolone del consigliere regionale o un corto circuito politico?
“La vedo come una strumentalizzazione della sanità per fini elettorali. Pagliaro si presenta con le sue telecamere non per affrontare realmente i problemi, ma per mettersi in evidenza. Questo comportamento riflette un corto circuito politico, poiché il Sindaco ha scelto di ignorare la situazione, sperando che passasse inosservata. E non è la prima volta, perché lo ha fatto già all’inizio della sua amministrazione: dare la presidenza della Commissione Sanità ad un altro consigliere significa non assumersi la responsabilità del risultato che la sua amministrazione sarà in grado di ottenere. Questo modo di fare mi sembra simbolico di un primo cittadino che è in prima fila quando si tratta di eventi, ma è defilato quando si tratta di prendere posizioni politiche. A proposito di Pagliaro, dove sarà il sindaco Vergine alle elezioni regionali? Qual è la sua posizione?”
Si parla molto in paese dell’aumento delle tariffe cimiteriali. A 12 anni dall’ultimo intervento, l’adeguamento è fisiologico?
“L’aumento delle tariffe cimiteriali, che raggiunge l’80%, non può essere considerato fisiologico, soprattutto senza una chiara spiegazione dei motivi nella delibera. È importante sottolineare che nella documentazione ufficiale sembra mancare il paragrafo dedicato alle motivazioni. La situazione è aggravata dal problema dell’ampliamento dell’area cimiteriale. Attualmente, molte salme sono in attesa di tumulazione poiché i loculi disponibili sono esauriti”.
Vergine afferma che alle sue spalle si tifi per una Galatina perdente. È la verità?
“Assolutamente no! E’ un alibi creato dal Sindaco per giustificare i suoi fallimenti. Io amo profondamente la mia Città e le sue frazioni; il mio attaccamento è viscerale. La vittoria di Galatina deve essere l’obiettivo comune di tutti noi”.
Quali sono gli aspetti trascurati da questa amministrazione su cui lei lavorerebbe se oggi fosse prima cittadina?
“Mi concentrerei su diversi aspetti trascurati dall’attuale amministrazione, in particolare sul tema del lavoro. Un progetto che porterei avanti è quello di sviluppare un hub ITS Academy. Inoltre, migliorerei le infrastrutture a supporto delle aziende locali. Investire in strade, trasporti e servizi è cruciale per stimolare l’economia e attrarre nuovi investimenti. Ma in ogni caso, se parliamo di tematiche trascurate dall’attuale amministrazione, temo che non mi basterebbe tutto il suo giornale per risponderle”.
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