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Attualità

Elezioni comunali, l’ultimo appello

A meno di 48 ore dall’apertura dei seggi elettorali abbiamo rivolto tre domande ai candidati sindaco di San Donato di Lecce, Giurdignano, Otranto, Santa Cesarea Terme, Spongano, Montesano Salentino, Salve, Alezio e Sannicola

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SAN DONATO DI LECCE


Alessandro Quarta: «Diamo forza alla città»


1 – Le priorità di questo secondo mandato nell’immediato saranno sicuramente legate alla cantierizzazione dei tanti finanziamenti ottenuti in questi anni.


2 – Realizzazione di una “strada parco”, ossia una circonvallazione che unisca l’abitato di San Donato e Galugnano. Completamento delle reti idriche e del sistema di raccolta delle acque pluviali su tutto il territorio. Realizzazione del PUG che possa consentire una corretta pianificazione territoriale.


3 – Spero che gli elettori decidano di continuare un percorso amministrativo virtuoso e dare così forza alla città stessa. In questi anni abbiamo portato avanti una politica di grande rilancio dell’immagine di San Donato e Galugnano. Sono stati conseguiti quasi dieci milioni di euro di finanziamenti in tutti i settori: urbanistica, lavori pubblici, cultura, eventi, ambiente. Sono stati spesi bene e condotti al termine i lavori della precedente amministrazione per altri sei milioni di euro. è stata condotta un’attenta politica di riequilibrio economico e finanziario del comune. Il Comune, oramai rimasto senza dipendenti comunali, è stato reintegrato nelle risorse umane principali ed ora dispone di uffici, tornati pienamente operativi.


Salvatore Tanieli: «Esperienza, idee, entusiasmo»


1 – Avvio di uno studio sulla viabilità per migliorare la vivibilità di alcune strade comunali e la sicurezza di pedoni e ciclisti. Costituzione di una consulta di giovani per comprenderne le esigenze e renderli cittadini attivi e di una consulta di commercianti ed artigiani per renderli protagonisti delle scelte e dello sviluppo territoriale. Realizzazione di un progetto per la rigenerazione delle strade rurali.


2 – Piano urbanistico generale come strumento di tutela e valorizzazione del territorio. Incentivazione e sviluppo dell’agricoltura e recupero degli antichi mestieri. Incentivazione di un nuovo modello integrato di servizio sociale attraverso il potenziamento di servizi per giovani e famiglie (prescuola-postscuola,  sistemazione delle strutture sportive presenti sul territorio e Bando per la gestione ed il completamento/miglioramento delle stesse).


3 – Perché le comunità di San Donato e Galugnano hanno diritto ad essere governate con coraggio, determinazione e competenza. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza, il nostro vissuto, le nostre idee ed il nostro entusiasmo attraverso un serio impegno per la promozione del territorio e il miglioramento della qualità della vita.






GIURDIGNANO


Donato Fanciullo: «Perse troppe occasioni»


1 – Riaprire la biblioteca comunale, con tanta fatica realizzata durante il mio precedente mandato da sindaco e ahimè immediatamente chiusa dalla sindaca Gravante. Ripartirei subito con l’iter di adozione del PRG Intercomunale con Otranto, totalmente ed incredibilmente abbandonato. Abbiamo buttato via tante opportunità di crescita e sviluppo per colpa dell’amministrazione Gravante che nessuno ci potrà più restituire; dobbiamo fare in fretta e liberarci della politica del fare poco e male ed iniziare a volare alto. Ridare vigore ai servizi alla persona che non possono essere affidati ad iniziative estemporanee ma ad un sistema condiviso e che guardi ai reali bisogni della gente.


2 – Abbattere gli inutili campanilismi, fare sistema con gli altri Comuni e portare a termine la pianificazione territoriale con la Città dei Martiri; risollevare l’economia del paese per limitare l’abbandono della nostra terra da parte delle giovani generazioni; ricucire il tessuto sociale oggi assolutamente lacerato e riformare lo spirito di comunità che noi salentini conosciamo ma che stiamo un po’ dimenticando.


3 – Gli elettori, dopo avermi visto all’opera per 10 anni da Sindaco, conoscono la mia lealtà, la mia passione per il territorio di Giurdignano e la mia sincera generosità nello  spendermi completamente e sinceramente per il raggiungimento del bene comune.


Monica Gravante: “Completeremo il lavoro


1 – Dare subito seguito ai finanziamenti già presi e predisporre le gare per: la realizzazione di un asilo nido in via San Paolo (per un importo di 840 mila euro); l’ampliamento della palestra e la realizzazione di nuovi impianti sportivi nel plesso scolastico di via Piave (230mila euro); per la realizzazione di un centro culturale e teatrale per un importo di 300mila euro. Questi sono tutti finanziamenti del Pnrr che si aggiungono agli 800 mila euro assegnatici per i sistemi di gestione delle acque pluviali.


2- Recuperare il complesso monastico di Centoporte che la mia amministrazione è riuscita ad acquisire; creare un itinerario turistico nel giardino megalitico per il quale abbiamo già chiesto un finanziamento di oltre un milione di euro. Stessa cifra chiesta per il restauro della cripta bizantina di San Salvatore e la riqualificazione delle aree del centro storico. Chiesto un altro finanziamento di oltre 700 mila euro (previsti anche interventi di privati) per la ristrutturazione del campo sportivo “Giuseppe Bello” e la realizzazione della città dello sport, con piscina, campi di padel, tennis, ecc.


3 – Gli elettori non potranno che scegliere me perché garanzia di operatività, di fatti, di sostanza e non di apparenza. Gli elettori sono testimoni di quello che sono stati i miei primi due mandati amministrativi: 10 anni di duro lavoro. Non c’è nessun cittadino di Giurdignano che non sia testimone del mio operato. Io rappresento, costituisco e sono la garanzia per il territorio.






OTRANTO


Francesco Bruni: «Parola chiave transizione ecologica»


1 – Riforestazione, con un piano di realizzazione che guarda al futuro; il riciclo delle acque reflue per l’agricoltura spostando il depuratore lontano dalla zona abitata, la creazione di un’area marina protetta.


2 – Priorità la destagionalizzazione del turismo, creando opportunità di lavoro per i giovani oggi costretti ad emigrare. Sfruttare al meglio i fondi del PNRR e creare zone franche urbane, ambiti territoriali in cui vengono favoriti gli investimenti in ogni settore attraverso agevolazioni fiscali e previdenziali, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico, sociale e occupazionale. Qualche progetto è già stato avviato come quello dell’area di sgambatura dei cani, altri sono in fase di avvio come quello delle piste ciclabili, la rigenerazione delle zone di bene paesaggistico e di beni culturali. In via di proposta, invece, progetti riguardanti i poli sportivi, il collegamento tra il centro e le periferie, il potenziamento della fogna bianca, ecc. Il nostro programma è volto a contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Parola chiave, in questo caso, è transizione ecologica. Progetti che renderebbero Otranto “più grande e più attrattiva”. Puntando su risorse importanti per la valorizzazione del borgo idruntino.


3 – Insieme non è solo il nome della lista, ma un vero e proprio mantra. Per i dodici candidati all’amministrazione di Otranto, infatti, la coesione e la collaborazione sono le basi su cui dovrà poggiare la politica che propongono.


Lavinia Puzzovio: «Arrivata l’ora di un nuovo inizio»


1 – Rendere più facile l’accesso alla casa ai giovani che vogliono realizzare il loro progetto di vita in città. Molti sono costretti a cercare residenza altrove per via di una offerta abitativa poco incoraggiante.  Studieremo un programma agevolativo e sfrutteremo le possibilità previste dal nuovo strumento urbanistico. Ci occuperemo dell’offerta culturale, dotando Otranto di un suo teatro, collegato al Teatro Pubblico Pugliese e in grado di ospitare le compagnie locali ed offrire una stagione di grandi eventi. Urgente un potenziamento dell’offerta turistica che passi dalla portualità e dalla qualità dei servizi collegati e dal supporto alla rete di operatori che producono economia sul territorio.


2 – Mettere a sistema le identità e le risorse del territorio per fare di Otranto una meta straordinaria che offre bellezze e esperienze uniche e esalta i suoi tratti distintivi attraverso un moderno sistema di comunicazione e un brand territoriale. Lavoreremo a una città aperta e connessa che valorizzi aree e percorsi rurali anche attraverso un sistema di mobilità riorganizzato e sostenibile che risolva anche gli ingorghi in centro città nei periodi più caldi.  Intendiamo inoltre istituire una collaborazione permanente con l’Università del Salento mettendo a disposizione uno dei beni immobili del Comune adibendolo a dipartimento/corso distaccato dell’Università (possibilmente di matrice economico/turistica), anche per creare un indotto di lavoro inedito per la città al di fuori dei mesi estivi.


3 – È arrivata l’ora di un nuovo inizio.  Una nuova pagina che ha bisogno di autori nuovi, capaci di ascoltare e intercettare realmente la domanda di cambiamento per liberare le migliori energie. Vogliamo aprire questa città al mondo costruendo una visione moderna in cui si possano riconoscere tutti: è la migliore arma per centrare progetti ambiziosi all’altezza di Otranto.






SANTA CESAREA TERME


Pasquale Bleve: «Tangenziale non più rinviabile»


1 – A Cerfignano completeremo e metteremo in fruizione via Ortigrandi e contrada Poste, strade strategiche, ignorate per ben 53 anni. A Vitigliano completeremo Palazzo Gargasole, (intercettato finanziamento di circa 1,5 milioni, coofinanziato dall’ente) che ospiterà biblioteca multimediale, sale convegni, sale lettura, caffè letterario, spazi per giovani e associazioni. A S. Cesarea, dopo la messa in sicurezza del costone roccioso e la riapertura e la fruizione alla libera balneazione delle aree di Archi, Fontanelle, Mare Piccolo, oltre all’incantevole Baia di Porto Miggiano, va pensata ed attuata la riqualificazione di quelle aree, con un arredo urbano e tanto verde. Si dovrà porre mano al recupero della pineta e delle aree boschive dove cervelli bacati e mani scellerate hanno distrutto quanto posto a dimora nei primi 50 anni del secolo scorso.


2 – L’obiettivo è rendere S. Cesarea sempre più attrattiva, accogliente, accessibile; fare del turismo e del termalismo un binomio portante strategico dello sviluppo. Incentiveremo sempre più il turismo del benessere, enogastronomico, un turismo lento, convegnistico, degli eventi, in sinergia con il locale Istituto Alberghiero. Opera non più rinviabile è la tangenziale. Il centro di S. Cesarea, va salvaguardato e ciò avverrà, se verrà realizzata una strada che bypassi il centro termale. L’altra è il PUG che dovrà accompagnare Comune e frazioni verso il futuro.


3 – Perché è ancora viva, in me e nei componenti la lista civica “Insieme con responsabilità”, la passione iniziale di fare cose importanti, utili e belle per Santa Cesarea Terme e per le sue due frazioni, Cerfignano e Vitigliano.


Claudio Mangia: «Il nostro programma di rilancio»


1 – La redazione del piano per l’eliminazione delle numerosissime barriere architettoniche attualmente presenti; la creazione di una Consulta del Turismo con tutti gli attori del settore per lavorare sulla programmazione dell’imminente stagione estiva; il rilancio del settore termale, con l’avvio di un serio confronto con Regione Puglia.


2 – L’ampliamento dello scalo d’alaggio con pontili mobili e la verifica della fattibilità dei progetti per la realizzazione di un porticciolo turistico; la realizzazione di una circonvallazione a Santa Cesarea Terme per pedonalizzare il centro; la ristrutturazione dei PIM e l’affidamento della struttura ai giovani del territorio.


3 – Sono alla guida di un gruppo composto da decine di giovani, professionisti, attivisti impegnati nella formulazione di proposte concrete per il rilancio del nostro Comune. L’inconsistenza e l’incompetenza delle amministrazioni Bleve sono evidenti a chiunque. È ora di guardare oltre. Il nostro è un programma concreto di rilancio. Insieme possiamo fare bene.






SPONGANO


Mauro Polimeno: «Programma di rinascita»


1 –  Occorre attivare da subito una serie di efficaci politiche sociali come il servizio di assistenza domiciliare/infermieristica ai bisognosi, promuovendo anche convenzioni con le associazioni di volontariato mirate all’inclusione sociale ed all’assistenza. Inoltre è prioritario un impegno particolare verso i giovani, collaborando con le associazioni sportive e culturali, agevolando l’aggregazione e sostenendoli nella nascita di attività imprenditoriali attraverso la creazione di incubatori d’impresa e corsi professionali gratuiti. Vanno affrontate le problematiche   dell’ambiente con progetti sperimentali di sensibilizzazione, a cominciare dalla raccolta differenziata.


2 – Bisogna innanzitutto cogliere tutte le opportunità che il PNRR mette a disposizione, con progetti credibili e finanziabili, come la riqualificazione urbana nonché rurale di tutto il territorio. Vanno ripensate le politiche di bilancio, evitando aumenti di tasse e tariffe, con l’obiettivo di contenere la elevata pressione fiscale. Incrementare i rapporti di collaborazione con il mondo della scuola e delle famiglie, adeguare gli edifici scolastici, riportare la dirigenza scolastica nel Comprensivo di Spongano.


3 – Insieme a tutti i componenti della lista abbiamo deciso di assumerci comuni responsabilità verso i cittadini con un programma operativo di rinascita, crescita e sviluppo del paese che deve tornare ad essere un credibile punto di riferimento per l’intero territorio limitrofo.


Gigi Rizzello: «Servizio alla collettività»


1 – Sarà indispensabile completare le opere pubbliche già iniziate in questi anni ed avviare il lungo percorso di concretizzazione dei diversi finanziamenti PNRR che, con impegno ed attenzione, siamo riusciti ad ottenere per la nostra comunità: la Cittadella dello sport, il Polo dell’infanzia e l’intervento di Edilizia Residenziale Pubblica sono i primi tre grandi progetti che determineranno un immediato sviluppo del territorio con nuovi servizi per i cittadini.


2 – Il nostro programma si compone di una serie di proposte concrete ed attuabili, che nascono dalla voglia di rispondere alle istanze e ai bisogni di Spongano e si arricchiscono dell’esperienza maturata nel precedente mandato. Vorremmo proseguire con l’ammodernamento della rete pubblica di illuminazione, con la messa in sicurezza di tratti stradali e con nuovi investimenti finalizzati a rendere Spongano un comune sempre più a misura di cittadino.


3 – Gli elettori dovrebbero scegliere la nostra squadra per dare continuità all’azione amministrativa iniziata cinque anni fa e poter così portare a compimento i tanti progetti già avviati in questi anni. Partire dall’esperienza vissuta per indicare le linee lungo le quali guardare con fiducia alla Spongano di domani e all’idea di una comunità vera, partecipata e moderna, rafforzando così la nostra idea di politica intesa come servizio alla collettività.






MONTESANO SALENTINO


Giuseppe Maglie: «Percorso virtuoso»


1 – Collaudo alla nuova scuola media per poter ospitare i ragazzi a settembre; partire con i lavori di costruzione del nuovo asilo nido e riaprire Palazzo Bitonti, completamente arredato, per continuare una vera e propria rinascita culturale, anche grazie all’apporto che potrà venire dal Centro-studi di etnografia e antropologia “Il Male di San Donato”.


2 – Immagino una comunità che possa partecipare ancora più attivamente alla politica del paese grazie magari all’apporto di idee dei più giovani. Tra gli obiettivi penso al potenziamento della Fiera di San Donato, alla piena realizzazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche e alla attuazione di tutti i progetti di Aree Interne di riqualificazione e ripensamento del paesaggio post-xylella che darebbero nuova linfa e un nuovo volto al nostro territorio.


3 – Per i problemi risolti e i tantissimi risultati raggiunti in questi cinque anni, per continuare un percorso amministrativo estremamente virtuoso che sarebbe molto utile non interrompere e poter continuare sulla linea del buon governo. Tanti sono stati i progetti che abbiamo già realizzato in questa legislatura nei diversi ambiti, dai lavori pubblici all’ambiente, dallo sport alla cultura, dall’energie alternative al turismo, ai servizi sociali, ecc… Sarebbe molto importante adesso portare a termine tutti i progetti ancora in itinere e iniziare quelli in cantiere per completare un processo di cambiamento e di miglioramento del nostro comune che è tangibile e già ben visibile alla comunità.


Massimo Maglie: «Per un cambiamento concreto»


1 – In base alle esigenze della nostra comunità locale le prime tre cose sulle quali metteremo mano saranno: incentivare la partecipazione dei cittadini alla vita politica e territoriale creando un ambiente favorevole agli investimenti e al miglioramento dell’economia locale; la riqualificazione del centro storico; affrontare le problematiche di decoro ambientale, di protezione delle aree verdi pubbliche e realizzazione di aree per cani. Migliorare anche i servizi essenziali come l’assistenza sanitaria.


2 – Migliorare la qualità della vita nella comunità e lo sviluppo del territorio. Tra i più importanti lo sblocco delle aree della Zona C. Poi la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, con la promozione del turismo e del commercio locale affinché si creino nuovi posti di lavoro attraverso una collaborazione tra enti locali e cittadini, la cui interazione e partecipazione risolverebbero tanti problemi specifici che interessano ancora la comunità locale.


3 – Perché abbiamo a cuore il miglioramento della vita dei cittadini, sfruttando le nostre capacità di lavorare in modo collaborativo e di ascoltare le loro esigenze. Siamo una lista ben strutturata, che ha a cuore il cambiamento concreto e l’estinzione della politica stantia che persiste da anni. I cittadini devono avere la possibilità di esprimere la propria opinione politica senza essere influenzati da pressioni esterne o coercizione da parte di terzi, o da informazioni false o fuorvianti.






SALVE


Simona Conte: «Ricostruiamo senso di cittadinanza»


1 – Pulizia e decoro dei centri urbani e dell’intero territorio con particolare riferimento alle marine e al litorale (dragaggio delle foci del canale, ripascimento della spiaggia di Torre Pali, messa in sicurezza della Torre costiera) e sfalcio dell’erba nelle strade rurali. Affidamento del servizio di salvataggio, pulizia degli arenili e delle dune. Riapertura definitiva al traffico di via PP Cardone.


2 – Completamento dei lavori finalizzati alla riapertura della piscina comunale. Ripresa dell’iter di approvazione del PUG e del Piano Comunale delle Coste con relativa ridefinizione della dividente demaniale per pianificare l’intero territorio comunale e costiero tenendo presenti i principi di salvaguardia, tutela e valorizzazione. Rigenerazione dei centri antichi di Salve e Ruggiano e del paesaggio rurale. Realizzazione di una pista ciclabile che attraversi il territorio.


3 – Perché vuole prendersi cura delle persone, della comunità e del territorio per ricostruire quel senso di cittadinanza, di sana convivenza civile e coesione sociale, capace di valorizzare le risorse umane e territoriali necessarie per generare nuove politiche di restanza e ritornanza. Una proposta civica che vuole rappresentare i bisogni, le ansie e le attese dell’intera comunità senza alcuna distinzione per proiettarsi tutti insieme in un futuro di serenità, armonia e benessere.


Francesco Villanova: «Completiamo opere e progetti avviati»


1 – Il nostro primo impegno sarà innanzitutto quello di completare le opere ed i progetti già avviati. Punteremo, inoltre, a un coinvolgimento sempre più forte dei cittadini nell’attività amministrativa, al fine di renderla ulteriormente più mirata ed efficace. La nostra terza priorità sarà quella di rafforzare i servizi sociali e le iniziative rivolte soprattutto alle fasce più deboli e disagiate.


2 – Presto realizzeremo progetti già finanziati, molto importanti per le attività ricreative e di socializzazione, ovvero il campo da calcio in erbetta a Salve ed il palazzetto dello sport a Ruggiano e l’acquisto dello storico e splendido Palazzo Ramirez. Continueremo poi a potenziare l’offerta turistica, implementando i servizi e realizzando nuove iniziative culturali e occasioni di svago per incrementare il flusso dei visitatori.


3 – Per dare continuità a tutto ciò che siamo riusciti a realizzare e ad avviare insieme in questi cinque anni, profondendo sempre il massimo impegno e lavorando nel segno della legalità, della giustizia e della solidarietà sociale a beneficio dell’intera collettività.






ALEZIO


Andrea Barone: «Sblocchiamo il settore urbanistico»


1 – Daremo seguito concreto alle nostre idee, con la realizzazione di diverse opere pubbliche, per le quali abbiamo già ottenuto il finanziamento. Alcune sono già in corso di esecuzione: la riqualificazione del centro storico, con l’istallazione del basolato per 730mila euro; il rifacimento del campo sportivo, finalmente in erba sintetica, (900mila euro); l’ampliamento dell’Ecocentro comunale, con nuovi servizi, (300mila euro), l’ampliamento della scuola materna da destinare a polo dell’infanzia (1,2 milioni) e l’intera riqualificazione della Scuola Media (1,8 milioni di euro).


2 – Va sbloccata l’urbanistica legata a un piano regolatore vecchio e obsoleto. Vogliamo sbloccare le lottizzazioni attraverso la creazione di mini comparti; promuovere e valorizzare la nostra zona artigianale, prevedendo la possibilità di commercializzare i prodotti delle aziende presenti e destinando un’area comunale a servizi. L’iter è già in atto. Ristruttureremo i locali del cimitero comunale per destinarli alla casa del commiato.


3 – Perché il nostro punto di forza è il «Gruppo», con cui abbiamo amministrato, che si presenta compatto e coeso.  Alezio deve continuare il suo percorso di crescita e partecipazione: siamo stati presenti sul territorio, con il nostro impegno, serio e responsabile, per qualsiasi tipo di necessità e rappresentiamo la continuità dell’azione di cambiamento in atto. Alezio non può permettersi un salto nel passato, deve correre verso il futuro!


Vincenzo Romano: «Necessario dare una svolta»


1 – Mettere intorno ad un tavolo Regione, tecnici comunali, proprietari dei lotti, tecnici dei piani di lottizzazione e amministrazione comunale per cercare una soluzione che sblocchi quei piani. Molto importante non solo per il comparto edilizio, ma anche per l’intera economia locale. L’emergenza è restituire dignità e decoro a molte aree a verde come la scalinata della Lizza, via Salvo d’Acquisto, i parchi l’Assunta e Vittime delle mafie, la zona artigianale, ecc., totalmente abbandonate da anni e solo in questi ultimi giorni frettolosamente considerate. Rivedere la pianta organica del comune con l’individuazione di figure indispensabili al funzionamento efficace e efficiente della macchina amministrativa.


2 – Completamento della fognatura pluviale. Ampliamento del cimitero con nuovi parcheggi e sistemazione dell’impianto di elettrificazione dell’intero comparto. Attuazione di una Cooperativa di comunità.


3 – Perché è necessario dare una svolta affinché Alezio torni ad essere un paese normale, una comunità solidale, inclusiva, aperta al dialogo, un paese nel quale gli amministratori lavorino per servire e non per comandare; un paese che valorizzi sul serio la sua storia, i suoi monumenti, le sue tradizioni, le sue ville di campagna. Perché nella mia lista ci sono competenze, professionalità, esperienze e sensibilità. Perché abbiamo già sprecato 5 anni, e non possiamo permetterci di sprecarne altri cinque.






SANNICOLA


Pippi Nocera: «Con il coinvolgimento di tutti»


1 – Se sarò eletto Sindaco istituirò il mercato contadino presso l’area mercatale. Contemporaneamente ritengo prioritaria l’apertura della casa comunale a tutti i cittadini per dare risposte alle loro esigenze e l’attivazione di un bando per l’apertura dell’Asilo Nido, dando anche sostegno alle famiglie per l’accesso agli aiuti statali e regionali.


2 – La realizzazione della circonvallazione Nord che snellisca i problemi di traffico del periodo estivo. Il sostegno al rilancio della città della salute con i fondi da PNRR e, in ultimo, ma non per importanza, la messa in atto di interventi di riqualificazione di tutta l’area costiera per incentivare le attività turistiche partendo dalla riapertura della colonia Stajano.


3 – Perché Sannicola Futura propone un modello amministrativo orizzontale, che non prevede un uomo solo al comando ma la partecipazione il coinvolgimento di tutti gli uomini e le donne della nostra comunità nelle scelte programmatiche. Crediamo che una cittadinanza attiva sia l’unico strumento efficace per il migliorare il futuro della nostra terra.


Graziano Scorrano: «Continueremo a rivoluzionare il paese»


1 – Se sarò eletto Sindaco le prime tre azioni in programma sono: siamo già pronti per modificare lo strumento urbanistico ad iniziare dall’inutile maxi comparto della zona rossina dando la possibilità di edificazione nelle zone C presenti. La realizzazione del nuovo palazzetto dello sport in via Sferracavalli adiacente al campo sportivo ed al bocciodromo che costituirà un polo sportivo d’eccellenza.  Ultimo punto la riqualificazione totale del parco degli ulivi con nuove offerte e servizi per i cittadini.


2 – A medio e lungo termine la realizzazione della circonvallazione nordovest per diminuire il traffico veicolare nel centro abitato. La riqualificazione del centro storico nelle zone rimanenti e la riqualificazione del campo sportivo comunale attrezzandolo di manto in erba sintetica.


3 – Sannicola cambia è l’espressione di tutti i cittadini che hanno a cuore l’interesse generale e che in questi anni ci hanno supportato e continuano a farlo. Abbiamo innegabilmente rivoluzionato il nostro paese con passione, impegno e lavoro e continueremo a farlo con il loro aiuto.






Attualità

Tricase Solidale: pranzo di Natale per tutti

Distribuiti pranzi completi famiglie in difficoltà e a persone sole. Gianluca Errico (Tricasèmia): “Il loro sorriso il nostro regalo di Natale più bello”

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Anche a Natale Tricase si conferma Solidale.

Nell’ambito del progetto che coinvolge le associazioni locali, infatti, sono stati distribuiti  22 pranzi completi a famiglie in difficoltà e a persone sole.

Il loro sorriso è il nostro regalo di Natale più bello”, ha commentato Gianluca Errico presidente di Tricasèmia, che poi ha ringraziato tutti “i volontari del progetto Tricase Solidale, che, nel giorno di Natale, hanno distribuito i pasti. Ci tengo a ringraziare anche
l’Associazione Nazionale Carabinieri di Tricase, l’Agriturismo Gli Ulivi e tutte quelle attività che contribuiscono sempre all’azione Solidale di Tricasèmia”.

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Approfondimenti

Il presidente Vadrucci della Camera di Commercio fra passato e futuro

Sono stati tre anni faticosi ma esaltanti. E soprattutto sono stati tre anni fatti insieme: io, il Segretario Generale, Francesco De Giorgio, la struttura camerale e, soprattutto, la Giunta e il Consiglio della Camera di Commercio di Lecce. Uscivamo da un periodo di pandemia che aveva provocato molti problemi al mondo produttivo salentino…

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INTERVISTA ESCLUSIVA

di Giuseppe Cerfeda

Lei è presidente della Camera di Commercio di Lecce da tre anni. Vuole fare un primo bilancio di questa esperienza?

«Sono stati tre anni faticosi ma esaltanti. E soprattutto sono stati tre anni fatti insieme: io, il Segretario Generale, Francesco De Giorgio, la struttura camerale e, soprattutto, la Giunta e il Consiglio della Camera di Commercio di Lecce. Uscivamo da un periodo di pandemia che aveva provocato molti problemi al mondo produttivo salentino. 

Le imprese della nostra provincia hanno avuto in questi tre anni la forza di credere nelle loro idee, di riprendere la produzione, di guardare avanti, cercando di utilizzare l’innovazione tecnologica e le possibilità che la Camera di Commercio, come casa delle imprese, ha messo loro a disposizione. 

Insieme alle Associazioni di categoria che compongono gli organi camerali, abbiamo trovato la possibilità di sostenere questa volontà di ripartire. Vorrei ricordare una iniziativa per tutte: abbiamo trovato nelle pieghe del bilancio un milione di euro per aiutare le imprese salentine a far fronte agli aumenti del costo dell’energia, causa delle situazioni penalizzanti per la nostra economia e le nostre aziende. 

In questo modo abbiamo aiutato il mondo produttivo salentino a ripartire senza troppi costi aggiuntivi che avrebbero potuto mettere a terra numerose attività».

Qual è lo stato attuale del tessuto economico e sociale della nostra provincia?

«Stiamo ancora lavorando con tutti gli imprenditori per cercare di emergere in un contesto che sconta un lungo momento negativo in campo nazionale e internazionale. 

La globalizzazione ha lasciato uno strascico pesante per il nostro tessuto produttivo, perché le attività per le quali una volta eravamo in grande evidenza, tessile e abbigliamento, calzaturiero e manufatturiero di qualità, una volta portate in Paesi a più bassi costi, non sono ancora rientrate nel nostro ambito. 

Ci siamo quindi dovuti reinventare le produzioni, puntando sui marchi e sulla qualità. 

Per fortuna alcune aziende leader sono riuscite a ripartire con queste nuove direttrici di sviluppo, ma la condizione internazionale non è particolarmente favorevole. 

Cominciamo a sentire l’affanno dei costi della transizione verso la sostenibilità, richiesta dalle norme europee. 

I costi di guerra, in un Mediterraneo sempre più centrale come scacchiere senza pace, non aiutano lo sviluppo dei commerci e delle transazioni. Contemporaneamente i cambiamenti climatici stanno stressando la nostra agricoltura, che pure continua ad avere prodotti di grande pregio. La Xylella ha lasciato danni dappertutto.

Ma ci sono anche iniziative che guardano all’innovazione tecnologica. I giovani, prima di decidere di scappare in altri paesi, investono energie e voglia di fare, qui, sul territorio salentino. 

La Camera di Commercio di Lecce cerca di cogliere ogni occasione per agevolare queste iniziative nuove, aiutando al contempo le aziende tradizionali ad evolversi verso traguardi internazionali, sfruttando le risorse che la Regione e Governo, con ZES Unica e Fondi di coesione e le norme europee del PNRR, mettono a disposizione. 

Lavoriamo ogni giorno in questa direzione, contando anche sul favore che il brand “Salento” ha acquisito in campo nazionale e internazionale, supportato dall’appeal turistico e culturale. Siamo a disposizione, insieme alle altre Istituzioni locali, del mondo economico salentino. 

Non dobbiamo rallentare e sono fiducioso che riusciremo a far aumentare la velocità all’economia del Salento».

Se dovesse indicare pregi e difetti del mondo economico salentino?

«Pregi e difetti non sono sempre uguali. Non sono tra quelli che dicono che ci sono difetti caratteriali nei nostri imprenditori. Ormai viviamo in un mondo globalizzato e sappiamo quello che possiamo e non possiamo fare. 

Un fattore molto penalizzante è il decentramento geografico della nostra terra, rispetto ai mercati europei di riferimento. Scontiamo da sempre – in questo periodo ancora di più – una marginalità nei trasporti che rende più difficoltosa la nostra penetrazione sui mercati internazionali. Le strutture e le infrastrutture dovrebbero aiutarci a cambiare le cose, ma ci vuole anche una nuova politica industriale che faccia del Mediterraneo un punto di riferimento industriale e commerciale diverso, evitando che si “infiammi” in quelle guerre che ne stanno riducendo l’importanza geopolitica e commerciale. 

Nel frattempo, la caparbietà, che è uno dei pregi della nostra classe imprenditoriale, deve essere ancora più efficace per resistere e trovare strade alternative per le produzioni del nostro territorio. Le Istituzioni, però, devono eliminare gli ostacoli che ancora si frappongono. 

La Camera di Commercio diventa così anello di collegamento e cerniera con le Istituzioni, per mettere in pratica norme e percorsi al servizio dell’imprenditoria locale, riducendo la burocrazia e favorendo la spinta che gli imprenditori più avveduti cercano attraverso l’innovazione tecnologica e le nuove tecniche produttive. 

Non è facile, ma ci impegniamo tutti in questa direzione».

Lei è del sud Salento e non ha mai nascosto la sua attenzione verso quella porzione di territorio, sforzandosi perché non venga snobbata com’è accaduto per tanti anni. L’adeguamento della SS. 275 ne è l’esempio lampante…

«Forse siamo arrivati al punto in cui, anche per la 275, non si possono fare più passi indietro. La strada che porta a Santa Maria di Leuca, fondamentale per lo sviluppo del sud Salento, dovrà presto essere una realtà. 

E questo grazie all’impegno di tanta parte della comunità di quei territori, anche se abbiamo dovuto piangere troppi morti. Abbiamo aggiunto la nostra opera a quella di tante istituzioni, associazioni e cittadini del basso Salento. 

Ma non dobbiamo fermarci perché altre infrastrutture hanno bisogno della nostra attenzione e del nostro impegno per proiettarci nel futuro».

Siamo a Natale. La Confartigianato ha fatto appello per comprare prodotti salentini: vuole aggiungere il suo di appello?

«La Confartigianato – di cui mi onoro di far parte – è sempre stata molto sensibile a questo problema. Impegnarci a privilegiare negli acquisti prodotti e oggetti che vengono dalle nostre aziende, è il modo più intelligente di sostenere la nostra economia e di fare un buon affare. 

Anche perché i prodotti del lavoro delle nostre operaie e dei nostri artigiani, le eccellenze delle nostre terre non sono secondi a nessuno. 

Lo sanno anche fuori dal Salento, tanto che le nostre aziende più attrezzate stanno rispondendo con l’e-commerce, alle richieste che vengono dagli acquirenti nazionali ed esteri. 

Segno che abbiamo conquistato il cuore, la mente e… il palato di tanta gente».

Ancora due anni per terminare questo primo mandato. Pensa che ce ne sarà un secondo, per lei, come Presidente della Camera di Commercio di Lecce?

«Per adesso c’è tanto lavoro da fare per cercare di raccogliere i frutti delle idee e del lavoro che, con la Giunta e il Consiglio camerale, abbiamo introdotto per aiutare la transizione del mondo produttivo salentino. 

Ci sono veramente tante idee, che cerchiamo di arricchire di risorse per poterle realizzare. 

È questo il nostro primo obiettivo, da raggiungere anche attraverso le relazioni che ho incominciato ad intraprendere con il resto del mondo produttivo italiano, grazie al mio ruolo di vice presidente nazionale di Unioncamere. 

Il resto lo decideranno soprattutto i rappresentanti delle varie categorie produttive. 

Io sono al servizio, insieme alle strutture camerali, delle imprese del nostro territorio».

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AQP: anche a Natale offre un servizio che fa acqua da tutte le parti

Questa notte anche casa mia è venuto Babbo Natale. A dire il vero non l’ho visto, ma mi ha fatto trovare, nella buca delle lettere, verso le 18, una lettera dell’AQP che non conteneva gli auguri di Natale.

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di Luigi Zito

Questa notte anche casa mia è venuto Babbo Natale.

A dire il vero non l’ho visto, ma mi ha fatto trovare, nella buca delle lettere, verso le 18, una lettera dell’AQP che non conteneva gli auguri di Natale.

Tutti noi siamo sappiamo quanto sia importante preservare e non sprecare l’acqua, in questo periodo poi, in cui ce la menano in tutte le salse che “siamo in riserva”, bisognerebbe essere più  accorti e attenti. E va bene!

Ebbene, dicevo, Babbo Natale Aqp, che non so se viaggia con le renne, con la scia luminosa o con gli elfi al seguito, è comparso di persona, personalmente, con un corriere privato e personale e mi ha fatto regalo (recapitato) di un plico contenete una fattura in cui mi si intima di pagarla entro il 24 novembre 2024!!!

Ci ho riflettuto un attimo prima di imbarcarmi sulla mia DMC12”, la famosa DeLorean, del film “Ritorno al Futuro”, poi convinto di non poter rivaleggiare con la proverbiale correttezza e precisione dei vertici e affini dell’AQP, ho lottato, insistito, battagliato, sono salito sull’auto, fino a quando non mi sono reso conto che la macchina non partiva: Marty con un ghigno beffardo mi sorrideva e lo scienziato matto mi ripeteva stare tranquillo che il pazzo non sono io.

E’ vero i servizi dell’Aqp, da quando ne ho memoria, non hanno mai brillato, ricordo ancora quando d’estate lamentai lo scarso getto d’acqua che non ci permetteva di fare nulla in casa: si presentarono dei dipendenti AQP, alle 7 del mattino, per verificare che il flusso raggiungesse la portata minima obbligatoria per contratto, e vennero coscienti  all’alba quando a quell’ora il mondo intero dormiva  e… indovinate un po’? La portata minima era garantita. Geniali. 

Oggi mi chiedono, con garbo, la notte di Natale, quando siamo tutti più buoni ed inclini al perdono, di tornare indietro nel tempo, anche solo di un mese per pagare una bolletta sputata fuori da chissà quale pazzo e incontrollato sistema; con creanza, in questa Magica notte, mi postulano, che potrebbero esserci delle correzioni di prezzo, per eccesso, per ritardo nel momento del pagamento; mi mendicano, con grazia, legata alla notte dell’avvento, che “i pagamenti delle bollette precedenti sono regolari, salvo ulteriori verifiche (!)”. 

Non so se questa mia raggiungerà mai i vertici o colori i quali vengono da noi profumatamente pagati per fornirci un servizio (chiamiamolo tale) che, a proposito di liquidi, fa acqua da tutte le parti.

Non so se e quando dovremo aspettare per ricevere un minimo di attenzione e quando potremo difenderci adegutamente da queste assurdità che, complice il Natale, spesso vengono perdonate.

Io mi sono portato avanti: poiché ero ancora in tempo, mancavano poche ore al Natale, ho affidato nelle mani sicure del vero Babbo Natale la mia letterina indirizzata ai responsabili dell’acquedotto pugliese, hai visto mai che magari propfio nell’aprire e leggere le letterine nella Santa Notte possano esaudire i miei sogni?

Quali sono? Quelli di ricevere un servizio degno di questo nome e vedere recapitate le fatture almeno qualche giorno prima che scadano! A Natale puoi…

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