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Attualità

L’ultimo messaggio di De Grisantis ai suoi fedeli

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(2 aprile) Pubblichiamo di seguito la toccante lettera che il Vescovo di Ugento Mons. Vito De Grisantis ha scritto, qualche giorno prima di morire, alle parrocchie della diocesi, per augurare a tutti i fedeli di trascorrere una buona Pasqua.


Dalle parole del Vescovo trapela tutta la sua serenità nell’affrontare la malattia e nell’abbandonarsi nelle braccia di Dio, proprio nei giorni in cui la Chiesa ricorda e celebra la Passione del Signore. Ma il Vescovo non nasconde anche la sua sofferenza causata dalla lontananza, in questi giorni di festa, dalla sua gente, dal suo popolo, che ora sta dimostrando tutto l’affetto per il suo Pastore.


Ricordiamo che la salma del Vescovo sarà esposta alla preghiera dei fedeli fino alle 12 di domani, Sabato Santo; stasera la tradizionale Via Crucis non si svolgerà per le strade di Ugento ma in piazza San Vincenzo, sotto le finestre del Palazzo Vescovile, alle 20: così hanno deciso i parroci della città per rimanere vicini, insieme a tutti i fedeli, a don Vito.


Domani, sabato 3 aprile, alle 10.30, al cospetto della salma del Vescovo, tutti i giovani della Diocesi si raduneranno per un incontro di preghiera (i gruppi e i singoli che vogliono partecipare dovranno rivolgersi al proprio parroco).


Alle 16 avrà luogo la solenne Benedizione esequiale, in piazza San Vincenzo, alla presenza dei Vescovi di tutta la Puglia e delle autorità civili e militari. La cerimonia sarà officiata da Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto e Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese. La salma del Vescovo sarà poi trasferita a Lecce dove, dopo un momento di preghiera presso la Chiesa di S. Maria delle Grazie in Santa Rosa, sarà tumulata.


Il Comune di Ugento ha proclamato, per il giorno dei funerali, il lutto cittadino.


Lunedì 5 aprile, alle 19, il Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo Emerito di Palermo, celebrerà, nella Cattedrale di Ugento, la Santa Messa esequiale, alla presenza dei vescovi pugliesi e delle autorità.


Pierangelo Tempesta



AUGURI DEL VESCOVO PER LA S. PASQUA


Carissimi Sacerdoti, Religiosi, Religiose, Diaconi, Fedeli laici,

è con viva emozione che rivolgo a tutti voi il mio cordiale augurio di buona Pasqua.


La gioia della celebrazione dei riti della Settimana Santa si coniuga, in questo delicato momento della mia vita, con la celebrazione del rito più difficile ma anche il più sacro, perchè più da vicino ci accosta alla forza dirompente e luminosa della Pasqua, il rito della malattia, unita alla sofferenza per la lontananza fisica dal ministero pastorale per l’intera Chiesa di Ugento-S. Maria di Leuca.


Rinnovo davanti a Dio, in questo anno sacerdotale, la mia fedeltà al Signore, sostenuto dalla fedeltà di Cristo al Padre. Ora più di sempre sono convinto che la debolezza della malattia è il “crisma” che più “consacra”, unge, rende sacro, e santifica il nostro vivere, dal quale si sprigiona e si diffonde il prezioso profumo della fiducia, il “soave odore” dell’affidamento e della consegna nella mani del Padre.


Faccio mie le parole di Gesù Crocifisso, per amore e non per sconfitta: “Padre nelle tue mani consegno la mia vita!”. Mi abbraccio alle sue mani crocifisse, per gridare, dal profondo della mia fragilità: “Quando sono debole, è allora che sono forte!” (2Cor 12,10). Quando si ama, si è sempre vincitori! Mai sconfitti.


La Pasqua celebra la vittoria dell’Amore, e rende possibile la sconfitta di ogni egoismo; ci insegna il senso vero dell’esistenza cristiana, alla scuola del Cenacolo, dove l’Amore riparte dalla lavanda dei piedi, dall’umiltà del servizio per tutti. La Pasqua ci renda capaci di un Amore sempre più grande, sul modello del sacrificio pasquale di Cristo.


Auguri alle vostre Comunità, alle vostre Famiglie. A ciascuno di voi giunga, sentito e cordiale, il mio accorato “Exultet”, con cui desidero accompagnare il cammino di ogni Comunità.


Vi benedico di cuore, tutti.


Mercoledì santo, 31 marzo 2010


+ Vito De Grisantis


Vescovo


Attualità

La spiaggia più felice d’Italia è nel Salento

Secondo uno studio effettuato mediante un software di riconoscimento facciale, le “Maldive del Salento” a Pescoluse (marina di Salve) è la spiaggia italiana che riesce a strappare i sorrisi più grandi ai visitatori

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Pescoluse, marina di Salve, spiaggia da tutti conosciuta come le Maldive del Salento, è la spiaggia più felice d’Italia ed una delle più felici al mondo.

In uno studio commissionato da un’agenzia di viaggi specializzata in affitti di ville di lusso, un software di riconoscimento facciale ha analizzato migliaia di foto Instagram e, sulla base dei sorrisi catturati, ha identificato la spiaggia più felice.

Pescoluse è famosa per la sabbia finissima e bianca, le acque turchesi e il fondale basso, che la rendono ideale per le famiglie.

È circondata da dune di sabbia e vegetazione mediterranea, creando un paesaggio naturale intatto.

La tranquillità e la bellezza del luogo hanno conquistato i turisti di tutto il mondo.

La spiaggia di Marina di Pescoluse è anche in cima alla classifica delle spiagge più felici al mondo.

Per elaborare il concetto di “spiagge felici”, lo studio si è riferito a quei luoghi in riva al mare che, oltre a essere esteticamente belli, riescono a suscitare sensazioni di gioia e soddisfazione per chi le visita.

L’intelligenza artificiale ha identificato le spiagge che riescono a strappare i sorrisi più grandi ai loro visitatori.

Sono questi, secondo gli esperti, i segnali inequivocabili di un’esperienza di vacanza positiva e gratificante.

Secondo il riconoscimento facciale quella delle Maldive del Salento è la spiaggia che ha strappato i sorrisi più grandi nel campione di persone analizzato, meritandosi il titolo di spiaggia più felice d’Italia.

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Appuntamenti

Esplorare l’abbandono: focus sul Salento

Contest Fotografico promosso dall’Ordine degli Architetti PPC, in collaborazione con l’Associazione Tempo di scatto, aperto agli iscritti e alle iscritte di tutti gli Ordini nazionali. Obiettivo del Contest favorire una riflessione sulla rigenerazione dei luoghi a partire dal dato visivo su degrado, abbandono, consumo di suolo, nel nostro territorio. Partecipazione entro il 23 aprile e Mostra conclusiva in maggio

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Favorire la riflessione sul consumo del suolo nel Salento attraverso un’analisi visiva dei tanti beni urbani in stato di abbandono e degrado presenti sull’intero territorio della città capoluogo e dell’intera provincia salentina: è l’obiettivo del Contest fotograficoEsplorare l’abbandono” promosso e organizzato dall’ Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con l’associazione fotografica Tempo di Scatto.

Aperto a tutti gli Ordini nazionali, e focalizzato esclusivamente sul territorio salentino, l’invito a partecipare (già sul sito dell’Ordine Architetti, clicca qui), interpreta l’abbandono come «una dinamica che, suscitando emozioni profonde e riflessioni inattese, consente di esplorare la bellezza nel degrado e la storia celata tra le rovine. Camminando in luoghi abbandonati come ville e fabbriche dismesse», osservano ancora gli organizzatori, «si crea un dialogo con il tempo, dando vita a narrazioni che raccontano di vite passate».

Il Contest fotografico, con scadenza per l’invio foto fissata al 23 aprile, costituisce il primo momento di un progetto a più vasto raggio che includerà, nei successivi step, percorsi guidati ricognitivi e l’invito a produrre specifici contributi di idee per la futura riqualificazione e rigenerazione anche alla luce dell’atlante dei luoghi individuato dalle suggestioni fotografiche e dalle immagini, che dovranno essere caratterizzate da specifici requisiti tecnici.

Le foto, infatti, saranno valutate alla luce di quattro distinti criteri: pertinenza, impatto, qualità della foto, visioni e originalità e, una volta selezionate, andranno a comporre una Mostra conclusiva prevista nel maggio prossimo, mentre tra quelle ritenute idonee 10 immagini saranno pubblicate on line sulla piattaforma dell’Ordine.

«Il tema dell’abbandono nel nostro territorio è quanto mai cogente e merita una riflessione puntuale e approfondita», sottolinea Tommaso Marcucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce, «ed è la ragione per cui abbiamo accolto con grande favore la proposta dell’associazione Tempo di scatto facendo nostre le ragioni e gli obiettivi del progetto che, peraltro, prevede step successivi alla Mostra finale come percorsi guidati ricognitivi e l’invito a individuare per ognuno dei luoghi fotografati ipotesi di possibili future riqualificazioni. Ecco, dunque, che esplorare l’abbandono può significare, grazie all’esplorazione visiva e fotografico, immergersi in storie non raccontate, riconoscendo la fragilità e la resilienza come condizioni costitutive proprie del vivente in tutte le sue forme. La mostra fotografica con cui si concluderà il progetto costituirà, come già quella su i paesaggi della Xylella, promossa e organizzata dal nostro Ordine negli scorsi anni, un’opportunità ulteriore di conoscenza del territorio e per sottolineare la complessità e l’urgenza della rigenerazione urbana. Chiamare a raccolta la nostra comunità nazionale su questi temi, consapevoli anche di quanto negli anni il Salento sia divenuta terra di forte attrazione e appeal, riteniamo possa agevolare uno scambio proficuo di riflessione e di buone pratiche».

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Attualità

«Stiamo costruendo il futuro di Matino»

Videointervista con le anticipazioni dell’intervista al sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma in uscita, in versione integrale, sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”

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di Giuseppe Cerfeda

Dal Premio nazionale ELOGE per la buona governance, ai progetti per il futuro.

Il sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma ospite in redazione.

I finanziamenti del PNRR, i progetti già realizzati, l’attenzione per il centro storico, l’albergo diffuso, il desiderio di restituire alla comunità la Storica Cantina Matinese, il terzo mandato, la preoccupazione per la diffusione della droga nel nostro territorio, tra gli argomenti trattati.

Nel video in basso un’anticipazione dell’intervista che sarà pubblicata integralmente sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”, in distribuzione nel fine settimana.

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