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Emilio, la storia della festa di Tutino
Il “presidentissimo” Cazzato: “Ai giovani dico vogliate bene a Lei che festeggiate. Siano più assidue le vostre visite alla Madre, andateLe incontro ma evitate di esibirvi sotto il Suo nome”

Emilio Cazzato è un giovanotto che, pare, all’anagrafe abbia 83 anni o, per dirla come lui, è un “classe ’34”. Può essere considerato l’incarnazione dell’essenza della festa di Tutino: grande devozione per la Madonna delle Grazie, tanta voglia di fare le cose insieme agli altri e per gli altri, con un attaccamento senza uguali per il suo rione, la sua gente. Don Emilio è un vero e proprio tornado ed ha tanti aneddoti legati alla festa da raccontare.
“Dal 1951”, ricorda, “sono stato l’organista parrocchiale ed ho visto quel che accadeva nei comitati che si succedevano. Spesso si creavano contrasti all’interno e non si riusciva a lavorare bene. Nel 1967, mi proposero il ruolo di presidente. Raccogliemmo un milione e 680 mila lire e con quei soldi organizzammo la festa”.
Emilio è stato presidente del comitato festa per 29 anni in totale anche se non consecutivi: “Mi chiamano presidentissimo. Per carità”, si schermisce, “io sono sempre rimasto l’organista della chiesa. Però”, aggiunge, “tutti i presidenti e i componenti del comitato da allora in poi li considero un po’ “figli” miei”.
Nei primi anni da presidente, ricorda ancora Emilio, “Enel non copriva ancora tutto il fabbisogno energetico e ci furono concessi per la festa appena 10 kw, quindi dovemmo limitarci al minimo indispensabile. Negli anni abbiamo realizzato una cabina elettrica su via San Tommaso per poter avere illuminazione adeguata”.
Era il periodo in cui “le sottoscrizioni erano quasi tutte di mille-duemila lire, chi poteva permetterselo arrivava al massimo a 10mila. Poi le cose sono cambiate”. E qui il nostro ricorda come in quegli anni a cavallo tra i ’60 e i ’70, “si usava pagare per poter portare le Aste della Madonna durante la processione. Era una sorta di gioco al rilancio in cui la gente arrivava a mettersi nei guai pur di avere l’Asta. Qualcuno, mosso anche dal vino che aveva bevuto, rilanciava per cifre piuttosto alte, arrivando a dover firmare delle cambiali perché non aveva i soldi per pagare. Questo non andava bene! Così cominciai a mettere il tarlo a don Gino Corciulo, parroco di allora. Girando con la cassetta, raccolsi dei soldi tra la gente per compensare i debiti di chi non poteva pagare. Poi, tanto feci, che convinsi il parroco ad abolire quell’usanza”.
L’altro cambiamento dovuto a Emilio Cazzato fu quello di anticipare il primo giorno di festa al mercoledì “per rendere solenne l’apertura dello stipone della Madonna e la sua “uscita”. Quella cerimonia era molto sentita dai devoti che per l’occasione gremivano i banchi della chiesa. Ricordo la prima volta: arrivato ai piedi dell’altare diedi la chiave al compianto Donato Sodero, mio vice per 11 anni, che procedette all’apertura dello stipo tra gli applausi e la commozione dei presenti per poi portare la statua della Vergine al centro della chiesa. Oggi purtroppo questa cerimonia non si fa più…”.
Don Emilio ricorda quando “decidemmo di organizzare una riffa, mettendoci in regola con quanto previsto dalla legge: da presidente comprai 1.200 biglietti per un totale di un milione e 200 mila lire; in totale vendemmo 10mila biglietti per 10 milioni di lire. In palio vi erano una cucina, un frigo, una tv e tanti altri premi. Fu un vero successo”. Per la premiazione, sottolinea Alfredo Cazzato, fratello di Emilio, anche lui passato dalla presidenza e comunque sempre vicino al cuore pulsante della festa, “arrivò un funzionario di Lecce che fece da Notaio durante l’estrazione dei premi”.
Altro aneddoto di Emilio: “Ad un certo punto sentii una certa avversione nei miei confronti, quasi volessi a tutti i costi fare da presidente, così lasciai. Chi mi succedette, però, comprese presto come che la cosa richiedesse un certo impegno e forse non fu molto contento di aver preso il mio posto”, sorride.
“Ad inizio anni ’90”, continua, “ero a giocare a carte con gli amici in una “puteca” del posto quando fui avvicinato da un amico che mi riferì di un invito della moglie del compianto dott. Nicola Marini per una “mangiata di pezzetti” insieme agli altri amici. Quando arrivai nella tavernetta trovai il dott. Marini, Don Gino e gli altri. Era un tranello per riportarmi nel comitato! A fine cena fui invitato a riprendere in mano la festa. Accettai con riserva e posi la condizione che tutti i componenti del comitato esprimessero la loro preferenza in una sorta di elezione. Fu così che su 42 votanti”, sorride brandendo un attestato di partecipazione di quell’anno con dietro tutte le firme a testimonianza di quanto sta raccontando, “in 41 scelsero me come presidente. L’unico voto che mancava era… il mio!”.
Ultimo ritorno alla guida dell’organizzazione nel 2010 quando “al suo arrivo il nuovo, parroco, don Carmine Peluso, mi chiese di riprendere il mio ruolo per dargli una mano. Chiaramente, per ragioni anagrafiche”, quasi si commuove, “non c’erano più tutti gli amici del Comitato di una volta”.
Il racconto di Emilio è lungo e ricco di aneddoti. Ci sarebbe materiale in abbondanza per farci un libro: le bande, la “processione deviata”, i soldi della festa conservati da un anno all’altro nella scatola delle scarpe sul comò in casa del cassiere Vincenzo Elia, l’Alfa Romeo Giulietta e la benzina a 80 lire, le tante edizioni della Sagra.
Noi concludiamo con il ricordo di un concerto, il primo in assoluto alla festa di Tutino, che ha fatto epoca, quello di Giovanna nel 1976. La cantante, al secolo Giovanna Nocetti, era piuttosto in voga in quel periodo ed era anche famosa per aver posato integralmente nuda per l’edizione italiana di Playboy. Quel numero con il servizio intitolato “Sono una cantante tv ma per voi mi spoglio”, per il quale ha posato accanto ad un cavallo con anche il pelo pubico in vista, ha riscosso notevole successo di vendita e dopo oltre 30 anni è ancora ricercato sulle bancarelle dell’usato. “Ero in contatto con Marazia, colui che ha portato il Raduno Bandistico a Tricase”, racconta Emilio, “e mi propose per 400mila lire il concerto di Giovanna! Giovanna chi? Dissi io. Fatto sta che, dopo averne parlato con gli altri, accettammo e fu un evento memorabile. Non ricordo di aver più visto tanta gente in piazza Castello”.
Oggi Emilio Cazzato è una sorta di “presidente ad honorem”, i suoi consigli vengono sempre ascoltati e, per quanto fatto, resterà per sempre nella storia di Tutino e nel cuore della sua gente. Prima di congedarci gli abbiamo chiesto di rivolgere un pensiero ad attuali e futuri organizzatori della festa: “Vorrei dire loro: vogliate bene a Lei che festeggiate. Siano più assidue le vostre visite alla Madre, andateLe incontro ma evitate di esibirvi sotto il Suo nome”. Lunga vita al presidente!
Giuseppe Cerfeda
Il programma della festa: il 23 il concerto de Le Orme
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Aree marine e specie protette a Tricase Porto
Valorizzazione della costa pugliese, seminario-Tavola Rotonda del CIHEAM Bari Sede di Tricase nell’ambito del progetto AMSP. Domani, giovedì 10 aprile, all’Avamposto Mare della Rotonda a Tricase Porto

Domani all’Avamposto Mare del Ciheam di Bari, sede di Tricase (località Rotonda a Tricase Porto) si terrà un importante seminario su “Valorizzazione della costa Pugliese: aree marine e specie protette”
I lavori avranno inizio alle 17,30. Dopo i convenevoli di benvenuto, con Gianfranco Cataldi si parlerà della istituenda AMP di Capo d’Otranto – Grotta Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca.
Alle 17,50 è in programma l’intervento di Piero Carlino su “Recuperi lungo le coste salentine: tutela e protezione delle tartarughe marine”.
Dalle 18, Luigi Bundone interverrà su “Possibili ritorni: la foca monaca nel bacino Adriatico-Ionico”.
Dalle 18,20 tavola rotonda con discussione
Il seminario è organizzato nell’ambito dell’Adriatic Monk Seal Project (AMSP), progetto internazionale coordinato dalla Fondazione EuroNatur e finanziato dalla Monk Seal Alliance, con la collaborazione della Sede di Tricase del CIHEAM Bari.
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Matino di venerdì a teatro
Musica e recitazione diventano strumenti preziosi per integrare e umanizzare giovani, giovanissimi e anche adulti. Venerdì11 aprile l’Harvuà Trio con un concerto di world music; il 25 aprile, andrà in scena Autobahn, con l’attore biellese Francesco Logoteca

L’educazione emotiva e la libertà personale si coltivano anche attraverso il teatro: così musica e recitazione diventano strumenti preziosi per integrare e umanizzare giovani, giovanissimi e anche adulti.
Continua la rassegna teatrale “Di Venerdì… vediamoci a Teatro” presso il teatro comunale “G. Peschiulli” di Matino, nell’ambito del progetto “Teatro in Comune”, promosso dall’associazione “La Zattera di Ulisse”.
Due gli appuntamenti in programma ad aprile.
Venerdì 11 aprile, con ingresso in sala a partire dalle 20,30 e inizio alle 21, sarà protagonista l’Harvuà Trio con un concerto di world music a cura di Dionisia Cassiano, Angela Cosi e Alberto Stefanizzi.
Il trio presenta un raffinato repertorio di World Music con brani di diverse culture e lingue originali, come Tango di Nefelis, Oblivion, Donna Donna e Caminito.
Atmosfere multiculturali e cariche di pathos avvolgono il pubblico in un viaggio sonoro intenso.
L’arpa di Angela Cosi e il vibrafono di Alberto Stefanizzi creano una base armonica avvolgente per la voce calda e melodiosa di Dionisia Cassiano.
Batterie e cajón, con arrangiamenti originali, completano il suono con ritmo e profondità, offrendo un’esperienza musicale molto particolare e raffinata.
Venerdì 25 aprile, sempre alla stessa ora, andrà in scena Autobahn, spettacolo in atto unico tratto da Pier Vittorio Tondelli, con l’attore biellese Francesco Logoteca.
La regia è di Pierr Nosari, produzione Associazione Culturale Storie di Piazza.
La vicenda ruota attorno a un giovane uomo, poco più che ventenne, che tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 vive una profonda inquietudine esistenziale, alimentata dai limiti geografici e culturali del piccolo paese della provincia emiliana in cui vive e da cui si sente prigioniero.
Una notte, spinto dai fumi dell’alcol, prende la sua 500 bianca e imbocca l’A22, l’autostrada che da Carpi conduce al Brennero e, idealmente, fino al Mare del Nord. Insegue l’odore di quel mare lontano, simbolo di avventura e libertà.
Nel suo viaggio delirante incontra vampiri, visioni romantiche, intellettuali capaci di prevedere il futuro… ma quando la benzina finisce e la macchina si ferma, si ritrova da solo, seduto a terra in un’area di servizio, perso nel nulla della Pianura Padana. Solo un miracolo potrebbe aiutarlo a ripartire. E infatti…
Info e prenotazioni: 380 756 3008
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Martano workshop dedicato ai gestori di strutture ricettive
Organizzato dall’Associazione Commercianti Artigiani ed Operatori Economici, “Gestire una struttura ricettiva oggi: normative, adempimenti e opportunità”, vuole offrire un’occasione concreta di confronto sui nuovi obblighi introdotti dal Decreto Legge n. 145/2023, in particolare in materia di trasparenza, sicurezza e adeguamento alle normative

ACAM 2.0 APS, con il patrocinio del Comune di Martano, organizza un importante workshop dedicato a proprietari, gestori e operatori del settore ricettivo, per approfondire il quadro normativo e operativo delle strutture turistiche nel 2025.
L’evento dal titolo “Gestire una struttura ricettiva oggi: normative, adempimenti e opportunità”, in programma dalle 18,30 di questa sera presso il Centro Culturale Santi Medici di Martano, vuole offrire un’occasione concreta di confronto sui nuovi obblighi introdotti dal Decreto Legge n. 145/2023, in particolare in materia di trasparenza, sicurezza e adeguamento alle normative.
Interverranno: Maria Gabriella Rossi (UniSalento), sul tema degli obblighi introdotti dal DL 145/2023; Antonio Magurano (presidente Confesercenti Lecce), sul ruolo strategico della formazione per la gestione delle attività ricettive; Giancarlo Devenuto (presidente Assohotel e Assoturismo Confesercenti) sull’inquadramento normativo delle strutture ricettive.
Milena Turi, vicepresidente ACAM e operatrice turistica, si fa portavoce della volontà dell’Associazione Commercianti Artigiani e Operatori Economici di Martano che rafforza il proprio ruolo con una presenza tangibile per dare risposte concrete ai dubbi degli operatori commerciali salentini: «Questo è solo il primo dei Workshop che ACAM intende organizzare per i nostri associati e non solo. Abbiamo avviato questo nuovo ciclo di appuntamenti con professionisti di vari ambiti perché crediamo che la chiarezza di informazioni, la formazione e il confronto possano accrescere le competenze e generare un impatto concreto sul territorio. ACAM 2.0 APS nasce proprio per sostenere la crescita della collettività e valorizzare la nostra terra».
Temi ed esigenze che emergono con forza dalle istanze degli operatori turistici e che ACAM ha colto appieno.
L’importanza di questo convegno è stata sottolineata dall’avvocato Maria Gabriella Rossi: «Ben vengano queste iniziative che contribuiscono alla diffusione sul territorio di informazioni opportunità per chiunque voglia intraprendere quella strada, per i giovani e per i diversamente abili. I confronti come questo organizzato da ACAM servono a far comprendere il ruolo del turismo oggi».
Giancarlo Devenuto, presidente Assohotel Confesercenti Lecce e presidente Assoturismo Confesercenti Puglia rimarca il tema di grande interesse: «Le nuove norme del 2023 rafforzano il controllo e la trasparenza del settore ricettivo, introducendo obblighi come il Codice Identificativo Nazionale e dispositivi di sicurezza. Tuttavia, la classificazione resta in capo alle Regioni, mantenendo una frammentazione normativa a livello nazionale.”
Antonio Magurano, presidente Confesercenti Lecce, ha espresso soddisfazione per iniziative come questa che contribuiscono, senza alcun dubbio, ad accrescere il livello dell’offerta turistica salentina: «È un piacere rappresentare Confesercenti Lecce al workshop organizzato da ACAM a favore degli operatori turistici. Informazione e formazione sono fondamentali per l’efficace gestione di una struttura ricettiva».
Dopo i saluti istituzionali del presidente di ACAM 2.0 Aps Lorenzo Luceri, del sindaco di MartanoFabio Tarantino, del consigliere comunale con delega al Commercio, Andrea Aprile, si apriranno i lavori a cui seguirà il confronto con gli operatori presenti.
Modererà Tiziana Protopapa, che ha affiancato ACAM nell’organizzazione del workshop.
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