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Navigator, in 2300 presto a casa. L’appello: “Il Paese ha ancora bisogno di noi”

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A cura di Laura Lubelli – navigator provincia di Lecce





Lettera aperta ai Ministri Orlando e Brunetta, alle forze politiche in Parlamento, ai singoli parlamentari, al Paese tutto.





Ci rivolgiamo a voi e anche a tutte le forze politiche con cui abbiamo interagito in questi ultimi mesi. In realtà, ci rivolgiamo all’intero arco parlamentare e, quindi, al Paese tutto. Vorremmo che il Governo ci ascoltasse.





Siamo 2300 lavoratrici e lavoratori che tra pochi giorni vedranno scadere il proprio contratto con Anpal Servizi S.p.A., società in house dell’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro. Siamo i Navigator e siamo stati raccontati in mille modi. Spesso – molto spesso – anche denigrati.





È vero, siamo consapevoli che ci sia stato affidato un nome buffo, Navigator… Lo ha detto anche la Professoressa Chiara Saraceno, presidente della Commissione scientifica sul RDC. Questo nome, lo sappiamo, non rende giustizia alle nostre quotidiane attività e alle nostre funzioni. Siamo diventati un bersaglio facile su cui scaricare tutte le responsabilità. Ma siamo tanto altro! Abbiamo cercato di dimostrarvelo in tutti modi, con il nostro lavoro e anche attraverso storie raccolte in un libro, “Navigator (a vista)” – Mimesis 2021.





Siamo 2300 navigator, donne e uomini, che per due anni hanno lavorato con le persone più svantaggiate di questo paese, o una parte di esso, cioè coloro che hanno percepito il Reddito di Cittadinanza. In molti contesti ciascun Navigator ha in carico 600-700 beneficiari: a chi si rivolgeranno costoro, se l‘attuale sistema non è in grado di gestirli tutti? Abbiamo lavorato con persone che il più delle volte vengono marginalizzate ed escluse da questo sistema Paese. Abbiamo lavorato con coloro che spesso hanno subito anche processi di stigmatizzazione, solo perché beneficiari di una misura che, con tutti i limiti, vuole colmare un gap tra ricchezza e povertà. Una forbice che si sta allargando sempre di più non solo in Italia, vuoi perché ancora subiamo gli effetti della la crisi del 2008, vuoi perché con la pandemia la situazione è sicuramente peggiorata.





Ma in questi due anni di lavoro abbiamo avuto un quadro chiaro del paesaggio sociale che si è delineato e che abbiamo avanti. Per due anni siamo stati sul “fronte di guerra”, insieme alle lavoratrici e lavoratori dei Centri per l’Impiego. Pur operando con pochissimi strumenti, è evidente il contributo del nostro operato, e la nostra azione sarebbe ancora più efficace mettendo a punto una riforma delle politiche attive del lavoro.





Ci rivolgiamo a voi, Ministri e parlamentari, all’intero governo, perché crediamo fortemente che questo Paese ha ancora bisogno di noi. Sarebbe un vero peccato smettere di operare nelle funzioni che abbiamo svolto nel corso di questi due anni. Sarebbe uno spreco di denaro e di risorse umane. In primis, perché ci rendiamo conto che lasceremmo a casa 2300 persone che hanno vinto un concorso pubblico, difficile, molto partecipato e simile a tutti gli altri concorsi che si stanno svolgendo in questo momento storico.




I due anni di lavoro sono stati preceduti da un’alta formazione da parte dell’Agenzia ministeriale Anpal Servizi Spa. La domanda è: perché perdere queste professionalità, queste conoscenze, se l’Italia ne ha ancora bisogno?
In secondo luogo, siamo ragazze e ragazzi, giovani e meno giovani, con famiglie, che hanno studiato in questo Paese. Ci siamo formati e laureati qui, abbiamo svolto master, dottorati ed esperienze professionali di vario tipo, in taluni casi con competenze sviluppate anche all’estero, che grazie al lavoro di navigator, abbiamo avuto la possibilità di riportare in Italia, nel nostro territorio d’origine.





L’Italia è piena di queste storie e noi ne siamo parte, noi siamo questo Paese. Vorremmo continuare a poter stare qui senza dover emigrare. Vorremmo poter contribuire a ciò che in questi due anni abbiamo svolto, a cui ci siamo quotidianamente dedicati. Possiamo dirlo: lo abbiamo fatto con passione!





Siamo felici che la Presidente della Commissione scientifica, prof.ssa Chiara Saraceno, lo abbia riconosciuto, ribadendo la necessità di non dover archiviare i Navigator, diventati capro espiatorio. Ci rendiamo conto dei limiti e delle potenzialità di questa normativa proprio perché li abbiamo vissuti sulla nostra pelle, in prima linea, su quel “fronte di guerra”.





Ci rivolgiamo a voi, perché crediamo che possiate risolvere questa impasse politica. Ci rivolgiamo a voi perché darci continuità lavorativa sarebbe un atto di giustizia non solo verso di noi, ma verso l’intero Paese. Ci rivolgiamo a voi perché ci rendiamo conto che questa situazione è un compromesso che ci ha resi merce di scambio nelle trattative politiche. Siamo consapevoli che saremo noi a pagare il prezzo di una misura che non ha funzionato alla perfezione, che ha molti limiti per il suo impianto ma può essere riformata.





Allora ci rivolgiamo a voi perché non vogliamo essere l’esperimento fallito delle politiche attive, bensì il futuro! Vogliamo essere coloro che insieme a voi progettano e indicano le problematiche per superare questi limiti e questi gap. Siamo stati sul “fronte di guerra” per circa due anni, con tutte le difficoltà e le differenze territoriali di ciascuna Regione, causate dalle differenti normative dovute alle competenze affidate dal Titolo V.





Crediamo fermamente che voi possiate risolvere questa situazione perché ne avete le facoltà; crediamo che possiate fare di tutto per non far arenare in Senato o alla Camera le proposte in atto. Crediamo che sia possibile dare continuità lavorativa e progettare le politiche attive con noi, includendoci, senza particolarismi dovuti ai giochi di poteri di alcune Regioni. Vi chiediamo di renderci parte di una soluzione strutturale, non di una semplice proroga. Una soluzione strutturale che sia lungimirante, dove le nuove politiche attive siano un esempio anche per gli altri paesi europei. Abbiamo questa possibilità. Abbiamo questa sfida avanti a noi. Lo dobbiamo al nostro Paese!





Riteniamo, infine, che ognuno di voi debba sentirsi parte di questo processo decisionale; che le dichiarazioni a nostro favore si traducano in atti concreti e tangibili; che sappiate che le vostre decisioni peseranno sulle nostre vite e sull’intero Paese, soprattutto su quella parte che soffre di più per il disequilibrio tra ricchezza e povertà.
Nessuno sarà assolto se le cose non andranno bene. Perché non perderemo solo noi, 2300 lavoratrici e lavoratori delle politiche attive; perderemo tutti. Tutti. Anche voi, a cui ci rivolgiamo e a cui chiediamo un atto di responsabilità. Non siate come una multinazionale insensibile che decide di delocalizzare senza rendere conto a nessuno. Siate il governo di questo Paese! Lo chiediamo con rabbia e delusione, nella speranza di ricrederci presto.


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Voli da e per il Salento, stanziati 5 milioni

Approvato in Legge di Bilancio un emendamento dei deputati di Forza Italia Caroppo e D’Attis, sulla continuità territoriale

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Con le imminenti vacanze di Pasqua arrivano gli anunciati rincari per chi vuole tornare in Salento, con prezzi dei biglietti che schizzano alle stelle.

«Per mettere la parola fine a questo salasso», a dicembre è stato approvato in Legge di Bilancio un emendamento dei deputati i deputati di Forza Italia Andrea Caroppo e Mauro D’Attis, sulla continuità territoriale e stanziato un finanziamento di 5 milioni di euro per avere più voli e a prezzi di più bassi da e per Brindisi.

Si tratta di una misura già presente da tempo in molti altri aeroporti d’Italia come Ancona e Trieste e che ora riconosce anche all’Aeroporto del Salento una condizione svantaggiata per la sua posizione periferica e la sua distanza dall’alta velocità ferroviaria.

«In questo modo», spiegano in una nota i deputati  promotori dell’emendamento, «garantiamo dei fondi pubblici nazionali per assicurare non solo i voli minimi da e per Brindisi ma anche una programmazione strategica su alcune tratte verso mete principali come Roma e Milano. Come abbiamo ribadito al secondo incontro sulla continuità territoriale, convocato oggi a Lecce, ora tocca ad Aeroporti di Puglia e alla Regione adeguarsi alla normativa nazionale, lavorando a una programmazione dei voli da e per Brindisi che sia seria e competitiva, oltre che condivisa con le istituzioni locali, le categorie produttive e gli operatori, anche attraverso risorse regionali che si aggiungano a quelle messe in campo dal Governo nazionale».

Con l’incontro di oggi è stato fatto un ulteriore passo in avanti: «Abbiamo preso atto che il piano è stato consegnato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e a questo punto sarà nostra cura fare attivare al più presto la conferenza dei servizi».

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Come mettersi in proprio

Riprendono gli approfondimenti negli Ambiti territoriali sociali di Poggiardo e Martano: I seminari di “Lav.O.R.A.” sull’auto-impiego con associazioni di categoria e “storie d’impresa”. Domani a Poggiardo, giovedì a Melendugno. I seminari sono aperti a tutti e sono gratuiti

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Come mettersi in proprio e creare un’impresa.

Il nuovo appuntamento di “Lav.O.R.A.”, acronimo di “Lavoro, Orientamento e Ricerca attiva”, il ciclo di seminari ideato da Arpal Puglia, punta a svelare i segreti dello sviluppo di un’idea imprenditoriale

Dopo i primi quattro incontri a febbraio e a marzo, dedicati alla ricerca attiva di lavoro e alla gestione di Cv e colloquio, riprendono gli approfondimenti negli Ambiti territoriali sociali di Poggiardo e Martano, dove da un anno è stato avviato in via sperimentale il progetto “Li.DiA.”, relativo all’accompagnamento al lavoro per donne fragili, poco scolarizzate, migranti o prese in carico dal Ser.d.

I seminari sono aperti a tutti e sono gratuiti. 

Il primo seminario su “Come mettersi in proprio” è in programma domani, martedì 8 aprile, dalle ore 16 alle ore 18, presso il Palazzo della Cultura di Poggiardo.

Il secondo giovedì 10 aprile, stesso orario, presso il Centro anziani in via Roma 28 a Melendugno.

Cliccando qui è possibile scaricare il programma completo

Obiettivo di questi due nuovi appuntamenti è fornire suggerimenti utili per iniziare a progettare la propria idea di impresa, a partire dai servizi offerti dai Centri per l’Impiego di Arpal Puglia – Ambito di Lecce, con i progetti speciali di autoimpiego e autoimprenditorialità come “Futuro proprio” e “Capitane d’impresa“.

Entrambe le giornate si apriranno con i saluti di Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’impiego Ambito di Lecce Arpal Puglia; dei sindaci di Poggiardo, Antonio Ciriolo, e Melendugno, Maurizio Cisternino; del presidente dell’Ambito di Martano, Fabio Tarantino; del direttore del Consorzio di Poggiardo, Rossano Corvaglia; delle referenti dei locali Centri per l’impiego di Poggiardo e di Martano.

A Poggiardo introdurrà l’incontro la Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, Antonella Pappadà.

Successivamente, gli operatori Arpal terranno le relazioni sui seguenti temi: “Imprenditori di se stessi: se decidessi di aprire una mia attività?” e “Futuro proprio: i Cpi per l’auto-impiego”.

Previsto anche un focus su finanziamenti regionali e nazionali.

A seguire ci saranno gli interventi di rappresentanti delle associazioni di categoria.

A Poggiardo saranno presenti Antonio Martella, direttore Confindustria Lecce, Emanuela Longo, direttora CIA Lecce, e Tatiana Adamuccio, C.a.t. Confcommercio Lecce.

A Melendugno, invece, ci saranno: Luigi Derniolo, presidente Confartigianato Lecce; Gianluca Imbriani, responsabile Startup Confesercenti Lecce; Paolo Vantaggiato, responsabile provinciale Epaca Coldiretti Lecce.

Uno spazio particolare, infine, sarà dedicato a “Storie d’impresa“, con la testimonianza di imprenditrici del territorio: a PoggiardoSara Greco di Jewelry e Sara Passaseo di Glowfood Home food vegan; a MelendugnoEmanuela De Donne di Manufatti Laboratorio di sartoria ed Eleonora Mariano di Agriturismo Costarella.

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Otranto diventa un brand

City Branding, presentato il progetto. Il sindaco Francesco Bruni. «La nostra Città merita un salto di qualità e i tempi sono maturi per farlo. Attraverso il progetto cercheremo di dare coerenza e ordine ai contenuti prodotti e alla promozione del nostro territorio»

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La Sala Triangolare del Castello Aragonese ha ospitato la presentazione del progetto di City Branding voluto dall’amministrazione comunale, curato da Marea Digitale Srl di Lecce.

La città è pronta a fare un salto in avanti, diventando un Brand.

«Otranto è più di una destinazione: è un’emozione, un sentimento, un luogo dove il cuore batte forte, mentre l’anima si conforta in infinita bellezza».

Il City Branding è la definizione strategica dell’identità e dell’immagine di una città.

Si tratta quindi di definirne in modo coerente i punti di forza, il patrimonio culturale e i valori distintivi con il duplice obiettivo di attrarre maggiore interesse, comunicare nel modo giusto e creare valore per i propri cittadini. L’obiettivo è far vivere esperienze autentiche, immerse nella bellezza naturale e nella ricchezza culturale della nostra città.

Otranto deve raccontare la sua bellezza, le sue particolarità, le sue persone, i suoi luoghi, i suoi imprenditori e il suo impegno, non solo come località turistica, ma molto di più.

Si punta a definire l’identità del Brand Otranto, lanciare nuovi e più accattivanti canali di comunicazione off/on-line, posizionarsi nella relazione con i cittadini e con gli ospiti per parlare ad ognuno con il giusto linguaggio, offrendo racconti e soprattutto creando legami ancora più forti.

Questa iniziativa consentirà di valorizzare il progetto “Blue4all” e di promuovere le campagne di sensibilizzazione in esso previste mirate a popolazione e stakeholders in ordine all’istituzione dell’area marina protetta Otranto-Leuca e alla realizzazione di reti di aree marine già in funzione.

Il progetto prevede la realizzazione di un sito web turistico, lo sviluppo dei social collegati, l’aggiornamento per tre anni, una campagna promozionale mirata, la produzione di materiale video e fotografico, con il montaggio di reel emozionali che saranno diffusi su più canali e video da utilizzare nelle fiere turistiche ed eventi in cui promuovere la Città.

La gestione dei canali social per la promozione del turismo a Otranto, che sarà curata da personale appositamente impiegato e che interagirà, lavorando in sinergia, con l’ufficio di comunicazione del Comune di Otranto, rappresenta un’opportunità unica per mettere in risalto le peculiarità del territorio e attrarre visitatori.

Attraverso una strategia mirata, contenuti di qualità e un continuo dialogo con la comunità, Otranto potrà porsi come una delle destinazioni turistiche più apprezzate del Mediterraneo.

Sarà utilizzata una comunicazione semplice, diretta e coinvolgente, un linguaggio fresco e contemporaneo che parla al cuore delle persone.

Le immagini evocative, i colori vivaci e i racconti di esperienze reali, creano un legame emotivo con chi desidera visitare Otranto.

È stato, inoltre, effettuato un attento studio che ha portato alla realizzazione di un logo turistico di Otranto.

Si è partiti dall’idea di ridisegnare e stilizzare le moderne cementine rimandandole alle icone delle App, creando un mosaico visivo e cromatico, come a fornire all’utente-viaggiatore l’idea di un sistema di esperienze a cui accedere on demand, secondo le proprie preferenze di viaggio.
Così come il nostro smartphone multitasking ci offre infinite possibilità di accedere a contenuti e servizi, la Città di Otranto, con le sue molteplici caratteristiche uniche e variegate, ci permette di creare una vacanza modulabile all’infinito e soprattutto tailor made.

Un logo che certamente potrà essere utilizzato per la produzione di merchandising (bag, cover, borracce, ecc.).

“CUORE DEL SALENTO. ANIMA DI PUGLIA”

 Il Payoff diviene fondamentale completamento nella narrazione della ricchezza di Otranto, sottolineandone l’importanza storica e geografica e rafforzandone la percezione di luogo di accorata accoglienza, di passione totale e di appartenenza, sentimenti guida degli otrantini e dei pugliesi.

Il Payoff rimane altamente comprensibile (Cuore, Salento, Puglia) anche non tradotto in lingua straniera, rafforzando l’identità del brand.

«Otranto, con il suo affascinante patrimonio storico, le splendide spiagge, i valori del proprio paesaggio e dell’ambiente incontaminato e la vibrante cultura locale, rappresenta una meta turistica di grande interesse. Per valorizzare questa ricchezza, è fondamentale implementare una strategia efficace e mirata e questo nuovo progetto, che sarà sviluppato in tre anni, mira appunto a questo», dichiara il sindaco Francesco Bruni. «La nostra Città merita un salto di qualità e i tempi sono maturi per farlo. Attraverso il progetto cercheremo di dare coerenza e ordine ai contenuti prodotti e alla promozione del nostro territorio».

«Finalmente ogni angolo del nostro territorio, ogni monumento, sito archeologico, bellezza naturale e culturale avrà la sua vetrina pronta a raccontarsi a chi desideri scoprire la nostra città e la nostra storia», commenta l’assessora al Turismo Cristina De Benedetto, «il sito è pensato non solo per i turisti, ma anche per i nostri cittadini affinché si possano sentire parte di un progetto comune che punti al futuro. Otranto rappresenta da tempo una destinazione di riferimento e da oggi avrà uno strumento all’altezza delle sue potenzialità».

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