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Attualità

La musica che fa accoglienza

“Artists in action” donano 6 pc ai rifugiati del progetto Sprar di Galatina

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Il collettivo di artisti e professionisti della musica “Artists in action” ha messo insieme le proprie competenze artistiche per fornire un aiuto concreto a migranti, richiedenti asilo e rifugiati che, soprattutto negli ultimi mesi, hanno raggiunto l’Europa fuggendo dalla guerra e dalle sempre più gravi crisi umanitarie che interessano l’area mediorientale e l’Africa subsahariana.

Organizzando concerti ed eventi culturali, “Artists in action”, organizzazione umanitaria nata in Francia, ma che ha saputo coinvolgere artisti del panorama della musica elettronica provenienti da diversi paesi europei, si pone l’obiettivo di raccogliere fondi per acquistare beni di prima necessità o prodotti da mettere a disposizione delle persone in fuga.

L’impegno di alcuni artisti italiani aderenti all’organizzazione, ha consentito ad “Artist in action” di entrare in contatto con le attività dei centri Sprar del nostro paese, con l’obiettivo di fornire un aiuto concreto ai richiedenti asilo e ai rifugiati ospitati nelle strutture.

Nell’ambito delle proprie iniziative in Italia, “Artist in action” ha deciso di finanziare l’acquisto di 6 computer portatili, che sono stati messi a disposizione dei beneficiari del progetto Sprar di Galatina, di cui il Comitato Territoriale ARCI di Lecce è Ente Gestore dal 2009 e che ha tra gli operatori un dj aderente alla rete, Francesco Sabato.

L’utilizzo dei portatili consente agli uomini e le donne beneficiari presenti nel progetto, provenienti da diversi paesi dell’Africa e del Medioriente, di restare più facilmente in contatto con i propri cari lontani migliaia di chilometri, così come di compilare un curriculum indispensabile per cercare un occupazione, migliorare la propria conoscenza degli strumenti informatici e più in generale le condizioni di vita.

Il Comitato Territoriale ARCI di Lecce rivolge un sentito ringraziamento ai musicisti e agli animatori della rete “Artist in Action”, che dimostrano con il loro impegno che esiste un’Europa che non si rassegna alla disumanità dei respingimenti di massa, dei campi profughi nelle periferie urbane e del crescente razzismo, e decide così di darsi da fare in prima persone per dare aiuto alle tante persone che, in fuga dal proprio paese d’origine, cercano rifugio in Italia come negli altri paesi del Vecchio Continente.

La musica, ancora una volta, si conferma uno straordinario veicolo per i valori umani più profondi, creando legami di solidarietà che diventano sempre più preziosi per un mondo che deve ritrovare la forza per allontanarsi dalla barbarie e fare un passo avanti verso la civiltà umana, che oggi si trova davanti alla necessità di accelerare il processo di costruzione di quella che Edgar Morin ha definito “identità terrestre”.

La storia umana, cominciata con una diaspora planetaria su tutti i continenti, è appena entrata nell’era planetaria, dove tutti i frammenti di quella diaspora sono in comunicazione fra loro: la musica sublima questa grande realtà storica, la rende frammento di vita quotidiana, espressione e atto fondativo di nuove solidarietà e connessioni fra gli uomini.


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Attualità

Imparare a salvare vite: corso per uso defibrillatore

A Nardò BLSD Retraining,” basic life support and defibrillatore”, con consegna di certificato IRC necessario per l’utilizzo del macchinario

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Sabato 17 Maggio alle ore 9 in Via Boito n. 22 Nardò presso la sede operativa dell’ASC Comitato Provinciale Lecce, si svolgerà il corso BLSD Retraining, ” basic life support and defibrillatore “.

Alla fine del corso i partecipanti riceveranno il certificato IRC necessario per l’utilizzo del defibrillatore.

Con Asc, puoi salvare una vita.
Per info e prenotazioni ASC Comitato Provinciale Lecce tel. 3476501102 mail. lecce@ascsport.it

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Appuntamenti

Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni 

A scuola con la consigliera di parità della Provincia di Lecce, Antonella Pappadà, per imparare a riconoscere e affrontare le discriminazioni nel mondo del lavoro. Venerdì 11 aprile appuntamento al Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie

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Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni sono i temi al centro del nuovo ciclo di incontri formativi organizzati nell’ambito del progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione”, ideato e realizzato dalla consigliera di parità della Provincia di Lecce.

Ad affrontarli, tra i banchi di scuola, è la stessa consigliera Antonella Pappadà che, proprio in virtù del suo ruolo di sentinella del territorio, ha scelto di confrontarsi direttamente con le studentesse e gli studenti delle quattro scuole superiori coinvolte, in via sperimentale, nel percorso progettuale: Meucci di Casarano, Olivetti di Lecce, Giannelli di Parabita e Da Vinci di Maglie.

«Credo che la migliore forma di prevenzione venga dalla conoscenza. Ecco perché», spiega Antonella Pappadà, consigliera di parità provinciale, «ho ritenuto necessario affrontare questi temi con le ragazze e i ragazzi che saranno le lavoratrici e i lavoratori di domani. È fondamentale sapere che possono esserci problematiche, come le discriminazioni sul posto lavoro, e quali sono i riferimenti e gli strumenti per affrontarle e rimuoverle. Proprio la consigliera di Parità della Provincia ha, tra gli altri, questo compito e può assistere chi ne è vittima».

Il terzo ciclo di incontri formativi previsto dal progetto è partito il 14 marzo al Meucci di Casarano ed è proseguito il 28 marzo all’Olivetti di Lecce e il 3 aprile al Giannelli di Parabita, dove, insieme alla consigliera Pappadà, è intervenuta come testimonial anche Stefania Monosi, presidente del Consiglio notarile di Lecce.

L’ultimo appuntamento è in programma venerdì 11 aprile, nel Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie.

Il Progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione è un percorso triennale di formazione e sensibilizzazione sul tema della parità di genere nel lavoro, strutturato in tre moduli, uno per ciascun anno scolastico, inseriti tra le attività dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) delle quattro scuole superiori coinvolte.

Tra gli obiettivi generali: imparare a riconoscere stereotipi e pregiudizi, diffondere l’educazione e la formazione alla parità di genere nel lavoro, favorire la conoscenza e la possibilità sia per le donne che per gli uomini di accedere ad un lavoro dignitoso e, ancora, promuovere una cultura di parità di genere per sradicare le iniquità anche nei confronti delle persone con disabilità.

Il primo modulo intitolato “Oltre gli stereotipi”, rivolto alle classi del terzo anno, è stato avviato a dicembre con il ciclo di incontri “Stereotipi e pregiudizi: che cosa sono e quali sono quelli più diffusi”,affrontato dalle esperte di politiche di genere Michela Di Ciommo ed Elisa Rizzello.

Il secondo ciclo “La scienza ha un genere? è stato sviluppato da studiose e affermate professioniste, tra cui, Cristina Mangia, ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, Elisabetta De Marco, docente universitaria e ricercatrice nel settore scientifico disciplinare di Pedagogia sperimentale, Maria Antonietta Aiello, pro rettrice di UniSalento e docente ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Serena Arima, docente di Statistica presso UniSalento, Fabiana De Santis, manager e ingegnera gestionale specializzata in sviluppo aziendale e gestione dell’innovazione, Carola Esposito Corcione, professore associato in Sistemi, metodi e tecnologia dell’ingegneria chimica e di processo presso UniSalento e socia fondatrice della sturtup Womat.

Il percorso progettuale si concluderà con l’ultimo ciclo di incontri sul tema Il rispetto e la violenza di genere: quale percezione nelle/negli adolescenti”.

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Attualità

Da giugno niente più treni diretti da Roma alla Puglia!

Tornare in Salento in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti. L’on. Andrea Caroppo vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, scrive all’Amministratore Delegato di Trenitalia, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti verso la Puglia»

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Non c’è niente da fare, vogliono relegarci in un angolo!

Non bastassero l’isolamento fisiologico, che è una questione geografica, e quello strutturale, frutto di anni di scarsa attenzione al sud e poche lucidità e lungimiranza da parte dei nostri politici e rappresentanti istituzionali, arriva anche la notizia che, da metà giugno, il Salento (come del resto tutta la Puglia) non sarà più raggiungibile dalla Capitale con treni diretti.

L’on. Andrea Caroppo vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera

A lanciare l’allarme il deputato salentino e vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, Andrea Caroppo: «Raggiungere la Puglia in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti».

Il perché è presto detto: «Dal 10 giugno non è previsto, al momento, nessun treno diretto tra Roma e la Puglia e le uniche offerte disponibili prevedono più cambi e alcune sfiorano addirittura le 12 ore. In pratica, si impiegherà meno tempo per arrivare a Roma da New York o Pechino che da Roma a Lecce».

Per l’on. Caroppo «è una situazione inaccettabile, destinata a creare forti disagi ai pugliesi che vogliono raggiungere la Capitale o rientrare in Puglia e che rischia di mettere in ginocchio la stagione turistica pugliese, scoraggiando i visitatori, soprattutto stranieri, a programmare un viaggio nella nostra regione».

Per questo motivo il vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera ha inviato una richiesta formale di chiarimento all’Amministratore Delegato di Trenitalia, Ing. Gianpiero Strisciuglio, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti che collegano la Puglia a Roma».

 

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