Attualità
Occhio agli antidolorifici
Secondo uno studio possono danneggiare il cuore. Non tutto ciò che è buono per il dolore, è anche un bene per il cuore
Alcuni inibitori COX-2 una classe di farmaci antinfiammatori appartenente alla famiglia dei farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS), possono aumentare il rischio di insufficienza cardiaca e in funzione della dose. Questo vale anche per farmaci come l’ibuprofene e diclofenac, disponibili senza prescrizione medica in farmacia.
Questo è il risultato di uno studio finanziato dall’Unione europea, che è stato pubblicato sulla rivista BMJ. Si tratta del gruppo di farmaci chiamati farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS). Includono i non steroidei, agenti anti-infiammatori della prima generazione (FANS) e la nuova generazione di agenti anti-infiammatori, gli inibitori selettivi della COX-2 inibitori. Essi sono a seconda del farmaco, assunti per il dolore, le infiammazioni e la febbre ed in parte possono essere prescritti senza ricetta in farmacia, sono.
E’ già noto che gli antidolorifici possano finire nel muscolo cardiaco. Un ampio studio danese, ha dimostrato che un’insufficienza cardiaca esistente è peggiorata in soggetti che assumevano FANS ed è stato anche associato ad un aumento del rischio di attacco cardiaco o di morte. Ma anche senza precedenti malattie aumenterebbe il rischio. Un team internazionale di ricerca guidato da Giovanni Corrao della Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha cercato di capire per quali farmaci e a quali dosi si avrebbe un rischio di danni cardiaci. Questo studio ha valutato i dati di quasi dieci milioni di adulti provenienti da Germania, Paesi Bassi, Inghilterra e Italia, a cui sono stati prescritti antidolorifici tra il 2000 e il 2010. Qui 23 erano FANS convenzionali e $ gli inibitori della COX-2 inclusi nell’analisi.
Il gruppo di confronto era costituito da 8.246.403 pazienti ed ha riguardato i seguenti farmaci:
Ketorolac
Etoricoxib (Arcoxia)
Indometacina (vari. Generic)
Rofecoxib (Vioxx ritiro 2004)
Sulindac
Piroxicam. (Vari farmaci generici)
Acemetacine (Rantudil e generici)
Diclofenac (Voltaren e generici)
Dexibuprofen (Deltaran)
Nimesulide
Ibuprofene (ad esempio Aktren, Nurofen, Dolormin e vari. Generic)
Naproxen (Aleve e vari. Generic)
Valdecoxib (Bextra Ritiro 2005)
Nabumetone (Arthaxan, Relifex)
Tiaprofenico (Surgam)
Lornoxicam
Tenoxicam
Ketoprofene (Gabrilen)
Aceclofenac (Beofenac)
Meloxicam (Mobec e vari. Generic)
Combinazioni diclofenac
Proglumethacin (Protaxon)
Flurbiprofen
Nel gruppo di antidolorifici, ci sono stati 92.163 ricoveri per insufficienza cardiaca. Se il paziente aveva assunto negli ultimi 14 giorni alcuni FANS, il rischio aumentava del 19 %, per quanto rigurarda diclofenac, ibuprofene, indometacina, ketorolac, naproxen, nimesulide, piroxicam e l’inibitore COX etoricoxib 2 e rofecoxib. Per diclofenac, etoricoxib, indometacina, piroxicam e rofecoxib a dosi molto elevate, il rischio era raddoppiato. Anche dosi già medie di a indometacina e etoricoxib hanno contribuito negativamente. Celecoxib, tuttavia, il più prescritto inibitore COX-2, a questo proposito è stato poco appariscente in dosi normali. Va detto che l’età media dei soggetti, pari a 77 anni era piuttosto alto e costituisce un limite alla ricerca. I ricercatori hanno evidenziato che questo è stato uno studio osservazionale, quindi non si poteva chiaramente dedurre il rapporto causa ed effetto. Eppure ci sarebbe un legame innegabile tra i FANS e inibitori COX 2 più comunemente usati con un aumento del rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca. Inoltre, il rischio sembra dipendere dal principio attivo e la dose utilizzata. Gli autori sperano che lo studio possa contribuire a informare i medici e le autorità di vigilanza sul rischio. In un editoriale sullo studio condotto da cardiologi danesi, è stato indicato che un piccolo aumento del rischio cardiovascolare per l’assistenza sanitaria è già preoccupante, perché i principi attivi sono utilizzati massicciamente. Peraltro, gli antidolorifici sono disponibili in molti paesi nei supermercati e senza consultazione. Questo porta all’idea sbagliata diffusa che i FANS sono innocui e sicuri per tutti, viene sottolineato. Pertanto, il fatto che i cardiologi richiedano una regolamentazione più severa è giustificato. Vedono anche la necessità di una consulenza di un medico o il farmacista, le informazioni del paziente sul corretto uso e i rischi potenziali. Al di là di assenza di certezze scientifiche circa l’effettiva dannosità degli antidolorifici.
“Un dato è certo”, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, “l’eccesso può provocare danni ed i soggetti a rischio malattie cardiache devono prestare la massima attenzione. Come hanno voluto sottolineare i cardiologi danesi, infatti, è sempre meglio rivolgersi ad un medico, magari a quello di famiglia, prima di assumere con frequenza i farmaci in questione”.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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