Attualità
L’impatto del gioco da casinò sull’economia
L’ascesa dei casinò online è stata un vantaggio sia per i giocatori sia per l’economia per una serie di ragioni principali. In primo luogo, queste piattaforme permettono di scegliere tra una vasta offerta giochi direttamente dalle proprie case, e senza avere la necessità di recarsi presso un punto di gioco per effettuare una sessione. Tuttavia, per vivere un’esperienza valida e prudente, è necessario promuovere il gioco responsabile e consapevole, senza mai perdere il controllo…
I primi casinò online sono apparsi negli anni ’90, ma erano dei semplici siti web dotati di qualche slot machine online che poteva essere giocata consapevolmente con soldi veri. Tuttavia, questi operatori presentavano una serie di svantaggi, poiché innanzitutto non erano regolamentati e non c’era alcuna garanzia di sicurezza nei confronti dei giocatori.
Infatti, si sono verificati una serie di inconvenienti a livello globale che hanno spinto alcuni Paesi a vietare il gioco da casinò digitale, che è stato poi reintrodotto gradualmente in alcune parti del mondo. Con il passare degli anni, sono stati poi sviluppati una serie di siti online validi e sicuri, che in Italia dispongono della certificazione rilasciata dall’Agenzia Dogane e Monopoli, vale a dire ADM.
Questi casinò online rappresentano la versione digitale dei casinò tradizionali, e mettono a disposizione dei giocatori una serie di servizi fondamentali di cui è possibile usufruire in qualsiasi momento della giornata.
Si ha la possibilità di selezionare il proprio gioco digitale preferito tra moltissime slot machine online appartenenti a case produttrici differenti, e di scoprire i giochi di strategia e giochi Live del sito prescelto. Per tale ragione, dato il forte interesse nei confronti di questo settore, si è verificato un impatto notevole sull’economia, che vale la pena considerare per avere un’idea più approfondita a riguardo.
Quali sono i vantaggi del gioco da casinò sull’economia?
L’ascesa dei casinò online è stata un vantaggio sia per i giocatori sia per l’economia per una serie di ragioni principali. In primo luogo, queste piattaforme permettono di scegliere tra una vasta offerta giochi direttamente dalle proprie case, e senza avere la necessità di recarsi presso un punto di gioco per effettuare una sessione. Tuttavia, per vivere un’esperienza valida e prudente, è necessario promuovere il gioco responsabile e consapevole, senza mai perdere il controllo.
In aggiunta, i siti virtuali hanno creato molti posti di lavoro, hanno generato e continuano a generare entrate fiscali notevoli per i governi di tutto il mondo, e mettono a disposizione dei giocatori la possibilità di usufruire di Bonus e promozioni convenienti.
I vantaggi economici di questo settore sono altrettanto significativi, e devono essere sicuramente presi in considerazione. Come abbiamo già menzionato in precedenza, il gioco da casinò genera entrate fiscali davvero notevoli per i governi, che utilizzano questi fondi per finanziare servizi e programmi pubblici, nonché per creare posti di lavoro.
Per quanto riguarda i casinò tradizionali, invece, molto spesso queste strutture possono contribuire ad incrementare le visite da parte di turisti in un determinato Paese, poiché sono considerate delle vere e proprie attrazioni da visitare almeno una volta nella vita.
Quali sono i possibili effetti del gioco da casinò sull’economia globale in futuro?
Alcuni esperti del settore credono che il gioco da casinò online possa avere un effetto piuttosto positivo sull’economia globale in futuro, per le stesse motivazioni elencate in precedenza. D’altro canto però, altri esperti sostengono che l’effetto possa essere negativo, poiché potrebbe incrementare la dipendenza patologica e potrebbe contribuire ad una serie di problemi finanziari per individui e famiglie.
Proprio per questo motivo è importante sottolineare ancora una volta l’importanza del gioco consapevole e prudente, al fine di non ritrovarsi in situazioni spiacevoli come quella della dipendenza patologica. Il gioco è soltanto divertimento, e deve essere considerato come tale.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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