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Attualità

Ciao Biagio, sindaco per antonomasia

Il ricordo: «Corsano non può che dire “Grazie!” a Biagio Raona. Grazie per quel che è stato, per quel che ha fatto, per quel che ha lasciato…»

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La triste notizia è rimbalzata in redazione di mattina presto quel maledetto 15 ottobre.


Incredulità mista ad un’infantile speranza che ci fosse un errore.


L’errore non c’era: Biagio Raona, il sindaco di Corsano, persona per bene, ci aveva lasciato.


Le emozioni si sono accavallate quando abbiamo saputo che la magistratura ha aperto un’inchiesta e dato disposizioni per l’autopsia.


Raona la mattina del 14 ottobre era stato in pronto soccorso perché avvertiva dei dolori al petto.


Era stato dimesso ed è tornato a casa.


A mezzanotte, poi, il malore fatale.


Ora si attende l’esame autoptico e le indagini dovranno fare chiarezza su quanto accaduto.


Nel frattempo, è stata sospesa la camera ardente che era stata allestita in Municipio e rinviato il funerale, inizialmente previsto per il pomeriggio del 16 ottobre.


In attesa dell’esito delle indagini abbiamo voluto affidare al nostro Cesario Ratano, giornalista di Corsano che ha anche fatto l’esperienza di assessore nel suo paese, proprio durante il primo mandato di Raona. Soprattutto amico del sindaco deceduto.


Gi abbiamo chiesto di mettere su carta le sue emozioni e di regalarci un ricordo di Biagio Raona che proponiamo a fianco.


«GRAZIE DI TUTTO»


di Cesario Ratano


Biagio Raona, il sindaco per antonomasia: così mi piace ricordarlo perché, a mia memoria, nessuno come lui ha saputo interpretare quel ruolo, con tutti i suoi difetti e i suoi pregi: la sua caparbietà, la sua tenacia, la sua abnegazione e la sua testardaggine.

Lascio ad altri l’elencazione dei risultati raggiunti (sono poca cosa dinanzi al silenzioso e lento logorio interiore che producono), né voglio azzardarmi in un elogio di maniera.


Di Biagio Raona ho conosciuto il modo di interpretare la politica e l’amministrazione, il suo modo di trasmettere empatia, anche in certe spigolosità del suo carattere, il sapersi rendere amico, la sua disponibilità anche nella vita privata e professionale, e poi la sua generosità… immensa!


Vent’anni fa, per una legislatura, abbiamo amministrato Corsano. Ebbene: non ha percepito un solo centesimo della sua indennità, consumata per far fronte a tantissime situazioni di disagio in cui versavano alcune famiglie.  Nel mio ruolo di assessore, mi ha dato una fiducia senza limiti e grandi responsabilità senza mai intralciare il mio operat e, anche nei periodi più tristi di quegli anni, il suo appoggio morale e materiale non ha avuto limiti.


Di questo gli sono profondamente grato.  Gratitudine che gli deve l’intera comunità per la sua onestà, la sua rettitudine e il suo quotidiano impegno profuso con abnegazione per lo sviluppo e il benessere della sua Corsano alla quale ha dedicato oltre metà della sua vita.


Corsano la conosceva bene, e bene conosceva i corsanesi.


Biagio Raona era stato eletto sindaco per il secondo mandato da appena cinque mesi; il primo era scivolato via quasi senza problemi, nonostante qualche tensione politica che ha saputo superare grazie alla sua caparbietà, ma sempre guidato dallo spirito di servizio che lo ha contraddistinto. Questo mandato, il secondo continuativo, doveva essere il suo ultimo da Sindaco. È stata quasi un obbligo la sua candidatura.


Da amico di lunga data, in questi pochi mesi l’ho visto lentamente perdere serenità.


Sicuramente era un uomo poliedrico ma era come se si sentisse costretto dalle circostanze ad affrontare in prima persona ogni cosa, a prendere su di sé tutti i problemi dell’amministrazione e dei suoi compaesani.


E di questo grande stress ne sentiva il peso.  D’altronde, per essere un buon amministratore serve spirito di sacrificio (ma non sino a questo punto…) e tanta passione: qualità che non si comprano al “mercato dei servi”.


Di Biagio, ho ammirato il grande amore per la moglie Dora, per i figli Pierluigi, Angela ed Edoardo, per il nipotino e per i due in arrivo: per nulla al mondo avrebbe barattato il tempo a loro dedicato.


Dire che la morte di Biagio è una grave perdita per la comunità di Corsano non è una frase fatta: una personalità forte, un punto di riferimento non si inventano dall’oggi al domani ed è per questo che tutta Corsano non può che dire “Grazie!” a Biagio Raona.


Grazie per quel che è stato, per quel che ha fatto, per quel che ha lasciato.


*nella foto in alto Biagio Raona in Redazione nel settembre 2011

Appuntamenti

Esplorare l’abbandono: focus sul Salento

Contest Fotografico promosso dall’Ordine degli Architetti PPC, in collaborazione con l’Associazione Tempo di scatto, aperto agli iscritti e alle iscritte di tutti gli Ordini nazionali. Obiettivo del Contest favorire una riflessione sulla rigenerazione dei luoghi a partire dal dato visivo su degrado, abbandono, consumo di suolo, nel nostro territorio. Partecipazione entro il 23 aprile e Mostra conclusiva in maggio

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Favorire la riflessione sul consumo del suolo nel Salento attraverso un’analisi visiva dei tanti beni urbani in stato di abbandono e degrado presenti sull’intero territorio della città capoluogo e dell’intera provincia salentina: è l’obiettivo del Contest fotograficoEsplorare l’abbandono” promosso e organizzato dall’ Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con l’associazione fotografica Tempo di Scatto.

Aperto a tutti gli Ordini nazionali, e focalizzato esclusivamente sul territorio salentino, l’invito a partecipare (già sul sito dell’Ordine Architetti, clicca qui), interpreta l’abbandono come «una dinamica che, suscitando emozioni profonde e riflessioni inattese, consente di esplorare la bellezza nel degrado e la storia celata tra le rovine. Camminando in luoghi abbandonati come ville e fabbriche dismesse», osservano ancora gli organizzatori, «si crea un dialogo con il tempo, dando vita a narrazioni che raccontano di vite passate».

Il Contest fotografico, con scadenza per l’invio foto fissata al 23 aprile, costituisce il primo momento di un progetto a più vasto raggio che includerà, nei successivi step, percorsi guidati ricognitivi e l’invito a produrre specifici contributi di idee per la futura riqualificazione e rigenerazione anche alla luce dell’atlante dei luoghi individuato dalle suggestioni fotografiche e dalle immagini, che dovranno essere caratterizzate da specifici requisiti tecnici.

Le foto, infatti, saranno valutate alla luce di quattro distinti criteri: pertinenza, impatto, qualità della foto, visioni e originalità e, una volta selezionate, andranno a comporre una Mostra conclusiva prevista nel maggio prossimo, mentre tra quelle ritenute idonee 10 immagini saranno pubblicate on line sulla piattaforma dell’Ordine.

«Il tema dell’abbandono nel nostro territorio è quanto mai cogente e merita una riflessione puntuale e approfondita», sottolinea Tommaso Marcucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce, «ed è la ragione per cui abbiamo accolto con grande favore la proposta dell’associazione Tempo di scatto facendo nostre le ragioni e gli obiettivi del progetto che, peraltro, prevede step successivi alla Mostra finale come percorsi guidati ricognitivi e l’invito a individuare per ognuno dei luoghi fotografati ipotesi di possibili future riqualificazioni. Ecco, dunque, che esplorare l’abbandono può significare, grazie all’esplorazione visiva e fotografico, immergersi in storie non raccontate, riconoscendo la fragilità e la resilienza come condizioni costitutive proprie del vivente in tutte le sue forme. La mostra fotografica con cui si concluderà il progetto costituirà, come già quella su i paesaggi della Xylella, promossa e organizzata dal nostro Ordine negli scorsi anni, un’opportunità ulteriore di conoscenza del territorio e per sottolineare la complessità e l’urgenza della rigenerazione urbana. Chiamare a raccolta la nostra comunità nazionale su questi temi, consapevoli anche di quanto negli anni il Salento sia divenuta terra di forte attrazione e appeal, riteniamo possa agevolare uno scambio proficuo di riflessione e di buone pratiche».

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Attualità

«Stiamo costruendo il futuro di Matino»

Videointervista con le anticipazioni dell’intervista al sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma in uscita, in versione integrale, sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”

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di Giuseppe Cerfeda

Dal Premio nazionale ELOGE per la buona governance, ai progetti per il futuro.

Il sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma ospite in redazione.

I finanziamenti del PNRR, i progetti già realizzati, l’attenzione per il centro storico, l’albergo diffuso, il desiderio di restituire alla comunità la Storica Cantina Matinese, il terzo mandato, la preoccupazione per la diffusione della droga nel nostro territorio, tra gli argomenti trattati.

Nel video in basso un’anticipazione dell’intervista che sarà pubblicata integralmente sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”, in distribuzione nel fine settimana.

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Attualità

Scorrano, il Comune contro l’Asl di Lecce: “Ospedale abbandonato”

“Costretti a lanciare operazione verità: a precise domande non rispondono, presi dallo scellerato progetto di realizzazione del nuovo nosocomio da 400 milioni”

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Finito il tempo della galanteria istituzionale, il Comune di Scorrano parte alla carica con una operazione verità sulla gestione dell’ospedale Veris Delli Ponti da parte dell’Asl di Lecce.

Con una nota apparsa sui canali istituzionali del Comune, l’amministrazione denuncia:

  • Quattro anni di abbandono del pronto soccorso con le ambulanze che “scaricano” i pazienti all’aperto
  • Il centro trasfusionale pronto da anni e non attivato con le auto che vanno e vengono per le sacche di sangue
  • Le ambulanze che traportano i pazienti per le risonanze magnetiche
  • Lavori e manutenzione ordinaria fermi
  • 4 milioni di euro assegnati all’ospedale e andati perduti

Secondo il Comune il calo d’attenzione per le sorti del nosocomio di Scorrano è dovuto a quello che viene definito uno “scellerato progetto” per la realizzazione di un altro ospedale da 400 milioni di euro sul territorio.

La scelta di parlarne pubblicamente, denunciando fermamente la situazione, viene così spiegata: “Totale indifferenza: non hanno nemmeno risposto a precise domande”.

Di seguito il documento integrale pubblicato dal Comune di Scorrano sull’argomento.

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