Attualità
Lavoro in Salento: “2019 anno da dimenticare”
Il resoconto del segretario Uil: “Aumentate vertenze, cassa integrazione e disoccupazione giovanile”
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“Si chiude un altro annus horribilis per il Salento sul fronte del mercato del lavoro: la crisi del sistema produttivo e occupazionale persiste, continuiamo a fare i conti con ristrutturazioni aziendali, chiusure, fallimenti e licenziamenti, mentre il precariato avanza in ogni settore”.
A pochi giorni dalla fine dell’anno, il segretario generale della Uil di Lecce Salvatore Giannetto traccia un consuntivo del 2019.
“Gli ultimi dati disponibili sulla cassa integrazione, che la Uil monitora ogni mese, – sottolinea – ci dicono che da gennaio a novembre le ore autorizzate hanno raggiunto il picco di 1 milione e 165mila. Sempre più massiccio è il ricorso alla cassa integrazione straordinaria (+16% rispetto al 2018), ma si registra un incremento anche di cig ordinaria (+6%), segno di nuove aziende in difficoltà. Tante le vertenze aperte in quasi tutti i settori, dal metalmeccanico al manifatturiero, passando per commercio, grande distribuzione e call center. In ascesa solo poche realtà imprenditoriali con forte propensione all’export”.
A peggiorare il quadro sono i dati relativi alla disoccupazione giovanile, che coinvolge oltre quattro giovani su dieci, e il tasso di inattività che tra le donne si aggira intorno al 64%. “Numeri che rivelano tutti i deficit del nostro territorio, con un gap di genere impressionante e ancora da colmare, nonostante il tema sia annoverato da anni tra le priorità dell’agenda politica dei governi locali”, rimarca Giannetto.
“Le istituzioni sono chiamate ad assumersi le proprie responsabilità – incalza Giannetto – abbandonando l’immobilismo e intervenendo con tempestività per tutelare le classi sociali più in difficoltà, mettendo la parola fine ai tanti sprechi e creando i presupposti per un rinnovato processo di crescita e sviluppo”.
Considerazioni amare, quelle del segretario Uil, anche alla luce delle tante emergenze in atto nel territorio. “Il Salento oggi è smarrito, ma ha voglia di riscatto. Penso alle condizioni della nostra agricoltura, – evidenzia – all’avanzata della xylella e al rischio di una vera e propria desertificazione produttiva. Insomma il contesto drammatico dal quale non riusciamo a uscire. Abbiamo il dovere di riprendere un processo di rilancio per questo settore, abbandonando scontri e polemiche e lavorando assieme, per offrire una prospettiva di lavoro di qualità e di reddito agli agricoltori e alle imprese messi in ginocchio da questa batteriosi.Allo stesso modo, non possiamo rimanere immobili dinanzi alle richieste di aiuto che giungono dall’edilizia, stretta tra le morse della burocrazia e il problema delle grandi opere bloccate come la ss275. Tiene il turismo, ma paga lo scotto di un sistema di trasporti e di infrastrutture carenti ma fondamentali per lo sviluppo del settore: non abbiamo collegamenti adeguati con l’aeroporto, pochi i voli che ci connettono con le principali realtà italiane e internazionali, manca l’alta velocità, i porti turistici: in queste condizioni, come si fa a parlare di prospettive di sviluppo? Ha ragione il presidente di Confindustria Lecce, Giancarlo Negro, quando parla di “territorio mortificato da assenza di visione”. È proprio così. Questo territorio sta soffrendo un’assenza di risposte preoccupante”.
“Dobbiamo lavorare insieme – chiosa il segretario Uil Giannetto – per far ripartire la nostra economia e creare un’occupazione di qualità e, in tal senso, servono politiche che rilancino gli investimenti pubblici e privati, così come occorre puntare sulla formazione di concerto con università e scuole. Ma il presupposto per raggiungere questi obiettivi è fare ‘rete’ ed è questo il nostro auspicio per il nuovo anno: che si possa concretamente agire tutti insieme, mondo politico e istituzionale, imprese, università, parti sociali e datoriali, per ricreare le condizioni di crescita e sviluppo del nostro territorio attraverso strumenti che chiudano le porte a infiltrazioni illegali e che garantiscano la sicurezza dei lavoratori”.
Attualità
Miggiano: No a Bullismo e Cyberbullismo e Calzini Spaiati a scuola
Giornata di sensibilizzazione su due temi molto importanti per bambini e ragazzi. Gli alunni della scuola media hanno dialogato con il Commissario della Polizia di Taurisano Antonio De Iaco; i bambini della scuola elementare hanno riflettuto sui valori dell’inclusione
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Calzini spaiati e lotta a bullismo e cyberbullismo: l’Istituto comprensivo di Miggiano, guidato dal dirigente scolastico Gianni Sergi, ha dedicato una giornata alla sensibilizzazione su due temi molto importanti per bambini e ragazzi.
La Scuola Media di Miggiano si è unita al coro dei “No” a Bullismo e Cyberbullismo” con la partecipazione e l’intervento del 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐓𝐚𝐮𝐫𝐢𝐬𝐚𝐧𝐨, Antonio De Iaco, che ha illustrato ai ragazzi le conseguenze penali, oltre che morali, degli atti di violenza privata e del possesso ed uso di armi e oggetti pericolosi.
Il Commissario De Iaco ha anche offerto esempi pratici su come proteggersi da eventuali situazioni pericolose ed ha mostrato come, mediante l’app YouPol, sia possibile segnalare, anche anonimamente, atti di bullismo e cyberbullismo: «Solo denunciando simili atteggiamenti è possibile fermare questa piaga sociale che sempre più coinvolge gli adolescenti».
Gli alunni, con domande e riflessioni, hanno dialogato con il Commissario, mostrando sensibilità, interesse e partecipazione.
Nella Giornata dei Calzini Spaiati Giornata dei Calzini Spaiati, per i bambini un momento colorato e divertente del fare scuola ed un’occasione per riflettere sui valori dell’inclusione, gli insegnanti della Scuola Primaria di Miggiano, attraverso il Progetto di sensibilizzazione sui diritti conquistati e violati, hanno promosso un apprendimento collaborativo e laboratoriale dentro e fuori le classi, celebrando il valore della diversità e la bellezza dell’unicità in ogni sua forma.
Che sia da monito per ognuno di noi: «Sii sempre te stesso… la tua unicità è il dono più prezioso».
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Attualità
Incendi d’estate, sindaci avvisati
Il Prefetto Nicolino Manno raccomanda ad ogni amministrazione, organismo ed ente coinvolto nell’Attività di pianificazione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi e di interfaccia di mettere in atto le misure previste
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Dopo l’incontro in Prefettura, il Prefetto Nicolino Manno “avvisa” gli amministratori e si raccomanda affinché vengano prese tutte le misure necessarie previste nell’Attività di pianificazione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia.
«In attesa dell’individuazione del periodo di grave pericolosità da parte della Regione», premette il Prefetto, «si richiamano i compiti, le responsabilità e le iniziative che ogni amministrazione, organismo ed ente, coinvolti a vario titolo nelle attività di pianificazione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia, devono assumere al fine di una più efficace attività di mitigazione del rischio incendi.
Al riguardo, si rinnovano le raccomandazioni di seguito riportate, oggetto dell’incontro operativo che ha visto il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, di enti e organismi scientifici, tra i quali il Dipartimento di Ingegneria delI’Università del Salento e la Fondazione CMCC di Lecce, dei Rappresentanti della Protezione Civile Regionale e dei vertici delle Forze di Polizia e Forze Armate presenti sul territorio».
In particolare, è emersa la «necessità di una maggiore attenzione da parte delle amministrazioni comunali per tutte le attività preventive e di pianificazione che devono essere attuate entro il prossimo mese di maggio e comunque prima dell’inizio della stagione estiva e delle alte temperature».
Si fa riferimento a «tutte le attività di pulizia dei fondi rurali, dei terreni incolti e/o abbandonati e, conseguentemente, alle attività di controllo ed eventuale sanzionamento con ordinanza “in danno”, rivalendosi sui proprietari privati inadempienti».
Inoltre, come raccomandato da FS Security, «si sollecitano le amministrazioni comunali ad emettere le ordinanze sindacali contingibili e urgenti, con obbligo a carico dei privati cittadini proprietari di terreni confinanti con la sede ferroviaria, affinché provvedano a tutte le attività di pulizia e sfalcio dei relativi terreni evitando, in tal modo, criticità al sistema dei trasporti su rotaia e pericolo per la pubblica e privata incolumità».
È, altresì, «necessaria ogni altra attività post-incendio riguardante l’aggiornamento del catasto incendi e dei Piani Urbanistici Generali, anche al fine di evitare l’elusione della prescrizione normativa di divieto assoluto di edificabilità sui terreni percorsi dal fuoco per i successivi dieci anni».
È anche fondamentale che ogni amministrazione provveda con cadenza periodica all’aggiornamento dei “Piani comunali o intercomunali di Protezione civile”, «con l’elaborazione di specifici “Piani di emergenza” per gli insediamenti, le infrastrutture e gli impianti turistici, anche temporanei, prossimi ad aree boschive o di vegetazione suscettibile di innesco e propagazione dell’incendio».
Anche «le iniziative di informazione e formazione rivolte alla cittadinanza, al fine di garantire la conoscenza dei comportamenti da seguire e delle aree di raccolta della popolazione in caso di evacuazione, risultano avere un ruolo chiave nella gestione delle emergenze da incendi».
Il Prefetto richiama, inoltre, l’attenzione sulla «necessità della preventiva comunicazione, da parte delle amministrazioni comunali al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, riguardante l’esatta collocazione dei punti di rifornimento idrico, da garantire sempre in efficienza mediante una continua attività manutentiva».
Le fonti idriche possono individuarsi in vasche, piscine, riserve idriche a cielo aperto oppure in tratti di acquedotto allestiti con attacchi di prelievo di adeguate caratteristiche e prestazioni idrauliche, così come raccomandato dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Lecce.
Non meno importante risulta essere la continua azione di prevenzione e contrasto con le squadre di Volontari di Protezione Civile, che nei territori comunali devono essere «immediatamente operative e debitamente formate al rischio per una efficace azione di controllo e pronto intervento».
Allo stesso modo, una particolare attenzione è da riservare alle aree boscate adibite a parcheggio pungo i litorali e le località turistico-balneari le quali «devono essere presidiate da operatori di protezione civile formati e dotati di strumenti e mezzi utili a garantire un immediato intervento».
Il Prefetto Manno rinnova l’invito a sindaci e commissari, nella loro qualità di autorità territoriali di protezione civile, ad «eseguire ogni opportuna attività volta alla mitigazione del rischio incendi nonché a vigilare, nell’ambito dei rispettivi territori, su ogni potenziale situazione di rischio» ed a «disporre, per il tramite della Polizia Locale e dei competenti Uffici comunali, ogni adempimento necessario a far sì che anche i privati proprietari di terreni insistenti sul territorio comunale di rispettiva competenza effettuino le opere di bonifica necessarie a mitigare il rischio».
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Attualità
Acqua: lavori in corso e disagi a Parabita, Torre Vado e Racale
Installazione di nuove opere acquedottistiche e sospensione temporanea della normale erogazione idrica. Giovedì 13 a Parabita e Torre Vado; venerdì 14 a Racale. Le zone interessate
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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio a Parabita, Rcale e nella località di Torre Vado del Comune di Morciano di Leuca.
I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.
Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica.
A Torre Vado giovedì 13 febbraio in via Genova, via Toscana (nel tratto compreso tra via Genova e via Delle Sorgenti), via Delle Sorgenti (nel tratto compreso tra Corso Italia e via Toscana) e Corso Italia (nel tratto compreso tra via Genova e via Puglia).
La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 8.30 con ripristino alle ore 16.30.
Sempre giovedì 13 febbraio sospensione temporanea della normale erogazione idrica a Parabita,
nel perimetro individuato da via San Pasquale, via Don Sturzo, via Vinci e via Pio La Torre.
Anche a Parabita a sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 8 con ripristino alle ore 16.
Venerdì 14 febbraio sarà la volta di Racale, in via Ticino e via Adige (da via Brenta a via Tiberio).
Sospensione sempre della durata di 8 ore, a partire dalle ore 8 con ripristino alle ore 16.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica.
I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
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