Attualità
Matino a banda ultralarga
Firmata la convenzione per la realizzazione delle strutture. Il sindaco Toma: «I cittadini e le imprese potranno usufruire di servizi innovativi che contribuiscono allo sviluppo dell’economia locale»

È stata firmata, in data 11 febbraio 2020, la convenzione per la realizzazione della infrastruttura a banda ultralarga tra il Comune di Matino e Infratel Italia Spa.
La società con azionista unico, soggetta alla direzione e coordinamento dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. di Roma curerà la costruzione, manutenzione e spostamento delle infrastrutture a banda ultralarga sulle strade di competenza comunale, nonché la tipologia e le modalità di esecuzione delle opere di realizzazione e manutenzione della infrastruttura stessa secondo quanto disposto con la suddetta convenzione.
Il Comune di Matino, da parte sua, si impegna a rilasciare i permessi di scavo, ad attivare tutte le necessarie procedure atte ad assicurare la spedita realizzazione delle opere previste nonché a fornire infrastrutture esistenti di proprietà comunale utilizzabili per la posa di fibra ottica.
«Siamo lieti che Matino sia una delle prime città pugliesi che si doterà di infrastrutture di rete moderne, che consentiranno ai cittadini e alle imprese di usufruire di servizi innovativi che contribuiscono allo sviluppo dell’economia locale», dichiara il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma, «senza accesso alla banda ultralarga un’azienda è limitata nel suo importante processo di sviluppo, di ricerca e innovazione, così come gli utenti privati perderebbero l’opportunità di una crescita culturale e comunicativa più efficace e più veloce».
L’arrivo della banda ultralarga a Matino si inserisce all’interno dell’iter amministrativo intrapreso a seguito dell’accordo di programma per lo sviluppo della banda ultralarga siglato il 19 dicembre 2017 tra il Ministero dello sviluppo economico e la Regione Puglia.
Attualità
Energie rinnovabili, la sfida della Puglia
La nostra regione incrementa la produzione da fonti di energia rinnovabili (Fer). Entro quest’anno, il target da raggiungere per la nostra regione è di 2.405 megawatt (Mw)

Prosegue in Puglia il lavoro per incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili (Fer). Entro quest’anno il target da raggiungere per la nostra regione è di 2.405 megawatt (Mw) come indicato nella «Tabella A-Ripartizione regionale di potenza minima per anno espressa in megawatt» allegata al “Decreto Aree Idonee” (D.M. 21 giugno 2024).
A rilevarlo è il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato i dati Terna per comprendere i risultati sin qui ottenuti e lo scostamento dal target regionale.
Il valore di 2.405 megawatt rappresenta l’obiettivo da centrare (espresso come potenza aggiuntiva in megawatt) per il periodo che va dal 31 dicembre 2020 alla fine del 2025.
La Puglia registra una variazione netta di potenza di 1.706 megawatt, tenuto conto delle nuove installazioni e dei potenziamenti, a cui sono stati sottratti i depotenziamenti e le dismissioni.
Secondo la tabella di marcia ad aprile di quest’anno si sarebbero dovuti raggiungere i 1.916 megawatt.
In teoria ce ne sono 210 in meno, se riproporzioniamo mensilmente la potenza aggiuntiva prevista per l’anno in corso, ma c’è ancora tempo per centrare l’obiettivo, che è tra i più elevati assegnati alle regioni italiane.
La prima regione in cui la variazione netta di potenza è già superiore ai megawatt aggiuntivi previsti è per il momento il Lazio (+1.131); seguono la Lombardia (+526) e il Piemonte (+344). Restano più indietro, invece, la Sardegna (-284), la Sicilia (-253), la Calabria (-233).
Va ricordato che il “Decreto Aree Idonee” contiene la disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee in cui è previsto un iter accelerato ed agevolato per la costruzione e l’esercizio degli impianti a fonti rinnovabili e delle infrastrutture connesse.
Come disposto dall’articolo 20 del decreto legislativo 199/2021, il provvedimento stabilisce la condivisione di oneri (“burden sharing”) per l’individuazione, da parte delle Regioni, delle superfici e delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili funzionali al raggiungimento dei target del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), Fit for 55 e Repower Eu.
I provvedimenti delle Regioni possono avere prevalenza su altri regolamenti o piani.
È previsto anche un regime sanzionatorio: se una Regione sarà inadempiente dovrà trasferire ad un’altra Regione compensazioni economiche per realizzare interventi di miglioramento dell’ambiente e del paesaggio.
La recente sentenza del Tar numero 9155, depositata il 12 maggio 2025, pur lasciando margini di autonomia legislativa a livello locale, ha stabilito che le Regioni non potranno prevedere restrizioni nelle loro leggi rispetto alla disciplina statale, assicurando, come minimo, il recepimento delle aree idonee ex lege (articolo 20, comma 8, del decreto legislativo 199/2021).
«È noto che la nostra Regione è in assoluto tra quelle a maggior potenziale in termini di produzione di energia da FER», commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, «non giova al raggiungimento del target assegnatoci l’incertezza normativa venutasi a creare con la recentissima sentenza del TAR Lazio. Bisogna inoltre ricordare che nel nostro territorio è fondamentale trovare un adeguato punto di equilibrio tra i benefici insiti nella produzione di energia da FER e l’impatto che gli impianti hanno sul turismo, sulla produzione agricola e sull’identità e riconoscibilità del nostro paesaggio».
«Per la Puglia», conclude Sgherza, «la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta una grande opportunità di sviluppo, a patto che i primi a trarne beneficio siano imprese e cittadini, non solo in termini di riduzione delle emissioni ma anche per addivenire all’alleggerimento di una bolletta energetica che rappresenta una seria zavorra per la competitività del nostro sistema produttivo».
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VARIAZIONE DELLA CAPACITÀ INSTALLATA GENNAIO 2021 – APRILE 2025 E ATTUALE SCOSTAMENTO DAL TARGET REGIONALE
La tabella riepiloga la variazione netta di capacità installata da gennaio 2021 ad aprile 2025, suddivisa per regione ed il relativo target progressivo ad aprile 2025. Tale target è determinato facendo riferimento alla ripartizione regionale prevista nel “Decreto Aree Idonee” (D.M. 21 giugno 2024), riproporzionando mensilmente la potenza aggiuntiva prevista per l’anno in corso.
Regione |
Variazione installato (gennaio 2021 – aprile 25) [MW] | Target Aree Idonee (gennaio 2021 – aprile 25) [MW] | Delta
Variazione installato vs Target [MW] |
Target Aree Idonee (gennaio 2021 – dicembre 25) [MW] |
Abruzzo | 404 | 516 | -112 | 640 |
Basilicata | 449 | 611 | -162 | 748 |
Calabria | 419 | 652 | -233 | 857 |
Campania | 1.189 | 1.038 | 150 | 1.297 |
Emilia-Romagna | 1.586 | 1.476 | 110 | 1.851 |
Friuli-Venezia Giulia | 727 | 460 | 267 | 573 |
Lazio | 2.202 | 1.071 | 1.131 | 1.346 |
Liguria | 187 | 226 | -39 | 281 |
Lombardia | 2.739 | 2.213 | 526 | 2.714 |
Marche | 447 | 531 | -84 | 679 |
Molise | 119 | 208 | -89 | 273 |
Piemonte | 1.590 | 1.246 | 344 | 1.541 |
Puglia | 1.706 | 1.916 | –210 | 2.405 |
Sardegna | 899 | 1.183 | -284 | 1.553 |
Sicilia | 1.897 | 2.149 | -253 | 2.764 |
Toscana | 655 | 784 | -129 | 1.019 |
Trentino-Alto Adige | 419 | 313 | 106 | 381 |
Umbria | 266 | 329 | -63 | 429 |
Valle D’Aosta | 28 | 34 | -6 | 47 |
Veneto | 1.857 | 1.545 | 312 | 1.889 |
Totale Italia | 19.785 | 18.501 | 1.284 | 23.287 |
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia su dati Terna
Attualità
Notte di incendi: auto in fiamme a Miggiano, Sannicola e Surano

Una notte movimentata quella del 28 maggio 2025 per i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine del Salento, impegnati in una serie di interventi per incendi di autovetture in diversi comuni della provincia.
Il primo allarme è scattato poco dopo la mezzanotte, alle ore 00:32, quando una squadra del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Maglie è intervenuta a Surano, lungo la SS 275 al chilometro 14, nei pressi di un autosalone. Le fiamme hanno avvolto tre veicoli: una Renault Clio, un Ford Transit e un Volkswagen Caddy. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Maglie per le indagini del caso.
Pochi minuti dopo, alle 00:45, un altro intervento è stato richiesto a Miggiano, in via Giuseppe Di Vittorio n. 15. Questa volta sono stati i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Tricase ad affrontare un incendio che ha coinvolto due vetture: una Citroën DS e un secondo veicolo ancora in fase di identificazione. Le fiamme si sono propagate fino a danneggiare la facciata di un’abitazione, un contatore del gas metano e parte della linea elettrica Enel. Anche in questo caso erano presenti i Carabinieri della locale stazione di Tricase.
Infine, intorno alle 02:18, i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Gallipoli sono intervenuti nelle campagne del Comune di Sannicola, dove un’altra vettura è stata trovata avvolta dalle fiamme: si trattava di una Fiat Punto, risultata rubata e di proprietà di un uomo nato nel 1944. L’intervento si è svolto in collaborazione con i Carabinieri di Gallipoli, che ora indagano sull’accaduto.
Al momento non si esclude alcuna pista, compresa quella dolosa. Le indagini sono in corso per chiarire la dinamica degli episodi e per accertare eventuali collegamenti tra gli incendi.
Attualità
Tricase Porto: è tornata la draga
Potranno finalmente riprendere le operazioni di pulizia del fondale del bacino portuale

Le operazioni di dragaggio del porto erano iniziate tre settimane fa, poi la draga, in attesa che venissero sistemate delle situazioni in sospeso, aveva preso il largo, con i diportisti sempre in attesa di poter riportare le loro barche in porto.
Oggi la draga ha fatto ritorno e potrà finalmente riprendere le operazioni di pulizia del fondale del bacino portuale.
Ancora un po’ di pazienza, dunque, per i diportisti, che dovranno attendere il dragaggio prima del bacino esterno e poi di quello interno (il porticciolo).
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