Attualità
Fase due: il calendario della ripartenza
Atteso nelle prossime ore l’annuncio delle nuove disposizioni sulle riaperture. Nel rispetto del distanziamento sociale dal 4 maggio ci si potrà spostare anche di Comune in Comune senza bisogno di autocertificazione
Ancora poche ore e sapremo con certezza quali saranno gli step della fase 2 decisi dal Governo.
Dopo la riunione della cabina di regia per fare il punto sul nuovo decreto, quello della ripartenza, è atteso, infatti, per le prossime ore (domattina o anche stasera) l’annuncio delle nuove disposizioni sulle riaperture.
Quello che ormai è chiaro è che non sarà un “liberi tutti” ma piuttosto una ripartenza per fasi che per qualcuno (edilizia pubblica, i settori dell’auto e degli elettrodomestici) potrebbe iniziare già da domani, per altri (i ristoranti, saloni di bellezza, parrucchieri, ecc.) bisognerà attendere fino a metà maggio.
Sono previsti infatti step graduali tra il 4 e il 18 maggio.
Al centro del lavoro della task force, in particolare, le misure di sicurezza da osservare nei trasporti pubblici e sui luoghi di lavoro. Stazioni e aeroporti dovranno essere forniti di termoscanner, non previsti però per le stazioni della metro.
Obbligo di mascherina e distanziamento sociale su treni, aerei, bus e traghetti.
Entrate e uscite saranno rigorosamente separate.
Previsti orari dilatati per uffici e trasporti per evitare affollamenti.
La fase 2 del coronavirus, seppur meno restrittiva della prima, sarà comunque strettamente monitorata.
Se l’andamento dei contagi dovesse mostrare una nuova risalita potrebbero infatti essere previste nuove chiusure. Intanto si lavora anche sul piano fiscale, per mettere a punto un nuovo pacchetto di misure che possano aiutare i contribuenti in difficoltà.
Allo studio l’ipotesi di sospendere i pignoramenti su stipendio e pensioni per i debiti col fisco.
Potremo uscire… con giudizio
Dal 4 maggio ritroveremo anche libertà di movimento ma sempre nel rispetto della distanza di almeno un metro, utilizzando mascherine nei luoghi chiusi e col divieto comunque di qualsiasi tipo di assembramento.
Ci si potrà spostare da un Comune all’altro e si potranno raggiungere le seconde case anche se non sono nella stessa cuittà di residenza. Ancora allo studio la possibilità di spostarsi fuori regione o quantomeno di raggiungere regioni confinanti.
Dovrebbe poi essere abolita l’autocertificazione ricordando che chi esce sapendo di essere positivo al coronavirus rischia comunque una denuncia per procurata epidemia.
Sarà, quindi, possibile andare a visitare parenti e amici, senza necessità di un permesso.
Scuola: per ora non si rientra in classe
Riguardo la scuola, la propensione sembra quella di tenerle ancora chiuse ad alunni e studenti. Troppo grande il rischio e impossibile per come sono strutturati gli edifici scolastici rispettare il distanziamento sociale.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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