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Attualità

Otranto valuta la “sua” estate

Incontro tra Amministrazione comunale, operatori commerciali e turistici e cittadini per fare il punto della situazione

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Presso il Centro don Tonino Bello, l’Amministrazione comunale ha voluto incontrare gli operatori commerciali e turistici e cittadini per fare, a caldo, il punto della situazione sulla stagione turistica che volge al termine e per discutere delle novità normative che in questi anni hanno inciso sulla regolamentazione del settore delle attività produttive.


Di particolare interesse nella riunione alcuni temi relativi agli esercizi di vicinato e pubblici esercizi di somministrazione. In particolare, l’Amministrazione comunale ha confermato la volontà di replicare i provvedimenti amministrativi che stabiliscono turni di apertura per bar e ristoranti nel centro storico, in modo da evitare la chiusura generale degli esercizi a fine stagione estiva, per garantire così un minimo di servizi alla cittadinanza e a quei turisti che scelgono di venire in vacanza nei periodi di bassa stagione.


Associate a tali provvedimenti anche altre iniziative immaginate per stimolare un più lungo periodo di apertura durante l’anno. Nello specifico, la possibilità di ottenere l’intero suolo pubblico avuto in concessione l’anno precedente solo nel caso si garantiscano 270 giorni di apertura l’anno. Anche la possibilità di ottenere permessi per la sosta di propri veicoli nella ZTL del centro storico da parte di quegli operatori che dimostreranno di essere rimasti aperti anche in inverno.


Non potendo intervenire con atti imperativi per obbligare ad un’apertura prolungata gli esercizi di vicinato, si è pensato di vincolare il rilascio dell’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico con vetrine-espositori esterni solo a quegli operatori che assicurino l’apertura del proprio negozio per almeno 250 giorni l’anno.

Altro argomento di particolare interesse è stato quello relativo alla gestione dei rifiuti solidi urbani prodotti dagli esercizi commerciali, per la quale problema l’Amministrazione comunale auspica che, con la soppressione delle Ato, si possa tornare ad assumere una maggiore titolarità nei rapporti contrattuali con le ditte per meglio organizzare i servizi di raccolta e spazzamento. Resta fermo, però, l’obbligo per tutti gli operatori e i cittadini di adeguare i propri comportamenti e gli obblighi previsti in materia dall’Ordinanza sindacale emessa prima della stagione estiva.


Per rispondere alla novità normativa introdotta dal decreto sulla liberalizzazione, l’Amministrazione comunale ha valutato e discusso, insieme agli operatori presenti, una proposta di deliberazione che sarà portata all’attenzione del prossimo Consiglio comunale che prevede di poter limitare l’apertura di nuovi esercizi di somministrazione, bar e ristoranti, almeno nel centro storico. Una decisione dettata da ragioni di tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale cittadino che in caso di aperture selvagge potrebbe venire seriamente compromesso. La soluzione tecnica immaginata prevede che, a richiesta, si possa ottenere l’autorizzazione all’apertura di un ristorante o di un bar solo se si accumula un punteggio minimo dato da una serie di requisiti qualitativi che il richiedente si impegna a garantire per tutta la durata dell’attività, pena la decadenza del titolo dell’autorizzazione.


Attualità

Imparare a salvare vite: corso per uso defibrillatore

A Nardò BLSD Retraining,” basic life support and defibrillatore”, con consegna di certificato IRC necessario per l’utilizzo del macchinario

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Sabato 17 Maggio alle ore 9 in Via Boito n. 22 Nardò presso la sede operativa dell’ASC Comitato Provinciale Lecce, si svolgerà il corso BLSD Retraining, ” basic life support and defibrillatore “.

Alla fine del corso i partecipanti riceveranno il certificato IRC necessario per l’utilizzo del defibrillatore.

Con Asc, puoi salvare una vita.
Per info e prenotazioni ASC Comitato Provinciale Lecce tel. 3476501102 mail. lecce@ascsport.it

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Appuntamenti

Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni 

A scuola con la consigliera di parità della Provincia di Lecce, Antonella Pappadà, per imparare a riconoscere e affrontare le discriminazioni nel mondo del lavoro. Venerdì 11 aprile appuntamento al Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie

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Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni sono i temi al centro del nuovo ciclo di incontri formativi organizzati nell’ambito del progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione”, ideato e realizzato dalla consigliera di parità della Provincia di Lecce.

Ad affrontarli, tra i banchi di scuola, è la stessa consigliera Antonella Pappadà che, proprio in virtù del suo ruolo di sentinella del territorio, ha scelto di confrontarsi direttamente con le studentesse e gli studenti delle quattro scuole superiori coinvolte, in via sperimentale, nel percorso progettuale: Meucci di Casarano, Olivetti di Lecce, Giannelli di Parabita e Da Vinci di Maglie.

«Credo che la migliore forma di prevenzione venga dalla conoscenza. Ecco perché», spiega Antonella Pappadà, consigliera di parità provinciale, «ho ritenuto necessario affrontare questi temi con le ragazze e i ragazzi che saranno le lavoratrici e i lavoratori di domani. È fondamentale sapere che possono esserci problematiche, come le discriminazioni sul posto lavoro, e quali sono i riferimenti e gli strumenti per affrontarle e rimuoverle. Proprio la consigliera di Parità della Provincia ha, tra gli altri, questo compito e può assistere chi ne è vittima».

Il terzo ciclo di incontri formativi previsto dal progetto è partito il 14 marzo al Meucci di Casarano ed è proseguito il 28 marzo all’Olivetti di Lecce e il 3 aprile al Giannelli di Parabita, dove, insieme alla consigliera Pappadà, è intervenuta come testimonial anche Stefania Monosi, presidente del Consiglio notarile di Lecce.

L’ultimo appuntamento è in programma venerdì 11 aprile, nel Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie.

Il Progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione è un percorso triennale di formazione e sensibilizzazione sul tema della parità di genere nel lavoro, strutturato in tre moduli, uno per ciascun anno scolastico, inseriti tra le attività dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) delle quattro scuole superiori coinvolte.

Tra gli obiettivi generali: imparare a riconoscere stereotipi e pregiudizi, diffondere l’educazione e la formazione alla parità di genere nel lavoro, favorire la conoscenza e la possibilità sia per le donne che per gli uomini di accedere ad un lavoro dignitoso e, ancora, promuovere una cultura di parità di genere per sradicare le iniquità anche nei confronti delle persone con disabilità.

Il primo modulo intitolato “Oltre gli stereotipi”, rivolto alle classi del terzo anno, è stato avviato a dicembre con il ciclo di incontri “Stereotipi e pregiudizi: che cosa sono e quali sono quelli più diffusi”,affrontato dalle esperte di politiche di genere Michela Di Ciommo ed Elisa Rizzello.

Il secondo ciclo “La scienza ha un genere? è stato sviluppato da studiose e affermate professioniste, tra cui, Cristina Mangia, ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, Elisabetta De Marco, docente universitaria e ricercatrice nel settore scientifico disciplinare di Pedagogia sperimentale, Maria Antonietta Aiello, pro rettrice di UniSalento e docente ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Serena Arima, docente di Statistica presso UniSalento, Fabiana De Santis, manager e ingegnera gestionale specializzata in sviluppo aziendale e gestione dell’innovazione, Carola Esposito Corcione, professore associato in Sistemi, metodi e tecnologia dell’ingegneria chimica e di processo presso UniSalento e socia fondatrice della sturtup Womat.

Il percorso progettuale si concluderà con l’ultimo ciclo di incontri sul tema Il rispetto e la violenza di genere: quale percezione nelle/negli adolescenti”.

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Attualità

Da giugno niente più treni diretti da Roma alla Puglia!

Tornare in Salento in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti. L’on. Andrea Caroppo vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, scrive all’Amministratore Delegato di Trenitalia, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti verso la Puglia»

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Non c’è niente da fare, vogliono relegarci in un angolo!

Non bastassero l’isolamento fisiologico, che è una questione geografica, e quello strutturale, frutto di anni di scarsa attenzione al sud e poche lucidità e lungimiranza da parte dei nostri politici e rappresentanti istituzionali, arriva anche la notizia che, da metà giugno, il Salento (come del resto tutta la Puglia) non sarà più raggiungibile dalla Capitale con treni diretti.

L’on. Andrea Caroppo vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera

A lanciare l’allarme il deputato salentino e vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, Andrea Caroppo: «Raggiungere la Puglia in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti».

Il perché è presto detto: «Dal 10 giugno non è previsto, al momento, nessun treno diretto tra Roma e la Puglia e le uniche offerte disponibili prevedono più cambi e alcune sfiorano addirittura le 12 ore. In pratica, si impiegherà meno tempo per arrivare a Roma da New York o Pechino che da Roma a Lecce».

Per l’on. Caroppo «è una situazione inaccettabile, destinata a creare forti disagi ai pugliesi che vogliono raggiungere la Capitale o rientrare in Puglia e che rischia di mettere in ginocchio la stagione turistica pugliese, scoraggiando i visitatori, soprattutto stranieri, a programmare un viaggio nella nostra regione».

Per questo motivo il vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera ha inviato una richiesta formale di chiarimento all’Amministratore Delegato di Trenitalia, Ing. Gianpiero Strisciuglio, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti che collegano la Puglia a Roma».

 

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