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Attualità

Cassa integrazione: Lecce “maglia nera”

Prima provincia in Puglia per richieste di cassa integrazione. Tra le prime 10 a livello nazionale

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I dati sulle ore di cassa integrazione richieste dalle aziende salentine nel primo bimestre del 2015, segnano una nuova, pesante impennata: +42,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. Complessivamente, sono 941.824 le ore autorizzate dall’Inps, contro le 660.621 di gennaio-febbraio dello scorso anno.


L’aumento si manifesta solo per la gestione straordinaria, che segna un +1102% (da 56.186 a 675.396 ore), mentre registrano un calo sia la gestione ordinaria (-56,2%, da 571.707 a 250.188), sia la cassa in deroga (-50,4%, da 32.728 a 16.240).


Secondo il Rapporto dell’Osservatorio Politiche del lavoro della Uil, Lecce si piazza tra le prime dieci province italiane che registrano gli aumenti più alti nel primo bimestre 2015. “Un dato drammatico – commenta Salvatore Giannetto, segretario generale di Lecce – prima di noi ci sono solo L’Aquila, Messina, Rimini, Livorno, Caltanissetta, Asti e Genova. Non solo. Lecce è anche “maglia nera” in Puglia: a livello regionale, infatti, si registra un calo del 24,3%, tant’è che in quasi tutte le altre province si manifestano forti contrazioni delle ore di cig (Bari, -22,5; Foggia, -61,6; Taranto, -50,7; fa eccezione solo Brindisi con un aumento del 28, 2)”.


In riferimento ai settori produttivi, su 941.824 ore complessivamente autorizzate dall’Inps è l’Industria ad assorbire il maggior numero di ore richieste (831.520), seguita da Edilizia (79.228) e Commercio (31.076).

“Conosciamo bene la situazione di forte difficoltà che stanno ancora attraversando molte delle nostre piccole e medie imprese – continua Giannetto – così come la persistente chiusura di molte di queste. Prova ne è la crescita costante della cassa straordinaria, che nel primo bimestre dell’anno registra una vera e propria “esplosione”. Crescita che sottolinea come molti processi di ristrutturazione non siano terminati e che, inoltre,  è presumibile un travaso dalla cassa ordinaria a quella straordinaria”.


Infine un’osservazione sul calo della cassa integrazione in deroga. “Certamente questo ‘crollo’ sembra essere dovuto più all’assenza di risorse ad hoc (unitamente alle nuove regole che hanno ristretto a soli 5 mesi l’utilizzo massimo da parte delle imprese interessate per il 2015), piuttosto che all’uscita dalla crisi delle aziende che ne fanno ricorso. E la preoccupazione maggiore è che, se si intenderà riformare il sistema della cassa integrazione secondo le intenzioni del Governo (e cioè riducendone i periodi di durata), non solo si correrà il rischio di una anticipazione dell’ingresso dei lavoratori nelle fila dei disoccupati (con inevitabile ampliamento del bacino), ma anche di non poter garantire sostegno alle imprese che tentano, ancora, di desistere alle difficoltà senza licenziare. Siamo quindi in presenza di un sistema che se non ben congegnato e concepito, produrrà un forte allarme sociale”


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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