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Attualità

Noi. Contro le mafie

Presidi di Libera a Santa Maria di Leuca: il vento soffia forte sulle vele della legalità

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Uniti per la legalità”: lo striscione che campeggiava all’ingresso della Chiesa Cristo Re di Leuca potrebbe essere la sintesi perfetta di quanto ha preso vita nella splendida iniziativa promossa dal Presidio Libera dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase-Alessano. Potrebbe, ma non è sufficiente. Perché quanto vissuto nella splendida mattinata di primavera leucana va ben oltre ed ha regalato emozioni forti e, al contempo, ha lanciato messaggi di potenza inaudita che sono andati a scagliarsi soprattutto nelle teste ragionanti dei tanti ragazzi presenti in rappresentanza di un notevole numero di scuole del territorio.


Il Procuratore: “Politici, date il buon esempio



Lo ha sottolineato il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Lecce Antonio De Donno: “Questa è la risposta migliore che si può dare a chi fa della cultura mafiosa un fondamento della propria vita e vorrebbe estenderla anche agli altri”.


De Donno si rivolge poi ai politici senza indugi: “Debbono dare il buon esempio. I cittadini, gli elettori da loro non vogliono miracoli, solo il rispetto della legalità. Siano un buon esempio per tutti.


La magistratura ha bisogno che tutti facciano la loro parte: potrà dire che il suo compito è assolto solo quando non ce ne sarà più bisogno. Quando amministratori e cittadini faranno da soli i custodi della legalità”.


Anna Cammalleri: “La scienza ci fa capire, la coscienza ci fa comprendere”


Bellezza e legalità, scienza e coscienza. Ha sottolineato la stretta connessione tra i due concetti il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Anna Cammalleri: “Due concetti che potrebbero sembrare lontani ma che in realtà sono molto vicini, d’altronde non sono certo io la prima a dire che “la bellezza salverà il mondo”. Attenzione, l’illegalità è proprio il contrario della bellezza”.


Le cose in sé”, aggiunge la Cammalleri, in riferimento alla mostra fotografica Sguardi, con gli scatti dei ragazzi di molte scuole del territorio, “non sono belle o brutte ma è l’anima  che ci mettiamo dentro. Il compito della scuola è proprio quello di accompagnare, far crescere quest’anima unendo scienza e coscienza. Perché la scienza ci fa capire, la coscienza ci fa comprendere”.


Viviana Fonte: “So che la mamma ancora vive. Grazie a voi”


Toccante l’intervento di Viviana Fonte, figlia di Renata, assassinata il 31 marzo 1984, perché aveva osato intralciare la lottizzazione di Porto Selvaggio e gli interessi della malavita organizzata.


Viviana Fonte (a sinistra) con la dirigente del “Don Tonino Bello” Anna Lena Manca

Son passati 33 anni e mia mamma, quando è stata assassinata, aveva 33 anni. Quando mi sono resa conto che il tempo senza di lei era diventato di più di quello con lei mi sono sentita persa. Ora, grazie a voi, non più. So che la mamma ancora vive”.


È una gioia l’abbraccio odierno”, continua, “così come lo è stato quello di Nardò ieri. Il primo viaggio libero della motonave Leucadia Blu (barca a vela confiscata a criminali che illegalmente introducevano in Italia migranti, mettendone continuamente in pericolo la vita, ed ora affidata in custodia giudiziaria al “Don Tonino” dalla Procura della Repubblica di Lecce) è stato in direzione Porto Selvaggio, quello spicchio di terra che mia mamma ha difeso. Abbiamo anche parlato di etica, di dignità e di diritti per chi questa terra la lavora e la ama e per chi la difende. Questo non è un segno di una legalità astratta ma di una concreta corresponsabilità nel segno di quel “Noi”, scelto per organizzare l’intera manifestazione e per ricordare quegli uomini e quelle donne che non sono eroi ma giusti, eretici che hanno scelto da che parte stare, di non girare lo sguardo ed hanno avuto il coraggio della parola e della denuncia”.


Leucadia Blu, il veliero della legalità


Questi ed altri interventi sono stati inframezzati dall’Orchestra Giovanile delle scuole del territorio, guidata dal maestro Andrea Gargiulo, che ha aperto la giornata chiamando tutti in piedi (presenti anche i sindaci di Tricase, Alessano, Castrignano del Capo, l’assessore provinciale Antonio Del Vino, quello regionale Sebastiano Leo e rappresentanti delle forza dell’ordine)  per l’esecuzione dell’Inno Nazionale. Alla fine la gioiosa allegria dei ragazzi della Street Band del “Don Tonino” ha accompagnato tutti verso la Leucadia Blu, in arrivo da Gallipoli e appena ormeggiata nel Porto di Leuca.


La Leucadia Blu nel porto di Leuca


La manifestazione è stata organizzata dal Presidio Libera dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase, in associazione con la Fondazione Don Tonino Bello, il Presidio Renata Fonte Libera di Nardò e l’Associazione “Nomeni” per Antonio Montinaro di Calimera (gli eventi si protrarranno fino al 12 giugno) in memoria dei salentini che hanno dato la vita combattendo per le illegalità e contro la mafia.


Una giornata bella da vivere e da raccontare, nata dalla caparbietà della dirigente del “Don Tonino Bello” Anna Lena Manca e dalla sua capacità di saper coinvolgere le altre forze del territorio per fare rete. I professori e le altre persone coinvolte nell’organizzazione hanno dato il loro tempo, lavorato duramente per mettere su tutta l’impalcatura. Ma ne è valsa la pena. La scuola deve soprattutto insegnare a vivere ed è necessario raccontare ai nostri ragazzi, sovente distratti da esempi sbagliati, cosa vuol dire legalità e soprattutto quanto può essere appagante diventare cittadini onesti di questo mondo. Ce lo hanno insegnato i tanti morti per mano della mafia, non eroi, ma persone giuste, con la schiena dritta. Il seme è stato piantato…


I prossimi eventi


Gli altri eventi in programmagiovedì 27 aprileGiochi di Sallentia Pro Libera; quadrangolare di calcio (scuole superiori Tricase-Alessano); ogni squadra adotterà una vittima di mafia (Antonio Montinaro, Franco Marcone, Gaetano Macchitelli, Michele Fazio, Renata Fonte); durante la mattinata di venerdì 26 maggio, il motoveliero Leucadia Blu trasferirà la mostra fotografica “Sguardi”, via mare, a San Foca, dove le scolaresche del territorio leggeranno un dialogo immaginario tra Don Tonino e Antonio Montinaro.


La serata si terrà a Calimera dove, sarà animata con Musica e Parole, a cura dell’associazione Nomeni per Antonio Montinaro. Il 12 giugno, restituzione dell’esperienza con tutti i protagonisti ed attori dell’evento e progettazione condivisa delle attività per l’anno 2017/2018, presso Ufficio Scolastico Provinciale e di Lecce.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Incendio d’auto: distrutta una Clio, si indaga

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In fiamme nella notte un’auto di proprietà di una società intestata ad un uomo di 64 anni.

E’ l’ennesimo incendio notturno di autovetture in Salento e si è verificato alle ore 02:34 circa della nottata tra sabato e domenica a Cavallino.

Nel rione Castromediano è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Lecce, in via Alberto Bertoli.

La macchina distrutta dalle lingue di fuoco è una Renault Clio grigia che era ferma in sosta sulla sede stradale.

Il lavoro del personale dei vigili del fuoco ha scongiurato il propagarsi dell’incendio e ulteriori danni a persone, cose o pericoli per la pubblica e privata incolumità.

Sul posto erano presenti i carabinieri della stazione di Cavallino. Le cause dell’evento sono in fase di accertamento.

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Attualità

Svolta in vista per la festa patronale di Taurisano

Una lettera al Vescovo segnala uno “stato d’agitazione” tra i cittadini per una decisione, a suo modo, storica: quella del parroco di escludere, dopo ben 148 anni, la ditta Parisi dall’allestimento delle luminarie per Santo Stefano

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Da “Il Gallo” cartaceo n.07 del 2025

a cura di Lor. Z.

La continuità nel segno della tradizione o il cambiamento in nome di una equa rotazione? È il bivio dinanzi al quale, a Taurisano, si pone la festa patronale di Santo Stefano. Una ricorrenza che si rinnova di anno in anno in nome di una fede lunga un millennio.

A sollevare oggi il dubbio è Antonio Montonato, presidente dell’Associazione Onlus “Idee Valori e Solidarietà”, che scrive al vescovo Mons. Vito Angiuli per attenzionare quella che, a suo dire, è una situazione che sta agitando gli animi dei miei concittadini.

Oggetto della missiva è la scelta, per la festa del prossimo agosto, di non incaricare la ditta Parisi dell’allestimento delle luminarie.

Quest’anno”, scrive Montonato a sua Eccellenza, “Don Gionatan (parroco della parrocchia della Trasfigurazione di N.S.G.C., NdR) ha escluso in modo dittatoriale la ditta Parisi, un’eccellenza locale che ha portato alla ribalta il nome della nostra Città a livello internazionale. La ditta Parisi”, continua la lettera, “dal 1876 (ossia per 148 anni) ha all’allestito nella nostra Città le strade e piazze del borgo, in onore del Santo Patrono Stefano, con devozione, lealtà e calore. Durante questi anni la ditta Parisi è stata più volte onorata di prestigiosi premi nazionali ed internazionali tra cui quello a Montecitorio”.

Una tradizione che, secondo Montonato, andrebbe rinnovata ad occhi chiusi, ma che “il parroco”, scrive, “vuole sconvolgere senza rispettare la storia secolare”.

L’argomento, rimbalzato anche sui social, è già oggetto di discussione in paese e, con tutta probabilità, è giunto alle porte della Diocesi già prima che Montonato mettesse mano al calamaio.

Ad ogni modo, il presidente di “Idee Valori e Solidarietà” adduce altre motivazioni a sostegno della sua tesi: “La festa patronale viene organizzata con le offerte libere dei cittadini, con gli sponsor offerti da attività commerciali ed artigianali locali e, da ultimo, con l’importante contributo economico, solitamente pari a 10mila euro, elargito dal Comune. Appare quindi insolito e discutibile il fatto che un parroco subentri nella gestione ed organizzazione della festa patronale, sostituendosi ai comitati costituiti ad hoc, arrivando a stravolgere le tradizioni locali, quelle tradizioni che si tramandavano di generazione in generazione”.

Ebbene è proprio qui che la matassa trova il suo bandolo: nelle funzioni del parroco in seno alle celebrazioni della festa patronale.

Tant’è che la Diocesi, cui abbiamo richiesto le ragioni di questa la scelta a suo modo storica, nel non ribattere a quanto sostenuto dal signor Montonato, risponde senza dare risposta. Ossia, rimanda al Regolamento diocesano per il Comitato Feste Religiose.

Il documento recita: “Presidente del Comitato è sempre il Parroco, che si avvale della consulenza del consiglio pastorale parrocchiale nel determinare quali feste celebrare, e nel dare gli orientamenti generali per lo svolgimento dei festeggiamenti esterni”. Allo stesso parroco spettano anche la nomina del presidente delegato; l’accoglimento della lista dei componenti il Comitato ed il compito di dare indirizzo circa il programma della festa.

Il ruolo assunto, nel caso specifico, da don Gionatan, quindi, appare tutt’altro che arbitrario, come la missiva inviata al vescovo vuol far intendere.

C’è tuttavia un passaggio che tiene aperta la discussione. Lo stesso regolamento diocesano specifica, al primo punto sull’argomento, che “il Comitato Feste è espressione della comunità parrocchiale. Quanto sta accadendo a Taurisano porta a chiederci se questo assunto, attorno alla festa di Santo Stefano, sia ancora osservato. Chiediamo a voi, quindi, di esprimervi, raccontandoci il vostro punto di vista. Scriveteci su WA al 371 37 37 310.

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Attualità

Caro biglietti: tornare in Salento ad aprile è un salasso

Per chi parte da Milano, treni sopra i 300 euro ed aerei oltre i 600

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Tanti ponti, tanti soldi. Un salasso le festività di questo mese di aprile per chi si vuole spostare. In particolar modo per coloro che vogliono fare rientro in Salento dal nord Italia.

Lo si evince da uno studio di Assoutenti sulle tariffe di aerei, treni e pullman, un report da cui emergono dati incredibili come quelli che seguono.

Imbarcandosi da Linate venerdì 18 aprile e tornando martedì 22 aprile, un biglietto per Brindisi costa oggi un minimo di 619 euro, più di un volo di andata e ritorno per New York nelle stesse date (da 571 euro con uno scalo). Servono poi almeno 518 euro per volare da Linate a Catania e ritorno, 499 euro per Palermo, 460 euro per Cagliari. Il volo di andata e ritorno da Genova a Catania, nelle stesse date, parte oggi da un minimo di 401 euro, e si spende più o meno lo stesso (398 euro) da Torino a Lamezia Terme.

Non va meglio a chi sta acquistando in questi giorni un biglietto del treno: per la tratta Milano-Reggio Calabria la spesa va da 104,4 (scegliendo collegamenti lenti) a 345 euro per quelli più veloci. Partendo invece da Torino (solo andata), si spende da un minimo di 195 euro, se si scelgono orari scomodi e soluzioni con lunghi tempi di percorrenza, a 360 euro per i collegamenti migliori. Si sfiorano 340 euro per andare da Genova a Lecce, 320 euro da Milano a Lecce, 311 euro da Torino a Lecce, 310 euro da Milano a Salerno.

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