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Il mercato dei PC cambia volto: gli acquisti tech più gettonati     

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PC configurazione

Cosa acquistano gli appassionati di tecnologia? Quali sono i PC più gettonati nell’era degli smartphone e dei wearable device? Secondo l’indagine di Eurogamer il numero complessivo di PC venduti ha registrato un calo di distribuzione, ma, osservando attentamente il dato, la situazione appare diversificata. Difatti al pari di una flessione dei PC da lavoro e studio crescono le vendite di PC da gaming fissi, essenziali per vivere esperienze di gaming a 360 gradi e con il massimo della qualità grafica.


Le vendite globali di PC sono in diminuzione


Secondo i dati preliminari diffusi da Gartner, dunque, le vendite globali di PC sono diminuite del 12,6%, portando comunque a segno un traguardo di oltre settanta milioni di unità vendute. Secondo Gartner, la flessione sarebbe imputabile a questioni politiche e sociali, a partire dalla pandemia per arrivare ai più recenti eventi globali. Queste crisi hanno certamente destabilizzato la filiera produttiva così come le catene di distribuzione e, dunque, hanno influito anche sul costo della vita e sull’inflazione.


A livello generale, quindi, è diminuito sia il potere d’acquisto delle persone che la domanda di beni e servizi, in previsione di probabili scenari di miglioramento. In ogni caso i giganti della tecnologia, soprattutto quelli con sede nella Silicon Valley, non hanno registrato dati preoccupanti. Al contrario, l’uscita di nuovi chip e la diffusione del lavoro e dello studio da remoto sarebbero da interpretare come segnali incoraggianti di una pronta ricrescita del mercato.


Dal lavoro da remoto all’istruzione a distanza


Difatti per moltissime persone è arrivata l’esigenza di dotarsi di un buon PC fisso o, comunque, di creare una postazione di studio o lavoro che sia valida. Chiaramente, dopo il boom iniziale, il mercato consumer, soprattutto per smart working e didattica a distanza, è diventato saturo rapidamente. Per questo le vendite si prospettano in crescita solo quando arriveranno i nuovi cicli di aggiornamento e, quindi, tra qualche anno. Dopotutto chi ha acquistato un PC durante la pandemia non ha ancora motivi, salvo rari casi particolari, di cambiarlo con un altro.


Questa situazione un po’ stagnante, tuttavia, non deve preoccupare, perché il mercato non si è fermato. Sono proprio i PC da gaming ad averlo guidato verso livelli di sicurezza interessanti, soprattutto da quanto emerso dai dati di Ampere Analysis. Difatti il mercato perde circa un miliardo del suo valore, ma per i vincoli di fornitura e i cambiamenti che hanno portato il prezzo delle schede grafiche a salire enormemente, soprattutto a causa di una bolla speculativa coincisa con la crisi del chip globale.


La rivalsa dei PC per gaming

Ciò nonostante a fine anno usciranno le prossime generazioni di processori e schede grafiche per computer, ovvero AMD, Intel e Nvidia che, sicuramente, faranno aumentare le vendite dei PC da gioco. Il gioco online diventa sempre più un’attività professionale e seguita da pubblici di massa, tant’è che anche il nostro Paese segue e ammira le prestazioni dei campioni di eSports e di gaming online. Sarà proprio questa attività a trainare l’intero mercato dei PC? Cosa ci riserva l’immediato futuro?


Al momento le previsioni sono “bloccate”, nel senso che le situazioni politico-economiche e le problematiche sanitarie hanno dato vita a una sorta di stallo di mercato. Le persone preferiscono attendere che l’estate passi e che si veda, anche se piccolo, qualche barlume di arresto circa le problematiche internazionali.


Il caro vita e la perdita di potere d’acquisto, infatti, sono fattori sociali molto forti che provocano un impatto a catena sui mercati, soprattutto in quelli di ramo tech che, come tanti altri, non sempre rientrano tra i beni di prima necessità. In ogni caso questi periodi sono molto probabilmente passeggeri, per cui, superate le fasi più complesse a livello internazionale, i mercati potranno tornare a vivere normalmente.


 


Fonti:


https://www.eurogamer.it/news-pc-mercato-globale-diminuito-ritmo-piu-veloce-ultimi-anni


https://www.eurogamer.net/the-pc-market-has-declined-at-its-fastest-rate-in-years-report-states


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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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