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Attualità

Nasce il Comitato “NO TAP”

Una serie di Associazioni salentine insieme per scongiurare l’approdo di un megasdotto che dovrebbe sfociare a ridosso della costa idruntina

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Il 4 febbraio, in Melendugno, alla presenza di cittadini e di esponenti di associazioni (Nuova Messapia Soleto, Sportello dei Diritti, IDV, articolo 3 – Vernole, Tramontana – Melendugno, Cambiamo Aria – Galatina, Save Salento, Coord.Civico Maglie, Forum Ambiente Salute, Meetup Leccesi) si è costituito un comitato spontaneo denominato “NO TAP” con la finalità di coordinare una linea comune fra tutte le associazioni e cittadini che hanno a cuore la tutela del Nostro Territorio pesantemente esposto all’approdo di un megagasdotto da parte di TAP, megagasdotto che si va ad aggiungere ad un altro megagasdotto già autorizzato che approderà nella bella e delicata costa otrantina a ridosso della città dei martiri patrimonio culturale mondiale del UNESCO. Il comitato già presente con un gruppo face book, che in pochissime ore ha raggiunto il ragguardevole numero di 1000 adesioni, si adopererà, informando e sensibilizzando tutti i cittadini salentini chiedendo il loro prezioso coinvolgimento, e promuoverà iniziative pubbliche e istituzionali al fine di scongiurare l’improba possibilità di perpetrare un altro inutile e gigantesco scempio ambientale che andrebbe a compromettere territorio, paesaggio e salute e incolumità dei cittadini, derivante dalla realizzazione della Trans Adriatic Pipeline, il faraonico gasdotto che prevede di portare il gas dal Mar Caspio sino all’Italia meridionale. La multinazionale già attiva nei nostri mari da martedì 24 gennaio con il posizionamento di grosse piattaforme visibilissime dalle nostre coste ha avviato i primi sondaggi geoispettivi, che, da quanto riferito da pescatori e cittadini del posto, hanno portato ad una preoccupante interdizione assoluta alla balneazione e all’attività di pesca di una vasta area marina! Un’imponente piattaforma di sondaggio marino è stata fotografata dai cittadini proprio vicino alla costa nei pressi di San Foca, marina di Melendugno, località riconosciuta per gli ambienti naturali e marini di altissimo pregio e di inestimabile valore ambientale, fortemente tutelati per la presenza di tipica macchia mediterranea e soprattutto per la presenza di una ben conosciuta ed estesa prateria di posedonia, pianta fortemente difesa ed essenziale per il mantenimento degli equilibri biomarini e degli ecosistemi costieri, che assieme alla ricca presenza diffusa di resti archeologici di epoca messapico-romana ispezionati e ancora da ispezionare contribuiscono a rendono la zona d’inestimabile valore essenziale per tutte le economie locali vocate al turismo eco-sostenibile e di qualità. Il comitato già nei prossimi giorni avvierà tutte le iniziative e le manifestazioni pubbliche necessarie per avere al proprio fianco cittadini, istituzioni e chiunque abbia a cuore la massima tutela di questa felicissima e preziosa terra salentina vero patrimonio di tutta l’umanità.

Appuntamenti

Esplorare l’abbandono: focus sul Salento

Contest Fotografico promosso dall’Ordine degli Architetti PPC, in collaborazione con l’Associazione Tempo di scatto, aperto agli iscritti e alle iscritte di tutti gli Ordini nazionali. Obiettivo del Contest favorire una riflessione sulla rigenerazione dei luoghi a partire dal dato visivo su degrado, abbandono, consumo di suolo, nel nostro territorio. Partecipazione entro il 23 aprile e Mostra conclusiva in maggio

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Favorire la riflessione sul consumo del suolo nel Salento attraverso un’analisi visiva dei tanti beni urbani in stato di abbandono e degrado presenti sull’intero territorio della città capoluogo e dell’intera provincia salentina: è l’obiettivo del Contest fotograficoEsplorare l’abbandono” promosso e organizzato dall’ Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con l’associazione fotografica Tempo di Scatto.

Aperto a tutti gli Ordini nazionali, e focalizzato esclusivamente sul territorio salentino, l’invito a partecipare (già sul sito dell’Ordine Architetti, clicca qui), interpreta l’abbandono come «una dinamica che, suscitando emozioni profonde e riflessioni inattese, consente di esplorare la bellezza nel degrado e la storia celata tra le rovine. Camminando in luoghi abbandonati come ville e fabbriche dismesse», osservano ancora gli organizzatori, «si crea un dialogo con il tempo, dando vita a narrazioni che raccontano di vite passate».

Il Contest fotografico, con scadenza per l’invio foto fissata al 23 aprile, costituisce il primo momento di un progetto a più vasto raggio che includerà, nei successivi step, percorsi guidati ricognitivi e l’invito a produrre specifici contributi di idee per la futura riqualificazione e rigenerazione anche alla luce dell’atlante dei luoghi individuato dalle suggestioni fotografiche e dalle immagini, che dovranno essere caratterizzate da specifici requisiti tecnici.

Le foto, infatti, saranno valutate alla luce di quattro distinti criteri: pertinenza, impatto, qualità della foto, visioni e originalità e, una volta selezionate, andranno a comporre una Mostra conclusiva prevista nel maggio prossimo, mentre tra quelle ritenute idonee 10 immagini saranno pubblicate on line sulla piattaforma dell’Ordine.

«Il tema dell’abbandono nel nostro territorio è quanto mai cogente e merita una riflessione puntuale e approfondita», sottolinea Tommaso Marcucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce, «ed è la ragione per cui abbiamo accolto con grande favore la proposta dell’associazione Tempo di scatto facendo nostre le ragioni e gli obiettivi del progetto che, peraltro, prevede step successivi alla Mostra finale come percorsi guidati ricognitivi e l’invito a individuare per ognuno dei luoghi fotografati ipotesi di possibili future riqualificazioni. Ecco, dunque, che esplorare l’abbandono può significare, grazie all’esplorazione visiva e fotografico, immergersi in storie non raccontate, riconoscendo la fragilità e la resilienza come condizioni costitutive proprie del vivente in tutte le sue forme. La mostra fotografica con cui si concluderà il progetto costituirà, come già quella su i paesaggi della Xylella, promossa e organizzata dal nostro Ordine negli scorsi anni, un’opportunità ulteriore di conoscenza del territorio e per sottolineare la complessità e l’urgenza della rigenerazione urbana. Chiamare a raccolta la nostra comunità nazionale su questi temi, consapevoli anche di quanto negli anni il Salento sia divenuta terra di forte attrazione e appeal, riteniamo possa agevolare uno scambio proficuo di riflessione e di buone pratiche».

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Attualità

«Stiamo costruendo il futuro di Matino»

Videointervista con le anticipazioni dell’intervista al sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma in uscita, in versione integrale, sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”

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di Giuseppe Cerfeda

Dal Premio nazionale ELOGE per la buona governance, ai progetti per il futuro.

Il sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma ospite in redazione.

I finanziamenti del PNRR, i progetti già realizzati, l’attenzione per il centro storico, l’albergo diffuso, il desiderio di restituire alla comunità la Storica Cantina Matinese, il terzo mandato, la preoccupazione per la diffusione della droga nel nostro territorio, tra gli argomenti trattati.

Nel video in basso un’anticipazione dell’intervista che sarà pubblicata integralmente sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”, in distribuzione nel fine settimana.

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Attualità

Scorrano, il Comune contro l’Asl di Lecce: “Ospedale abbandonato”

“Costretti a lanciare operazione verità: a precise domande non rispondono, presi dallo scellerato progetto di realizzazione del nuovo nosocomio da 400 milioni”

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Finito il tempo della galanteria istituzionale, il Comune di Scorrano parte alla carica con una operazione verità sulla gestione dell’ospedale Veris Delli Ponti da parte dell’Asl di Lecce.

Con una nota apparsa sui canali istituzionali del Comune, l’amministrazione denuncia:

  • Quattro anni di abbandono del pronto soccorso con le ambulanze che “scaricano” i pazienti all’aperto
  • Il centro trasfusionale pronto da anni e non attivato con le auto che vanno e vengono per le sacche di sangue
  • Le ambulanze che traportano i pazienti per le risonanze magnetiche
  • Lavori e manutenzione ordinaria fermi
  • 4 milioni di euro assegnati all’ospedale e andati perduti

Secondo il Comune il calo d’attenzione per le sorti del nosocomio di Scorrano è dovuto a quello che viene definito uno “scellerato progetto” per la realizzazione di un altro ospedale da 400 milioni di euro sul territorio.

La scelta di parlarne pubblicamente, denunciando fermamente la situazione, viene così spiegata: “Totale indifferenza: non hanno nemmeno risposto a precise domande”.

Di seguito il documento integrale pubblicato dal Comune di Scorrano sull’argomento.

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