Attualità
Israele – Hamas, l’appello del Comitato per la Pace
Si chiede a tutte le amministrazioni comunali l’approvazione di un ordine del giorno in cui esprimono il proprio dissenso verso tutte le guerre e in cui chiedano l’immediato stop delle operazioni militari nei territori coinvolti nel conflitto tra Israele e Hamas

L’assemblea spontanea “Riprendiamo la pace per mano” – Tra Israele e Hamas perdono i più poveri e i più soli – tenutasi a Santa Cesarea Terme, presso la sala convegni dell’Albergo Palazzo, si è conclusa con la costituzione del “Comitato per la Pace” e la pubblicazione dell’appello per lo stop alle operazioni militari e per l’organizzazione di una grande mobilitazione per la pace.
Si sono susseguiti interventi di testimonianza dalle zone di guerra e l’intervento di Stefano Bello, vice presidente della Fondazione Don Tonino Bello e nipote di Don Tonino.
L’assemblea è stata molto partecipata e il “Comitato per la Pace” appena costituito si è già dato un secondo appuntamento per una seconda assemblea aperta a tutti convocata in data 28 gennaio presso la Sala Convegni dell’Albergo Palazzo, a Santa Cesarea Terme.
Nell’appello si chiede a tutte le amministrazioni comunali l’approvazione di un ordine del giorno in cui esprimono il proprio dissenso verso tutte le guerre e in cui chiedano l’immediato stop delle operazioni militari nei territori coinvolti nel conflitto tra Israele e Hamas.
Il “Comitato per la Pace” invita ogni persona, le realtà associative, il mondo religioso e le istituzioni a firmare l’appello di seguito proposto, comunicando la propria adesione inviando una e-mail a comitatoperlapacesct@gmail.com
Il Comitato auspica che questo appello possa essere il primo passo verso un cambiamento concreto, coinvolgendo attivamente cittadini, organizzazioni e istituzioni per un futuro di armonia e solidarietà.
APPELLO PER LA PACE DEL 27 DICEMBRE 2023 – SANTA CESAREA TERME
“Le immagini e i suoni della guerra sono nelle nostre tasche, tra le nostre mani. Le cronache social ci consegnano costantemente il rumore assordante di tutte le ingiustizie del nostro mondo.
Ma quanto sentiamo realmente questo rumore, quanto riusciamo a trasformare immagini e suoni strazianti nel dolore di chi subisce una guerra? Quanto riusciamo fino in fondo a sentire il dolore degli altri?
Israele e Hamas si fanno la guerra da troppo tempo e a tutti noi sembra un problema troppo grande, anche solo da capire fino in fondo e si trasforma così in un pensiero lontano che a volte ci suscita qualche sussulto di coscienza. Ma, così come in tutti i conflitti, a perdere sono i più poveri e i più soli e di fronte al dolore dell’umanità le nostre coscienze non possono tacere.
Riteniamo che le istituzioni pubbliche debbano prendere una posizione chiara contro la guerra e che debbano programmare politiche concrete volte alla promozione di una società pacifica e inclusiva, fondata sui valori di rispetto, equità e solidarietà.
Per questo lanciamo un appello a tutte le Amministrazioni Comunali della Provincia di Lecce affinché approvino un ordine del giorno in cui esprimono il proprio dissenso verso tutte le guerre e in cui chiedano l’immediato stop delle operazioni militari nei territori coinvolti nel conflitto tra Israele e Hamas e di ristabilire il principio del “due popoli, due stati”.
E lanciamo un appello ad ogni persona, ad ogni realtà associativa, al mondo religioso e a tutte le istituzioni affinché partecipino attivamente all’organizzazione di un momento di mobilitazione generale per la pace, un evento libero e accogliente in cui esprimere totale contrarietà ad ogni guerra.
Tutti insieme chiederemo la fine degli scontri nelle zone di conflitto e lo faremo senza urlare ma attraverso la BELLEZZA in tutte le sue espressioni. Immaginiamo di sfilare con il mare di fianco e la natura tutta intorno ognuno con la propria arte che ci farà incantare”.
Vi ricordiamo che per aderire e sottoscrivere l’appello bisogna inviare una mail all’indirizzo comitatoperlapacesct@gmail.com
Attualità
Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano
Francesco ha voluto che fossero quelle che indossava tutti i giorni: al suo funerale, gli occhi del mondo su quel prodotto dell’artigianalità salentina

Miggiano e tutto il Salento entrano nella storia di Papa Francesco, in uno dei momenti più solenni e commoventi della Chiesa cattolica.
Oggi, in occasione dei funerali del Santo Padre, il mondo intero ha posato lo sguardo su un dettaglio carico di significato: le scarpe con cui Papa Francesco ha scelto di essere sepolto.
Il Pontefice infatti ha espresso il desidero di portare con sé nell’aldilà le sue umili scarpe di tutti i giorni. Ecco infatti che nelle foto che hanno fatto il giro del mondo si scorge quel paio di scarpe nere, consumate dall’utilizzo.

Un dettaglio che per il Salento ha un valore enorme, perché quelle scarpe sono nate a Miggiano.
Ne dà notizia il Comune in una nota in cui spiega che sono state realizzate nell’aprile 2024 dal Laboratorio Ortopedico Bello srl. Opera dei fratelli Vittorio e Giuseppe Bello (che negli anni hanno sempre recapitato di persona al Santo Padre il loro prodotto), le calzature ortopediche sono testimonianza di dedizione e di mani esperte che, nel silenzio dei laboratori, hanno creato qualcosa di infinitamente prezioso.
Il Comune di Miggiano ha espresso con orgoglio questo sentimento in una nota ufficiale:
“Papa Francesco porta con sé un pezzo di Miggiano e così ci sentiamo a lui ancor più vicini. La Comunità di Miggiano è onorata di aver offerto al Pontefice il pregio del proprio artigianato locale.”
Non si tratta solo di un onore per Miggiano, ma di un vero tributo all’intero Salento, terra di saperi antichi, di mani sapienti, di tradizione artigiana che riesce ancora a parlare al mondo con la lingua della qualità e della cura.
In un’epoca di globalizzazione e produzione industriale di massa, il fatto che il Papa abbia scelto — per il momento più intimo e sacro della sua esistenza terrena — delle scarpe fatte a mano in un piccolo comune salentino, ha un significato immenso. È la consacrazione di un modo di lavorare autentico, umano, profondamente radicato nella nostra identità.
Oggi le immagini del Santo Padre, vestito con la semplicità che l’ha sempre contraddistinto, e calzato con quelle scarpe di Miggiano, hanno fatto il giro del mondo.
Alessano
Fine settimana Plastic Free. L’Onda Blu anche in Salento
Dando concretezza agli insegnamenti di Papa Francesco, gli appuntamenti in Salento: sabato 26 aprile ad Alessano, Surano, Vernole; domenica 27 aprile a Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano

“Buttare via la plastica in mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.
L’insegnamento di Papa Francesco sarà messo in pratica questo fine settimana dai volontari di Plastic Free Onlus, l’associazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica.
I 222 appuntamenti di pulizia e sensibilizzazione ambientale in programma in tutta Italia sabato 26 e domenica 27 aprile saranno preceduti da un minuto di silenzio, in rispetto del lutto nazionale per la morte del Pontefice.
L’onda blu degli oltre 10mila volontari Plastic Free celebrerà così la 55esima edizione dell’Earth Day, la Giornata della Terra indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sulle condizioni in cui versa il nostro Pianeta e su cosa poter fare per salvaguardarlo. L’obiettivo è ripulire l’ambiente, rimuovendo 100mila chili di plastica e rifiuti, e invitare tutti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri comportamenti quotidiani.
Anche la Puglia sarà protagonista con ben 27 appuntamenti coordinati dal referente regionale Luigi Schifano: sabato 26 aprile a Castellana Grotte, Mola di Bari, Putignano(BA), Francavilla Fontana (BR), Alessano, Surano, Vernole (LE), Crispiano (TA) e domenica 27 aprile ad Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Molfetta, Polignano a Mare, Rutigliano, Santeramo in Colle (BA), Brindisi, Ceglie Messapica, Fasano (BR), Rodi Garganico(FG), Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano (LE), Castellaneta (TA).
“Agire concretamente mettendoci passione, energia e amore per la terra. Con questo spirito – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – grazie al coordinamento dei nostri 1.200 referenti territoriali, entreremo in azione nei parchi delle città, lungo gli argini di fiumi e laghi, sulle spiagge delle località costiere e nei piccoli borghi italiani. Lo faremo coinvolgendo chiunque abbia a cuore il destino del Pianeta: per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente www.plasticfreeonlus.it”.
Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 92 appuntamenti coinvolgendo circa 1.250 persone e rimuovendo oltre 13.000 chili di plastica e rifiuti. Sensibilizzati, inoltre, 2.700 studenti e 800 cittadini.
Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it.
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Attualità
Scivolone a Maglie: il 25 aprile diventa Festa della Repubblica
Clamorosa svista sui manifesti del Comune e non è la prima: un anno fa la foto dell’attore Gifuni al posto di quella di Aldo Moro. E c’è anche chi dice “errore voluto per cancellare vero significato della Liberazione”

Maglie, i manifesti comunali confondono il 25 aprile con la Festa della Repubblica: polemiche e sconcerto
A Maglie il 25 aprile arriva… con una svista. In questi giorni, i cittadini hanno notato affissi nei punti principali della città dei manifesti del Comune che annunciano le celebrazioni per la “Festa della Repubblica”, dimenticando però che la data in questione è quella del 2 giugno.
Il 25 aprile, infatti, è storicamente e istituzionalmente riconosciuto come la Festa della Liberazione, giornata simbolo della fine del nazifascismo in Italia.
Una svista? Forse. Ma in città c’è chi si chiede se si tratti di un errore davvero casuale o se ci sia, invece, una scelta più sottile dietro, considerando l’orientamento politico di centrodestra dell’attuale amministrazione comunale.
Non sarebbe la prima volta che a Maglie si inciampa sulla memoria storica. I più attenti ricorderanno il clamoroso scivolone di un anno fa, quando furono realizzati manifesti commemorativi per Aldo Moro… con la foto di un attore che lo interpretava (Gifuni), anziché del vero statista magliese.
Il gruppo di opposizione “Maje Noscia” ha commentato così l’accaduto con un post sui social:
“CHE CONFUSIONE!!!
A Maglie si anticipano le celebrazioni: sembra infatti che la Festa della Repubblica sia arrivata con un mese e mezzo d’anticipo, confusa con il 25 aprile che pare quasi scivolare via, confuso con un’altra ricorrenza.
Un refuso? Forse, ma l’ennesimo…
Anche gli errori più piccoli, quando toccano la memoria storica, ci ricordano quanto sia fondamentale conoscere — e riconoscere — la Storia.
Perché senza studio, attenzione e consapevolezza, si rischia di confondere le date… e, più grave ancora, il senso.
Il 25 aprile celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Ricordarlo con esattezza è un dovere. Civico, culturale e democratico.”
La speranza è che, al di là delle appartenenze politiche, si possa riportare al centro l’importanza del rispetto per la memoria collettiva e per le ricorrenze che hanno segnato la storia democratica del nostro Paese.
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