Attualità
Dal 18 maggio riapriranno parrucchieri ed estetisti pugliesi
Dal 18 maggio ripartono le imprese del settore benessere in Puglia. In arrivo l’ordinanza del presidente Emiliano. Soddisfazione di Confartigianato
Non si sono arrese dinanzi al Dpcm del 26 aprile le imprese del settore benessere pugliesi. Alle migliaia di acconciatori ed estetisti quel provvedimento era subito apparso come una condanna senza appello: la riapertura a partire dal primo giugno sarebbe stata insostenibile per moltissimi di loro, costretti ormai da mesi a tenere chiusi i propri saloni e i propri studi a causa dell’incompatibilità dei trattamenti erogati con le misure di distanziamento fisico necessarie per contenere la diffusione del Covid-19.
A fronte di uno scontento che si è subito levato fragoroso da parte degli operatori del settore, Confartigianato si è immediatamente fatta carico di condividere documenti e proposte, anche con le altre associazioni di categoria maggiormente rappresentative, lavorando in un apposito gruppo regionale allestito dal presidente Michele Emiliano.
Nel gruppo di lavoro, anche il Responsabile del Coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche, professore Luigi Lopalco.
Ad esito di un incontro conclusosi pochi minuti fa, il presidente Emiliano adotterà a breve l’ordinanza con i requisiti fondamentali che consentiranno ad acconciatori ed estetisti pugliesi di tornare a lavorare in sicurezza sin dal 18 maggio.
Disposizioni di dettaglio verranno discusse e concordate con associazioni datoriali e sindacali all’inizio della prossima settimana.
“Ringraziamo la Regione Puglia ed in particolare il Presidente Emiliano e, naturalmente, il professore Lopalco che con fermezza e pacatezza sta fornendo un contributo scientifico fondamentale per programmare una riapertura in sicurezza di queste attività“, è il commento di Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, “l’emergenza sanitaria si è immediatamente trasformata in crisi economica: il fatto che le imprese del benessere possano avviarsi alla riapertura è un segnale importante. Le nostre strutture associative sono ormai da mesi impegnate nel supporto h24 delle migliaia di imprenditori pugliesi che si trovano in una situazione di gravissima difficoltà: sono tante le categorie che, ad oggi, non hanno ancora prospettive di una stabile ripresa. Il nostro impegno è che nessuno di loro venga abbandonato e l’interlocuzione con la Regione proseguirà con questo obiettivo”.
“Siamo felicissimi per questa notizia“, commenta Raffaelina Semeraro, presidentessa della categoria Benessere di Confartigianato Puglia, “sta a noi imprenditori del settore, ora, essere ancor più scrupolosi di prima nella gestione delle attività svolte nei nostri saloni e nei nostri centri. Siamo da sempre abituati alla gestione del rischio sanitario: non ho dubbi che ciascuno dei miei colleghi saprà farsi parte diligente, assieme alla clientela, per evitare di ripiombare nell’incubo degli scorsi mesi. Una falsa partenza avrebbe conseguenze incalcolabili: il nostro futuro e le nostre vite sono nelle nostre mani. Non possiamo sbagliare!”.
“Ringraziamo la Regione Puglia ed in particolare il Presidente Emiliano e, naturalmente, il prof. Lopalco che con fermezza e pacatezza sta fornendo un contributo scientifico fondamentale per programmare una riapertura in sicurezza di queste attività“, è il commento di Luigi Derniolo, presidente di Confartigianato Imprese Lecce, “l’emergenza sanitaria si è immediatamente trasformata in crisi economica: il fatto che le imprese del benessere possano avviarsi alla riapertura è un segnale importante. Le nostre strutture associative sono ormai da mesi impegnate nel supporto h24 delle migliaia di imprenditori pugliesi che si trovano in una situazione di gravissima difficoltà: sono tante le categorie che, ad oggi, non hanno ancora prospettive di una stabile ripresa. Il nostro impegno è che nessuno di loro venga abbandonato e l’interlocuzione con la Regione proseguirà con questo obiettivo“.
“Siamo felicissimi per questa notizia“, commenta Roberta Apos, presidente della categoria Benessere di Confartigianato Imprese Lecce, “sta a noi imprenditori del settore, ora, essere ancor più scrupolosi di prima nella gestione delle attività svolte nei nostri saloni e nei nostri centri. Siamo da sempre abituati alla gestione del rischio sanitario: non ho dubbi che ciascuno dei miei colleghi saprà farsi parte diligente, assieme alla clientela, per evitare di ripiombare nell’incubo degli scorsi mesi. Una falsa partenza avrebbe conseguenze incalcolabili: il nostro futuro e le nostre vite sono nelle nostre mani. Non possiamo sbagliare!”.
Sono ben 10mila gli operatori del benessere in Puglia. Per la precisione si contano 9.559 attività imprenditoriali gestite da acconciatori ed estetiste.
È quanto emerge da una ricerca del Centro studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato i dati Infocamere.
In particolare, 2.124 operano in provincia di Lecce.
A queste attività, si aggiungono, poi, 103 centri per il benessere fisico, di cui 10 in provincia di Lecce.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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