Attualità
Infermieri: stato d’agitazione al “Fazzi”
Non si sentono sicuri, chiedono un incontro alla direzione e denunciano l’insostenibile organizzazione del lavoro
“La professione dell’infermiere al Fazzi? Quasi uno sfruttamento da “caporalato”. Una situazione allarmante. Una categoria mortificata e calpestata”.
Non usa giri di parole l’avvocato Antonio Tarantino, segretario della Uil-Sanità. Alla riunione di giovedì scorso, indetta insieme al segretario del sindacato Nursind, Graziano Accogli, è stata decisa la mobilitazione, per dire basta alle «disumane» condizioni di stress lavorativo degli infermieri.
“Proclamiamo lo stato di agitazione del personale e giovedì 19 incontreremo il direttore sanitario Antonio Sanguedolce e il direttore del Fazzi, Giampiero Frassanito”, spiega Tarantino che poi aggiunge: “Vaglieremo i problemi che riguardano gli infermieri del Pronto soccorso e i gruppi operatori dove l’accorpamento deciso dal direttore Gorgoni non ha prodotto risultati. Dopo la sparatoria dei giorni scorsi chiederemo che venga tutelata la sicurezza del personale e dei cittadini. E parleremo delle criticità dovute alla mancanza di personale di supporto, come in neurochirurgia, nei laboratori, in genetica medica e via dicendo”.
Deciso a fare il punto sulla sicurezza anche il segretario del sindacato Nursind Accogli, che guarda ad altre criticità: “Un’altra situazione precaria riguarda l’organizzazione del lavoro e le mancate assunzioni di personale”, incalza. “Mancano operatori socio-sanitari, tecnici e infermieri. Il 25 novembre partiranno le disposizioni della comunità europea che prevedono di rispettare 11 ore di riposo dopo ogni turno di lavoro. Riposo che se viene a mancare aumenta concretamente il rischio di errori clinici“.
Interviene anche Gabriella, un’infermiera che ripercorre, con appassionata partecipazione, i drammatici momenti di tensione che si vivono all’accettazione del pronto soccorso. “Al triage”, dice, “rischiamo ogni giorno l’aggressione alle spalle, perché entrano dalle porte aperte. Soggetti scalmanati, alterati e intolleranti, in ansia per i loro parenti. Spesso, mentre si sta registrando l’accesso, qualche familiare si sente male, sviene e devi correre a prestare soccorso, portare una sedia, una barella. Non è facile…non ce la facciamo più”.
Il problema delle aggressioni al personale sembra non esser ancora stato risolto. Le uniche tutele sono gli interventi del primario e della caposala. In questi giorni è in corso la trattativa nazionale con l’Aran. E se non si arriverà ad un accordo, il 28 novembre gli autonomi scenderanno in piazza insieme ai confederali per il mancato rinnovo del contratto.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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