Attualità
Emergenza profughi: il Salento è pronto
In caso di emergenza profughi, anche il Salento darà il suo contributo. Lo ha annunciato il vice Prefetto di Lecce, Claudio Sergi, intervenuto al seminario “Accettare la
In caso di emergenza profughi, anche il Salento darà il suo contributo. Lo ha annunciato il vice Prefetto di Lecce, Claudio Sergi, intervenuto al seminario “Accettare la diversità rende liberi”, organizzato a Tricase dal locale Istituto Professionale “Don Tonino Bello”. Gli ultimi accadimenti bellici e gli sviluppi della crisi in nord Africa hanno fatto stimare al Governo la possibilità di dover accogliere 50mila extracomunitari e il Ministro, Roberto Maroni, ha approntato un piano per dividerne un peso tra tutte le Regioni.
Per questo, come ha detto il vice Prefetto, “sollecitati dalla Prefettura di Palermo che gestisce questa emergenza, è già stato avviato un monitoraggio su tutto il territorio provinciale al fine di individuare delle strutture e metterle nelle condizioni di poter accogliere un certo numero di immigrati. Al momento, però, la situazione appare piuttosto tranquilla: dalla Prefettura di Lecce sono partite indicazioni su alcune strutture di accoglienza ma non si parla di grandi numeri, solo di qualche centinaio di immigrati che potremmo ospitare. In ogni caso la Prefettura se ne occuperà coinvolgendo le Forze dell’Ordine, le Associazioni specifiche dell’immigrazione sul territorio e quelle di volontariato. È una macchina che si mette in movimento sfruttando il contributo di ognuno a seconda delle proprie competenze”.
Sbarchi clandestini: noi facciam così…
Carabinieri e Guardia di Finanza. “Grande sinergia tra Prefettura, Questura e tutte le Forze dell’Ordine. Forniamo la prima assistenza e poi li conduciamo al Centro d’accoglienza”
Nella stessa circostanza sono intervenuti il Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Tricase, Andrea Bettini, e il Capitano della locale Tenenza della Guardia di Finanza, Massimo Graziano, che hanno raccontato le modalità dei loro interventi in caso di sbarchi di clandestini. Il capitano Bettini: “Quando ci viene segnalato un probabile sbarco verifichiamo la veridicità della segnalazione perché non è di rado che pescherecci vengano segnalati come barconi carichi di clandestini. Una volta verificato che sia un reale sbarco di clandestini mettiamo al corrente subito Prefettura, Questura, Comando provinciale della Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto (“con le quali c’è una grande sinergia”) per avere ausilio nelle ricerche degli sbarcati. Una volta individuati si fornisce loro la prima assistenza. Ricordandosi sempre che questi poveracci sono solitamente vittime di regimi e altre angherie non ultime quelle di chi gli ha “venduto” il viaggio in Italia. Che per tantissimi di loro è solo una tappa perchè vogliono raggiungere Belgio, Olanda, Germania, ecc. per cercare lavoro e vivere la loro vita. Dopo la prima assistenza, gli immigrati vengono riuniti e accompagnati al Centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto dove vengono rifocillati e se serve vestiti di abiti asciutti”.
“Se sono in buone condizioni di salute viene accertata la loro identità dopodiché vengono accompagnati presso i centri di accoglienza disseminati sul territorio nazionale. Ovviamente nello smistamento presso i centri si seguono delle regole: se c’è un nucleo familiare lo si tiene unito, altrimenti i maggiorenni vanno a Bari o Brindisi, i minori non accompagnati vengono portati nei centri adeguati che di volta in volta, con estrema difficoltà, riusciamo a trovare. Nel caso in cui invece, in cui si configura il reato di immigrazione clandestina vengono accompagnati presso l’autorità giudiziaria”. Il Capitano Bettini poi si è lasciato andare ad uno sfogo che lui stesso si è affrettato a catalogare come “assolutamente non politico ma tecnico, da addetto ai lavori: da quando è stato introdotto il reato di clandestinità le operazioni si sono complicate. Non c’è più ad esempio la possibilità di porre loro alcune domande per capire da dove vengono e con quali mezzi sono arrivati perché persone sottoposte ad indagine e quindi devono essere garantite. E questo chiaramente ci rende il compito più difficile”. Il graduato della Benemerita ricorda poi alcuni degli episodi che più lo hanno colpito: “Un paio d’estati fa sbarcò una coppia con una bimba di sette giorni. Si consideri che per molti di quelli che sbarcano sulle nostre coste il viaggio dura quasi un anno perché inizia in Iran, Iraq, Afghanistan, Pakistan… Quindi questa bimba è stata concepita ed è nata durante il viaggio della speranza. Allo stesso modo ricordo alcuni ragazzini di 8-10 anni arrivati da soli senza la famiglia che si era indebitata (“solo per la tratta finale il posto in barca costa 2-2.500 euro a persona a fronte di uno stipendio annuale che non supera i 60 euro”) nella speranza di regalare un futuro ai propri figli. Così come ricordo un ingegnere di 32 anni che al momento della visita, quando il medico gli alzò la maglietta per auscultarlo mostrò la schiena ricoperta di piaghe da frustate. Se un ingegnere va via dal suo Paese”, conclude il Capitano Bettini, “avrà sicuramente motivi validi e dovremmo ricordarcene quando carichi di pregiudizi sappiamo solo dire che vengono a rubarci il lavoro. Che poi è quel lavoro che in Italia nessuno vuole più fare”.
Anche la Guardia di Finanza collabora in nome di una sinergia che ha dimostrato di funzionare. Il Capitano della Tenenza di Tricase, Graziano, si sofferma su “tutto quella attività di Prefetture, Forze dell’Ordine e Organi Giudiziari che collaborano per prevenire il fenomeno. Quindi i rapporti con gli altri Stati e l’attività di intelligence per conoscere in tempo i movimenti e prepararsi ad accogliere. Le nostre coste vengono pattugliate giorno e notte dai mezzi di Carabinieri, Guardia di Finanza Capitaneria di Porto e da pattuglie aeree che tengono costantemente sott’occhio tutto il Canale d’Otranto. Una buona parte dell’attività viene svolta quindi per il controllo e quando si può, senza mettere a rischio l’incolumità dei passeggeri, si cerca anche di bloccare gli scafisti e tramite loro cercare di colpire le organizzazioni. Si provvede al sequestro e poi alla confisca dei mezzi utilizzati: di solito dei pescherecci ma ultimamente per depistare i controlli erano adibite al traffico umano anche delle barche a vela. A questo si aggiunga anche il fatto che in alcune circostanze il traffico di esseri umani si accompagna a quello delle sostanze stupefacenti e/o armi soprattutto nel viaggio di ritorno. Noi ci mettiamo impegno quotidiano grazie anche al supporto della società civile perché molti sbarchi sono stati intercettati e magari gli scafisti arrestati proprio su segnalazioni di gente comune. Appoggio della criminalità locale? Non si può escludere a priori ma allo stato dei fatti non emerge la presenza di nostri connazionali che si prestano a questo tipo di attività”.
Giuseppe Cerfeda
Appuntamenti
Miggiano si tinge di blu
Per la Giornata Mondiale il vecchio Municipio sarà illuminato del colore simbolo della consapevolezza sull’autismo, «un segno per ricordare che l’autismo va compreso, accolto e valorizzato»

Ogni anno, il 2 aprile, si celebra la Giornata Mondiale sulla Consapevolezza dell’Autismo, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa condizione che interessa milioni di persone in tutto il mondo.
L’iniziativa, mira a promuovere una maggiore comprensione dell’autismo e a supportare le famiglie.
Anche il Comune di Miggiano aderisce alla Giornata Mondiale sulla Consapevolezza dell’Autismo per promuovere una società più inclusiva e rispettosa delle diversità.
Per l’occasione, questa sera, il vecchio Municipio sarà illuminato di blu, il colore simbolo della consapevolezza sull’autismo.
Come postato sulla pagina Facebook del Comune di Miggiano, «un segno per ricordare che l’autismo va compreso, accolto e valorizzato».
L’autismo è una condizione neurobiologica, caratterizzata da difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale, oltre che da comportamenti ripetitivi e interessi ristretti.
La consapevolezza è fondamentale per contrastare pregiudizi e discriminazioni, favorendo un’inclusione reale nella società, nella scuola e nel mondo del lavoro.
Essere genitori di un bambino o ragazzo autistico comporta sfide quotidiane, ma anche straordinarie opportunità di crescita.
La diagnosi può essere un momento complesso, segnato da incertezze e paure, ma con il giusto supporto e informazione, le famiglie possono affrontare il percorso con maggiore serenità.
Nonostante le difficoltà, essere genitori di un ragazzo autistico può rivelarsi un’esperienza unica e arricchente.
Ogni piccolo traguardo raggiunto, ogni progresso nella comunicazione e nell’ autonomia rappresenta una vittoria straordinaria.
Il 2 aprile, non è solo un momento per informarsi ma anche per agire concretamente, promuovendo inclusione e rispetto.
Riconoscere e supportare il ruolo dei genitori è essenziale per costruire una società più accogliente e consapevole.
Solo attraverso l’impegno collettivo possiamo garantire un futuro migliore per le persone con autismo e per le loro famiglie.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Attualità
«L’Olio EVO non può essere un gadget!»
Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori italiani: «Come pensiamo di difenderci dai dazi di Trump, cercando di spiegare che l’extravergine è un prodotto salutistico di alto pregio, che può proteggere la salute dei consumatori americani, se poi in casa nostra lo riduciamo a puro gadget?»

All’arrivo dei dazi di Trump, con impatti gravi per l’agricoltura e l’agroalimentare italiano, la grande distribuzione nazionale svilisce l’immagine di uno degli alimenti cardine della Dieta Mediterranea: l’olio extravergine di oliva.
Non solo bottiglie a scaffale a 3,99 o 4,49 euro al litro di olio comunitario, ben al di sotto dei costi di produzione, anche dell’extravergine spagnolo (calcolati in 4,61 euro/kg all’ingrosso), addirittura l’olio extravergine di oliva regalato come gadget a chi supera un certo importo di spesa, quasi fosse un portachiavi o un cappellino.
«La degenerazione dell’immagine dell’extravergine è stata fermata negli ultimi due anni», afferma Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori italiani, «ma sta tornando prepotentemente alla ribalta nelle ultimissime settimane. Non è solo questione di prezzo e giusta remunerazione per il lavoro dei produttori, ma dell’idea stessa dell’olio. Come pensiamo di difenderci dai dazi di Trump, cercando di spiegare che l’extravergine è un prodotto salutistico di alto pregio, che può proteggere la salute dei consumatori americani, se poi in casa nostra lo riduciamo a puro gadget?».
Italia Olivicola intende porre il problema al prossimo incontro del Tavolo olivicolo, poiché certe politiche commerciali possono persino danneggiare l’azione del governo italiano nel dialogo con l’amministrazione americana.
«Siamo in un mondo globale dove l’informazione corre veloce», conclude Sicolo, «occorre una presa di responsabilità da parte della grande distribuzione e del mondo dell’industria e del commercio oleario per frenare il sottocosto o operazioni ancora più critiche per l’immagine dell’olio. Nel passato dicevo che bisognava frenare l’olio Coca Cola, ovvero un olio commodity, ma al peggio non c’è mai fine e siamo arrivati all’olio gadget».
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Appuntamenti
Terra Pioniera: «Il futuro del territorio è adesso!»
Agricoltura, spazi verdi e partecipazione attiva come strumenti di sviluppo e coesione sociale. Domani incontro di presentazione a Specchia, giovedì a Miggiano e venerdì a Montesano Salentino

«Prende forma un progetto che segnerà una svolta per la nostra comunità. Un’iniziativa strategica che guarda all’agricoltura, agli spazi verdi e alla partecipazione attiva come strumenti di sviluppo e coesione sociale».
Lo ha annunciato sui social la sindaca di Specchia Anna Laura Remigi, facendo riferimento all’incontro di presentazione di Terra Pioniera per una comunità di produttori di paesaggio, progetto che coinvolge anche con Miggiano e Montesano Salentino.
Alla presentazione di domani, mercoledì 3 aprile (start ore 18) presso il Centro N.Durini/S.Marra, di Specchia saranno presenti: Giacomo Cazzato, sindaco di Tiggiano, Comune capofila della Strategia Area Interna Sud Salento per confermare l’impegno delle istituzioni per un modello di crescita sostenibile; i progettisti, che illustreranno il valore innovativo del percorso; la cooperativa, che sta guidando il processo partecipato, segno concreto di un territorio che costruisce il proprio futuro con le proprie mani.
Per celebrare il momento, un trampoliere spaventapasseri regalerà piante, un gesto simbolico che rappresenta la semina di nuove opportunità per tutti!
Per la sindaco di Specchia l’incontro vale una «chiamata alla partecipazione attiva delle Aziende agricole, del terzo settore, di famiglie e bambini: tutti hanno un ruolo centrale in questo progetto. Uno spazio verde sarà messo a disposizione della comunità, perché il cambiamento parte dal coinvolgimento di tutti. È il momento di esserci. È il momento di costruire insieme».
Dopo la tappa specchiese di domani sera, il progetto sarà presentato anche a Miggiano (giovedì 3 aprile, dalle 18, presso il vecchio Municipio) e a Montesano Salentino (venerdì 4 aprile, dalle 18, presso nella sala consiliare del Comune).
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Cronaca3 settimane fa
Arresto sindaci di Ruffano, Maglie e Sanarica: ecco come è andata
-
Corsano3 settimane fa
Corsano: bomba inesplosa, auto e camion incendiati
-
Cronaca3 settimane fa
Don Antonio Coluccia: «Droga welfare criminale. Anche nel Salento»
-
Alessano4 settimane fa
Scontro nel Capo di Leuca: coinvolti in sette
-
Cronaca3 settimane fa
Furti a Tricase, due arresti
-
Casarano3 settimane fa
Muore per un gelato a 16 anni. Ristoratore condannato
-
Andrano3 settimane fa
Truffa dello specchietto: arresto ad Andrano
-
Alessano1 settimana fa
Maglie – Leuca, zoom sul secondo lotto