Connect with us

Attualità

Cresce l’imprenditoria salentina

318 imprese in più tra luglio e settembre: crescita dello 0,4%

Pubblicato

il

Sono 318 le imprese in più iscrittesi all’anagrafe camerale tra luglio e settembre, saldo scaturito da 1.024 imprese nate  e 706 cancellate, che fanno registrare un tasso di crescita trimestrale dello 0,44%.  Complessivamente le imprese registrate nella provincia di Lecce sono 72.175 aumentate dello 0,39% rispetto a un anno fa (71.893), le localizzazioni sono 84.563 su base annua sono aumentate dello 0,6%.  Le iscrizioni sono rimaste sostanzialmente  stabili nell’arco degli ultimi quattro anni, mentre le cancellazioni sono diminuite, tant’ è che il tasso di mortalità imprenditoriale è il più basso (0,98%) degli ultimi anni. La provincia salentina in ogni caso con il tasso di crescita del 0,44% si colloca nella fascia alta della graduatoria provinciale,  preceduta, considerando le sole province pugliesi,  da Taranto (0,54%) e Foggia (0,47%),  mentre Bari (0,40%) e Brindisi (0,27% la seguono.





























































































































AnnoLocalizzazioniRegistrate

Attive



Iscritte


CessateSaldo

Tasso di natalità



Tasso di mortalità


Tasso di crescita

2007



85.178



75.529



64.468



1.360



1.061



299



1,81



1,41



0,40



2008



83.339



73.383



62.881



1.246



1.088



158



1,70



1,49



0,22



2009



82.029



72.118



62.577



1.276



886



390



1,78



1,24



0,54



2010



82.444



72.320



62.799



1.438



637



801



2,01



0,89



1,12



2011



83.984



73.189



63.787



1.295



844



451



1,78



1,16



0,62



2012



84.458



73.042



64.394



1.039



799



240



1,43



1,10



0,33



2013



84.274



72.448



63.747



1.059



908



151



1,46



1,26



0,21



2014



84.091



71.893



63.056



1.059



875



184



1,48



1,22



0,26



2015



84.563



72.175



63.061



1.024



706



318



1,43



0,98



0,44



Fonte: banca dati stockview – Infocamere – elaborazioni Ufficio Statistica e Studi


I saldi dei singoli settori sono “parziali” poichè ci sono 344 imprese non classificate, poichè  l’iter amministrativo  non si è concluso, ragion per cui non è stato attribuito loro un codice di attività. L’analisi dei saldi per i singoli settori economici evidenzia che tra luglio e settembre il comparto dell’agricoltura registra 21 imprese in più e un tasso di crescita dello 0,23%, positivi i saldi relativi ai servizi in generale, innanzi tutto il settore del commercio con un saldo di 29 aziende (0,13%) e i servizi inerenti al noleggio, agenzie viaggi e servizi di supporto alle imprese, con un  saldo di 11 aziende in più e un tasso di crescita dello 0,69%. Saldo rosso, invece, per le attività di servizi di alloggio e ristorazione settori che  perdono 33 aziende (-0,60%) e le attività manifatturiere che registrano un  saldo di -15  imprese (-0,22%).


Lo stock delle imprese registrate  su base annua cresce dello 0,39%, tutti i settori registrano un incremento delle aziende, in modo particolare sono aumentate quelle dei servizi legati alla sanità che sfiorano il 7%, crescono comunque tutte le attività legate ai servizi. Al contrario, invece, i comparti tradizionali registrano variazioni negative: l’agricoltura -1,31%, le attività manifatturiere  -1,57%, le costruzioni -1,27%.













































































































































































































































































Settore



Registrate



Attive



Iscrizioni



Cessazioni



Cessazioni non d’ufficio



Saldo



Tasso di sviluppo



Quota % del settore sul totale



Var. % annua dello stock


A Agricoltura, silvicoltura pesca

8.990



8.879



55



34



34



21



0,23



12,46



-1,31


B Estrazione di minerali da cave e miniere

63



60



0



1



1



-1



-1,56



0,09



-3,08


C Attività manifatturiere

6.657



5.884



24



41



39



-15



-0,22



9,22



-1,57


D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz…

171



169



0



2



2



-2



-1,16



0,24



2,40


E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d…

141



128



0



4



4



-4



-2,76



0,20



-3,42


F Costruzioni

10.277



9.517



95



127



125



-30



-0,29



14,24



-1,27


G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut…

22.663



21.485



293



267



264



29



0,13



31,40



0,59


H Trasporto e magazzinaggio

1.142



1.078



9



8



8



1



0,09



1,58



1,87


I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

5.434



5.001



43



77



76



-33



-0,60



7,53



2,41


J Servizi di informazione e comunicazione

1.024



929



14



11



11



3



0,29



1,42



3,02


K Attività finanziarie e assicurative

1.238



1.185



14



16



15



-1



-0,08



1,72



3,43


L Attività immobiliari

977



889



8



3



3



5



0,51



1,35



1,14


M Attività professionali, scientifiche e tecniche

1.528



1.379



18



15



15



3



0,20



2,12



3,59


N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp…

1.605



1.481



23



13



12



11



0,69



2,22



5,45


O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale…

1



1



0



0



0



0



0,00



0,00



0,00


P Istruzione

346



324



2



5



5



-3



-0,86



0,48



2,37


Q Sanità e assistenza sociale

600



565



2



2



2



0



0,00



0,83



6,95


R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver…

972



882



9



17



16



-7



-0,72



1,35



0,52


S Altre attività di servizi

3.247



3.201



26



29



29



-3



-0,09



4,50



0,59


X Imprese non classificate

5.099



24



389



89



45



344



7,23



7,06



1,39


Grand Total

72.175



63.061



1.024



761



706



318



0,44



100,00



0,39



Fonte: banca dati stockview – Infocamere – elaborazioni Ufficio Statistica e Studi


 


Analizzando la  crescita delle imprese dal punto di vista della forma giuridica, si osserva, come succede regolarmente da diversi anni, che  le società di capitali registrano il più alto tasso di crescita (+1,40%) con un saldo positivo di 189 società  e costituiscono il 19% dello stock delle imprese (pari a 13.728 aziende); le società di persone tra luglio e settembre perdono  21 imprese (-0,27%) e rappresentano il 10% della base imprenditoriale (7.690). Nel trimestre  crescono anche le  imprese individuali di 114 aziende (+0,24%), che con 47.791 imprese  rappresentano il 60% della struttura produttiva leccese,  mentre le altre forme societarie  registrano un saldo di 37 aziende (+1,26%) e al 30 settembre 2015 sono 2.966.



























































Classe di Natura Giuridica

Registrate



Attive



Iscrizioni



Cessazioni non d’ufficio



Saldo



Tasso di sviluppo


SOCIETA’ DI CAPITALE

13.728



9.010



234



45



189



1,40


SOCIETA’ DI PERSONE

7.690



5.605



36



58



-22



-0,29


IMPRESE INDIVIDUALI

47.791



46.572



704



590



114



0,24


ALTRE FORME

2.966



1.874



50



13



37



1,26


Totale

72.175



63.061



1.024



706



318



0,44



Fonte: banca dati stockview – Infocamere – elaborazioni Ufficio Statistica e Studi


Il grafico sottostante evidenzia visivamente la crescita delle società di capitale che  nel corso degli anni hanno eroso gradualmente  il peso delle imprese individuali.


Composizione % delle imprese per forma giuridica nel terzo trimestre- III trimestre   anni 2000-2015


 


Fonte: banca dati stockview – Infocamere – elaborazioni Ufficio Statistica e Studi


 


Le imprese artigiane


Le imprese artigiane registrano un saldo negativo di 19 imprese e un tasso di sviluppo pari a -0,10%, tra luglio e settembre si sono iscritte all’anagrafe camerale 198 aziende e cancellate 217, al 30 settembre il loro numero è di 18.262, ed è in costante diminuzione come si evince dalla tabella sottostante. Dal 20 settembre 2009 ad oggi complessivamente si sono perse 1.222 realtà produttive artigiane.





























































































AnnoRegistrate

Attive



Iscritte


CessateSaldo

Tasso di natalità



Tasso di mortalità


Tasso di crescita

2009



19.484



19.377



304



279



25



1,56



1,43



0,13



2010



19.499



19.396



321



246



75



1,65



1,27



0,39



2011



19.463



19.378



326



271



55



1,68



1,40



0,28



2012



19.581



19.500



274



232



42



1,40



1,19



0,21



2013



19.162



19.082



234



260



-26



1,22



1,36



-0,14



2014



18.633



18.565



224



275



-51



1,20



1,47



-0,27



2015



18.262



18.194



198



217



-19



1,08



1,19



-0,10



Fonte: banca dati stockview – Infocamere – elaborazioni Ufficio Statistica e Studi


Tra le province pugliesi solo Taranto ha registrato un saldo positivo di 24 unità (0,32%), Foggia chiude il trimestre con -1, Bari con -16 (-0,05%) e Brindisi -15 (-0,21%). Saldi negativi si registrano nella maggior parte delle province italiane e il saldo nazionale del trimestre appena concluso è di – 1.779 (-0,13%).


L’analisi settoriale delle imprese artigiane salentine evidenzia che il saldo negativo  è imputabile al settore dell’edilizia che registra un saldo negativo di -31 imprese; negli altri comparti non si registrano variazioni sostanziali.













































































































































































































Settore

Registrate



Attive



Iscrizioni



Cessazioni



Cessazioni non d’ufficio



Saldo



Tasso di sviluppo


A Agricoltura, silvicoltura pesca

55



55



0



0



0



0



0,00


B Estrazione di minerali da cave e miniere

33



33



0



1



1



-1



-2,94


C Attività manifatturiere

4.202



4.179



29



29



28



1



0,02


E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d…

37



36



0



4



4



-4



-9,76


F Costruzioni

7.025



6.994



87



119



118



-31



-0,44


G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut…

1.649



1.645



11



10



10



1



0,06


H Trasporto e magazzinaggio

632



631



7



7



7



0



0,00


I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

785



783



18



17



17



1



0,13


J Servizi di informazione e comunicazione

117



115



4



2



2



2



1,74


K Attività finanziarie e assicurative

7



7



0



0



0



0



0,00


L Attività immobiliari

1



1



0



0



0



0



0,00


M Attività professionali, scientifiche e tecniche

292



291



5



4



4



1



0,34


N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp…

341



341



6



3



3



3



0,89


P Istruzione

78



78



0



0



0



0



0,00


Q Sanità e assistenza sociale

56



56



0



0



0



0



0,00


R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver…

86



86



1



1



1



0



0,00


S Altre attività di servizi

2.858



2.856



26



22



22



4



0,14


X Imprese non classificate

8



7



4



0



0



4



100,00


Totale

18.262



18.194



198



219



217



-19



-0,10



Fonte: banca dati stockview – Infocamere – elaborazioni Ufficio Statistica e Studi


Attualità

Cosimo De Benedetto, 40 anni dopo

Il 9 gennaio 1985 morì improvvisamente a 46 anni, lasciando moglie e tre figli in tenera età. Nato a Tricase nel 1938, era benvoluto dal popolo e lo dimostrò la grande partecipazione al funerale… Rimangono, nel cuore di chi l’ha conosciuto, la semplicità del suo stile; la dedizione completa agli ideali in cui credeva a partire dal bene comune; la capacità di vivere intensamente e onestamente in mezzo alla gente l’impegno politico-amministrativo; la dedizione alla sua famiglia

Pubblicato

il

di Ercole Morciano

Il prof. Cosimo De Benedetto è stato Presidente della Provincia di Lecce dal 24 aprile 1984 fino al 9 gennaio 1985, giorno della sua morte. L’avevo visitato in ospedale qualche giorno prima, mi aveva accolto col sorriso di sempre, era pronto a riprendere il suo posto a Palazzo dei Celestini per continuare da Presidente l’azione amministrativa alla quale era stato chiamato e che egli aveva accettato con coraggio, ma consapevole delle difficoltà in atto.

Morì improvvisamente a 46 anni lasciando la moglie e tre figli in tenera età.

Nato a Tricase l’8 gennaio 1938 e conseguito il diploma di geometra, entrò da piccolo nella locale Azione cattolica in cui rivestì la carica di presidente della gioventù maschile (GIAC), passò giovanissimo alla CISL dove acquisto quella sensibilità sociale che l’avrebbe accompagnato per tutta la vita.

Nel Movimento giovanile della Democrazia Cristiana si distinse per passione e serietà d’impegno e nel 1967 fu eletto giovanissimo consigliere comunale di Tricase, terzo suffragato tra 21 eletti DC su 30 dopo l’on. G. Codacci-Pisanelli e il sen. F. Ferrari, dei quali ebbe sempre la piena stima.

Eletto sempre al Consiglio comunale, tranne una consiliatura in cui non era candidato, vi svolse sempre le funzioni di capogruppo con spirito di dialogo e nel rispetto massimo delle persone degli avversari.

Candidato per la DC nelle elezioni provinciali del 1970 al collegio di Tricase (comprendente anche in Comuni di Andrano e Tiggiano) fu il primo degli eletti.

Mantenne tale primato in tutte le successive competizioni elettorali provinciali e partecipò sempre alle giunte, prima come assessore ai Servizi Sociali e poi alla Pubblica Istruzione.

In tutti gli incarichi ricoperti agì con sano pragmatismo ma nella fedeltà ai principi che ispiravano il partito di appartenenza.

Da tutti fu riconosciuta la sua onestà e rimase indenne dalla tentazione di arricchirsi che pure affligge coloro che si impegnano in politica.

La sua elezione a Presidente dell’Amministrazione Provinciale suscitò entusiasmo non solo a Tricase ma in tutto il territorio del Capo di Leuca per l’occasione che poteva rappresentare per la rinascita di tutto il territorio.

Cosimo De Benedetto era un uomo benvoluto dal popolo e lo dimostrò la innumerevole partecipazione al suo funerale.

Parlano di lui le sue opere (il liceo scientifico, la circonvallazione e non solo) e l’eredità che lasciò a tutti noi, valida ancora oggi.

Rimangono, nel cuore di chi l’ha conosciuto, la semplicità del suo stile; la dedizione completa agli ideali in cui credeva a partire dal bene comune; la capacità di vivere intensamente e onestamente in mezzo alla gente l’impegno politico-amministrativo; la dedizione alla sua famiglia.

Cosimino De Benedetto sarà ricordato domenica 12 gennaio, nella Messa delle ore 18, presso la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio da Padova.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui 

Continua a Leggere

Appuntamenti

Premio Speciale Messapia ad Unisalento

Per i 70 anni di attività, riconoscimento alla storia e al futuro di un Ateneo che ha reso la cultura e la conoscenza motore dello sviluppo territoriale

Pubblicato

il

Sarà l’Università del Salento a ricevere il primo Premio Messapia Speciale in occasione del suo 70° anniversario, durante un evento attesissimo a Lecce che vedrà protagonisti, tra gli altri, Gino Cecchettin, Manuel Bortuzzo, Pegah Moshir Pour e Marilù Lucrezio.

La serata, già al centro di grande clamore, si terrà domenica 19 gennaio presso il Teatro Apollo dalle ore 18 e ha ricevuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.

Il riconoscimento all’Università del Salento celebra un percorso storico iniziato nel 1955, quando, grazie alla spinta delle istituzioni locali e alla collettiva tassazione di famiglie salentine, si concretizzò un progetto lungimirante incentrato su cultura e conoscenza.

Le origini dell’Ateneo risalgono però alla fine del XVIII secolo, quando i gesuiti furono espulsi dal Regno di Napoli e l’istruzione superiore cessò di essere esclusiva del ceto religioso per divenire ambito statale.

Dopo due secoli di dibattiti, nel 1955 fu istituito un consorzio universitario dalla Provincia di Lecce, cui aderirono comuni ed enti locali.

Le lezioni iniziarono il 22 novembre dello stesso anno con tre corsi di laurea nella Facoltà di Magistero.

Oggi, l’Università del Salento è un Ateneo dinamico e innovativo, motore di crescita e sviluppo territoriale, che collabora con enti pubblici e privati per promuovere competenze, professionalità e tecnologie.

Il Premio sarà ritirato dal Magnifico Rettore Fabio Pollice, sottolineando l’importanza del ruolo accademico nel plasmare il futuro del territorio.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà venerdì 17 gennaio  a Lecce alla cerimonia di inaugurazione del 70° anno accademico dell’Università del Salento.

Durante la serata del Premio Messapia, verranno celebrati anche altri protagonisti di grande spessore.

Gino Cecchettin riceverà un premio in memoria di sua figlia Giulia, simbolo della lotta contro la violenza di genere.

Manuel Bortuzzo, campione paralimpico, sarà insignito per la sua forza, resilienza e determinazione nella sezione Sport.

Pegah Moshir Pour, figura di riferimento nella battaglia per i diritti umani e l’emancipazione delle donne, riceverà il riconoscimento per la sezione Diritti Umani.

Marilù Lucrezio, corrispondente Rai a Bruxelles, originaria del Salento, sarà premiata per la sua capacità di raccontare il complesso panorama europeo.

Infine, il Premio d’Oro sarà conferito alla senatrice a vita Liliana Segre, che interverrà in videocollegamento per sottolineare il valore della memoria come strumento educativo e di cambiamento.

Il Premio Messapia 2025 si conferma così un evento di alto valore culturale e civile, un’occasione unica per riflettere e celebrare storie di impegno e ispirazione, capaci di promuovere il cambiamento e la crescita sociale.

Per ulteriori informazioni e per la prenotazione dei posti gratuiti, si invita a visitare il sito ufficiale dell’evento.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui 

Continua a Leggere

Attualità

Nuovo Ospedale, Caroppo insiste: «Regione cambi Piano»

Ospedale Maglie-Melpignano, controreplica del deputato salentino: «L’ente regionale ritiri la delibera e approvi un nuovo piano con l’Ospedale del Sud Salento»

Pubblicato

il

«13 anni di attesa e milioni di euro sprecati impongono di affrontare la questione del nuovo Ospedale del Sud Salento in maniera seria e concreta».

Così il deputato salentino Andrea Caroppo dopo la replica di Asl e Regione alla sua denuncia: «Veniamo ai fatti. A seguito della mia denuncia sull’esclusione del nuovo Ospedale di Maglie-Melpignano dal programma di finanziamento nazionale e dopo le risposte dell’ASL di Lecce e dell’Assessore regionale Piemontese emergono due certezze. La prima è che, come da me rilevato, il nuovo Piano degli Investimenti di edilizia sanitaria non include l’Ospedale di Maglie-Melpignano ma solo il “Monoblocco” del Policlinico Riuniti di Foggia e il nuovo Ospedale di Andria».

«Questo perché», attacca, «l’ASL di Lecce, con il consueto ritardo che contraddistingue i suoi provvedimenti, solo il 30 dicembre ha trasmesso alla Regione il quadro economico per il finanziamento dell’opera, proprio il giorno in cui la Giunta regionale dava il via libera al nuovo Piano degli investimenti. La seconda è che il fondo per gli investimenti di edilizia sanitaria ex art. 20 della legge 67/1988, riservato alla Puglia, non è sufficiente a coprire tutti e tre gli interventi (Foggia, Andria e Sud Salento)».

«A questo punto», insiste, «se è vero, come sostengono ASL e Regione, che nei prossimi giorni sarà avviata da parte degli uffici regionali la valutazione della documentazione trasmessa dall’ASL di Lecce, e che la relativa valutazione durerà poche settimane, faccio una richiesta chiara: la Regione deve ritirare immediatamente la delibera di Giunta n. 1897, con cui ha approvato a dicembre scorso il Piano degli investimenti di edilizia sanitaria. E quando il progetto di Maglie sarà pronto si proceda ad un unico piano degli investimenti che metta tutti gli interventi e tutti i territori sullo stesso piano. Sarebbe incredibile, infatti, che il progetto di Maglie, che era antecedente a tutti gli altri, finisca in coda e sia sostanzialmente destinato a non essere realizzato».

«Mi auguro che tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questo intervento, a partire dai comuni di Maglie e Melpignano e dal Comitato Nuovo ospedale Sud Salento», conclude, «si uniscano a questo mio appello e non si affidino ingenuamente e per l’ennesima volta alle rassicurazioni di ASL e Regione Puglia».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui 

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti