Attualità
L’incubo Covid in prima persona, visto dal letto d’ospedale
Giovanni D’Agata – presidente Sportello dei Diritti
Il contagio che non ci si aspetta, l’improvviso ricovero solo grazie a tua moglie che ti vede in affanno, la lunga degenza, curati, anzi coccolati, dai sanitari del “Dea” del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce e del “Galateo” di San Cesario di Lecce del dottore Toraldo Lorenzo Maurizio.
L’ansia e lo stress di una via d’uscita che non si vede e alla fine la fortuna di vedere il sole.
Non si può sintetizzare in così poche parole un’esperienza tremenda che cambia la vita se non la spezza, ma può rendere l’idea di ciò che si vive quando si è proiettati nell’incubo “Covid”. Un’esistenza che si è sempre ritenuta sana, mai un ricovero, farmaci o visite mediche, il contagio al quale ancora troppi si ritengono immuni e senza sapere il come e il perché. Un attimo e ci si trova, increduli, oltre un mese in un letto d’ospedale, perennemente coperto il volto dalla mascherina d’ossigeno se non intubati, flebo attaccata alle braccia, tac ed esami per capire se la polmonite ha un minimo regresso, la speranza dell’esito di un tampone “negativo” disattesa giorno dopo giorno, i compagni di questo viaggio che ti lasciano chi finalmente guarito e chi, purtroppo, sotto un lenzuolo bianco. Ed accanto alla routine delle spasmodiche cure, dei controlli agli orari programmati, tantissimi episodi di solidarietà in quelle corsie d’ospedale, vero calore umano da parte dei tanti sanitari che si avvicendavano durante le trepidanti giornate.
Come l’infermiera Martina che ha comprato un cellulare ad un anziano che dimesso, doveva essere portato ad una casa di riposo per indigenti. Le videotelefonate dagli smartphone degli operatori sanitari quando il tuo non prendeva o si era improvvisamente finito il credito. Ogni richiesta esaudita sol per farci sentire meglio e quasi a casa perché i nostri familiari sono distanti e li possiamo vedere solo dietro il display di un telefonino.
Ed, allora, non posso che ringraziare quella che è una sanità d’emergenza ma che si è dimostrata di essere d’eccellenza: qui nel profondo Sud, i deficit strutturali sono stati superati da uno sforzo sovraumano di migliaia di operatori sanitari e di una macchina complessiva che si è dimostrata adeguata ad una situazione che chiamarla eccezionale è un eufemismo. Ed ora da casa, col tampone finalmente “negativo” il grazie di vero cuore va a tutti i sanitari del “Dea” del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce e del “Galateo” di San Cesario ma anche alla sanità pugliese che sta salvando, giorno dopo giorno, tante vite umane.
Attualità
Prima persona plurale
Nel Salento un progetto innovativo per i diritti dei minori figli delle persone detenute, dentro e fuori la casa circondariale borgo San Nicola di Lecce
Un’iniziativa ambiziosa, complessa e innovativa che promuove i diritti delle bambine e dei bambini, figli delle persone detenute, mirando a costruire un futuro migliore per i minori e i loro cari.
Un modello di intervento integrato per contrastare la povertà educativa e favorire la connessione tra carcere, società e comunità educante.
Nel Salento ha preso il via Prima Persona Plurale – Noi siamo qui, un progetto ideato e promosso da Fermenti Lattici APS con un ampio partenariato pubblico-privato, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
La finalità è creare una rete di supporto integrata, favorendo il benessere familiare e rafforzando il legame genitoriale dentro e fuori la Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce.
I DIRITTI DELL’INFANZIA
Prima Persona Plurale aderisce alla Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti, promossa nel 2014 dal Ministero della Giustizia, dall’Autorità Garante per l’Infanzia e Adolescenza e dall’associazione BambiniSenzaSbarre Onlus, e si ispira ai principi della Convenzione sui diritti dell’infanzia.
Approvata il 20 novembre 1989 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite sanciva per la prima volta che tutti i bambini e le bambine hanno diritti alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione.
La metodologia sperimenta interventi integrati caso per caso attraverso la collaborazione tra Casa Circondariale, Comune di Lecce (servizi sociali|welfare) ed enti del terzo settore. L’obiettivo è infatti quello di garantire ai minori (0/17 anni) forme adeguate di accoglienza durante le visite in carcere e favorire opportunità di crescita personale e culturale.
DENTRO IL CARCERE
Il progetto prevede l’accoglienza per circa 300 minori in visita ai genitori detenuti e momenti ricreativi per rafforzare i legami familiari, come feste (compleanni, Festa della Mamma e del Papà, Befana, altre occasioni), spettacoli teatrali curati dalla compagnia Principio Attivo Teatro e sessioni di pet therapy con Frida grazie all’associazione Megghy.
In partenza anche Il Cinemino, un momento dedicato a mamme e bambini per condividere del tempo di qualità guardando un film. È previsto anche un servizio di trasporto gratuito per le famiglie provenienti dai comuni dell’Ambito Territoriale di Gagliano del Capo, dove opera Arci Cassandra.
FUORI DAL CARCERE
Nel corso degli anni saranno offerti supporto allo studio, laboratori educativi e iniziative ricreative nelle biblioteche comunali OgniBene e L’Acchiappalibri e in altri centri culturali.
Una particolare attenzione sarà rivolta agli spazi di accoglienza come Villa Adriana, struttura dedicata alle persone detenute in permesso e alle loro famiglie, in collaborazione con Comunità Speranza.
Qui, anche con i materiali montessoriani di Boboto, si realizzeranno attività ludiche e momenti di condivisione. Sono previste gite e visite ai musei, oltre al campo estivo nelle biblioteche.
Il progetto include presidi di ascolto psicologico con le esperte e gli esperti di PSIFIA – Psicoterapeuti per la famiglia, l’infanzia e l’adolescenza, incontri formativi per operatori e addetti ai lavori, la redazione della Carta dei Servizi per la Famiglia a cura di Antigone Puglia.
Attraverso l’affido culturale e il cofinanziamento comunitario della Cultura del sospeso, saranno sostenuti percorsi di sport, teatro, musica e danza per valorizzare e incoraggiare i talenti dei minori.
IL PROGRAMMA
Le attività, che proseguiranno sino al gennaio 2028, sono già in corso: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, le bambine e i bambini vengono accolti durante le visite in carcere e una volta al mese anche grazie alla pet therapy; ogni martedì e giovedì dalle 15 alle 17 continua l’aiuto-compiti nella biblioteca L’Acchiappalibri, mentre ogni giovedì alle 16:30 si svolgono laboratori di lettura.
I PARTNER
Il progetto, ideato e promosso dall’associazione Fermenti Lattici APS, coinvolge infatti un ampio partenariato pubblico-privato che coinvolge oltre alla Casa Circondariale Borgo San Nicola e al Comune di Lecce anche l’Università del Salento (Dipartimento di Scienze Umane e Sociali), Arci Cassandra, Comunità Speranza, l’associazione Megghy, Boboto – Società Benefit, Antigone Puglia, PSIFIA – Psicoterapeuti per la famiglia, l’infanzia e l’adolescenza, CoolClub – Società Cooperativa e Impresa Sociale, Principio Attivo Teatro e Aragorn, un’agenzia specializzata nel Terzo Settore.
CON I BAMBINI
Il progetto Prima persona plurale è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il sud. Info www.conibambini.org.
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Attualità
I giovani di Santa Cesarea Terme protagonisti della politica
Un momento storico con la nascita della Consulta Giovanile, istituita per la prima volta nella storia del nostro comune. Questo importante risultato rappresenta un impegno concreto dell’amministrazione comunale…
Nasce la Consulta Giovanile: una nuova pagina di partecipazione per i giovani di Santa Cesarea Terme
Si è svolta in data 17 dicembre la prima assemblea della Consulta Giovanile di Santa Cesarea Terme, un importante traguardo per dare voce ai giovani. Assegnate tramite votazione le cariche del Comitato Esecutivo.
Il Comune di Santa Cesarea Terme celebra un momento storico con la nascita della Consulta Giovanile, istituita per la prima volta nella storia del nostro comune. Questo importante risultato rappresenta un impegno concreto dell’amministrazione comunale e del consigliere con delega alle Politiche Giovanili e Sociali, Salvatore Maggio, che durante la campagna elettorale aveva posto come priorità la creazione di uno spazio istituzionale per i giovani.
La prima assemblea della Consulta Giovanile si è svolta martedì 17 dicembre 2024, presso l’Aula Consiliare del Comune.
All’incontro hanno preso parte tutti i componenti della Consulta Giovanile, convalidati come membri ufficiali: Michelle Anchora, Emanuele Bleve, Elena Calora, Vincenzo Elia, Francesco Galati, Niccolò Guida, Andrea Leone, Maria Rosaria Maschio, Mario Maggio, Martina Maggio, Beatrice Viva Maggio e Marta Rosato, oltre al Sindaco Pasquale Bleve, al consigliere Salvatore Maggio e al consigliere del gruppo di minoranza Guarda Oltre, Emanuele Pispico, in qualità di membri dell’assemblea senza diritto di voto. I tre esponenti politici hanno espresso pieno supporto a questa nuova iniziativa.
Durante l’incontro si è proceduto, tramite votazione, all’assegnazione delle cariche del Comitato Esecutivo. A seguito delle operazioni di voto sono stati eletti:
- Niccolò Guida – Presidente
- Viva Maggio Beatrice – Vicepresidente
- Calora Elena – Segretaria
- Bleve Emanuele e Elia Vincenzo – Consiglieri
Il consigliere Salvatore Maggio ha espresso grande soddisfazione per questo primo passo: “L’istituzione della Consulta Giovanile rappresenta un momento fondamentale per il nostro comune e per le nuove generazioni. Mi auguro che questo organo possa diventare un contenitore di idee e un luogo di crescita e confronto per tutti i giovani della nostra comunità. Il loro entusiasmo e la loro partecipazione saranno decisivi per portare un contributo positivo nel nostro territorio.”
La Consulta Giovanile si pone come obiettivo quello di offrire ai giovani un’opportunità concreta per contribuire attivamente alla vita amministrativa e sociale di Santa Cesarea Terme, favorendo il dialogo e la collaborazione tra le istituzioni e le nuove generazioni.
Attualità
Tricase: Vigili del Fuoco in Ospedale
Per regalare ai piccoli ospiti del reparto pediatrico del “Cardinale Panico” un momento di spensieratezza
I vigili del fuoco sono spesso gli eroi dei bambini.
E, in tanti casi, i pompieri eroi lo sono per davvero perché sono sempre pronti a… buttarsi nel fuoco per salvare chi è in pericolo.
O, comunque, per aiutare chicchessia.
Questa volta i caschi rossi dei distaccamenti di Tricase e Lecce si sono prestati per un evento solidale in favore dei piccoli pazienti del reparto pediatrico dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.
Con la loro iniziativa come si evince dal video e dalle foto in questa pagina hanno regalato un momento di spensieratezza ai più piccoli costretti alle cure e alla permanenza in ospedale.
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