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Attualità

Il nome di chi guida sulla carta di circolazione

A partire dal 3 novembre chi utilizza un auto di diverso intestatario dovrà aggiornare la carta di circolazione. Le infrazioni saranno punite con una sanzione di 705 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione

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A partire da lunedì 3 novembre sulla carta di circolazione si dovrà riportare l’effettivo utente dell’autovettura. La registrazione dovrà essere fatta alla Motorizzazione e sulla carta di circolazione dovrà essere annotato il nome di chi utilizza in modo costante l’auto di proprietà altrui per oltre 30 giorni. Chi non aggiornerà la carta di circolazione sarà punibile con una sanzione di 705 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione. 


donnaDalla data citata, infatti, scatterà l’obbligo di richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione, in caso di variazione delle generalità o della denominazione dell’intestatario dei veicolo, o di temporanea disponibilità del veicolo in favore di un soggetto terzo, per un periodo superiore a 30 giorni.


In parole povere, si dovrà registrare alla Motorizzazione e annotare sulla carta di circolazione il nome di chi utilizza sistematicamente l’auto di proprietà altrui per oltre 30 giorni.


Diversamente, scatterà una multa di 705 euro con ritiro della carta di circolazione.


L’obbligo normativo era stato chiaramente riportato nella circolare del Ministero dei Trasporti numero 15513 dello scorso 10 luglio 2014, passata inizialmente un po’ in sordina, che ora, a ridosso della scadenza, si rivela una brutta grana per tantissimi automobilisti.


Si tratta di un provvedimento che va, infatti, a colpire in primo luogo quelle auto temporaneamente intestate in comodato d’uso, specialmente nei vari casi di locazione in assenza di conducente, e di locazione senza conducente da affidare ai corpi di polizia locale.


In caso di mancato rispetto dell’obbligo, come accennato, scatterà una sanzione che parte da un minimo di 705 euro. In più, ci sarà il ritiro della carta di circolazione, che la motorizzazione rinnoverà dopo che ci si sarà messi in regola.


Da notare bene che la norma non si applica ancora a tutti i casi di trasferimento della disponibilità: sono esenti ad esempio i veicoli in disponibilità di soggetti che effettuano attività di autotrasporto (sulla base di iscrizione REN, licenza o autorizzazione), che riceveranno apposite disposizioni. Le disposizioni della circolare si applicano, invece, anche ai rimorchi di massa complessiva inferiore alle 3,5 t.


Anche i casi di comodato familiare, ovvero il caso tipico del genitore che lascia guidare in via esclusiva al figlio convivente la macchina di sua proprietà a lui intestata, sono esenti, purché i familiari siano conviventi.

Tutti gli altri soggetti se la caveranno con costi in fondo contenuti, e, ove possibile, con l’applicazione di un bollo adesivo coi dati rettificati sul libretto.


Per quanto concerne le flotte aziendali, invece, si può fare istanza cumulativa con un unico modello TT2120, versando una sola imposta di bollo (16 euro), ma le carte di circolazione vanno aggiornate singolarmente: si dovranno pagare i diritti di motorizzazione (9 euro) per quanti sono i libretti da aggiornare.


In sintesi, si tratta di una norma che consentirà alle autorità di polizia di identificare l’effettivo proprietario di un veicolo senza doverlo inseguire in una catena di prestiti e comodati inesistenti.


Sono esenti: coloro che usano già un mezzo non di loro proprietà o possiedono un’intestazione non aggiornata prima della data dell’entrata in vigore delle nuove norme; coloro che usano auto di familiari conviventi (aventi la residenza nello stesso indirizzo).

Le categorie maggiormente colpite sono coloro che utilizzano auto aziendali. L’obbligo è per ogni tipo di veicolo e sarà rivolto sia alle persone fisiche che alle persone giuridiche.

Non cambierà, nulla per i normali utilizzatori, cioè i privati che utilizzano la vettura di un’altra persona poiché è difficile che qualcuno utilizzi l’auto di un altro per oltre un mese (impossibile dimostrarlo quando l’intestatario e l’utilizzatore della vettura sono d’accordo nel dire che il prestito è avvenuto per esempio il giorno precedente).

La nuova normativa punta a far emergere le posizioni soprattutto fiscali di chi utilizza le vetture prevalentemente aziendali per lunghi periodi avendone chiaramente notevoli benefici.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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