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Attualità

Caronte non molla: un’altra settimana di fuoco

Intanto è emergenza 118: centinaia le chiamate nella notte ai centralini

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In realtà, nulla di nuovo da segnalare rispetto alle scorse settimane: tempo stabile e soleggiato. Ahimè, diranno in tanti, costretti ad un’altra settimana di lavoro al caldo cocente.


Non si smentisce il meteo: Caronte resiste. La notizia è che bisserà quota 40. Termometri bollenti ancora nei prossimi giorni e anticiclone persistente con picchi delle massime che, in particolare martedì e mercoledì, secondo le previsioni di ilmeteo.it, supereranno nuovamente i 40 gradi.


Checché se ne dica, è un caldo anomalo: non una nuvola sui cieli salentini e, soprattutto, non una folata di quel caratteristico vento che abitualmente accarezza il Tacco. Solo il versante adriatico, in particolare verso nord, potrebbe godere di qualche leggero spostamento d’aria rinfrescante.

E se per chi lavora i 40 gradi sono una scocciatura, per chi soffre di patologie respiratorie o cardiocircolatorie e per chi è in età inoltrata, il caldo torrido di questi giorni è una vera e propria allarme. Ne sanno qualcosa gli operatori del 118 le cui ambulanze sono in giro giorno e notte sul rovente asfalto salentino. Sono centinaia le telefonate ai centralini di questa stanotte e quasi altrettanti gli interventi.


Uno stato d’allerta che non accenna a placarsi, almeno per le prossime settimane.


Appuntamenti

Cambiare il mondo con un incontro, lo Speed Date del Volontariato

Tutto il “buono” del Salento: “Cambiare il mondo con un incontro”.  Mercoledì 3 dicembre, a Lecce, un’occasione per conoscere le eccellenze del Terzo Settore Salentino, e scoprire che insieme si può fare la differenza. È organizzato dal CSV Br Le in collaborazione con l’Università del Salento. Ecco di cosa si tratta e come partecipare

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Per cambiare il mondo con un incontro, nasce lo Speed Date del Volontariato.

Lo Speed Date non è solo il classico incontro al buio per chi cerca l’anima gemella ma, letteralmente, un “incontro veloce”.

Nel nostro caso si si tratta di una modalità informale e colloquiale  utile a conoscere le eccellenze del Terzo Settore sul nostro territorio e scoprire nuovi progetti in ambito sanitario, sociale, ambientale e molto altro.

Tutto il “buono” del Salento si potrà incontrare mercoledì 3 dicembre, presso l’ex-convitto Palmieri, a Lecce, a partire dalle ore 17,30. Sarà un’occasione per conoscere le eccellenze del Terzo Settore Salentino, e scoprire che insieme si può fare la differenza.

Questo momento di “nuove conoscenze” ha degli ingredienti preziosi: l’incisività del Volontariato, l’entusiasmo delle nuove generazioni e l’esperienza dei meno giovani. In un lasso di tempo di cinque minuti le associazioni del territorio saranno a disposizione di quanti hanno voglia di conoscere meglio la comunità in cui vivono e mettere a disposizione un po’ del proprio tempo per generare “valore sociale”.

«Se anche tu vuoi cambiare il mondo, con un incontro», l’appello degli organizzatori, «che aspetti? Iscriviti subito»!

Per le iscrizioni basta cliccare qui oppure inquadrare con lo smartphone il Qr Code sulla locandina in basso. 👇

Lo Speed Date del Volontariato “Cambiare il mondo con incontro” è organizzato e promosso dal CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento assieme all’Università del Salento e si realizza nell’ambito della VI edizione di Strade VolontarieNidi di Pace”, il programma di promozione del volontariato che vede coinvolte centinaia di volontari e decine di associazioni nelle Province di Lecce e Brindisi, con una vasta rete di partenariato pubblico.

La partecipazione a tutto il cartellone di eventi e agli incontri del programma Strade Volontarie, è totalmente gratuito (www.csvbrindisilecce.it).

 

 

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Attualità

Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti

Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…

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Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.

I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.

Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.

Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).

Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».

Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.

 

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Attualità

Salento che cambia: cresime, padrini e madrine, doni e regali

All’uscita dalla chiesa, “lu nunnu”, con un rapido gesto discreto ma in certo qual modo anche solenne, passò a consegnarmi il suo regalo, una banconota da cinquecento lire, dicendo testualmente: “Tieni, così potrai comprarti un paio di pantaloni”…

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di Rocco Boccadamo

 Domenica scorsa, durante la Santa Messa al paesello, l’Ordinario diocesano, nell’occasione celebrante, ha anche amministrato il sacramento della Cresima a diciassette ragazzi e ragazze, frequentanti in prevalenza la prima media.

Fra le immagini colte nel corso della cerimonia, ha colpito, innanzitutto, il particolare che alcuni dei “confermandi” sovrastavano, quanto a statura fisica, ai rispettivi padrini e madrine, e ciò a riprova della progressivamente crescente altezza media fra una generazione e l’altra. Seconda inquadratura indicativa e un po’ spettacolare, a metà Messa, il corteo del gruppo di adolescenti, i quali, in coppia, hanno recato verso l’altare, a titolo di dono o omaggio al vescovo, grandi cesti, chiusi da cellophane e nastrini, contenenti, è proprio il caso di dirlo, ogni ben di Dio.

E, ancora, al termine della cerimonia, con i neo “soldati di Cristo” tutti insieme intorno al vescovo e al parroco, gli scambi di confidenze fra i protagonisti circa i regali ricevuti: sono risuonati, tra gli altri, i nomi di telefonini, smartphone, iPad, personal computer, orologi, biciclette da corsa, motorini, roba, insomma, di un certo, se non addirittura consistente, valore. Una breve litania di evidenti segni caratteristici sul mutamento dei tempi e delle abitudini.

Il ragazzo di ieri che scrive ha vissuto la sua cresima nel lontanissimo 1948, quando aveva appena sette anni, ma conserva ancora viva nella memoria la figura del vescovo dell’epoca, francescano cappuccino con il volto incorniciato da una folta barba, tale Monsignor Cornelio Sebastiano Cuccarollo, Arcivescovo Metropolita di Otranto e Primate del Salento (nella foto in alto).

Nel ruolo di padrino, un compaesano contadino classe 1928, compare Uccio, coetaneo e stretto amico di un mio zio paterno.

All’uscita dalla chiesa, l’anzidetto “nunnu”, in gergo dialettale, con un rapido gesto discreto ma in certo qual modo anche solenne, passò a consegnarmi il suo regalo, una banconota da cinquecento lire, dicendo testualmente: “Tieni, così potrai comprarti un paio di pantaloni” (sarebbero stati ovviamente pantaloni corti, gli unici indossati, all’epoca, dai ragazzini.

Per avere un’idea del valore della carta moneta di quel taglio, si consideri che lo stipendio mensile di un operaio andava da venti a venticinque mila lire, il costo del giornale era pari a venti lire, una tazzina di caffè si pagava trenta lire, il pane cento – centodieci lire al chilogrammo, la pasta centotrenta lire, la carne bovina ottocento lire.

V’è però da rimarcare che, nelle passate stagioni, a prescindere dell’entità del regalo dal padrino al figlioccio, fra i due e fra i rispettivi nuclei famigliari, si creava un legame fortissimo, intenso, quasi si trattasse di vera e propria parentela.

Al riguardo, ricordo che, una volta, il mio compare Uccio, ormai ultrasessantenne, incrociandomi casualmente mentre si trovava in compagnia della figlia, dopo i saluti, disse alla giovane donna: “Tieni presente che, se e quando ti servirà un consiglio o un’informazione o un suggerimento, non dovrai esitare a rivolgerti al mio figlioccio (“sciuscetto”, in dialetto) che, sono sicuro, non mancherà di aiutarti e assisterti”.

Sempre a proposito di cresima, un’altra paesana, l’amica Anita, classe 1930, mi ha confidato di aver avuto per madrina, nel suo caso correva l’anno 1940 o il 1941, mia zia Maria, sorella di mia madre, la quale le diede in dono un libricino di preghiera con copertina bianca in finta madreperla.

 

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