Attualità
“Press tour” a Montesano con giornalisti e opinion leader nazionali

Il Comune di Montesano Salentino presenta un’importante iniziativa di valorizzazione del proprio territorio. Il progetto, vincitore e primo in graduatoria, ha partecipato all’Avviso pubblico per l’organizzazione di iniziative di ospitalità di giornalisti e opinion leader promosse dai Comuni o Unioni di Comuni della Regione Puglia 2020 e finalizzate alla conoscenza del territorio e dei suoi attrattori materiali ed immateriali.
Partito lo scorso venerdì, il viaggio stampa alla scoperta di Montesano Salentino ha l’obiettivo principale di offrire ai giornalisti delle più importanti testate giornalistiche di turismo, arte ed eno-gastronomia e conduttori di Rai Radio e operatori TV, il racconto di un borgo del Capo di Leuca che, smessi i panni del piccolo centro rurale, si propone come laboratorio d’arte a cielo aperto. Negli anni, infatti, Montesano Salentino ha generato artisti in diversi ambiti e oggi si propone sul mercato turistico non come un “catalogo” di opere d’arte ma piuttosto come una vera “bottega d’arte” in cui respirare forme espressive nuove e un rinnovato genio creativo.
Accanto alla bellezza dell’Arte, il press tour racconterà un territorio che si propone come meta ideale per gli amanti della luce unica sprigionata dai raggi che si infrangono sulla campagna salentina d’autunno. E sarà proprio la campagna a presentare l’altra faccia di Montesano Salentino che non vuole fare della Cultura e dell’Arte nicchie per pochi ma anzi si propone come destinazione di un turismo accessibile e sostenibile.
Il paese ha un’economia prevalentemente rurale, ma con la presenza sul territorio di laboratori artigianali e piccole botteghe dove gli antichi mestieri continuano ad essere svolti con grande passione. Le botteghe, memoria storica del borgo, raccontano di una popolazione il cui DNA che non può non ricondurre all’Arte. Qui, infatti, il genio creativo contamina ogni piccola bottega e trasforma anche il più umile artigiano in un artista.

Ripercorrere le vie del borgo consente, così, di immergersi in un’atmosfera raffinata e di respirare l’aria profumata di cultura e di storia. Tutto intorno un paesaggio che appare di notevole rilievo anche sotto l’aspetto faunistico e floristico. L’aspetto naturalistico assume, infatti, primaria importanza: anticamente il paesaggio predominante era la macchia mediterranea, una distesa di arbusti e piante aromatiche che si adattarono alla terra carsica; attualmente è soprattutto caratterizzato da coltivazioni di secolare tradizione, soprattutto maestosi uliveti, custodi di esemplari plurisecolari che con le loro contorsioni impreziosiscono il territorio e ne disegnano i tratti più caratteristici.
Sono quindi la storia, la cultura e il paesaggio che si fondono con il patrimonio architettonico e con le produzioni artigianali e agroalimentari tipiche a descrivere al meglio Montesano Salentino, con un rimando all’essenza del borgo che si connota di una forte vocazione turistica.
Nel patrimonio architettonico di Montesano Salentino figurano soprattutto la Chiesa Parrocchiale, originariamente cinquecentesca e modificata nel XIX secolo, che presenta una facciata animata da un vivace portale; il Calvario, Palazzo Bitonti, i “Palmenti” e le antiche corti, classica tipologia edilizia contadina ancora presente nella parte più antica del paese.
Il fuoco sacro dell’Arte avvolge di luce ogni elemento architettonico di questo borgo che va scoperto nell’intimo della sua anima. Straordinario è il Calvario di Montesano Salentino, ubicato lungo l’asse viario centrale che mette in comunicazione la chiesa matrice con l’antico santuario medievale di San Donato e che ha dato origine al centro abitato, sorge come l’abside di un’ipotetica chiesa con la navata costituita dalla strada, i muri laterali dalle quinte stradali e la volta dall’azzurro del cielo.
Ecco perché, questo territorio, inteso come sistema materiale ed immateriale di valori, identità, costumi, tipicità, simboli, segni, vincoli, storia e cultura, rappresenta un soggetto vivente, un bene comune non riproducibile del quale avere cura e sul quale fondare le politiche di sviluppo turistico e territoriale in chiave sostenibile e competitiva.
Una sfida che l’Amministrazione Comunale intende affrontare individuando e progettando idee in grado di valorizzare “l’unicità” del suo territorio.
Un press tour che fornirà una straordinaria chiave di lettura di Montesano Salentino, un borgo salentino autentico.
Attualità
Incendio d’auto: distrutta una Clio, si indaga

In fiamme nella notte un’auto di proprietà di una società intestata ad un uomo di 64 anni.
E’ l’ennesimo incendio notturno di autovetture in Salento e si è verificato alle ore 02:34 circa della nottata tra sabato e domenica a Cavallino.
Nel rione Castromediano è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Lecce, in via Alberto Bertoli.
La macchina distrutta dalle lingue di fuoco è una Renault Clio grigia che era ferma in sosta sulla sede stradale.
Il lavoro del personale dei vigili del fuoco ha scongiurato il propagarsi dell’incendio e ulteriori danni a persone, cose o pericoli per la pubblica e privata incolumità.
Sul posto erano presenti i carabinieri della stazione di Cavallino. Le cause dell’evento sono in fase di accertamento.
Attualità
Svolta in vista per la festa patronale di Taurisano
Una lettera al Vescovo segnala uno “stato d’agitazione” tra i cittadini per una decisione, a suo modo, storica: quella del parroco di escludere, dopo ben 148 anni, la ditta Parisi dall’allestimento delle luminarie per Santo Stefano

Da “Il Gallo” cartaceo n.07 del 2025
a cura di Lor. Z.
La continuità nel segno della tradizione o il cambiamento in nome di una equa rotazione? È il bivio dinanzi al quale, a Taurisano, si pone la festa patronale di Santo Stefano. Una ricorrenza che si rinnova di anno in anno in nome di una fede lunga un millennio.
A sollevare oggi il dubbio è Antonio Montonato, presidente dell’Associazione Onlus “Idee Valori e Solidarietà”, che scrive al vescovo Mons. Vito Angiuli per attenzionare quella che, a suo dire, è “una situazione che sta agitando gli animi dei miei concittadini”.
Oggetto della missiva è la scelta, per la festa del prossimo agosto, di non incaricare la ditta Parisi dell’allestimento delle luminarie.
“Quest’anno”, scrive Montonato a sua Eccellenza, “Don Gionatan (parroco della parrocchia della Trasfigurazione di N.S.G.C., NdR) ha escluso in modo dittatoriale la ditta Parisi, un’eccellenza locale che ha portato alla ribalta il nome della nostra Città a livello internazionale. La ditta Parisi”, continua la lettera, “dal 1876 (ossia per 148 anni) ha all’allestito nella nostra Città le strade e piazze del borgo, in onore del Santo Patrono Stefano, con devozione, lealtà e calore. Durante questi anni la ditta Parisi è stata più volte onorata di prestigiosi premi nazionali ed internazionali tra cui quello a Montecitorio”.
Una tradizione che, secondo Montonato, andrebbe rinnovata ad occhi chiusi, ma che “il parroco”, scrive, “vuole sconvolgere senza rispettare la storia secolare”.
L’argomento, rimbalzato anche sui social, è già oggetto di discussione in paese e, con tutta probabilità, è giunto alle porte della Diocesi già prima che Montonato mettesse mano al calamaio.
Ad ogni modo, il presidente di “Idee Valori e Solidarietà” adduce altre motivazioni a sostegno della sua tesi: “La festa patronale viene organizzata con le offerte libere dei cittadini, con gli sponsor offerti da attività commerciali ed artigianali locali e, da ultimo, con l’importante contributo economico, solitamente pari a 10mila euro, elargito dal Comune. Appare quindi insolito e discutibile il fatto che un parroco subentri nella gestione ed organizzazione della festa patronale, sostituendosi ai comitati costituiti ad hoc, arrivando a stravolgere le tradizioni locali, quelle tradizioni che si tramandavano di generazione in generazione”.
Ebbene è proprio qui che la matassa trova il suo bandolo: nelle funzioni del parroco in seno alle celebrazioni della festa patronale.
Tant’è che la Diocesi, cui abbiamo richiesto le ragioni di questa la scelta a suo modo storica, nel non ribattere a quanto sostenuto dal signor Montonato, risponde senza dare risposta. Ossia, rimanda al Regolamento diocesano per il Comitato Feste Religiose.
Il documento recita: “Presidente del Comitato è sempre il Parroco, che si avvale della consulenza del consiglio pastorale parrocchiale nel determinare quali feste celebrare, e nel dare gli orientamenti generali per lo svolgimento dei festeggiamenti esterni”. Allo stesso parroco spettano anche la nomina del presidente delegato; l’accoglimento della lista dei componenti il Comitato ed il compito di dare indirizzo circa il programma della festa.
Il ruolo assunto, nel caso specifico, da don Gionatan, quindi, appare tutt’altro che arbitrario, come la missiva inviata al vescovo vuol far intendere.
C’è tuttavia un passaggio che tiene aperta la discussione. Lo stesso regolamento diocesano specifica, al primo punto sull’argomento, che “il Comitato Feste è espressione della comunità parrocchiale”. Quanto sta accadendo a Taurisano porta a chiederci se questo assunto, attorno alla festa di Santo Stefano, sia ancora osservato. Chiediamo a voi, quindi, di esprimervi, raccontandoci il vostro punto di vista. Scriveteci su WA al 371 37 37 310.
Attualità
Caro biglietti: tornare in Salento ad aprile è un salasso
Per chi parte da Milano, treni sopra i 300 euro ed aerei oltre i 600

Tanti ponti, tanti soldi. Un salasso le festività di questo mese di aprile per chi si vuole spostare. In particolar modo per coloro che vogliono fare rientro in Salento dal nord Italia.
Lo si evince da uno studio di Assoutenti sulle tariffe di aerei, treni e pullman, un report da cui emergono dati incredibili come quelli che seguono.
Imbarcandosi da Linate venerdì 18 aprile e tornando martedì 22 aprile, un biglietto per Brindisi costa oggi un minimo di 619 euro, più di un volo di andata e ritorno per New York nelle stesse date (da 571 euro con uno scalo). Servono poi almeno 518 euro per volare da Linate a Catania e ritorno, 499 euro per Palermo, 460 euro per Cagliari. Il volo di andata e ritorno da Genova a Catania, nelle stesse date, parte oggi da un minimo di 401 euro, e si spende più o meno lo stesso (398 euro) da Torino a Lamezia Terme.
Non va meglio a chi sta acquistando in questi giorni un biglietto del treno: per la tratta Milano-Reggio Calabria la spesa va da 104,4 (scegliendo collegamenti lenti) a 345 euro per quelli più veloci. Partendo invece da Torino (solo andata), si spende da un minimo di 195 euro, se si scelgono orari scomodi e soluzioni con lunghi tempi di percorrenza, a 360 euro per i collegamenti migliori. Si sfiorano 340 euro per andare da Genova a Lecce, 320 euro da Milano a Lecce, 311 euro da Torino a Lecce, 310 euro da Milano a Salerno.
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