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Attualità

“Con la Corte d’Appello, ci tolgono la Commissione Tributaria”

L’avvocato Maurizio Villani paventa un doppio trasferimento a Bari

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Il noto Avvocato tributarista Maurizio Villani spiega il rischio che corre Lecce e la sua provincia con l’idea del governo di ridurre le Corti d’Appello ad una per regione. 


“L’ipotesi del Governo di un’unica Corte di Appello per ogni regione ha fatto scatenare la rivolta degli avvocati civilisti e penalisti a cui, in qualità di avvocato tributarista, mi associo al fine di predisporre una strenua battaglia volta alla non attuazione di tale organizzazione degli uffici giudiziari. Sarebbe, infatti, un drastico ritorno indietro nel tempo con un danno enorme per il cittadino-contribuente, considerato che ben venti anni fa fui promotore della battaglia per istituire la Sezione Staccata di Lecce della Commissione Tributaria Regionale, all’epoca esistente solo a Bari. Attualmente la legge ed in particolare l’art. 1., comma 1 bis de del Decreto Legislativo n. 545 del 31 dicembre 1992, prevede che nei comuni sede di corte di appello, o di sezioni staccate di corte di appello ovvero di sezioni staccate di tribunali amministrativi regionali o comunque capoluoghi di provincia con oltre 120.000 abitanti e distanti più di 100 chilometri dal comune capoluogo di regione è possibile istituire “Sezioni staccate” delle commissioni tributarie regionali. In particolare, con il D.M. 6 giugno 2000 è stata esercitata tale facoltà e si è proceduto ad istituire un certo numero di sezioni staccate, tra cui quella di Lecce che è stata istituita nel 2001, e l’entrata in funzione è stata disposta con decreto dei rispettivi presidenti di Commissione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tanto premesso, è inevitabile pensare e ritenere che il trasferimento della Corte di Appello di Lecce a Bari comporterebbe un serio rischio per la Commissione Tributaria Regionale di Lecce, che potrebbe essere così anch’essa trasferita a Bari. Si rileva come ad oggi le cause pendenti innanzi alla Commissione tributaria regionale di Lecce, che conta tre Sezioni, ovvero la n. 22, n. 23 e n. 24, sono all’incirca ben 8.000 e si stanno discutendo gli appelli relativi agli anni 2012 e 2013. Un trasferimento della C.T.R. significherebbe ovviamente andare incontro a grossi sacrifici sia per i professionisti che per i contribuenti, con il rischio per il cittadino-contribuente di dover pagare somme, ad oggi non dovute, a seguito della difficoltà ed onerosità del giudizio di appello. Ed infatti, le numerose cartelle esattoriali, gli avvisi di accertamento, le ipoteche, i fermi amministrativi che devono essere impugnati entro 60 giorni innanzi alla Commissione Provinciale di Lecce, in sede di appello creeranno serie difficoltà al professionista ed al suo cliente, favorendo così l’Amministrazione finanziaria in danno del contribuente. Alla luce di tanto, è quanto mai auspicabile che la Corte di Appello rimanga a Lecce così da confermare la sede di Lecce anche della Commissione Tributaria Regionale.

Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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