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Attualità

Lettera dalla missione in Swaziland

Padre Rocco Marra. “I bisogni sono tanti e a volte devo disattendere le speranze della gente perché mi mancano i mezzi. Cari fratelli e sorelle, amici tutti, sono certo ci sosterrete…”

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Carissimi amici e benefattori, vi scrivo per ringraziarvi di cuore per le vostre preghiere e anche per il contributo che non mi fate mai mancare e che mi permette di portare avanti dei piccoli progetti di sviluppo a favore delle gente che il Signore ci ha affidato in questa terra dello Swaziland.


Dopo aver consegnato alla Diocesi e al clero locale le parrocchie di Madadeni, KZN (Sudafrica), evangelizzate e sostenute per 25 anni dai missionari della Consolata, ci siamo trasferiti in Swaziland. La nostra comunità è composta da  P. Francis Onyango, P. Peterson Muriithi e dal sottoscritto. Dopo essere stati ospitati in alcune parrocchie per lo studio della lingua Siswati, strumento indispensabile per il nostro servizio missionario, ci siamo trasferiti in un ex- convento a Manzini, dove attualmente risiediamo.


Lo Swaziland è un piccolissimo stato dentro il territorio del grande Sud Africa, ed è una monarchia assoluta.


La regione è reduce da un periodo di siccità che ha causato disagi fra la povera gente che vive dei prodotti della terra. Le recenti piogge non saranno sufficienti a far maturare i vari prodotti, e le previsioni sono che la gente non avrà dei raccolti buoni e quindi un periodo di carestia.


Staremo al fianco delle famiglie e con loro condivideremo il poco che abbiamo.


Il Vescovo di Manzini, Monsignor Jose` Luis Ponce de Leon, anch’egli Missionario della Consolata, è una persona affabile, molto premurosa e sempre accanto alla gente. Nel mese di gennaio 2017 il Vescovo ci ha consegnato ufficialmente la nuova parrocchia dei “Santi Pietro e Paolo” di Kwaluseni, in una zona densamente popolata, a circa una decina di chilometri dalla città di Manzini.


La parrocchia include tre comunità (chiesa principale e due cappelle), l’Università nazionale e un grande carcere.  Inoltre da qualche mese, io sto visitando e collaborando in un campo di accoglienza profughi a Km. 40 da Manzini,  nella regione di Siteki, territorio al confine con il Mozambico.  In questo periodo ci siamo ripromessi di visitare le famiglie e le comunità per conoscere la realtà, capire la situazione delle famiglie; il dialogo e l’ascolto nella umiltà ci permetteranno di definire insieme alla gente le priorità del nostro servizio missionario in questa nazione. Mi sono impegnato con il Vescovo a promuovere la solidarietà attraverso il coordinamento della Caritas nelle parrocchie e anche iniziarne le attività: attualmente  abbiamo la Caritas diocesana, ma desideriamo avere anche le Caritas parrocchiali.


Sto cercando di rendermi conto delle varie necessità sia per la pastorale che per promuovere la situazione della gente. Avremmo bisogno di arredare la sacrestia e anche di avere un ufficio parrocchiale per attendere la gente. Mancano i paramenti, i vasi sacri, tovaglie e libri liturgici nella lingua locale.


Certamente i cristiani faranno la loro parte, ma non sarà senz’altro sufficiente. Anche la nostra abitazione è molto precaria e riesce a malapena ad ospitarci e permetterci di preparare le varie attività che svolgiamo in sede e anche nelle cappelle.


Pensate che quando vado a celebrare la messa in chiesa o a visitare le comunità utilizzo ancora l’altarino portatile che mi è stato donato per la mia ordinazione sacerdotale 28 anni fa…

Faccio il possibile per trovare un modo per coinvolgere la comunità perchè sia al servizio dei poveri e sia solidale con i carcerati e i profughi che visito regolarmente. Ma i bisogni sono tanti e a volte devo disattendere le speranze della  gente perché mi mancano i mezzi.


Cari fratelli e sorelle, amici tutti, gli inizi non sono mai facili, non ci manca l’entusiasmo e la voglia di stare con la gente.


Sono sicuro che non mi deluderete e che, anche in questa nuova avventura in Swaziland ci sosterrete con il vostro aiuto e la vostra solidarietà.


Come sempre, vi informerò puntualmente sulla modalità con cui abbiamo utilizzato il vostro sostegno e il vostro contributo.


Per ulteriori informazioni sulle nostre attività nella Swaziland vi invito a consultare il mio blog e quello della Delegazione Sudafrica dei missionari della Consolata: celesteidwala.blogspot.com e consolatasa.blogspot.com.


Se qualcuno volesse sostenere il nostro lavoro ed inviarci un’offerta, potete utilizzare il seguente modo: conto corrente postale numero 33 40 51 35, intestato a Fondazione “Missioni Consolata Onlus”, Corso Ferrucci 14 – 10138 Torino (Codice IBAN IT35 T 07601 01000 000033405135 – Codice BIC/SWIFT BPPIITRRXX)


Vi chiedo di specificare la causale del vostro versamento: “Comunità della Consolata, Swaziland”.


Prometto un ricordo nella preghiera e nella Messa per tutti/e voi e le vostre famiglie. La Consolata vi sostenga e consoli nelle difficoltà.


Vostro p. Rocco Marra


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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