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Attualità

Maria De Giovanni fa il bis: è Commendatore ordine al merito della Repubblica

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Ancora un riconoscimento per Maria De Giovanni di Borgagne, questo titolo si aggiunge agli oltre 80 già ricevuti. A premiarla e riconoscere il suo grande impegno è direttamente il Quirinale, che la titola “Commendatore ordine al merito della Repubblica Italiana”, uscito sulla Gazzetta Ufficiale . Dunque un ulteriore riconoscimento anche dalle alte cariche dello Stato che proprio tre anni fa le avevano già conferito il titolo di Ufficiale al merito della Repubblica italiana.





Una eroina del quotidiano, come ama definire il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chi si distingue come lei. Maria è una donna affetta da sclerosi multipla, scrittrice di due libri autobiografici intitolati “sulle orme della sclerosi multipla” e “sulle orme della sclerosi multipla la Rinascita” che la fanno pioniera in tutta Italia per la divulgazione e informazione sulla sclerosi multipla, è Presidente dell’associazione Sunrise Onlus di Borgagne che è al fianco giornalmente delle persone con questa patologia. Il suo impegno è abbastanza riconosciuto da chiunque la conosca, perché è una donna sempre a disposizione degli altri, per le innumerevoli battaglie sui diritti e sul sostegno assistenziale di chi chiede aiuto, difatti la chiamano la Madre Teresa di Calcutta del Salento. Grazie alla sua tenacia e determinazione è riuscita a realizzare un progetto unico in tutta Italia denominato “Il mare di tutti fisioterapia a mare per persone affette da gravi patologie neurologiche”.





Un successo strepitoso, in quanto ogni anno sono circa 1000 le persone che arrivano da tutta Italia per poter aderire al progetto che si tiene in pianta stabile a San Foca sul versante adriatico, Mancaversa su quello ionico e anche itinerante, per dare a tutti la possibilità di partecipare toccando moltissime zone.




<<Sono molto felice di questa ulteriore onorificenza- commenta Maria – è sempre molto incoraggiante quando le alte cariche dello Stato riconoscono nella quotidianità, l’impegno il sacrificio e il senso di abnegazione nell’essere utile agli altri. Lo faccio ogni giorno perché so cosa significa non avere il bene più prezioso: la salute. Oramai il mio telefono da anni squilla in continuazione per le richieste più disperate, c’è chi chiede supporto e sostegno per orientarsi verso un centro medico di riferimento, tante sono le chiamate delle persone a cui manca l’indispensabile, altre invece tagliate fuori dal mondo a causa dei diritti negati. Dedico questo titolo a tutte quelle persone che non hanno voce, quelle in cui si riconoscono nel mio impegno, quelle che come me non si voltano dall’altra parte ma sono pronti a tendere la mano>>.









Maria è una donna che si dedica soprattutto ai diritti delle donne e oltre a essere socia onoraria di diverse associazioni in merito è socia di Fidapa, al fianco delle donne. Un’altra sua grande passione la scrittura, infatti è blogger di www.salentodonna.itcorrispondente giornalistica e radiofonica.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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