Attualità
Cittadinanzaattiva scrive al Presidente Napolitano
Il volontariato sulle scelte politiche per una città a dimensione umana. NO alla centrale a biomasse a Casarano

Signor Presidente, sono una madre, una lavoratrice – educatrice in pensione, una nonna e una volontaria che da quarant’anni dedico la mia vita al volontariato e continuo a dare voce a chi voce non ha, aiuto ai malati, ai bisognosi, ai poveri, agli ultimi, ai diseredati, ai giovani …. Dopo varie esperienze di volontariato sono approdata nel Movimento (MFD) Cittadinanzattiva – Tribunale per i diritti del malato, Medaglia d’oro al merito della sanità, che mi onoro di presiedere nella mia amata Regione di Puglia. Cittadinanzattiva – Tribunale per i diritti del malato è un Movimento laico di promozione civica che agisce per la tutela dei diritti umani, per la promozione e l’esercizio pratico dei diritti civili, sociali e politici nella dimensione nazionale, europea e internazionale, per la lotta agli sprechi e alla corruzione, per la tutela dei diritti dei cittadini e a tutela e a salvaguardia dell’ambiente, del territorio, della salute, della sicurezza individuale e collettiva, del risparmio, della veridicità degli atti pubblici e della fede pubblica. La missione di Cittadinanzattiva trova il suo fondamento nell’art. 118, u.c. della Costituzione, che recita: “Stato, regioni province, città metropolitane, comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà”. Leader e fondatore di questo Movimento è Giovanni Moro, figlio del grande statista ucciso dalle brigate rosse, Aldo Moro. Da trent’anni, migliaia di volontari in Italia e in Europa, ci spendiamo per condurre una lotta di liberazione dalla sofferenza, dal senso di impotenza e dalla subalternità vissute dal cittadino in momenti fondamentali della sua vita come la malattia o per aspetti importanti della sua esistenza come l’istruzione, l’accesso alla giustizia il diritto al lavoro e ai servizi, la costruzione del proprio futuro.
Ho usato un termine antico e forse demodè – lotta di liberazione – non per richiamare vecchi slogan di ideologie che non ci appartengono, ma per cogliere il cuore della nostra missione: tutelare i diritti impegnandoci in prima persona, senza deleghe, con la forza e la determinazione che ci viene dalla nostra condizione di cittadini, gente troppo spesso offesa ma sempre più intenzionata a liberarsi dalla morsa degli abusi, dei disservizi, dei privilegi dei pochi. Purtroppo il 27.11.2010 a Casarano in provincia di Lecce, il volontariato, associazioni civiche, cittadini singoli e associati, partiti politici, studenti e sindaci di vari comuni del Salento radunati per una pacifica manifestazione autorizzata contro la costruzione di una centrale a biomasse “Heliantos 2”, siamo stati aggrediti, insultati e fatti oggetto di minacce perfino con sassi rimossi dalle forze dell’ordine intervenute in numero consistente. Un manipolo di facinorosi hanno impedito di fatto lo svolgimento della manifestazione legalmente autorizzata. Il paradosso è che nemmeno le forze dell’ordine presenti hanno potuto evitare ciò! Anche il sindaco della città, tra l’altro fratello dell’imprenditore autore del progetto “Heliantos 2”, non solo ha creato una forte crisi nella capacità di governare una società che chiede l’apertura di un grande spazio per altri soggetti, non statali, civici, capaci di svolgere anch’essi un ruolo di costruzione della dimensione pubblica, a partire dai bisogni dei cittadini, ma non ha avuto nemmeno una parola di condanna per la violazione della DEMOCRAZIA nella nostra città di Casarano. Cittadinanzattiva è intervenuta per dire che Casarano rischia un’esondazione di parole inutili e di polemiche sterili circa le politiche amministrative locali e le scelte energetiche. A questo proposito intendiamo assumerci la responsabilità di dire la nostra sulle scelte politiche della nostra Città che dovrebbero essere fatte non di parole urlate e di intimidazioni ma di progettazione concreta, di democrazia e di partecipazione civica. L’imprenditore Paride De Masi ha querelato l’oncologo Giuseppe Serravezza per la lettera che il COORDINAMENTO NO ALLA CENTRALE ha inviato al Presidente della Regione Puglia Vendola.
All’imprenditore De Masi chiedo il ritiro della querela nei confronti del dr. Serravezza, per la pace sociale, la giustizia e la democrazia, ben sapendo che ferendo l’anima del Coordinamento egli intende ferire tutti noi. Altrimenti abbia il coraggio di denunciare tutto il “Coordinamento NO centrale”! Mi auguro che prevalga il buon senso per il bene comune e nell’interesse generale. Sulla persecuzione del volontariato nel mese di gennaio 2010 il Presidente del CSV scriveva sul giornale del “Volontariato Salento”: fermiamo i cecchini dei volontari. “Terremoti e disastri naturali, cecità della burocrazia, illegalità nell’ambito ambientale, privatizzazioni selvagge, depuratori che sputano veleni, centrali nucleari e a biomasse, cementificatori del territorio, affaristi dei canili privati che speculano sulla vita degli animali per incassare i soldi dai comuni, carenza di sangue e di organi, e tanto altro ancora. I veri volontari salentini, 35.000 persone che danno intelligenza e mani e sangue e organi per costruire come possono il Bene Comune e una società solidale, devono combattere ogni giorno contro i maledetti demoni “naturali” o dell’ignoranza e dell’egoismo, pagando di persona, rimettendoci di tasca propria, a volte anche soldi e salute. Ma quei demoni non sono i soli nemici dei volontari. C’è un esercito di cecchini, maligni o ingenui non si sa, che tentano di uccidere cinicamente ogni giorno quell’oggetto strano che è il “volontariato”: facendo passare l’idea che i volontari non sono perfetti, che sbagliano, che in fondo in fondo ci guadagnano nelle cose che fanno, che intascano soldi, o che comunque le loro azioni non portano a reali cambiamenti, oppure che sono pazzi. Insomma volontari “malandrini” o “inefficaci” o “folli”.
La schiera di questi cecchini è ampia: ci sono sindaci, consigliati da legali che hanno letto qualche libro di diritto, che utilizzano le carte bollate e trascinano il volontario davanti al giudice per intimidirlo; ci sono finti giornalisti che fanno inchieste fantasiose (e non sanno neppure fare i conti) su campagne effettuate da volontari ambientalisti in collaborazione con le istituzioni, e invece di prendersela con chi inquina se la prendono con i volontari, che hanno la sola colpa di “fare”; ci sono finti volontari, che mettono in giro calunnie sperando così di rimanere da soli a mettere le mani – come hanno sempre fatto – sulle poche risorse che le Istituzioni ancora mettono a disposizione (conosciamo volti e nomi di questi sciacalli). Certo, non lo nascondiamo, ci sono anche volontari che nel loro agire sbagliano, spesso in buona fede, e vanno puniti. Come ci sono medici che fanno cattive diagnosi e fanno morire i pazienti o che intascano parcelle esorbitanti; ci sono ingegneri che fanno male i calcoli, o archeologi che non capiscono un fico secco del patrimonio salentino, o i soliti politici che intascano tangenti, o uomini delle forze dell’ordine che ricattano.
C’è bisogno di una ribellione morale contro il cinismo, l’ignoranza e l’egoismo. Oltre l’80% degli italiani, come emerge dall’ultimo rapporto Eurispes, si fidano del volontariato. Non permetteremo ai cinici, agli ignoranti, agli ingordi di scalfire il valore del volontariato e dei veri volontari”. Per queste ragioni, Signor Presidente della Repubblica, chiedo un Suo autorevole intervento in merito alla questione che sta avvelenando tutto il Salento dal momento che i nostri appelli rivolti al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola sono finora caduti nel vuoto.
Noi di Cittadinanzattiva non siamo mai stati contro i partiti e ci siamo misurati in modo laico con tutti i governi, di destra e di sinistra. Abbiamo semplicemente deciso di vestirci non dei colori dei partiti, ma delle tinte forti dei cittadini. Denunciamo con forza questo modo di gestire la cosa pubblica che ha portato alla occupazione di ogni spazio da parte della partitocrazia, a privilegiare le parole ai fatti, a dire le bugie in modo sistematico, ad avere sempre la vista corta non guardando al futuro, a consentire che clientelismo e corruzione dilagassero, ad esasperare i toni fino al limite dell’insulto invece di praticare il dialogo e la ricerca delle soluzioni. Giovanni Moro ha detto che esiste un male tipicamente italiano, che è quello di vivere una condizione di democrazia in condominio tra partiti senza fiducia e cittadini senza rilevanza, però questi cittadini esistono e nel volontariato sono stati capaci di fare anche grandi cose.
Per affrontare le grandi emergenze che ci attendono, ossia la cura e la crescita della nostra città, della nostra Regione, occorre riflettere ed operare insieme su molteplici piani, coinvolgendo adeguatamente i cittadini sapendo che non è più il tempo in cui pochi possono decidere per tutti. Grazie per la Vs. cortese attenzione e spero in un cenno di risposta.
Vi giungano deferenti saluti uniti a sensi di profonda stima.
Anna Maria De Filippi – Presidente Cittadinanzattiva Regione Puglia
Attualità
Addio Papa Francesco: tra i ricordi, quella volta in Salento

Foto Diocesi di Ugento-S.M. di Leuca
Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, è morto oggi, 21 aprile 2025, alle 7:35 nella sua residenza di Casa Santa Marta, in Vaticano, all’età di 88 anni.
Il decesso è avvenuto a seguito di complicazioni dovute a una polmonite bilaterale, dopo un periodo di convalescenza successivo a un ricovero ospedaliero di 37 giorni.
Eletto il 13 marzo 2013, è stato il primo papa gesuita e il primo proveniente dall’America Latina. Il suo pontificato, durato 12 anni, è stato caratterizzato da un forte impegno per la giustizia sociale, la lotta contro gli abusi nella Chiesa, la difesa dell’ambiente e l’apertura verso le periferie esistenziali. La sua ultima apparizione pubblica è avvenuta il giorno precedente la sua morte, durante la benedizione Urbi et Orbi in Piazza San Pietro.
Il Papa ed il Salento
Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha avuto un’importante occasione di incontro con il Salento. Il 20 aprile 2018, in occasione del 25° anniversario della morte di Don Tonino Bello, il Pontefice si è recato ad Alessano, paese natale del vescovo noto per il suo impegno per la pace e la giustizia sociale. In quella visita, Papa Francesco ha pregato sulla tomba di Don Tonino e ha tenuto un discorso toccante rivolto ai giovani, esortandoli a seguire l’esempio del “vescovo degli ultimi”.
Inoltre, il 13 febbraio 2020, una delegazione salentina, guidata dall’Unione Sportiva Lecce e dall’Arcidiocesi di Lecce, ha incontrato Papa Francesco in Vaticano per presentare il progetto “Forti come gli ulivi”, volto a sensibilizzare sull’emergenza Xylella che ha colpito gli ulivi del Salento. Durante l’incontro, al Papa è stata donata una maglietta ufficiale del Lecce Calcio con il suo nome.
Nel 2024 ha anche accolto in Vaticano una delegazione del Presepe Vivente di Tricase, in occasione del Natale. Un momento in cui il Pontefice ha potuto conoscere da vicino questo evento che da oltre 40 anni richiama, per la sua unicità e meraviglia, fedeli e visitatori da tutto il mondo.
Attualità
Riqualificazione a Depressa, il Comune: “Invitiamo agli allacci prima dei lavori”
La nota indirizzata ai proprietari di immobili che insistono sulle strade interessate: “Richieste postume subiranno aggravio dei costi”

Sono in arrivo i lavori di riqualificazione nel centro storico di Depressa, nello specifico su via Brenta e via Fiume.
Il comune invita i proprietari di immobili che insistono sulle strade interessate a procedere all’allaccio alle pubbliche utenze prima del rifacimento della pavimentazione pubblica.
La nota redatta dal sindaco Antonio De Donno: “L’Amministrazione Comunale informa la cittadinanza che, con delibera n. 284 del 05/12/2024, è stato approvato il progetto per i lavori di manutenzione straordinaria finalizzati al rifacimento dei marciapiedi e alla realizzazione del basolato su Via Brenta, nella frazione di Depressa. L’intervento, attualmente in fase di affidamento, interesserà le aree indicate nella planimetria allegata. Per garantire la corretta esecuzione dell’opera e evitare future manomissioni della nuova pavimentazione, si invitano i proprietari degli immobili affacciati su Via Brenta e Via Fiume a presentare, entro 30 giorni dalla data del presente avviso, eventuali domande di allaccio alle reti cittadine (acqua, fogna, gas, luce, telefonia, ecc.).
Le richieste dovranno essere comunicate all’Ufficio Tecnico Comunale: mediante nota protocollata oppure via e-mail a: protocollo.comune.tricase@pec.rupar.puglia.it.
Attenzione: eventuali manomissioni successive al completamento dei lavori comporteranno un significativo aumento dei costi di allaccio a carico dei richiedenti”.
Attualità
L’altra Galatina: “Il sindaco crea alibi per nascondere fallimenti”
Al giro di boa, l’intervista alla consigliera di minoranza Loredana Tundo: “Molte feste, poco bene comune”

Mentre due Comuni della nostra provincia si preparano ad un maggio alle urne (Corsano e Taviano), altre esperienze amministrative sono invece a metà percorso. È il caso di Galatina. Alla guida della Città c’è il sindaco Fabio Vergine, che abbiamo avuto il piacere di ospitare sulle nostre colonne per approfondire l’operato della maggiornaza. Per il giro di boa, abbiamo invece incontrato la consigliera di minoranza Loredana Tundo, per fare il punto su questi 30 mesi dalla sua prospettiva.
Come vede la Città due anni e mezzo dopo le urne?
“Osservando l’attuale amministrazione dall’opposizione, devo dire che di tutta la programmazione annunciata ho visto ben poco: progetti bloccati, risorse restituite, varianti ai progetti già finanziati che hanno probabilmente rallentato la loro realizzazione, molte feste, ma poco per il bene comune. Ho fatto parte dell’amministrazione Amante dal 2017 al 2022, con deleghe ai lavori pubblici, urbanistica e pari opportunità. Conosco bene ciò che abbiamo lasciato in eredità e sono convinta che, se fosse stato portato avanti con continuità, avrebbe già dato molto alla Città. Parlo in particolare di rigenerazione urbana (i lavori relativi ai finanziamenti ottenuti sono o bloccati o procedono a rilento); mitigazione del rischio idrogeologico (finanziamenti fermi); restauro della Torre dell’Orologio (progetto bloccato da due anni con impalcatura deteriorata); Quartiere fieristico (in stato di abbandono); finanziamenti rifiutati (3 milioni di euro per l’eliminazione di tre passaggi a livello); edilizia scolastica (solo l’Istituto di via Corigliano completato). La mancanza di continuità amministrativa ha penalizzato fortemente Galatina. Nel complesso, non posso assolutamente dirmi soddisfatta da un’amministrazione che accusava la nostra di aver svolto il compitino (ricordo a tutti che quando iniziamo ad amministrare eravamo sull’orlo del fallimento e abbiamo lasciato una città con i conti in ordine), mentre non riesce neanche a svolgere i più semplici compiti che ha ricevuto in eredità”.
Intanto con nomi importanti (da Nek per la festa patronale a McDonald’s che sbarca in provincia) e 20 milioni di euro di finanziamenti (di cui 2,2 per la nuova Fiera) la maggioranza vede una Galatina al top della sua attrattività.
“Gli ospiti di rilievo per le feste patronali non sono una novità. L’organizzazione di eventi è certamente positiva, ma non può essere considerata un indicatore esclusivo dell’attrattività della città. Per quanto riguarda il McDonald’s si tratta di un insediamento commerciale come tanti altri. Ben venga se l’azienda decide di investire nel nostro territorio, ma non lo avrei presentato come un grande successo amministrativo. L’entusiasmo mostrato dal Sindaco e dall’Assessore sembra più orientato a lanciare messaggi che vanno oltre il semplice insediamento commerciale.
Il Sindaco ha parlato di 20 milioni di euro di finanziamenti durante un consiglio comunale, ma è necessario fare chiarezza su cosa realmente sia stato ottenuto: 6 milioni di euro per la condotta idrica (opera direttamente realizzata da Acquedotto Pugliese); 7 milioni per l’abbattimento dei passaggi a livello (nella prima ipotesi erano disponibili 12 milioni ai quali l’Amministrazione ha rinunciato con proprio atto: il saldo è negativo); 2,2 milioni per la nuova Fiera (fondi prelevati direttamente dalle casse comunali)”.
Recentemente, alla presenza di Paolo Mieli, è stata riaperta la biblioteca “Pietro Siciliani”, ed in questi giorni è arrivato l’annuncio della candidatura di “Galatina Capitale della Cultura”. È la strada giusta in ambito culturale?
“Quale impatto concreto ha avuto questo evento rispetto ai 500 volumi acquistati? È questa la domanda. La riqualificazione della biblioteca è stata resa possibile grazie al primo finanziamento ottenuto dalla nostra amministrazione. Galatina possiede un patrimonio culturale straordinario che meriterebbe di essere valorizzato pienamente. La candidatura a “Capitale Italiana della Cultura” potrebbe rappresentare una strada giusta per rafforzare l’identità culturale e attrarre nuove opportunità. Tuttavia, mi sembra che manchi una visione chiara e un percorso ben definito per raggiungere questo obiettivo”.
Riverbera spesso il tema del rapporto con le frazioni, i cui cittadini qualcuno sostiene siano considerati di Serie B. Se ne è riparlato in seguito alla temporanea chiusura degli uffici comunali di Noha e Collemeto. Qual è il suo punto di vista a riguardo?
“È evidente che i presidi nelle frazioni sono fondamentali e che i servizi comunali devono essere erogati direttamente ai cittadini per garantire una vera prossimità. Tuttavia, la chiusura di questi uffici contraddice questo principio.
Inoltre, Collemeto ha subito anche la perdita del medico di base, ma su questo tema non abbiamo sentito alcuna dichiarazione da parte del Sindaco, se non dopo le nostre sollecitazioni. Le recenti riaperture degli uffici comunali a partire dal 14 aprile 2025 sono un passo positivo, ma è fondamentale che ci sia un piano strutturato”.
Di recente ha pubblicamente incalzato il sindaco sulla visita, condita da critiche, di Paolo Pagliaro all’ospedale “Santa Caterina Novella”. Lo giudica uno scivolone del consigliere regionale o un corto circuito politico?
“La vedo come una strumentalizzazione della sanità per fini elettorali. Pagliaro si presenta con le sue telecamere non per affrontare realmente i problemi, ma per mettersi in evidenza. Questo comportamento riflette un corto circuito politico, poiché il Sindaco ha scelto di ignorare la situazione, sperando che passasse inosservata. E non è la prima volta, perché lo ha fatto già all’inizio della sua amministrazione: dare la presidenza della Commissione Sanità ad un altro consigliere significa non assumersi la responsabilità del risultato che la sua amministrazione sarà in grado di ottenere. Questo modo di fare mi sembra simbolico di un primo cittadino che è in prima fila quando si tratta di eventi, ma è defilato quando si tratta di prendere posizioni politiche. A proposito di Pagliaro, dove sarà il sindaco Vergine alle elezioni regionali? Qual è la sua posizione?”
Si parla molto in paese dell’aumento delle tariffe cimiteriali. A 12 anni dall’ultimo intervento, l’adeguamento è fisiologico?
“L’aumento delle tariffe cimiteriali, che raggiunge l’80%, non può essere considerato fisiologico, soprattutto senza una chiara spiegazione dei motivi nella delibera. È importante sottolineare che nella documentazione ufficiale sembra mancare il paragrafo dedicato alle motivazioni. La situazione è aggravata dal problema dell’ampliamento dell’area cimiteriale. Attualmente, molte salme sono in attesa di tumulazione poiché i loculi disponibili sono esauriti”.
Vergine afferma che alle sue spalle si tifi per una Galatina perdente. È la verità?
“Assolutamente no! E’ un alibi creato dal Sindaco per giustificare i suoi fallimenti. Io amo profondamente la mia Città e le sue frazioni; il mio attaccamento è viscerale. La vittoria di Galatina deve essere l’obiettivo comune di tutti noi”.
Quali sono gli aspetti trascurati da questa amministrazione su cui lei lavorerebbe se oggi fosse prima cittadina?
“Mi concentrerei su diversi aspetti trascurati dall’attuale amministrazione, in particolare sul tema del lavoro. Un progetto che porterei avanti è quello di sviluppare un hub ITS Academy. Inoltre, migliorerei le infrastrutture a supporto delle aziende locali. Investire in strade, trasporti e servizi è cruciale per stimolare l’economia e attrarre nuovi investimenti. Ma in ogni caso, se parliamo di tematiche trascurate dall’attuale amministrazione, temo che non mi basterebbe tutto il suo giornale per risponderle”.
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