News & Salento
L’UniSalento ricorda il rettore Angelo Rizzo
«Una figura di riferimento per tutta la comunità accademica e per l’intero territorio salentino e pugliese», sottolinea il Rettore Fabio Pollice…

«Una figura di riferimento per tutta la comunità accademica e per l’intero territorio salentino e pugliese», sottolinea il Rettore Fabio Pollice, «Siamo tutti molto legati a Gino, come lo chiamavano e lo chiamiamo ancora, e gli dobbiamo molto. La sua visione e lungimiranza hanno contribuito a proiettarci in uno scenario che ci vede farci strada nel panorama nazionale e internazionale, tessendo collaborazioni sempre più proficue nel campo della ricerca e dello sviluppo territoriale. Tanto di ciò che è cresciuto e che abbiamo il dovere di coltivare al meglio è stato seminato negli anni del suo rettorato. Questo convegno ne ricorda, appunto, la visione, ne evidenza le eredità e ci dà la possibilità di discutere del futuro. Ringraziamo coloro che hanno accettato il nostro invito a intervenire: persone che hanno lavorato con lui, che ne hanno apprezzato le iniziative, che oggi portano avanti progetti nati con lui».
L’incontro sarà introdotto dal Rettore Fabio Pollice e dai saluti in video del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto; interverranno quindi la Presidente del Consiglio Regionale della Puglia Loredana Capone, il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini e la Sindaca di Monteroni Mariolina Pizzuto. Un profilo di Angelo Rizzo sarà tracciato da Pietro Siciliano.
I lavori proseguiranno con la sessione “La visione”, nel corso della quale interverranno Roberto Cingolani, Luigi Nicolais, Roberta Rizzo e Stanislao Natali; un contributo di Ernesto Sticchi Damiani sarà letto da Daniela Rizzo. Nella seconda sessione, su “Eredità e prospettive”, interverranno Giuseppe Gigli, Alessandro Sannino, Marta Madaghiele e Alessandro Distante. Conclusioni a cura del Rettore Fabio Pollice.
Angelo (Gino) Rizzo (Scorrano, 1944 – 2002) è stato Rettore dell’Università di Lecce (ora del Salento) dal 1992 al 2001. Dopo essersi diplomato al Liceo classico “Francesca Capece” di Maglie, si iscrisse al corso di laurea in Fisica all’Università di Pavia, dove conseguì la laurea nel 1966 con una tesi in Fisica dello stato solido. Intraprese l’attività accademica all’Università di Bari, dove superò il concorso a cattedra in Fisica generale nel 1980.
Per quanto riguarda la ricerca, in quegli anni avviò l’attività di studio dei processi di crescita di cristalli semiconduttori e di deposizione di film sottili, che è stata uno degli elementi caratterizzanti dell’attività di Fisica dello stato solido del gruppo operante presso l’Università di Bari, trasferitosi poi in gran parte presso l’Università di Lecce. Dal 1967 al 1981 partecipò inoltre alla costituzione della sezione di Fisica applicata del CSATA – Centro studio e applicazioni di tecnologie avanzate: l’idea di costituire strutture miste formate da Università e altri Enti pubblici o privati, per trasferire all’esterno le competenze e i risultati delle ricerche universitarie, avrebbe rappresentato un punto fermo nella sua azione negli anni seguenti.
Angelo Rizzo scelse poi di tornare a lavorare nel Salento, cui era profondamente legato. All’Università di Lecce cominciò a promuovere numerose iniziative nel settore dei materiali, con il sostegno dell’allora Rettore Donato Valli. Nacquero in quegli anni il “Seminario tecnico scientifico” con scuole estive sulle diverse problematiche relative ai materiali; il CNRSM – Centro nazionale di ricerca e sviluppo sui materiali di Brindisi, che ha dato successivamente luogo al PASTIS – Parco scientifico e tecnologico ionico salentino e permesso la costituzione di un Centro di Ricerca sui Materiali dell’ENEA; i primi Istituti del CNR, tra cui l’IME – Istituto per lo studio di nuovi materiali per l’elettronica, diventato poi la sezione di Lecce dell’Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi.
Negli stessi anni nacque la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Lecce, con i corsi di laurea in Ingegneria dei materiali e Ingegneria informatica, del cui comitato ordinatore Angelo Rizzo fu coordinatore.
Eletto Rettore nel 1992, fu promotore di un aumento complessivo del numero di Facoltà e dei corsi di laurea, con un consistente aumento del numero di studenti, e moltiplicò le iniziative collaterali in un’ottica di forte interazione dell’istituzione universitaria con il territorio.
L’Università di Lecce rafforzò così la propria presenza in ambito nazionale e internazionale in una rete di progetti e di collaborazioni in diversi settori, arricchendosi di strutture e opportunità. La sua visione di Università, sintetizzata nel progetto che aveva chiamato “Lecce città universitaria”, culminò nell’inserimento dell’Università di Lecce in un progetto del Ministero per l’Università e la Ricerca scientifica e tecnologica per la sperimentazione di nuove strutture di Scuole Superiori Universitarie: nacque così l’ISUFI – Istituto superiore universitario di formazione interdisciplinare, cui dedicò tutte le energie negli ultimi anni di attività.
News & Salento
Ci pensiamo più ai nostri nonni?
L’età media si è alzata, ma spesso gli anziani restano soli. La nostra modernità liquida, tanto decantata li ha resi avulsi e privati del loro ruolo tradizionale

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Anche se il 28 luglio è passato da un po’, ci piace soffermarci, in questa occasione, su la “Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani”.
Una ricorrenza voluta da papa Francesco e istituita per onorare il ruolo dei nonni nella società.
Durante un’udienza in Vaticano, uno dei bambini presenti, ha domandato al Pontefice: «Papa Francesco, chi sono i tuoi Supereroi?».
Il Santo Padre dopo un attimo di esitazione ha risposto: «I miei supereroi sono i nonni!».
Il piccolo è rimasto per un attimo sorpreso, poi ha sorriso e è taciuto. Credo che la maggioranza di noi sia concorde col Pontefice, sul fatto che i nonni, gli anziani siano effettivamente un patrimonio dall’inestimabile valore. Si, dei Supereroi! Non tanto perché incarnano l’uomo nella sua essenza antropologica, quanto perché costituiscono l’autentica sostanza spirituale.
A quel bambino resterà per sempre nella memoria la risposta del Pontefice.
Anche perché, secondo gli esperti dell’infanzia, le capacità migliori a livello mnemonico di un bambino si registrano proprio nella fascia di età compresa fra i 3 e i 7 anni.
Certo è che la globalizzazione ha cambiato parecchio la considerazione sulla figura degli anziani, che nel tempo hanno modificato, mandando in frantumi il modello dei vecchio Nonno cui eravamo abituati.
I tempi cambiano ed anche le persone. Così i nostri nonni.
Gli anziani hanno dovuto omologarsi ad una società frenetica e individualista. Una società che li ha trascurati e relegati ai margini.
Il filosofo Tommaso Campanella sosteneva che la vecchiaia è come una candela che si spegne lentamente, ma le essenze primarie dell’uomo rimangono, sono quelle della sua origine: la potenza, la sapienza, l’amore.
I nonni conservano nella loro natura e nell’esperienza che si portano appresso i valori universali di cui parla il filosofo.
La scienza medica ha allungato l’età anagrafica; la medicina, ora anche con l’Intelligenza Artificiale ha guarito e guarisce molte malattie che nel passato non avrebbero consentito di sopravvivere. Abbiamo i “Chatgpt”, i robot, gli umanoidi che danno manforte e supporto ai medici a livello terapeutico per le malattie della senilità, alleviando la sofferenza e debellando anche alcuni mali che una volta erano ritenuti incurabili.
Ci sono anche i robot di compagnia, da poco tempo testati per allentare la solitudine di cui gli anziani sono spesso succubi. Allo stesso modo, gli umanoidi, robot di ultima generazione, già testati ma non ancora diffusi su grande scala, possono assurgere persino a ruoli sentimentali senza alcun vincolo e con la promessa di portare conforto, sollievo e tenerezza tra i nonni e gli anziani che restano soli.
Chi l’avrebbe mai detto che un giorno si sarebbe arrivati a questo?
Ammettiamolo: c’è da rimanere sgomenti!
La nostra modernità liquida, tanto decantata ha reso l’anziano avulso e privo del suo ruolo tradizionale.
Lo ha relegato, in taluni casi, in luoghi dalla dicitura altisonante, che rasentano il mistico ed il surreale ma che, nella sostanza, sono spesso intrisi d’una tristezza infinita… Gli anziani non cercano giuochi o balli, non vogliono mettersi in mostra, in vetrina con copioni risibili e da macchietta. Piuttosto cercano serenità, l’affetto dei propri cari in modo costante e continuativo.
Il sorriso d’un congiunto è diverso da quello collettivo, è permeato di valore affettivo e amorevole essenza.
I nostri nonni sono i custodi delle fiabe e dei racconti.
In loro dimora la saggezza della vita, che il tempo non può corrodere né vincere.
I nostri nonni, i nostri anziani sono il baluardo della nostra conoscenza perché sono “abitati” dalla storia, retaggio incontestato della nostra identità culturale.
Il loro è un disincanto d’una dimensione magica ed immortale, un toccasana per l’eternità.
Alberto Scalfari
Lecce
Pantaleo Corvino, il maggior artefice del successo della rosa giallorossa

Pur non essendo una delle protagoniste storiche della Serie A, il Lecce è senza dubbio tra le squadre che più sono cresciute negli ultimi anni. Terzo club del Mezzogiorno per numero di campionati disputati, quest’anno la squadra di Gotti è alla sua quarta partecipazione consecutiva in Serie A. Un vero e proprio successo, il cui merito va attribuito principalmente al DS Pantaleo Corvino, che ha ricoperto un ruolo centrale nella ristrutturazione della rosa giallorossa, il cui valore attuale si aggira intorno ai 100 milioni di euro.
La ristrutturazione avviata da Corvino
L’arrivo di Corvino al Lecce risale all’agosto 2020, subito dopo la retrocessione del club in Serie B. Il suo contributo nel processo di ricostruzione della squadra si è rivelato determinante fin dal primo giorno, tanto che i frutti della sua gestione non hanno tardato a manifestarsi. Quando Corvino subentrò a Mauro Meluso, di fatto, il valore della rosa giallorossa ammontava a circa 52 milioni di euro, cifra che al termine del primo anno in Serie A era già raddoppiata, arrivando a toccare i 105 milioni di euro.
Scouting internazionale
A detta degli esperti, le ragioni del successo di Corvino, che in soli 4 anni è riuscito a rafforzare la squadra sia dal punto di vista sportivo che sul piano finanziario, sono da attribuire a un’intensa opera di scouting, unita al ricambio strategico dei giocatori. Questo approccio ha permesso al club di scovare giovani di grande prospettiva, da valorizzare e far crescere all’interno del proprio vivaio, fino a convertirli in veri e propri talenti in grado di generare importanti plusvalenze con la loro cessione. Ma ha anche contribuito a far crescere l’interesse degli appassionati di scommesse calcio, sempre più attenti all’evolversi del mercato giallorosso.
I talenti della stagione in corso
Anche nella stagione in corso, sono tanti i giocatori che portano la sua firma. Uno dei più promettenti è sicuramente Morente, un gioiellino offensivo dalla spiccata intelligenza tattica che, a detta del Betfair blog, potrebbe essere l’innesto giusto per dare dinamicità alla manovra giallorossa.
Tuttavia, il vero fiore all’occhiello del club rimane Patrick Dorgu, giovane terzino classe 2004, ad oggi il più quotato della rosa. La sua scalata ha subito una forte accelerazione durante le prime giornate di campionato, tanto che Corvino ha confermato la sua intenzione di prolungarne il contratto fino alla prossima estate, puntando a una rivalutazione di mercato, che potrebbe generare – ancora una volta – una plusvalenza importante.
Lecce, un club dal futuro promettente
La gestione societaria di Corvino rappresenta un modello di successo, che ha consentito alla squadra salentina di consolidare la propria presenza in Serie A, trasformandosi in una delle realtà più dinamiche del panorama calcistico attuale. Questo approccio lungimirante ha permesso al DS di conquistare il sostegno dei tifosi, che ora assistono alle partite della giallorossa con rinnovato entusiasmo. A testiomoniarlo, ci sono gli straordinari numeri della campagna abbonamenti per la stagione in corso (21.677 iscritti), segno di una profonda fiducia nella squadra e nel progetto sportivo avviato da Corvino.
News & Salento
No allo spreco, sì alla solidarietà
Locanda della fraternità a Tricase: in occasione dell’inaugurazione delle nuove attrezzature della cucina della mensa rimarcata l’importanza del recupero delle eccedenze alimentari

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La forza delle idee, la rete, la collaborazione, la capacità di guardare alle esigenze dei poveri ma anche dei giovani, delle persone sole, degli ammalati, dei parenti di chi è in ospedale. La “Locanda della fraternità è un luogo per tutti”.
È quanto emerso ieri nell’incontro svoltosi in via Galvani 44 a Tricase per l’inaugurazione delle nuove attrezzature della cucina della mensa, acquistate con un contributo a fondo perduto del GAL Capo di Leuca.
Sono intervenuti: il sindaco di Tricase Antonio De Donno, Mons. Vito Angiuli, Vescovo della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca; Antonio Ciriolo, Presidente GAL Capo di Leuca; don Lucio Ciardo, direttore della Caritas diocesana; Enzo Chiarello, presidente l’I.P.A.D. Mediterranean – Cooperativa Sociale; Donato Parisi, componente del Consiglio Direttivo del Banco delle Opere di Carità Puglia – Onlus (quest’ultimi due sodalizi partner del progetto di ammodernamento).
Mons. Angiuli ha sottolineato «l’importanza dei luoghi d’incontro tra le persone e della relazione tra tutti gli enti che operano nella diocesi».
Antonio Ciriolo ha messo in evidenza «la forza delle idee condivise capaci di realizzare obbiettivi che nascono dal sentirsi parte di un sistema».
«È un luogo in cui tutti possono venire stare insieme, dialogare. Aperta a pranzo dal lunedì al venerdì, accoglie 30 utenti quotidianamente», ha precisato don Lucio Ciardo, «abbiamo scelto di chiamarla “Locanda della Fraternità” perché diventasse un punto di ritrovo per ogni persona e non solo per chi ha delle difficoltà economiche».
Don Lucio ha anche fatto un appello: «Chi volesse donare il proprio tempo per il volontariato può fare richiesta inviando un’email all’indirizzo segreteria@caritasugentoleuca.it e le aziende possono sostenere la locanda donando beni alimentari, prodotti per la pulizia, utensili per la cucina e per la sala».
Enzo Chiarello ha evidenziato che «la Cooperativa Sociale, svolgerà il ruolo di fornitore di prodotti ortofrutticoli alla Locanda della Fraternità. Inoltre (come previsto dallo stesso Bando Intervento 3.2. “Mense Collettive”), fornendo anche quelli in eccedenza, dimostrerà anche alle altre aziende agricole che il recupero dello spreco può diventare risorsa. In questo modo, invece di smaltire i prodotti in discarica, essi vengono utilizzati per la preparazione di pietanze da distribuire a persone in situazioni di disagio economico. L’IPAD Mediterranean cercherà di raggiungere i principi fondanti del movimento cooperativo mondiale quali: la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, l’equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli, lo spirito comunitario, il legame con il territorio in un equilibrato rapporto con lo Stato e le Istituzioni Pubbliche».
Il Banco delle Opere di Carità Puglia – Onlus, ente senza fine di lucro che si occupa del recupero dello spreco delle eccedenze alimentari, con lo scopo di farlo diventare risorsa a sostegno degli indigenti, come è stato sottolineato da Donato Parisi, svolge il suo ruolo statutario, sempre al servizio delle opere di carità presenti sul territorio nazionale, andrà ad approvvigionare la Locanda della Fraternità di derrate alimentari, provenienti principalmente dall’AGEA, attraverso il Programma europeo FSE – Fondo Sociale Europeo, svolgendo un’opera sociale e assistenziale su un territorio che ogni anno, purtroppo, evidenzia nuove povertà a quelle già esistenti.
Il Banco, in tutti questi anni, ha dato vita ad una rete di solidarietà che conta sull’adesione di circa 145 enti, ovvero associazioni, Caritas parrocchiali, confraternite, comuni, etc. tutti impegnati nel contrastare la povertà di natura alimentare.
Indicativamente, questa rete è in grado di aiutare circa 26mila persone in condizione di disagio economico.
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