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Attualità

Nardò: senza telefono e Adsl da un anno!

Villaggio Resta e via Avetrana senza linea telefonica da quasi un anno: Avvocatideiconsumatori di Nardò ripristina il guasto e chiede un risarcimento per i clienti danneggiati da Telecom

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Presso la sede di Avvocatideiconsumatori, l’Associazione di Nardò di Tutela dei Diritti dei Consumatori ed Utenti, si sono rivolti numerosi cittadini residenti in Zona Villaggio Resta, Via Avetrana, Agro Auletta, Pendinello etc., per ricevere l’assistenza necessaria alla risoluzione di un problema che li affligge ormai da quasi un anno: la mancanza del servizio di linea telefonica fissa e ADSL.


La situazione che stanno vivendo i residenti di queste zone del comune di Nardò è pressochè paradossale in quanto, più o meno dal mese di agosto del 2012, gli stessi lamentano regolarmente il disservizio in questione ma Telecom Italia non provvede a riparare totalmente ed in maniera continuativa il guasto, emettendo, però, regolarmente le fatture (e questo è il paradosso di tutta l’intera vicenda!).


Con i tempi che corrono, è assai problematico vivere, così a lungo, senza il telefono (oltretutto in zone in cui i cellulari hanno bassissima ricezione), in quanto sono notevoli le conseguenze nefaste dovute alla mancata reperibilità di ogni singolo utente, in particolar modo per coloro i quali, con il telefono, ci lavorano, o per coloro che sono notoriamente individuati come le fasce più deboli della popolazione, ossia gli anziani che spesso vivono soli ed il telefono lo utilizzano come unico mezzo possibile per richiedere assistenza in caso di necessità.


Avvocatideiconsumatori di Nardò sta provvedendo a formalizzare un atto di diffida e messa in mora, nei confronti della sede legale di Telecom Italia S.p.A., per chiedere il ripristino immediato, totale e continuativo del servizio di linea telefonica attraverso la risoluzione definitiva del guasto o quant’altro; inoltre sta richiedendo il rimborso integrale delle fatture pagate, comprensive di eventuali canoni di abbonamento, corrisposte dagli utenti nei periodi di malfunzionamento del servizio e lo storno delle prossime in emissione, almeno fino alla futura data di risoluzione completa della problematica de qua; infine, l’Associazione di Tutela dei Diritti dei Consumatori ed Utenti di Nardò a cui si sono rivolti questi cittadini sta poi provvedendo a richiedere, per ogni singolo proprio associato, l’indennizzo previsto dalla Carta dei Servizi e dalle Condizioni Generali di Abbonamento di Telecom Italia. Difatti, l’art. 26 delle stesse prevede, in caso di guasti sulla linea telefonica come quello del caso che ci occupa, la riparazione dello stesso entro il secondo giorno non festivo successivo alla segnalazione. Nei casi di mancato rispetto di questi obblighi, il cliente ha diritto ad un indennizzo pari al 50% del canone mensile, per ogni giorno lavorativo di ritardo o di inadempimento. Tale rimborso, che nei casi di una utenza privata abbiamo stimato essere pari a circa € 7,50 al giorno, non pregiudica comunque il fatto che si possa richiedere l’ulteriore maggior danno subito nelle competenti sedi giudiziarie, così come previsto dall’art. 1218 Codice Civile.


Avvocatideiconsumatori offrirà, a tutti i propri associati che si trovano in questa situazione, ogni forma di assistenza e di tutela, anche legale e giuridica, per l’ottenimento delle somme, a titolo di rimborso, corrisposte a Telecom Italia con le fatture emesse dalla medesima Società nei periodi di disservizio, il relativo diritto all’indennizzo previsto dall’art. 26 delle Condizioni Generali di Contratto di Telecom Italia, nonché l’eventuale ulteriore maggior danno subito, da riconoscersi nelle sedi competenti, in primis attraverso i procedimenti di conciliazione stragiudiziale della controversia in questione, con l’ausilio della propria professionalità e l’assistenza dei propri referenti e legali di riferimento.

L’Associazione informa i malcapitati utenti che, a seguito del proprio iniziale intervento, buona parte dei cittadini residenti nelle zone interessate al disservizio di Telecom Italia hanno già riottenuto il ripristino del servizio di linea telefonica di cui, in alcune zone, pare sia stato riparato il guasto relativamente alle chiamate in entrate, così come in alcune altre sia per le chiamate in entrate che anche per quelle in uscita.


Tutti gli interessati possono rivolgersi presso la nostra Sede di Nardò di Avvocatideiconsumatori, in Via Aldo Moro al civico 34, nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 17,00 alle ore 19,30.


Avvocatideiconsumatori Nardò


I Responsabili ( Moira EPIFANI e Monica RAHO )


Attualità

Imparare a salvare vite: corso per uso defibrillatore

A Nardò BLSD Retraining,” basic life support and defibrillatore”, con consegna di certificato IRC necessario per l’utilizzo del macchinario

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Sabato 17 Maggio alle ore 9 in Via Boito n. 22 Nardò presso la sede operativa dell’ASC Comitato Provinciale Lecce, si svolgerà il corso BLSD Retraining, ” basic life support and defibrillatore “.

Alla fine del corso i partecipanti riceveranno il certificato IRC necessario per l’utilizzo del defibrillatore.

Con Asc, puoi salvare una vita.
Per info e prenotazioni ASC Comitato Provinciale Lecce tel. 3476501102 mail. lecce@ascsport.it

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Appuntamenti

Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni 

A scuola con la consigliera di parità della Provincia di Lecce, Antonella Pappadà, per imparare a riconoscere e affrontare le discriminazioni nel mondo del lavoro. Venerdì 11 aprile appuntamento al Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie

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Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni sono i temi al centro del nuovo ciclo di incontri formativi organizzati nell’ambito del progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione”, ideato e realizzato dalla consigliera di parità della Provincia di Lecce.

Ad affrontarli, tra i banchi di scuola, è la stessa consigliera Antonella Pappadà che, proprio in virtù del suo ruolo di sentinella del territorio, ha scelto di confrontarsi direttamente con le studentesse e gli studenti delle quattro scuole superiori coinvolte, in via sperimentale, nel percorso progettuale: Meucci di Casarano, Olivetti di Lecce, Giannelli di Parabita e Da Vinci di Maglie.

«Credo che la migliore forma di prevenzione venga dalla conoscenza. Ecco perché», spiega Antonella Pappadà, consigliera di parità provinciale, «ho ritenuto necessario affrontare questi temi con le ragazze e i ragazzi che saranno le lavoratrici e i lavoratori di domani. È fondamentale sapere che possono esserci problematiche, come le discriminazioni sul posto lavoro, e quali sono i riferimenti e gli strumenti per affrontarle e rimuoverle. Proprio la consigliera di Parità della Provincia ha, tra gli altri, questo compito e può assistere chi ne è vittima».

Il terzo ciclo di incontri formativi previsto dal progetto è partito il 14 marzo al Meucci di Casarano ed è proseguito il 28 marzo all’Olivetti di Lecce e il 3 aprile al Giannelli di Parabita, dove, insieme alla consigliera Pappadà, è intervenuta come testimonial anche Stefania Monosi, presidente del Consiglio notarile di Lecce.

L’ultimo appuntamento è in programma venerdì 11 aprile, nel Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie.

Il Progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione è un percorso triennale di formazione e sensibilizzazione sul tema della parità di genere nel lavoro, strutturato in tre moduli, uno per ciascun anno scolastico, inseriti tra le attività dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) delle quattro scuole superiori coinvolte.

Tra gli obiettivi generali: imparare a riconoscere stereotipi e pregiudizi, diffondere l’educazione e la formazione alla parità di genere nel lavoro, favorire la conoscenza e la possibilità sia per le donne che per gli uomini di accedere ad un lavoro dignitoso e, ancora, promuovere una cultura di parità di genere per sradicare le iniquità anche nei confronti delle persone con disabilità.

Il primo modulo intitolato “Oltre gli stereotipi”, rivolto alle classi del terzo anno, è stato avviato a dicembre con il ciclo di incontri “Stereotipi e pregiudizi: che cosa sono e quali sono quelli più diffusi”,affrontato dalle esperte di politiche di genere Michela Di Ciommo ed Elisa Rizzello.

Il secondo ciclo “La scienza ha un genere? è stato sviluppato da studiose e affermate professioniste, tra cui, Cristina Mangia, ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, Elisabetta De Marco, docente universitaria e ricercatrice nel settore scientifico disciplinare di Pedagogia sperimentale, Maria Antonietta Aiello, pro rettrice di UniSalento e docente ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Serena Arima, docente di Statistica presso UniSalento, Fabiana De Santis, manager e ingegnera gestionale specializzata in sviluppo aziendale e gestione dell’innovazione, Carola Esposito Corcione, professore associato in Sistemi, metodi e tecnologia dell’ingegneria chimica e di processo presso UniSalento e socia fondatrice della sturtup Womat.

Il percorso progettuale si concluderà con l’ultimo ciclo di incontri sul tema Il rispetto e la violenza di genere: quale percezione nelle/negli adolescenti”.

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Attualità

Da giugno niente più treni diretti da Roma alla Puglia!

Tornare in Salento in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti. L’on. Andrea Caroppo vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, scrive all’Amministratore Delegato di Trenitalia, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti verso la Puglia»

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Non c’è niente da fare, vogliono relegarci in un angolo!

Non bastassero l’isolamento fisiologico, che è una questione geografica, e quello strutturale, frutto di anni di scarsa attenzione al sud e poche lucidità e lungimiranza da parte dei nostri politici e rappresentanti istituzionali, arriva anche la notizia che, da metà giugno, il Salento (come del resto tutta la Puglia) non sarà più raggiungibile dalla Capitale con treni diretti.

L’on. Andrea Caroppo vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera

A lanciare l’allarme il deputato salentino e vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, Andrea Caroppo: «Raggiungere la Puglia in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti».

Il perché è presto detto: «Dal 10 giugno non è previsto, al momento, nessun treno diretto tra Roma e la Puglia e le uniche offerte disponibili prevedono più cambi e alcune sfiorano addirittura le 12 ore. In pratica, si impiegherà meno tempo per arrivare a Roma da New York o Pechino che da Roma a Lecce».

Per l’on. Caroppo «è una situazione inaccettabile, destinata a creare forti disagi ai pugliesi che vogliono raggiungere la Capitale o rientrare in Puglia e che rischia di mettere in ginocchio la stagione turistica pugliese, scoraggiando i visitatori, soprattutto stranieri, a programmare un viaggio nella nostra regione».

Per questo motivo il vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera ha inviato una richiesta formale di chiarimento all’Amministratore Delegato di Trenitalia, Ing. Gianpiero Strisciuglio, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti che collegano la Puglia a Roma».

 

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