Connect with us

Attualità

Franco Simone e Nandu Popu, la “strana coppia” funziona

Dalla loro collaborazione nasce “Pianeti”, un brano esplosivo: la storia di chi seppur lontano, non è mai distante dal cuore. Il brano è già su tutte le piattaforme ed in rotazione radiofonica

Pubblicato

il

Sono entrambi salentini doc, uno di Presicce-Acquarica e l’altro di Campi Salentina.


All’apparenza potrebbe sembrare l’unico punto in comune ma così non è.


I due cantano un brano ispirato modernissimo che conserva i tratti del dialetto fra disincanto e amore.


Ma che ci fanno, insieme, Franco Simone, grande artista del panorama internazionale e Fernando Blasi che tutti conosciamo come Nandu Popu, autore in dialetto salentino e dalla grande vena compositiva?


Presto detto: un brano esplosivo come Pianeti.


È su tutte le piattaforme e in radio l’ultima produzione di Franco Simone, su etichetta Clodio Music.


Pianeti è un brano composto da Franco Simone in cui parte del testo è scritto e cantato in dialetto salentino da Nandu Popu dei Sud Sound System.


Una felicissima collaborazione che ben rappresenta i punti cardinali di un mondo artistico fatto di radici antiche e di un sound che ha una risonanza internazionale come testimonia l’attività incessante di Franco Simone.


Ultimamente l’artista salentino ha inciso un brano capolavoro, Perdere l’amore, portato al successo da Massimo Ranieri, proprio per rendere omaggio a quella italianità che alberga in ogni luogo del mondo in cui si fa cultura e si valorizzano le tradizioni.


Pianeti è la storia di chi seppur lontano, non è mai distante dal cuore: “C’è un posto nella mente fatto apposta per quelli che si amano ed è lì che tu ci sei, ci sono e ci saremo noi…” canta Franco Simone, interprete di storie, sentimenti, civiltà.


Nandu Popu dona a questo brano universale, un quid che lo rende esplosivo.


Gli arrangiamenti, maestosi, sono curati da Alex Zuccaro.


Nandu Popu è dagli anni novanta in tour con i Sud Sound System.


Scrive musiche e testi per il gruppo e partecipa come produttore a musical, spettacoli teatrali e come attore in diversi film.


Nel 2012 scrive Salento Fuoco e Fumo (Roma-Bari, Laterza) e dal libro estrae lo spettacolo teatrale Unplugged Show.


Organizza incontri e corsi formativi nelle scuole del Salento per promuovere la valorizzazione del territorio attraverso la difesa dell’ambiente, la riscoperte della cultura locale e l’implementazione di nuove strategie.


Franco Simone ha sempre avuto una vita particolare, piena di colpi di scena.

I giornali cominciarono a parlare di lui.


Cantava solo per gli amici che poi lo spinsero a presentarsi al grande pubblico.


Venne subito definito “il poeta con la chitarra” per la bellezza dei suoi testi.


Il film della sua vita potrebbe avere per titolo “Dal Salento alle Ande“.


Dopo aver venduto milioni di dischi da noi,infatti, ha raggiunto una dimensione di unicità in mezzo mondo, soprattutto in America Latina.


Due Telegatti di “Sorrisi e Canzoni“, un Leone d’oro alla Carrieradue Gondole d’oro, una Laurea ad Honorem in Economia e Tecnica della Comunicazione, numerosi dischi d’oro e di platino, un premio a Bruxelles ed un altro ad Atene, col disco “Eliòpolis“, per il miglior album di musica etnica, la vittoria come autore, su più di mille concorrenti, al Festival di Viña del Mar (il più importante dell’America Latina), i suoi testi studiati nei corsi d’italiano in paesi come Canada, Argentina, Corea, Cile, riassumono una carriera artistica trasparente, immune da scorciatoie e compromessi.

La sua creazione rock-sinfonica “Stabat Mater” è stata indicata dalla critica come un’opera perfetta.


Don Luigi Ciotti ha dichiarato che in quelle note “la terra incontra il Cielo“.


Il suo brano “Paesaggio” ha superato, nelle varie versioni, 350 milioni di visualizzazioni.


Un corso universitario americano l’ha indicato come uno dei nostri cantautori più rappresentativi insieme a Domenico Modugno, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè.


A cinquant’anni dai suoi esordi, ha raggiunto i primi posti in classifica nelle vendite digitali come è accaduto al suo album più recente: “Simone… è il cognome”.


Questi ultimi anni sono stati magici per Franco Simone: è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana; ha pubblicato 2 album per festeggiare i 50 anni di carriera.


Jennifer Lopez ha scelto la sua interpretazione de Il cielo in una stanza per uno spot pubblicitario.


Dopo i singoli Luna blu, Pater, Perdere l’amore, è in preparazione il volume che completerà una ideale trilogia discografica. Gli arrangiamenti sono sempre di Alex Zuccaro.


📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui 



Attualità

Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano

Francesco ha voluto che fossero quelle che indossava tutti i giorni: al suo funerale, gli occhi del mondo su quel prodotto dell’artigianalità salentina

Pubblicato

il

Miggiano e tutto il Salento entrano nella storia di Papa Francesco, in uno dei momenti più solenni e commoventi della Chiesa cattolica.

Oggi, in occasione dei funerali del Santo Padre, il mondo intero ha posato lo sguardo su un dettaglio carico di significato: le scarpe con cui Papa Francesco ha scelto di essere sepolto.

Il Pontefice infatti ha espresso il desidero di portare con sé nell’aldilà le sue umili scarpe di tutti i giorni. Ecco infatti che nelle foto che hanno fatto il giro del mondo si scorge quel paio di scarpe nere, consumate dall’utilizzo.

Un dettaglio che per il Salento ha un valore enorme, perché quelle scarpe sono nate a Miggiano.

Ne dà notizia il Comune in una nota in cui spiega che sono state realizzate nell’aprile 2024 dal Laboratorio Ortopedico Bello srl. Opera dei fratelli Vittorio e Giuseppe Bello (che negli anni hanno sempre recapitato di persona al Santo Padre il loro prodotto), le calzature ortopediche sono testimonianza di dedizione e di mani esperte che, nel silenzio dei laboratori, hanno creato qualcosa di infinitamente prezioso.

Il Comune di Miggiano ha espresso con orgoglio questo sentimento in una nota ufficiale:

“Papa Francesco porta con sé un pezzo di Miggiano e così ci sentiamo a lui ancor più vicini. La Comunità di Miggiano è onorata di aver offerto al Pontefice il pregio del proprio artigianato locale.”

Non si tratta solo di un onore per Miggiano, ma di un vero tributo all’intero Salento, terra di saperi antichi, di mani sapienti, di tradizione artigiana che riesce ancora a parlare al mondo con la lingua della qualità e della cura.

In un’epoca di globalizzazione e produzione industriale di massa, il fatto che il Papa abbia scelto — per il momento più intimo e sacro della sua esistenza terrena — delle scarpe fatte a mano in un piccolo comune salentino, ha un significato immenso. È la consacrazione di un modo di lavorare autentico, umano, profondamente radicato nella nostra identità.

Oggi le immagini del Santo Padre, vestito con la semplicità che l’ha sempre contraddistinto, e calzato con quelle scarpe di Miggiano, hanno fatto il giro del mondo.

Continua a Leggere

Alessano

Fine settimana Plastic Free. L’Onda Blu anche in Salento

Dando concretezza agli insegnamenti di Papa Francesco, gli appuntamenti in Salento: sabato 26 aprile ad Alessano, Surano, Vernole; domenica 27 aprile a Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano

Pubblicato

il

Buttare via la plastica in mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.

L’insegnamento di Papa Francesco sarà messo in pratica questo fine settimana dai volontari di Plastic Free Onlus, l’associazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica.

I 222 appuntamenti di pulizia e sensibilizzazione ambientale in programma in tutta Italia sabato 26 e domenica 27 aprile saranno preceduti da un minuto di silenzio, in rispetto del lutto nazionale per la morte del Pontefice.

L’onda blu degli oltre 10mila volontari Plastic Free celebrerà così la 55esima edizione dell’Earth Day, la Giornata della Terra indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sulle condizioni in cui versa il nostro Pianeta e su cosa poter fare per salvaguardarlo. L’obiettivo è ripulire l’ambiente, rimuovendo 100mila chili di plastica e rifiuti, e invitare tutti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri comportamenti quotidiani.

Anche la Puglia sarà protagonista con ben 27 appuntamenti coordinati dal referente regionale Luigi Schifano: sabato 26 aprile a Castellana Grotte, Mola di Bari, Putignano(BA), Francavilla Fontana (BR), Alessano, Surano, Vernole (LE), Crispiano (TA) e domenica 27 aprile ad Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Molfetta, Polignano a Mare, Rutigliano, Santeramo in Colle (BA), Brindisi, Ceglie Messapica, Fasano (BR), Rodi Garganico(FG), Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano (LE), Castellaneta (TA).

Agire concretamente mettendoci passione, energia e amore per la terra. Con questo spirito – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – grazie al coordinamento dei nostri 1.200 referenti territoriali, entreremo in azione nei parchi delle città, lungo gli argini di fiumi e laghi, sulle spiagge delle località costiere e nei piccoli borghi italiani. Lo faremo coinvolgendo chiunque abbia a cuore il destino del Pianeta: per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente www.plasticfreeonlus.it”.

Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 92 appuntamenti coinvolgendo circa 1.250 persone e rimuovendo oltre 13.000 chili di plastica e rifiuti. Sensibilizzati, inoltre, 2.700 studenti e 800 cittadini.

Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Scivolone a Maglie: il 25 aprile diventa Festa della Repubblica

Clamorosa svista sui manifesti del Comune e non è la prima: un anno fa la foto dell’attore Gifuni al posto di quella di Aldo Moro. E c’è anche chi dice “errore voluto per cancellare vero significato della Liberazione”

Pubblicato

il

Maglie, i manifesti comunali confondono il 25 aprile con la Festa della Repubblica: polemiche e sconcerto

A Maglie il 25 aprile arriva… con una svista. In questi giorni, i cittadini hanno notato affissi nei punti principali della città dei manifesti del Comune che annunciano le celebrazioni per la “Festa della Repubblica”, dimenticando però che la data in questione è quella del 2 giugno.

Il 25 aprile, infatti, è storicamente e istituzionalmente riconosciuto come la Festa della Liberazione, giornata simbolo della fine del nazifascismo in Italia.

Una svista? Forse. Ma in città c’è chi si chiede se si tratti di un errore davvero casuale o se ci sia, invece, una scelta più sottile dietro, considerando l’orientamento politico di centrodestra dell’attuale amministrazione comunale.

Non sarebbe la prima volta che a Maglie si inciampa sulla memoria storica. I più attenti ricorderanno il clamoroso scivolone di un anno fa, quando furono realizzati manifesti commemorativi per Aldo Moro… con la foto di un attore che lo interpretava (Gifuni), anziché del vero statista magliese.

Il gruppo di opposizione “Maje Noscia” ha commentato così l’accaduto con un post sui social:

“CHE CONFUSIONE!!!

A Maglie si anticipano le celebrazioni: sembra infatti che la Festa della Repubblica sia arrivata con un mese e mezzo d’anticipo, confusa con il 25 aprile che pare quasi scivolare via, confuso con un’altra ricorrenza.

Un refuso? Forse, ma l’ennesimo…

Anche gli errori più piccoli, quando toccano la memoria storica, ci ricordano quanto sia fondamentale conoscere — e riconoscere — la Storia.

Perché senza studio, attenzione e consapevolezza, si rischia di confondere le date… e, più grave ancora, il senso.

Il 25 aprile celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Ricordarlo con esattezza è un dovere. Civico, culturale e democratico.”

La speranza è che, al di là delle appartenenze politiche, si possa riportare al centro l’importanza del rispetto per la memoria collettiva e per le ricorrenze che hanno segnato la storia democratica del nostro Paese.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti