Attualità
Immobiliare in crescita nel Salento
+3,7%: prosegue la ripresa del mercato immobiliare in provincia di Lecce. Tutti i dati zona per zona

Prosegue la ripresa del mercato immobiliare in provincia di Lecce. Ma con ritmi ancora troppo lenti per tornare ai valori e alle quotazioni pre-crisi. Nel report, realizzato dall’Osservatorio economico, diretto da Davide Stasi, sono state esaminate le compravendite, suddivise per Comune e per dimensione: i monolocali fino a 50 metri quadri; le piccole abitazioni, da 50 a 85 metri quadri; quelle medio-piccole, da 85 a 115 metri quadri; quelle medie, da 115 a 145 metri quadri e quelle grandi, oltre i 145 metri quadri.
Aumentano, ma di poco le compravendite residenziali nel Salento: nel corso del 2018 sono state acquistate 6.086 unità abitative. Rispetto all’anno precedente, si registrano 216 transazioni in più (al netto di successioni, donazioni e trasferimenti in esito a procedure giudiziarie).
L’incremento è stato del 3,7 per cento (nel 2017 le compravendite erano state 5.870, nel 2016 furono 5.843 e nel 2015 appena 5.156).
Per il quarto anno consecutivo, dunque, aumentano i trasferimenti di proprietà. Le transazioni, registrate all’Agenzia delle entrate (ex Agenzia del territorio) sono 1.203 nella città capoluogo e 4.883 nel resto della provincia.
Nel centro storico di Lecce (piazza Sant’Oronzo, Duomo e zone limitrofe) sono stati acquistati 102 immobili. Altri 214 tra piazza Mazzini, piazza Ariosto, rione San Lazzaro e Tribunale; 97 nei quartieri Ferrovia e Leuca; 96 nella zona Salesiani, piazza Partigiani e Conservatorio; 37 nel rione di Santa Rosa; 131 tra quartiere San Pio, quartiere Rudiae, Borgo Pace, viale della Repubblica e viale Taranto.
In periferia, sono stati compravenduti 64 immobili tra viale Aldo Moro, Settelacquare e via Merine; 60 fabbricati nel quartiere Stadio, zona 167, via Rapolla e piazza Palio; 54 appartamenti tra Sant’Oronzo fuori le mura, via Adriatica e borgo San Nicola; 192 unità abitative tra via Monteroni, via San Cesario e via vecchia Carmiano.
Nell’area sub-urbana sono state registrate 33 transazioni a San Cataldo e 37 nelle altre marine leccesi. Nelle aree agricole 34 compravendite, una nell’area industriale e 6 nella frazione di Villa Convento. Altre 45 non è stato possibile localizzarle. La città di Lecce rappresenta, da sola, il 19,8 per cento del totale delle compravendite della provincia.
Riguardo alle dimensioni delle unità residenziali compravendute in città, le contrattazioni hanno interessato 73 monolocali, che rappresentano il 6,1 per cento del totale delle transazioni; 270 piccole abitazioni, pari al 22,4 per cento delle compravendite; 302 case medio-piccole, pari al 25,1 per cento degli scambi commerciali; 252 fabbricati medi, pari al 21 per cento degli acquisti; 305 immobili di grandi dimensioni, pari al 25,4 per cento delle contrattazioni. Per un totale di 1.203 fabbricati.
«Continua la ripresa del mercato immobiliare», commenta Davide Stasi, «, ma perdura la stagnazione delle quotazioni. Anzi il lieve ritocco al ribasso, sia nel capoluogo quanto in provincia, testimonia come gli immobili nel Salento non si stiano rivalutando più, come invece accadeva un tempo. Tutto sommato, l’incremento delle transazioni va interpretato come segnale incoraggiante che dà una boccata d’ossigeno, seppur modesta, ad un comparto, quello immobiliare, ancora in forte difficoltà. Almeno tre sono stati i fattori che, negli anni passati, hanno frenato le compravendite», evidenzia Stasi, «la stretta del credito, il peso crescente della burocrazia, (che ha di fatto rallentato le operazioni di acquisto dei fabbricati, con un corposo elenco di documenti da produrre da parte del venditore ed anche da parte del compratore per ottenere il mutuo ipotecario) e la pressione fiscale e tributaria che scoraggia compratori ed investitori».
«Negli ultimi anni», ricorda Stasi, «sono diminuiti, per una serie di motivi, i permessi a costruire, in conseguenza della minore richiesta di edilizia abitativa, con la conseguente profonda crisi del comparto edile, spinto ad innovarsi sugli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico. È del tutto evidente che il patrimonio immobiliare necessiti di un profondo ammodernamento in termini di sicurezza, efficienza e qualità. Tutto ciò dovrebbe contribuire a produrre un effetto moltiplicatore sull’economia delle imprese e quindi sull’economia in generale, oltre ovviamente a contribuire, in via prioritaria, alla messa in sicurezza degli immobili ed all’incremento del loro valore».
In tutta la provincia, sono state acquistate 6.086 unità abitative. Più in dettaglio, nell’area che comprende Aradeo, Collepasso, Cutrofiano, Galatina, Galatone, Nardò, Neviano, Porto Cesareo, Seclì e Sogliano Cavour (10 Comuni) si sono registrate 983 compravendite, pari al 16,1 per cento del totale.
Nella zona che comprende Alezio, Alliste, Casarano, Gallipoli, Matino, Melissano, Parabita, Racale, Sannicola, Taviano e Tuglie (11 Comuni) si sono registrate 1.019 compravendite, pari al 16,7 per cento del totale.
Nel Capo di Leuca che racchiude Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù, Presicce – Acquarica, Ruffano, Salve, Specchia, Supersano, Taurisano, Tiggiano, Tricase e Ugento (19 Comuni) si sono registrate 788 compravendite, pari al 13 per cento del totale.
Nell’area del Nord-ovest che comprende Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Guagnano, Leverano, Novoli, Salice Salentino, Squinzano, Trepuzzi e Veglie (10 Comuni) si sono registrate 563 compravendite, pari al 9,3 per cento del totale.
Nella “cintura di Lecce”, vale a dire Arnesano, Cavallino, Lequile, Lizzanello, Monteroni di Lecce, San Cesario di Lecce, San Pietro in Lama e Surbo (8 Comuni) si sono registrate 535 compravendite, pari al 8,8 per cento del totale.
Nell’area di Bagnolo del Salento, Calimera, Cannole, Caprarica di Lecce, Carpignano Salentino, Castrì di Lecce, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Cursi, Giurdignano, Martano, Martignano, Melendugno, Melpignano, San Donato di Lecce, Soleto, Sternatia, Vernole e Zollino (19 Comuni) sono state 493, pari al 8,1 per cento del totale.
Nell’area di Botrugno, Diso, Giuggianello, Maglie, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Palmariggi, Poggiardo, San Cassiano, Sanarica, Scorrano, Spongano, Surano e Uggiano La Chiesa (16 Comuni) si sono registrate 351 compravendite, pari al 5,8 per cento del totale.
Nella zona di Otranto, Santa Cesarea Terme e Castro (3 Comuni) si sono registrate 150 compravendite, pari al 2,5 per cento del totale.
Riguardo alle dimensioni delle unità residenziali compravendute in provincia di Lecce, le contrattazioni hanno interessato 604 monolocali, che rappresentano il 9,9 per cento del totale delle transazioni; 1.536 piccole abitazioni, pari al 25,2 per cento delle compravendite; 1.430 case medio-piccole, pari al 23,5 per cento degli scambi commerciali; 1.141 fabbricati medi, pari al 18,7 per cento degli acquisti; 1.376 immobili di grandi dimensioni, pari al 22,6 per cento delle contrattazioni. Per un totale di 6.086 fabbricati.
Appuntamenti
Miss Mamma 2025, le salentine con la fascia
A Carmiano si sono svolte le selezioni per “Miss Mamma Italiana 2025”, concorso nazionale di bellezza e simpatia che sostiene “Arianne”, Onlus per la lotta all’Endometriosi

Proseguono in tutta Italia le selezioni per Miss Mamma Italiana edizione 2025, concorso nazionale di bellezza e simpatia giunto quest’anno alla sua trentaduesima edizione, curato dalla Te.Ma Spettacoli di Paolo Teti (ideatore e Patron del concorso) e riservato a tutte le mamme di età compresa tra i 25 ed i 45 anni, con fascia “Gold” per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia “Evergreen” per le mamme con più di 56 anni.
Miss Mamma Italiana sostiene Arianne, associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi, una malattia cronica, progressiva ed invalidante, ancora poco conosciuta, che in Italia colpisce quasi 4 milioni di donne fin dall’adolescenza e che, per questo motivo, deve essere ben conosciuta per permettere un’attivazione spontanea in caso di sintomi sospetti.
Al cine teatro “Fratelli Lumiere” di Carmiano, si è svolta una selezione valevole per l’elezione di Miss Mamma Italiana 2025.
Le mamme partecipanti, oltre a sfilare in passerella con abiti eleganti, hanno sostenuto una prova di abilità (come cantare, ballare, illustrare ricette gastronomiche, cimentarsi in esercizi ginnici ed in prove creative ed artistiche), che rappresentasse la loro personalità.
La giuria ha proclamato vincitrice della selezione Eva Agrimi, 30 anni, estetista, di Carmiano, mamma di Rachele ed Ester, di 7 e 3 anni; la fascia Miss Mamma Italiana Gold (riservata alle mamme dai 46 ai 55 anni), è andata ad Alessandra Semeraro, 47 anni, coreografa, di Arnesano, mamma di Nicholas e Michael, di 16 e 14 anni; mentre la fascia Miss Mamma Italiana Evergreen (riservata alle mamme con più di 56 anni) è andata a Rosa Stringano, 56 anni, casalinga, di Modugno (BA), mamma di Nancy e Sharon, di 39 e 21 anni.
LE ALTRE MAMME PREMIATE
Miss Mamma Dolcezza, Lisa Pierri, 44 anni, avvocato, di Copertino, mamma di Marco di 10 anni;
Miss Mamma Eleganza, Mery Martina, 42 anni, cassiera, di Galatina, mamma di Anastasio e Ginevra;
Miss Mamma in Gambe, Angela Antonaci, 34 anni, imprenditrice, di Botrugno, mamma di Giada e Gioia, di 14 e 10 anni;
Miss Mamma Solare, Maria De Jesus, 40 anni, imprenditrice, di Otranto, mamma di Fabrizio e Salvatore, di 24 e 13 anni;
Miss Mamma Sorriso, Klaudia Zaneta, 34 anni, casalinga, di Monteroni, mamma di Diletta, Jonela, Silvia, Viviana ed Enga, di 13, 10, 8, 6 e 3 anni;
Miss Mamma Sprint, Serena Rizzelli, 45 anni, assistente sociale, di Tricase, mamma di Angelica di 15 anni e dei gemelli Jacopo e Francesco, di 11 anni;
Miss Mamma Simpatia, Verena Tarantino, 30 anni, casalinga, di Copertino, mamma di Kevin, Nicolò e Giulio, di 12, 10 ed 1 anno;
Miss Mamma Gold Fashion, Anna Panico, 52 anni, avvocato, di Monteroni, mamma di Gabriele, Alessandro e Nicolò, di 14, 13 e 10 anni;
Miss Mamma Gold Radiosa, Loredana Zaccaro, 55 anni, imprenditrice, di Valenzano (BA), mamma di Angelo ed Asia Pia, di 30 e 21 anni;
Miss Mamma Gold Sportiva, Anna Giusy Perrone, 46 anni, casalinga, di Lequile, mamma di Melany, Jacopo e Matteo, di 16, 12 e 7 anni;
Miss Mamma Gold Simpatia, Simona Manca, 55 anni, casalinga, di Arnesano, mamma di Tania e Nicholas, di 31 e 30 anni;
Miss Mamma Evergreen Glamour, Maria Chimienti, 62 anni, casalinga, di Manduria (TA), mamma di Andrea e Simone, di 33 e 29 anni.
L’evento è stato presentato da Lucia Dipaola, referente del concorso, per la Puglia.
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Da sinistra, Rosa Stringano (vincitrice di selezione categoria “Evergreen”); Eva Agrimi (vincitrice di selezione categoria “Miss Mamma Italiana”); Lucia Dipaola presentatrice dell’evento ed Alessandra Semeraro (vincitrice di selezione categoria “Gold”). Nella foto in alto le 12 mamme della provincia di Lecce premiate
Attualità
Incendio d’auto a Ruffano nella notte
In fiamme una Audi in via Rattazzi, necessario l’intervento di vigili del fuoco, carabinieri e carro attrezzi

Incendio d’auto nella notte a Ruffano, attorno all’1:30 circa.
Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase in via Rattazzi.
A prendere fuoco è stata un’autovettura marca Audi, per la cui rimozione si è reso necessario un carro attrezzi.
L’intervento del 115 è valso allo spegnimento dell’incendio e alla messa in sicurezza dell’area circostante, evitando il propagarsi delle fiamme e danni ad altri veicoli o abitazioni vicine.
Sul posto erano presenti i Carabinieri della Stazione di Casarano per gli accertamenti di competenza.
Le cause sono in corso di accertamento.
Attualità
Ospedale di Galatina tra criticità, degrado e cantieri fermi
“Solita” ispezione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro: «Laboratorio analisi nel degrado, situazione critica al Pronto soccorso e cantieri fermi. Ma c’è anche un fiore all’occhiello, il Centro trasfusionale»

«Siamo tornati nell’ospedale di Galatina, che avevamo ispezionato a giugno 2023. Ad aprile 2024 erano state esaminate in Commissione Sanità tutte le carenze emerse, e incassammo l’impegno del direttore generale Asl Rossi e dell’ex assessore Palese e risolverle in tempi brevi. A distanza di un anno, il bilancio è appena sufficiente perché molto resta ancora da fare».
Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani, reduce dall’ennesimo blitz in una struttura sanitaria pubblica salentina.
CRITICITÀ AL PRONTO SOCCORSO
Le criticità maggiori al Pronto soccorso: «Locali angusti e inadeguati, il solito unico bagno promiscuo, solo una postazione di pronto intervento grave fra le tende, pazienti parcheggiati in barella anche la notte, spazi sacrificati e difficoltà operative».
Nel frattempo, la nuova sistemazione resta «un miraggio visto che il cantiere, così come quello della Terapia intensiva e sub intensiva, rimane bloccato».
LABORATORIO DI ANALISI PATOLOGICA CLINICA
Situazione molto critica al Laboratorio di analisi patologica clinica: «Abbiamo trovato alcuni locali fatiscenti e umidi, spogliatoi non a norma e l’antibagno utilizzato come spogliatoio. C’è una zona chiusa e degradata che otto anni fa è stata praticamente distrutta da un incendio e non è mai stata ripristinata. Abbiamo riscontrato la presenza di reagenti chimici abbandonati, frigoriferi non a norma per conservare prodotti chimici e farmaceutici, impianti elettrici con cavi precari e acque reflue a rischio biologico non adeguatamente trattate. Lo smaltimento dei reagenti prende una via rapida, diretta, probabilmente fuori protocollo. Si usano tubi volanti collegati a taniche di plastica di fortuna, a rischio rotture o perdite».
PERSONALE
Sul fronte del personale, «per risolvere il deficit che evidenziammo, finalmente ci sono stati rinforzi in quest’ultimo anno. Dopo decenni sono stati nominati i capisala, come in tutta la Asl Lecce».
APPARECCHIATURE OBSOLETE
Capitolo apparecchiature obsolete: «In Cardiologia sono stati sostituiti il carrello dell’emergenza, gli elettrocardiografi e l’ecografo guasti. Nelle sale operatorie, così come avevamo sollecitato, è stata sostituita tutta la ferristica che trovammo logora e antiquata. Mentre resta da rifare la pavimentazione, sostituendo il linoleum alle vecchie piastrelle».
A causa della mancanza di anestesisti, «vera piaga dell’intera azienda sanitaria, l’Unità di Terapia intensiva cardiologica non è operativa benché ci sia un reparto nuovo e attrezzato, che rimane chiuso».
Ferma anche la Rianimazione e «resta chiuso e inutilizzato il quarto piano che ospitava la Chirurgia».
Per quanto riguarda l’Oncologia, «l’ambulatorio funziona solo un giorno a settimana. Quello di Urologia è invece chiuso, come avevamo paventato, dopo il pensionamento dell’unico medico e dell’infermiere che erano in servizio. Funziona, invece, il servizio Dialisi, dove avevamo segnalato la necessità di sostituire l’elettrocardiografo e la carenza di infermieri specializzati.
Come avevamo richiesto, la Farmacia è stata dotata di nuovi computer, stampanti, sedie, poltrone e armadi.
La Riabilitazione non ha ancora una palestra, ma sono arrivati gli standing che avevamo richiesto per sollevare e trasportare in piedi i pazienti. Per il rifacimento degli spazi di Endoscopia digestiva, che non erano a norma, è stato approvato un progetto da 49mila euro».
Infine, la Nefrologia «continua a risentire della mancanza di personale, e in tutto l’ospedale si attende la dotazione di barelle e letti bariatrici per i pazienti obesi, che sono stati ordinati come avevamo sollecitato».
IL FIORE ALL’OCCHIELLO
L’ospedale di Galatina vanta anche «un fiore all’occhiello»: il Centro trasfusionale, «che opera a pieno ritmo e con un’ottima organizzazione».
Le donazioni di sangue intero si effettuano dalle 8,30 alle 10,30 dal lunedì al sabato, con l’accesso di sei donatori ogni mezzora previa prenotazione (al numero 0836 529223).
Chi non prenota va in coda o entra se qualcuno non si è presentato e il turno di sei non è completo.
Il Centro opera in stretta collaborazione con le associazioni di donatori di sangue, per contribuire a soddisfare le necessità trasfusionali dell’Asl di Lecce e sensibilizzare i cittadini alla cultura della donazione del sangue.
La struttura, collocata al piano terra e accessibile anche alle persone con disabilità, è dotata delle più moderne attrezzature mediche che permettono di lavorare in tranquillità e sicurezza.
Si può donare sangue intero, plasma e piastrine, dopo accurati accertamenti clinici ed ematochimici eseguiti nel laboratorio del Centro, che meriterebbe la classificazione di unità semplice a valenza dipartimentale.
«Usciamo da questa ispezione con un quadro di luci e ombre», tira le somme Pagliaro, «mai con il dito puntato ma con la mano tesa per portare in Regione le esigenze di questo ospedale e di tutto il territorio di Lecce e provincia».
Infine, il fondatore di Regione Salento annuncia: «Torneremo in tutte le strutture sanitarie già ispezionate per verificare se gli impegni assunti nelle relative audizioni in Commissione Sanità abbiano avuto seguito, e intanto proseguiremo con le visite al Dea e al Fazzi, reparto per reparto, sempre con l’obiettivo di contribuire a garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini».
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