Connect with us

Attualità

Fermo pesca ricci di mare: legge in vigore da domani

Sarà in vigore da domani la legge sul fermo pesca dei ricci di mare per tre anni. Il provvedimento, approvato il 28 marzo scorso e pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia il 20 aprile, ha infatti efficacia di legge a partire dal 5 maggio. Le dichiarazioni sull’entrata in vigore delal Legge e i risotri in arrivo

Pubblicato

il

PAGLIARO: «Regione mantenga impegno su fondi per ristori, monitoraggio e sensibilizzazione»


«Si chiude così il cerchio di un iter complesso, partito dalla mia proposta di legge condivisa con pescatori, ricercatori e ambientalisti, ben accolta da tutti coloro che amano il mare e la natura, e sottoscritta dal presidente Emiliano e da 49 consiglieri regionali.

Vietato pescare i ricci nei nostri mari, dunque, per consentire il ripopolamento dei fondali a rischio desertificazione a causa del prelievo massiccio degli ultimi anni. Non basta il periodo di fermo biologico nei mesi di maggio e giugno, serve uno stop di tre anni per lasciare ai ricci tempo e modo per riprodursi. Da alimento per pochi, il riccio di mare è diventato una moda gastronomica sempre più diffusa, alimentando un mercato ormai fuori controllo. Per un solo piatto di spaghetti con ricci di mare ne servono almeno 25 esemplari, e non è stata più rispettata neppure la taglia minima consentita per il prelievo: sette centimetri di diametro. Già due anni fa è stato pubblicato uno studio scientifico dell’Istituto di Ricerca Oceanografica di Israele, da cui è emerso che, se cinquant’anni fa si potevano contare fino a dieci esemplari per metro quadrato nelle secche marine, oggi se ne trovano pochissimi, a volte zero.

La legge non vieta comunque di commercializzare ricci di provenienza extra regionale, che già oggi vengono serviti nei nostri ristoranti (arrivano soprattutto da Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia, Albania e la polpa perfino dal Cile). Ricci che potranno continuare ad essere consumati, purché sia chiara e certificata la loro origine d’importazione. A vigilare sarà la Guardia costiera, che assicura massimo impegno sul fronte di controlli e sanzioni, come ha ribadito l’ammiraglio Leone, comandante regionale delle Capitanerie di Porto, nell’incontro che abbiamo avuto lo scorso 18 aprile. Per questo è importante che la Giunta regionale si attivi entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, definendo sanzioni più stringenti ed efficaci per i trasgressori.

Ma soprattutto rinnovo l’appello al Governo regionale affinché stanzi subito le risorse promesse per i ristori ai pescatori autorizzati nel triennio di stop, per il monitoraggio scientifico durante il fermo pesca e per la campagna di sensibilizzazione sull’importanza del rispetto di questa legge. Sia il presidente Emiliano che l’assessore Pentassuglia hanno dichiarato pubblicamente il proprio impegno a reperire e stanziare nell’immediato i fondi necessari, anche attingendo al Feamp, e sono certo che manterranno quest’impegno, che ho voluto cristallizzare in una mozione che sarà discussa in Consiglio regionale nella prossima seduta utile. Mi aspetto ora atti concreti, consequenziali alle dichiarazioni fatte.

Questa è una legge che mette d’accordo pescatori, ambientalisti e tutti gli amanti del mare e delle sue creature come i ricci, che svolgono il ruolo prezioso di spazzini dei fondali rocciosi. Un provvedimento utile anche per il ripopolamento di tutti i pesci, anch’essi in via d’estinzione nel nostro mare. La pesca intensiva dei ricci di mare può determinare anche la riduzione del pesce costiero che se ne ciba. Nelle aree dove la raccolta dei ricci di mare è massiccia, come la nostra, la rimozione degli esemplari più grandi che sono i riproduttori principali, può portare al collasso degli stock ittici.

A fronte di un sacrificio di tre anni, vogliamo restituire speranza di vita a questa specie in estinzione, ma serve il contributo e l’impegno di tutti. Quindi – come raccomanda il presidente regionale di Italia Nostra, Cosimo Manca, in rappresentanza del mondo ambientalista – se al ristorante ci proporranno un piatto di ricci di mare, rispondiamo «No, grazie», o chiediamo garanzie sulla provenienza extra regionale. E denunciamo chi non rispetta una legge che speriamo diventi modello anche per altre regioni, per ridare vita non soltanto ai ricci di mare ma all’intero ecosistema marino
”.


MICHELE EMILIANO (Presidente Giunta Regione Puglia)


«È evidente che bisogna fare in modo che chi campava dalla pesca dei ricci, abbia il ristoro per questo fermo. Naturalmente parliamo di quelli autorizzati. Cercheremo ovviamente di attutire il danno, anche se lo stiamo facendo per consentirgli di avere un futuro, perché se li mangiavano tutti, i ricci, non avrebbero pescato più niente. E nessuno gli avrebbe detto “bravi”».


DONATO PENTASSUGLIA (Assessore Agricoltura e Pesca Regione Puglia)

«Adesso serve la firma da parte del ministro del decreto delle risorse FEAMPA, perché quello ufficializza le risorse. Da lì la procedura dei bandi, perché nella legalità dobbiamo rispettare coloro i quali devono fermarsi per la legge regionale che è stata approvata dal Consiglio. Perché c’è un tema, quello della tutela dei pescatori veri e di coloro i quali amano il mare e lo tutelano, e con loro stiamo facendo un lavoro, quindi daremo questa tutela».


GERARGO CENTODUCATI (Docente Facoltà di Medicina Veterinaria Università Bari)


«Questo provvedimento della Regione rappresenta un contributo fondamentale nelle politiche di ripopolamento per specie, come il riccio di mare, in cui lo sforzo di prelievo ha drasticamente ridotto le popolazioni naturali. Il fermo pesca, perché abbia maggiore efficacia, deve essere abbinato ad attività legate al ripopolamento.


La Regione Puglia, utilizzando i fondi FEAMPA, è già impegnata in un progetto di monitoraggio dei ricci di mare, coordinato dal responsabile del Centro Regionale Mare di ARPA Puglia, Nicola Ungaro. Di strategica importanza è anche il ruolo del nuovo impianto di riproduzione sperimentale per ostriche e ricci di mare che abbiamo realizzato con la collaborazione dei Dipartimenti di Medicina veterinaria e Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica, nel Campus di Medicina veterinaria a Valenzano».


LARA MARCHETTA (Delegata WWF Puglia)


«È arrivata in tempo, questa legge, ma sicuramente sarebbe stato bene approvarla già qualche tempo fa perché sicuramente questo è un problema che affligge le coste pugliesi da un po’ di tempo. Noi, come WWF, ci rallegriamo per l’approvazione di questa legge. Riteniamo possa essere uno strumento utile, questo fermo pesca, per consentire il recupero della popolazione ittica. È un problema ambientale ma anche per l’economia, per chi vive di questo. E ci auguriamo che questa legge possa produrre gli effetti sperati. È importante che i pescatori possano essere messi nelle condizioni di non pescare. I ristori, ma anche i fondi per l’impiego degli stessi pescatori per attività come la pulizia dei fondali, secondo noi può dare efficacia alla norma, al fermo. È anche un modo per legare ulteriormente i pescatori ad una risorsa fondamentale per tutti e per loro in particolare, che sono i primi a vivere di questo».


COSIMO MANCA (Italia Nostra Puglia)


«“No, grazie!”: è questo che dovremmo rispondere a coloro che ci propongono la loro degustazione dei ricci di mare. I motivi sono molteplici: sia per un leale esame di coscienza personale, ma anche per rispettare la legge. Sarà cura ed interesse comune a tutti, certamente, evitare l’acquisto e la degustazione dei ricci di mare (anche se provenienti da altre località diverse dalla Puglia in modo tracciabile) per venire incontro al rispetto della legge regionale pugliese».


Attualità

Masseria Tagliatelle “in scena” al Festival della Rigenerazione Urbana

Protagonista a Firenze per la tappa toscana di “Città in Scena – Festival della Rigenerazione Urbana”, con il progetto Stazione Ninfeo, sostenuto da Fondazione Con il Sud e Comune di Lecce

Pubblicato

il

Il progetto di rigenerazione urbana “Tagliatelle – Stazione Ninfeo” selezionato – assieme ad altri 17 progetti a livello nazionale – per prendere parte alla tappa speciale di Firenze di “Città in Scena – Festival della Rigenerazione Urbana”, tenutasi giovedì 22 maggio 2025.

Promosso dall’associazione Mecenate 90 Ets (col coordinamento di Ledo Prato, esperto di politiche di tutela per la valorizzazione dei Beni culturali, nonché segretario generale dell’associazione) Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance), Associazione delle Città d’Arte e Cultura (Cidac), l’iniziativa è interamente dedicata ai progetti di riqualificazione e riuso di spazi pubblici dismessi o abbandonati, promossi o gestiti da organizzazioni del Terzo settore.

Nel corso della manifestazione, spazio e attenzione sono stati riservati al progetto “Tagliatelle – Stazione Ninfeo” presentato da Christel Antonazzo, coordinatrice del progetto e presidente di Terra del Fuoco Mediterranea, ente capofila nella gestione dello spazio. Assieme a TdF anche l’Istituto “Presta Columella”, Seyf, Aforisma Business School, PazLab, Locomotive, Ura Teatro e ImprovvisArt,Festival Nazionale del Libro, Gent.Eco, Earth, Io non mollo, Ramdom, A.I.C.C.O.N.

Il progetto, nato con l’obiettivo di restituire valore a Masseria Tagliatelle, all’interno del quartiere Ferrovia a Lecce, rappresenta un esempio virtuoso di rigenerazione urbana partecipata, capace di coniugare inclusione sociale, sostenibilità e cultura. E non solo.

“Tagliatelle – Stazione Ninfeo”, dal 29 settembre 2023, punta infatti a trasformare una masseria cinquecentesca in un luogo vivo, accessibile e condiviso, capace di ospitare attività educative, eventi culturali, laboratori, attività comunitari e iniziative sociali in un’ottica di valorizzazione del territorio e coinvolgimento attivo dei cittadini. La partecipazione al Festival ha rappresentato un’importante occasione di confronto e scambio di buone pratiche con altre realtà impegnate nella rigenerazione urbana dal basso, sottolineando il ruolo cruciale del Terzo settore come motore di cambiamento e innovazione sociale.

Inoltre, il progetto “Tagliatelle – Stazione Ninfeo” sarà ripresentato a Roma al Festival nazionale in programma dal 7 al 9 ottobre prossimi al MAXXI.

«Siamo felici di aver avuto l’opportunità di presentare il progetto di Masseria Tagliatelle in un contesto nazionale che ospita altre esperienze di rigenerazione urbana – ha fatto sapere Antonazzo –. Siamo convinte che dalla cooperazione tra il mondo delle associazioni, le istituzioni e la comunità cittadina possono svilupparsi occasioni di crescita per tutto il territorio. Tagliatelle vuole provare a trasformare le potenzialità dei singoli in energia collettiva a favore di una società più coesa ed equa. In un anno e mezzo dall’inaugurazione, infatti, sono state coinvolte circa 100 associazioni (locali e no), oltre 50 istituti scolastici, 200 fra bambine e bambini e 800 adolescenti che hanno preso parte ad attività educative, volte a contrastare forme di disuguaglianza educativa. Inoltre, più di 5.000 cittadini che vivono uno spazio della comunità e per la comunità. Siamo felici di aver potuto raccontare questa bella storia leccese davanti a un pubblico che ha raggiunto Firenze da tutta Italia».

Oltre a Lecce con Masseria Tagliatelle, presentati anche i progetti di rigenerazione urbana provenienti da Bari, Caserta, Crotone, Ferrara, Firenze, Mazara del Vallo, Modena, Napoli, San Gimignano (Siena) e Sant’Arpino (Caserta). E ancora: Bagno a Ripoli (Firenze), Livorno, Lamezia Terme, San Giorgio su Legnano (Milano), Perugia e Rimini.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Pochi posti-barca e turismo con il freno a mano tirato

A Lecce un evento sulla nautica e sulla carenza dei posti-barca: lunedì 26 maggio all’ex Convitto Palmieri si incontrano sindaci e operatori del settore

Pubblicato

il

La carenza di posti-barca un freno per l’economia del mare” è l’evento presso l’ex Convitto Palmieri a Lecce, promosso da Snim- Salone Nautico di Puglia e dal Consorzio Nautico Puglia, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Provincia di Brindisi e Anci-Puglia.

Lunedì 26 maggio, dalle ore 10, si discuterà, nell’ambito di un tavolo di lavoro, sulle problematiche che frenano lo sviluppo dell’economia del mare, settore che racchiude enormi potenzialità in termini di crescita, di occupazione e di valorizzazione delle risorse costiere e marine.

La carenza di posti-barca, come noto, rischia di rappresentare un ostacolo alla crescita dell’intera filiera.

L’iniziativa non vuole essere un convegno sull’argomento, ma una campagna di ascolto, che vedrà protagonisti gli operatori del settore ed i sindaci dei centri salentini che si affacciano sul mare.

L’obiettivo è, attraverso la costituzione di un Tavolo permanente sulla portualità turistica, quello di individuare possibili soluzioni e di stabilire strategie di azione per il futuro, finalizzate alla valorizzazione del comparto nautico, che rappresenta sempre di più una eccellenza del made in Italy, con la Puglia che punta a rivestire un ruolo di primo piano.

Indicativo il sottotitolo della giornata, “Rotta verso il futuro”.

Il programma dei lavori prevede in apertura i saluti istituzionali del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, del presidente della Provincia di di Brindisi Toni Matarrelli, del presidente dello Snim Giuseppe Meo e della presidente di Anci Puglia Fiorenza Pascazio.

A seguire, dibattito aperto con i sindaci e gli operatori di settore, mentre le conclusioni saranno affidate agli assessori della Regione Puglia Alessandro Delli Noci (Sviluppo economico), Sebastiano Leo (Formazione, Istruzione e Lavoro), Gianfranco Lopane (Turismo, Sviluppo e impresa turistica), oltre che agli altri rappresentanti istituzionali presenti.

 

Continua a Leggere

Attualità

Meteo: weekend dubbio, da mercoledì arriva l’estate

Questo grazie al rinforzo di un promontorio anticiclonico in arrivo dal Nord Africa, sarà decisamente più caldo..

Pubblicato

il

Continua il tempo incerto, nonostante siamo arrivati al 23 maggio 2025.

Per oggi e durante il fine settimana, secondo 3bmeteo, avremo cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi, nubi sparse alternate a schiarite per l’intera giornata con tendenza a rasserenamenti in serata.

Da mercoledì, invece, dovrebbe arrivare l’estate

Questo grazie al rinforzo di un promontorio anticiclonico in arrivo dal Nord Africa, sarà decisamente più caldo.

Le temperature, lontano dai litorali ancora a contatto con mari relativamente freddi, potrebbero far registrare valori vicini ai 30 gradi con un clima che nelle ore diurne sarà praticamente estivo; questo potrebbe far toccare punte di 31-32 gradi.

Tra fine maggio e l’inizio di giugno si stima possa arrivare una fase dal clima tipicamente estivo.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti