Attualità
Contrada per Contrada: «Strade dell’agricoltura non siano dimenticate»
Carrabba, presidente di CIA Puglia: “Parte dei 100 milioni siano destinati agli assi viari strategici per il comparto primario”. L’auspicio: nell’avviso ai Comuni, la prescrizione di un capitolo di interventi su vie rurali e di servizio. Allevamenti, agriturismi, aree agricole di produzione: occasione epocale per ricostruire una rete

«Una parte dei 100 milioni di fondi regionali destinati al rifacimento delle strade sia utilizzata per mettere in sicurezza le strade rurali e gli assi stradali comunali più strategici per le aziende agricole».
CIA Agricoltori Italiani della Puglia auspica che nell’avviso che sarà pubblicato dalla Regione Puglia «s’inserisca un’indicazione precisa, in tal senso, da trasferire ai comuni».
Raffaele Carrabba, presidente di CIA Puglia, interviene sul programma denominato Strada per Strada.
Sulla questione, Cia Puglia ha inviato una lettera ufficiale indirizzata all’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia e al presidente di ANCI Puglia Domenico Vitto.
«Crediamo», si legge, «che il progetto Strada x Strada presentato dalla regione Puglia per la sistemazione delle strade comunali sia iniziativa lodevole e che vada declinato anche Contrada x Contrada, poiché molte strade esterne alla cinta urbana hanno bisogno di un piano di profonda sistemazione o rifacimento. Il grado di vivibilità di un territorio è direttamente proporzionale alla sua bellezza e fruibilità. Un territorio con strade dissestate e senza adeguate infrastrutture tecnologiche, a partire dalla diffusione di Internet e banda larga nelle aree rurali, non è ormai più vivibile dai cittadini dell’attuale società. La manutenzione infrastrutturale del territorio rappresenta per la nostra categoria un’esigenza generale, ormai non più prorogabile».
«Il progetto politico sindacale della nostra Confederazione Il Paese che Vogliamo», si legge ancora, «pone al centro delle sue iniziative l’esigenza, di un programma di sistemazione generale della rete viaria e della realizzazione delle infrastrutture tecnologiche delle zone rurali del nostro territorio. L’attuazione di tale progettualità è di vitale importanza per la nostra economia».
«A nome degli associati e cittadini», si segnala la necessità di «un forte intervento di manutenzione straordinaria delle strade rurali. Il loro stato di dissesto rappresenta un pericolo continuo per gli agricoltori ed i cittadini che transitano sia con gli autoveicoli che con i mezzi agricoli e limita la fruibilità e l’accesso agli agriturismi presenti sul nostro territorio. Le strade rurali necessitano di un radicale rifacimento, con la realizzazione di una efficiente rete di sgrondo-cunette laterali, oltre che l’implementazione delle segnaletiche stradali e toponomastiche”, ha scritto Carrabba nella lettera. Toccando ciascuno dei 257 comuni pugliesi, il programma “Strada per Strada” è un’occasione epocale per migliorare realmente le interconnessioni viarie all’interno dei territori e tra le diverse aree: è un’opportunità che non va sprecata».
A partire dalla pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, i Comuni avranno 5 mesi di tempo per presentare uno o più progetti che, a pena di inammissibilità, siano esecutivi, quindi immediatamente cantierabili.
«In generale, i Comuni avranno ampia possibilità di decidere la tipologia di interventi da realizzare e su quali strade», ha spiegato Carrabba, «per questo ci rivolgiamo anche a loro, direttamente, affinché le strade dell’agricoltura non siano dimenticate. Ogni provincia e ogni comune, in Puglia, ha strade la cui piena percorribilità e sicurezza è fondamentale per migliorare la competitività e l’efficienza delle nostre aziende agricole. Ricordiamoci, dunque, che non esistono soltanto i centri urbani, ma anche le aree rurali, vale a dire zone spesso poste ai margini dei piani di riqualificazione e ottimizzazione di infrastrutture e servizi».
Attualità
Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano
Francesco ha voluto che fossero quelle che indossava tutti i giorni: al suo funerale, gli occhi del mondo su quel prodotto dell’artigianalità salentina

Miggiano e tutto il Salento entrano nella storia di Papa Francesco, in uno dei momenti più solenni e commoventi della Chiesa cattolica.
Oggi, in occasione dei funerali del Santo Padre, il mondo intero ha posato lo sguardo su un dettaglio carico di significato: le scarpe con cui Papa Francesco ha scelto di essere sepolto.
Il Pontefice infatti ha espresso il desidero di portare con sé nell’aldilà le sue umili scarpe di tutti i giorni. Ecco infatti che nelle foto che hanno fatto il giro del mondo si scorge quel paio di scarpe nere, consumate dall’utilizzo.

Un dettaglio che per il Salento ha un valore enorme, perché quelle scarpe sono nate a Miggiano.
Ne dà notizia il Comune in una nota in cui spiega che sono state realizzate nell’aprile 2024 dal Laboratorio Ortopedico Bello srl. Opera dei fratelli Vittorio e Giuseppe Bello (che negli anni hanno sempre recapitato di persona al Santo Padre il loro prodotto), le calzature ortopediche sono testimonianza di dedizione e di mani esperte che, nel silenzio dei laboratori, hanno creato qualcosa di infinitamente prezioso.
Il Comune di Miggiano ha espresso con orgoglio questo sentimento in una nota ufficiale:
“Papa Francesco porta con sé un pezzo di Miggiano e così ci sentiamo a lui ancor più vicini. La Comunità di Miggiano è onorata di aver offerto al Pontefice il pregio del proprio artigianato locale.”
Non si tratta solo di un onore per Miggiano, ma di un vero tributo all’intero Salento, terra di saperi antichi, di mani sapienti, di tradizione artigiana che riesce ancora a parlare al mondo con la lingua della qualità e della cura.
In un’epoca di globalizzazione e produzione industriale di massa, il fatto che il Papa abbia scelto — per il momento più intimo e sacro della sua esistenza terrena — delle scarpe fatte a mano in un piccolo comune salentino, ha un significato immenso. È la consacrazione di un modo di lavorare autentico, umano, profondamente radicato nella nostra identità.
Oggi le immagini del Santo Padre, vestito con la semplicità che l’ha sempre contraddistinto, e calzato con quelle scarpe di Miggiano, hanno fatto il giro del mondo.
Alessano
Fine settimana Plastic Free. L’Onda Blu anche in Salento
Dando concretezza agli insegnamenti di Papa Francesco, gli appuntamenti in Salento: sabato 26 aprile ad Alessano, Surano, Vernole; domenica 27 aprile a Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano

“Buttare via la plastica in mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.
L’insegnamento di Papa Francesco sarà messo in pratica questo fine settimana dai volontari di Plastic Free Onlus, l’associazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica.
I 222 appuntamenti di pulizia e sensibilizzazione ambientale in programma in tutta Italia sabato 26 e domenica 27 aprile saranno preceduti da un minuto di silenzio, in rispetto del lutto nazionale per la morte del Pontefice.
L’onda blu degli oltre 10mila volontari Plastic Free celebrerà così la 55esima edizione dell’Earth Day, la Giornata della Terra indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sulle condizioni in cui versa il nostro Pianeta e su cosa poter fare per salvaguardarlo. L’obiettivo è ripulire l’ambiente, rimuovendo 100mila chili di plastica e rifiuti, e invitare tutti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri comportamenti quotidiani.
Anche la Puglia sarà protagonista con ben 27 appuntamenti coordinati dal referente regionale Luigi Schifano: sabato 26 aprile a Castellana Grotte, Mola di Bari, Putignano(BA), Francavilla Fontana (BR), Alessano, Surano, Vernole (LE), Crispiano (TA) e domenica 27 aprile ad Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Molfetta, Polignano a Mare, Rutigliano, Santeramo in Colle (BA), Brindisi, Ceglie Messapica, Fasano (BR), Rodi Garganico(FG), Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano (LE), Castellaneta (TA).
“Agire concretamente mettendoci passione, energia e amore per la terra. Con questo spirito – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – grazie al coordinamento dei nostri 1.200 referenti territoriali, entreremo in azione nei parchi delle città, lungo gli argini di fiumi e laghi, sulle spiagge delle località costiere e nei piccoli borghi italiani. Lo faremo coinvolgendo chiunque abbia a cuore il destino del Pianeta: per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente www.plasticfreeonlus.it”.
Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 92 appuntamenti coinvolgendo circa 1.250 persone e rimuovendo oltre 13.000 chili di plastica e rifiuti. Sensibilizzati, inoltre, 2.700 studenti e 800 cittadini.
Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it.
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Attualità
Scivolone a Maglie: il 25 aprile diventa Festa della Repubblica
Clamorosa svista sui manifesti del Comune e non è la prima: un anno fa la foto dell’attore Gifuni al posto di quella di Aldo Moro. E c’è anche chi dice “errore voluto per cancellare vero significato della Liberazione”

Maglie, i manifesti comunali confondono il 25 aprile con la Festa della Repubblica: polemiche e sconcerto
A Maglie il 25 aprile arriva… con una svista. In questi giorni, i cittadini hanno notato affissi nei punti principali della città dei manifesti del Comune che annunciano le celebrazioni per la “Festa della Repubblica”, dimenticando però che la data in questione è quella del 2 giugno.
Il 25 aprile, infatti, è storicamente e istituzionalmente riconosciuto come la Festa della Liberazione, giornata simbolo della fine del nazifascismo in Italia.
Una svista? Forse. Ma in città c’è chi si chiede se si tratti di un errore davvero casuale o se ci sia, invece, una scelta più sottile dietro, considerando l’orientamento politico di centrodestra dell’attuale amministrazione comunale.
Non sarebbe la prima volta che a Maglie si inciampa sulla memoria storica. I più attenti ricorderanno il clamoroso scivolone di un anno fa, quando furono realizzati manifesti commemorativi per Aldo Moro… con la foto di un attore che lo interpretava (Gifuni), anziché del vero statista magliese.
Il gruppo di opposizione “Maje Noscia” ha commentato così l’accaduto con un post sui social:
“CHE CONFUSIONE!!!
A Maglie si anticipano le celebrazioni: sembra infatti che la Festa della Repubblica sia arrivata con un mese e mezzo d’anticipo, confusa con il 25 aprile che pare quasi scivolare via, confuso con un’altra ricorrenza.
Un refuso? Forse, ma l’ennesimo…
Anche gli errori più piccoli, quando toccano la memoria storica, ci ricordano quanto sia fondamentale conoscere — e riconoscere — la Storia.
Perché senza studio, attenzione e consapevolezza, si rischia di confondere le date… e, più grave ancora, il senso.
Il 25 aprile celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Ricordarlo con esattezza è un dovere. Civico, culturale e democratico.”
La speranza è che, al di là delle appartenenze politiche, si possa riportare al centro l’importanza del rispetto per la memoria collettiva e per le ricorrenze che hanno segnato la storia democratica del nostro Paese.
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