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Attualità

Carabinieri: Pasquetta, sequestrate patenti, droga e armi

Complessivamente l’attività ha permesso di raggiungere i seguenti risultati: denunciati in stati di libertà 17 soggetti; elevate 115 contravvenzioni al Codice della strada

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Durante i festeggiamenti, della Pasquetta, i Carabinieri della Compagnia di Gallipoli sono stati impegnati, su tutto il territorio di loro competenza, in intensi controlli finalizzati al controllo sulla circolazione stradale, al fine di prevenire le “stragi del rientro”, dopo i festeggiamenti sui locali del litorale jonico, dovute all’abuso di alcool e droghe alla guida. Complessivamente l’attività ha permesso di raggiungere i seguenti risultati: denunciati in stati di libertà n. 17 soggetti; elevate n. 115 contravvenzioni al Codice della strada; ritirate complessivamente n. 9 patenti per guida in stato di ebbrezza; sottoposti a  sequestro n. 5 veicoli; segnalati all’Autorità prefettizia, quali assuntori di sostanze stupefacenti, n. 11 giovani; denunciati in stato di libertà 17 turisti; sottoposti  a sequestro una roncola e due coni di bottiglia. Nello specifico: a Gallipoli durante i festeggiamenti della Pasquetta, nonostante le condizioni meteo avverse, il litorale jonico è stato meta di migliaia di giovani provenienti da tutta la Regione e da quelle limitrofe, Campania e Calabria. I controlli permettevano di ritirare per guida in stato di ebbrezza, n. 9 patenti di guida, tutti i conducenti venivano denunciati in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza. Tra questi troviamo giovani turisti provenienti dalla Provincia di Salerno, Brindisi e Taranto, che venivano fermati e sottoposti a controllo mentre, dopo i festeggiamenti, stavano tornando presso le proprie abitazioni. L’età dei giovani denunciati va dai 23 e i 36 anni, tutti con un tasso alcolemico tra 0,79 G/L al 2,07 G/L, picco della giornata, di una ragazza di Manduria. Altro risultato significativo, quello raggiunto da un giovane di Mesagne, trovato positivo con un tasso pari a 1,88 G/L. Tali risultati sono stati ottenuti su un totale di 299 persone complessivamente sottoposte a controllo, grazie all’utilizzo di apparati etilometrici impiegati all’interno di frequenti posti di controllo volanti, strategicamente dislocati ed organizzati su tutto il territorio. Da sottolineare che grazie all’utilizzo di un apparecchio che controlla preliminarmente il tasso alcoolemico presente nel sangue, segnalando la positività o meno della guida in stato di ebbrezza e sottoponendo così solo le persone ebbre all’esame etilometrico vero e proprio (c.d. “precursore”), si e’ riusciti ad aumentare in maniera esponenziale il numero delle persone controllate. Nel corso dell’attività, complessivamente sono state identificate n. 212 persone, provenienti dalla Regione Puglia, Marche, Calabria e Campania. Doveroso sottolineare che i controlli al fine settimana continueranno anche nei prossimi mesi, in considerazione della presenza, soprattutto sui grandi centri salentini, di locali di intrattenimento musicale e discoteche aperte tutto l’inverno e che richiamano ogni fine settimana quantità enormi di ragazzi provenienti da tutta la Regione. L’intensificazione dei controlli, tramite anche l’utilizzo di militari in abiti borghesi, hanno altresì permesso di conseguire i seguenti risultati: i Carabinieri della dipendente Aliquota Operativa, unitamente ai colleghi delle Stazione di Nardò e Copertino, denunciavano in stato di per detenzione ai fini di spaccio 4 giovani tarantini, 18enne il più giovane, 20enne il più grande, poiché,  a seguito di perquisizione personale e veicolare, nei pressi di un locale gallipolino, venivano trovati in possesso rispettivamente di gr 3,1, suddivisi in n. 10 dosi, gr 2,9, suddivisi in n. 8 dosi, nonché 3,8, suddivisi in altre n. 2 dosi, tutti di hashish. I giovani avevano occultato la sostanza, tra l’altro, anche  all’interno delle scarpe, al fine di tentare di eludere i controlli. Uno dei quattro giovani, inoltre, per evitare di essere identificato, si dava altresì a precipitosa fuga a piedi tra le dune del litorale, al momento del controllo. Dopo un breve inseguimento, però, veniva bloccato dai militari. La sostanza stupefacente veniva sottoposta a sequestro.


Un 50enne salentino, sul lungomare, in prossimità di un locale, bloccato a bordo della sua macchina in coda a causa del traffico, veniva altresì trovato in possesso, mentre camminava tra i veicoli, dopo aver lasciato il proprio mezzo, di una roncola di grosse dimensioni. Immediatamente bloccato e chiestogli il motivo del gesto, lo stesso ai Carabinieri dichiarava “voleva accertare del motivo per il quale si era creata la coda e stava raggiungendo a piedi i propri amici per scherzare”. La roncola veniva sottoposta a sequestro e il 52enne denunciato per detenzione non giustificata di oggetti atti ad offendere. I Carabinieri in borghese evitavano anche una potenziale vera e propria tragedia. In prossimità di un locale, due giovani 25enni tarantini, già noti per reati di varia natura, dopo essere stati allontanati dal predetto locale, dove all’interno avevano creato dei problemi, con l’intenzione di farsi giustizia da soli e poter successivamente rientrare, si erano armati di due coni di bottiglia rotti e, in maniera molto agitata, si stavano recando all’ingresso del locale, dove due buttafuori non volevano più farli entrare. Fortunatamente i militari li individuavano e bloccavano prima che i due giovani potessero raggiungere gli addetti al flusso e deflusso all’ingresso. Sottoposti a perquisizione, venivano denunciati per tentata violenza privata e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere. I due coni di bottiglia venivano sottoposti a sequestro. I Carabinieri della Stazione di Galatone, a Galatone, denunciavano in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio un 28enne del posto. A seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di gr 17 di sostanza stupefacente del tipo marijuana, suddivisa in 7 dosi, sottoposta a sequestro. Durante il medesimo servizio, a seguito di perquisizioni personali, venivano complessivamente segnalati all’autorità prefettizia per uso non terapeutico di sostanza stupefacente 11 giovani turisti, di età compresa tra i 18 e i 31 anni, riversatisi sul litorale jonico con l’intento di sballarsi. Complessivamente i Carabinieri recuperavano e sequestravano “Marijuana” e “Hashish”. All’attività a Largo Raggio in questione venivano impiegate, a disposizione e coordinate dal comando di Compagnia, 10 pattuglie tra autoradio del dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni, per un totale di 23 carabinieri in borghese e divisa.


In occasione delle festività pasquali i Carabinieri della Compagnia di Tricase hanno effettuato un servizio coordinato a largo raggio finalizzato a prevenire i reati contro il patrimonio e controllare la circolazione stradale. Nel corso del servizio, svoltosi nei diciotto Comuni ricompresi nel territorio della Compagnia, sono stati controllati oltre centonovanta tra ciclomotori, motocicli, autovetture e camion per un totale di duecentoventisette persone identificate. Settanta le contravvenzioni al codice della strada contestate ai conducenti più indisciplinati la maggior parte delle quali continuano ad essere quelle per il mancato uso delle cinture di sicurezza, l’utilizzo dei cellulari senza auricolare ovvero sistemi vivavoce nonché, purtroppo, la guida in stato di ebbrezza. Ben nove, infatti, sono stati i conducenti trovati positivi al test dell’etilometro tutti deferiti in stato di libertà, N.E., 27enne di Corsano, Z.G., 44enne di Spongano, C.A., 41enne di Tricase, C.M., 45enne di Lecce, R.G., 24enne di Tricase, D.G., 45 di Acquarica del Capo, P.S., 30enne da Andrano, E.C., 34enne di Tricase, M.A., 25enne di Tricase, poiché si erano messi alla guida degli autoveicoli con un tasso alcolimetrico che eccedeva i 0,8 gr/l. Tutti, comunque, al termine del controllo hanno dovuto consegnare la patente ai Carabinieri che li hanno controllati. Alto anche il numero delle persone segnalate, sempre all’Autorità Amministrativa, poiché trovate in possesso, a scopo non terapeutico, di sostanze stupefacenti, nello specifico marijuana ed Haschisch. R.S., 16enne, L.S., 15enne, S.L., 21enne, M.L., 22enne, V.P., 22enne, C.C. 27enne, B.S., 21enne, D.M., 21enne, G.E. 17enne, B.M. 16enne, D.M. 38enne, M.G. 18enne, L.A. 17enne, S.C. 19enne, Z.M., 48enne, M.H. 34enne, tutti della zona, sono stati trovati, al termine di perquisizioni personali, in possesso, in totale, di 11,70 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e grammi 6,20 haschich che è stata sottoposta a sequestro assieme a circa cento semi della stessa sostanza. A Salve, nel corso dello stesso servizio, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Mohamed ZAKARANI, 21enne cittadino del Marocco residente in quel Comune, poiché trovato in possesso di centoquarantacinque grammi di hashish. Il giovane, già noto ai militari per essere stato arrestato lo scorso maggio per il furto di un motocarro, è stato notato in un’area dove sono soliti andare occasionali acquirenti di sostanze stupefacenti. Alla vista dei Carabinieri ZAKARANI, che era fermo a piedi, ha iniziato ad incamminarsi verso il centro cittadino con il chiaro intento di sottrarsi al controllo. Fermato dagli operanti, ha iniziato a dare evidenti cenni di nervosismo. Sottoposto a perquisizione personale, nelle tasche del suo giubbotto i Carabinieri della Stazione di Salve hanno rinvenuto due panetti di hashish, uno intero ed uno a metà, per il peso complessivo di centoquarantacinque grammi. Accompagnato in caserma è stato dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dell’avvenuto arresto è stata data notizia al PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dott.ssa Elsa Valeria Mignone la quale ha disposto il trasferimento del giovane presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce.


IN CORIGLIANO D’OTRANTO


R. G. 16enne studentessa e D. L. A. C., 20enne disoccupata, entrambe di Maglie. Predette, sottoposte a controllo nei pressi del locale cimitero, a seguito di perquisizioni personali e locali, venivano trovate in possesso di due involucri contenenti complessivi grammi 40 “marijuana”, sequestrati.


IN UGGIANO LA CHIESA


M. R. 42enne del posto, pluripregiudicato, nella serata del 07 aprile, minacciava con coltello ex datore lavoro 45enne da Casarano, scopo ottenere somma denaro dovutagli. Coltello sottoposto a sequestro. Nel corso del servizio sono state accertate una decina di infrazioni relative alla guida di veicoli in stato di alterazione alcolica e altrettante per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In tali ultimi casi, inoltre, sono stati recuperati gr. 2 cocaina, gr. 0,2 eroina, gr.1 hashish, sottoposti a sequestro. Sono state avanzate  5 proposte per l’applicazione del Foglio di Via Obbligatorio, in vari comuni del territorio della Compagnia di Maglie.


CONTROLLI COMPAGNIA DI CASARANO


I Carabinieri della Compagnia di Casarano, nel weekend di Pasqua appena trascorso, al fine contrastare il fenomeno dei reati contro il patrimonio, evitare le stragi del sabato sera e combattere lo spaccio persistente delle sostanze stupefacenti, hanno posto in essere una serie di articolati servizi nei comuni di Casarano, Collepasso, Parabita, Racale, Ruffano e Supersano, Ugento, Melissano, Taurisano, Alliste, Matino e Parabita che hanno conseguito, nello specifico i seguenti risultati: deferivano in stato libertà per “violazione obblighi imposti a.g.”. A Matino, K. M., cl. 91, noto alle FF.PP. A Melissano, M. C. I., cl. 77, nota alle FF.PP. Deferivano in stato di libertà per “guida stato ebbrezza” a Casarano: P. F. M. cl. 89,  trovato alla guida con tasso alcoolemico superiore a quello consentito. Deferivano stato libertà per “guida in alterazione psicofisica corredata assunzione sostanze stupefacenti e rifiuto accertamento”.  A Casarano: M. M. R. cl. 93; S. A. cl. 91; F. G. cl. 91, sorpresi alla guida delle proprie autovetture in stato di alterazione psicofisica corredata all’assunzione di sostanze stupefacenti. Nella circostanza venivano complessivamente sequestrati alcuni grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Deferivano in stato di libertà per ricettazione a Matino  e Casarano due giovani trovati in possesso di un motorino e di alcuni complementi d’arredo (per un importo di circa tremila euro) provento di pregresso furto.


Deferivano stato libertà per “possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli nonchè porto di armi od oggetti atti ad offendere” ad Ugento, D. D. noto alle FF.PP. trovato in più circostanze con un coltello a serramanico e con materiali atti allo scasso di cui non sapeva riferire l’effettivo e lecito utilizzo. Nel corso degli stessi servizi  sono stati conseguiti i seguenti risultati: controllo 5 esercizi pubblici; controllati 163 automezzi; identificate 204 persone; 28 contravvenzioni


Attualità

Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano

“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

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«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.

Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.

Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.

Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.

«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».

I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).

«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.

«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.

L’IMPIANTO

Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.

Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.

Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.

L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.

I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.

MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE

I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.

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A Taviano, Pellegrino contro Stefanelli: i 32 nomi delle due liste

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A Taviano sarà sfida a due il prossimo 25 e 26 maggio in occasione delle amministrative che decideranno chi prenderà il posto dell’ex Giuseppe Tanisi, la cui esperienza si è conclusa prematuramente ad inizio 2025.

Radici e Futuro Taviano” candida a sindaco Francesco Pellegrino, già vicesindaco in occasione del primo mandato da primo cittadino di Tanisi (lo sostengono gli ex gruppi consiliari di Per la Città, Taviano Futura e Taviano Libera).

Candidati con lui al consiglio:

Sabrina Burlizzi,

Vito D’Argento,

Omar Del Rosario,

Gianni Fonseca,

Emanuela Garofalo,

Erika Leone,

Antonino Manni,

Daniela Meneleo,

Alessandra Mercutello,

Giorgia Montunato,

Silvia Palamà,

Stefano Piccinno,

Carlo Deodato Portaccio,

Paola Ria,

Germano Santacroce,

Marco Stefano.

È stata vicesindaca dell’ultimo mandato di Giuseppe Tanisi invece la candidata sindaca della lista “Taviano Guarda Avanti”, Serena Stefanelli.

Con lei:

Giuseppe Tanisi,

Antonella Previtero,

Paola Cornacchia,

Francesco Lezzi,

Salvatore Rainò,

Alessio Inguscio,

Massimo Mosticchio,

Chiara Minerva,

Lucy D’Ingiullo,

Martina Mauramati,

Mariassunta Garzia,

Simona Armida,

Marco Carluccio,

Elisa Ferocino,

Silvio Spiri,

Lucia Chetta.

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Attualità

Tossico e invasivo: nell’Adriatico spunta il pesce palla argenteo

È pericoloso: ecco come comportarsi. Punto 1: non imitare i giapponesi, che praticano una sorta di ‘roulette russa’ alimentare

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Il pesce palla argenteo invade l’Adriatico: allarme per la salute e l’ecosistema

Il pesce palla argenteo (Lagocephalus sceleratus), una specie marina altamente tossica e invasiva, è stato recentemente avvistato nel Mar Adriatico, segnando la sua presenza più settentrionale mai registrata nel Mediterraneo.

La cattura di un esemplare lungo oltre mezzo metro nella baia di Medulin, in Istria, ha destato preoccupazione tra pescatori e biologi marini.

Caratteristiche e pericolosità

Originario delle acque tropicali dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso, il pesce palla argenteo è entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, un fenomeno noto come migrazione lessepsiana. Questa specie è nota per la presenza di tetrodotossina, una neurotossina estremamente potente contenuta in organi come fegato, gonadi, pelle e intestino. Anche una piccola quantità può causare gravi intossicazioni e, in alcuni casi, la morte. La tossina resiste alle alte temperature, rendendo il consumo del pesce pericoloso anche dopo la cottura. 

Oltre alla sua tossicità, il pesce palla argenteo possiede una bocca dotata di denti robusti, capaci di esercitare una forza impressionante. È anche una specie piuttosto territoriale, pronta a difendere i suoi spazi dagli invasori. In altre zone del Mediterraneo sono stati segnalati episodi di morsi ai bagnanti, con conseguenze mediche rilevanti. 

Impatto sull’ecosistema

La presenza del pesce palla argenteo rappresenta una minaccia significativa per l’ecosistema marino. Si nutre di una vasta gamma di organismi, tra cui molluschi e crostacei, alterando l’equilibrio della catena alimentare. Inoltre, è noto per danneggiare le reti da pesca, aggravando le difficoltà della pesca artigianale. 

Raccomandazioni per pescatori e bagnanti

Non consumare: evitare assolutamente di mangiare il pesce palla argenteo, anche se cotto. Manipolazione: in caso di cattura accidentale, maneggiare con estrema cautela e utilizzare guanti protettivi. Segnalazione: riportare immediatamente l’avvistamento alle autorità marittime o agli enti di ricerca locali.

Informazione: diffondere la conoscenza di questa specie tra comunità di pescatori e bagnanti per prevenire incidenti.

La diffusione del pesce palla argenteo nel Mar Adriatico è un segnale d’allarme che richiede attenzione e collaborazione tra cittadini, pescatori e istituzioni per proteggere la salute pubblica e preservare l’equilibrio degli ecosistemi marini.

La ‘roulette russa’ alimentare giapponese

In Giappone ci preparano il fugu, una delicatezza da brivido. Una “roulette russa alimentare” che va preparata da chef che hanno studiato 1 anno solo per servire questo piatto.  Il segreto è lasciare quel tanto di veleno sufficiente a dare un po’ di euforia, ma niente piu’.

Se mangi questo pesce palla, mangi la tetrodotossina, un veleno micidiale, derivato dai batteri che vivono nelle alghe che lui mangia. A quel punto non hai scampo.

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