Attualità
Parola di Dio, Croce, Madonna e Salento
Definiti il motto e lo stemma del nuovo Vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo. C’è dentro la Parola di Dio che è energia e orientamento, la Croce, ma anche i segni della terra Salentina (mare, nave, quercia).

Definiti il motto e lo stemma del nuovo Vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo, Mons. Gerardo Antonazzo. C’è dentro la Parola di Dio che è energia e orientamento, la Croce, ma anche i segni della terra Salentina (mare, nave, quercia).
Dopo pochi giorni dalla nomina episcopale del 22 gennaio da parte di Benedetto XVI mons. Gerardo Antonazzo, vescovo nominato di Sora-Aquino-Pontecorvo ha già pronto lo stemma episcopale e il motto. In tutti e due c’è tutta la sua storia, la sua passione, il suo programma.
Il motto: “In fines terrae”. Evoca il mandato missionario di Gesù agli apostoli: “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19). La natura missionaria della Chiesa è ben rappresentata dallo slancio apostolico dell’apostolo Paolo che descrivendo la necessità di orientare tutti gli uomini all’ “obbedienza della fede” in Cristo, dichiara l’urgenza dell’annuncio della Parola dalla quale scaturisce la possibilità di credere: “La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo” (Rm 10, 17). L’annuncio della Parola non può conoscere confini: “Per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino agli estremi confini del mondo le loro parole” (Sal 19,5). In fines terrae impegna il Vescovo, quale primo annunciatore ed educatore della fede, ad affidare e a sottoporre il suo ministero alla potenza e all’efficacia della Parola che salva.
Passiamo ai simboli dello stemma. Innanzitutto il Rotolo della Parola di Dio, che è l’Alfa e l’Omega, principio e fine di tutto: mons. Antonazzo è specializzato in scienze bibliche, e quindi non poteva che centrare sulla Parola tutta la sua identità pastorale; il mandato del Vescovo è principalmente annunciare la Parola.
Poi nello stemma, specularmente al Rotolo della Parola, c’è una Quercia che richiama un antico albero di Supersano il suo paese natale, e che egli inserisce per esprimere la robustezza e l’integrità della Parola, che non deve conoscere cedimenti a compromessi dell’umana debolezza: la quercia esprime la solidità del ministero apostolico fondato sul servizio della Parola, con autorità di testimonianza e di insegnamento; la quercia evoca anche la fedeltà stabile di Dio all’uomo e, in risposta, la fedeltà dell’uomo a Dio.
La Barca, al centro dello stemma, raffigura la Chiesa, retta e guidata dal ministero episcopale. E’ inviata a solcare la storia degli uomini del nostro tempo, ad incarnare l’annuncio della Parola nella concretezza delle loro speranze e delle loro fragilità. La Chiesa è spinta al largo dalla vela rigonfia del soffio dello Spirito Santo e guidata nella giusta rotta da Maria, la Stella della nuova evangelizzazione.
Domenica 27 gennaio in tutte le 90 parrocchie della Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, durante le Messe, è statoletto il messaggio che mons. Antonazzo ha scritto e sono stati presentati lo stemma e il suo motto episcopale. E così iniziato questo cammino di avvicinamento tra nuovi fedeli e nuovo vescovo che culminerà il 19 aprile con l’insediamento canonico presso il duomo di Sora. Peraltro una delegazione non ufficiale della diocesi lo ha già incontrato il 24 gennaio a Roma.
Mons. Gerardo Antonazzo è nato a Supersano il 20 maggio 1956, ed è stato ordinato sacerdote sempre a Supersano il 12 settembre 1981. Dopo l’ordinazione è stato dapprima educatore presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore in Roma dal 1981 al 1987, poi si è laureato in Sacra Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma, con specializzazione in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma. Rientrato nella diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca è stato Rettore del Seminario Vescovile di Ugento dal 1987 al 1995; incaricato diocesano per la Pastorale Familiare dal 1993 al 1996; incaricato diocesano per la Pastorale Giovanile dal 1994 al 2009; vicario Episcopale per il Clero e i Religiosi dal 1990 al 1995; Vicario Episcopale per la Pastorale diocesana dal 1996 al 2013. Nel 1995 è stato nominato Direttore e Docente della Scuola diocesana di formazione teologico-pastorale, incarico conservato fino al 2013. E ancora: assistente Ecclesiastico dell’Equipe-Notre-Dame, Assistente Ecclesiastico dell’Agesci. E’ stato Parroco della Parrocchia “Santa Sofia” in Corsano dal 1995 al 2004, della Parrocchia “Sant’Andrea Apostolo” in Presicce dal 2004 al 2011; parroco e rettore della Basilica di Santa Maria di Leuca fino ad oggi. Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori. Vicario Generale dal 6 gennaio 2010 al 1 aprile 2010. Amministratore Diocesano di Ugento-Santa Maria di Leuca dal 1 aprile 2010 al 19 dicembre 2010. Vicario Generale da dicembre 2010. Nominato vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo il 22 gennaio 2013.
Appuntamenti
Miss Mamma 2025, le salentine con la fascia
A Carmiano si sono svolte le selezioni per “Miss Mamma Italiana 2025”, concorso nazionale di bellezza e simpatia che sostiene “Arianne”, Onlus per la lotta all’Endometriosi

Proseguono in tutta Italia le selezioni per Miss Mamma Italiana edizione 2025, concorso nazionale di bellezza e simpatia giunto quest’anno alla sua trentaduesima edizione, curato dalla Te.Ma Spettacoli di Paolo Teti (ideatore e Patron del concorso) e riservato a tutte le mamme di età compresa tra i 25 ed i 45 anni, con fascia “Gold” per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia “Evergreen” per le mamme con più di 56 anni.
Miss Mamma Italiana sostiene Arianne, associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi, una malattia cronica, progressiva ed invalidante, ancora poco conosciuta, che in Italia colpisce quasi 4 milioni di donne fin dall’adolescenza e che, per questo motivo, deve essere ben conosciuta per permettere un’attivazione spontanea in caso di sintomi sospetti.
Al cine teatro “Fratelli Lumiere” di Carmiano, si è svolta una selezione valevole per l’elezione di Miss Mamma Italiana 2025.
Le mamme partecipanti, oltre a sfilare in passerella con abiti eleganti, hanno sostenuto una prova di abilità (come cantare, ballare, illustrare ricette gastronomiche, cimentarsi in esercizi ginnici ed in prove creative ed artistiche), che rappresentasse la loro personalità.
La giuria ha proclamato vincitrice della selezione Eva Agrimi, 30 anni, estetista, di Carmiano, mamma di Rachele ed Ester, di 7 e 3 anni; la fascia Miss Mamma Italiana Gold (riservata alle mamme dai 46 ai 55 anni), è andata ad Alessandra Semeraro, 47 anni, coreografa, di Arnesano, mamma di Nicholas e Michael, di 16 e 14 anni; mentre la fascia Miss Mamma Italiana Evergreen (riservata alle mamme con più di 56 anni) è andata a Rosa Stringano, 56 anni, casalinga, di Modugno (BA), mamma di Nancy e Sharon, di 39 e 21 anni.
LE ALTRE MAMME PREMIATE
Miss Mamma Dolcezza, Lisa Pierri, 44 anni, avvocato, di Copertino, mamma di Marco di 10 anni;
Miss Mamma Eleganza, Mery Martina, 42 anni, cassiera, di Galatina, mamma di Anastasio e Ginevra;
Miss Mamma in Gambe, Angela Antonaci, 34 anni, imprenditrice, di Botrugno, mamma di Giada e Gioia, di 14 e 10 anni;
Miss Mamma Solare, Maria De Jesus, 40 anni, imprenditrice, di Otranto, mamma di Fabrizio e Salvatore, di 24 e 13 anni;
Miss Mamma Sorriso, Klaudia Zaneta, 34 anni, casalinga, di Monteroni, mamma di Diletta, Jonela, Silvia, Viviana ed Enga, di 13, 10, 8, 6 e 3 anni;
Miss Mamma Sprint, Serena Rizzelli, 45 anni, assistente sociale, di Tricase, mamma di Angelica di 15 anni e dei gemelli Jacopo e Francesco, di 11 anni;
Miss Mamma Simpatia, Verena Tarantino, 30 anni, casalinga, di Copertino, mamma di Kevin, Nicolò e Giulio, di 12, 10 ed 1 anno;
Miss Mamma Gold Fashion, Anna Panico, 52 anni, avvocato, di Monteroni, mamma di Gabriele, Alessandro e Nicolò, di 14, 13 e 10 anni;
Miss Mamma Gold Radiosa, Loredana Zaccaro, 55 anni, imprenditrice, di Valenzano (BA), mamma di Angelo ed Asia Pia, di 30 e 21 anni;
Miss Mamma Gold Sportiva, Anna Giusy Perrone, 46 anni, casalinga, di Lequile, mamma di Melany, Jacopo e Matteo, di 16, 12 e 7 anni;
Miss Mamma Gold Simpatia, Simona Manca, 55 anni, casalinga, di Arnesano, mamma di Tania e Nicholas, di 31 e 30 anni;
Miss Mamma Evergreen Glamour, Maria Chimienti, 62 anni, casalinga, di Manduria (TA), mamma di Andrea e Simone, di 33 e 29 anni.
L’evento è stato presentato da Lucia Dipaola, referente del concorso, per la Puglia.
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Da sinistra, Rosa Stringano (vincitrice di selezione categoria “Evergreen”); Eva Agrimi (vincitrice di selezione categoria “Miss Mamma Italiana”); Lucia Dipaola presentatrice dell’evento ed Alessandra Semeraro (vincitrice di selezione categoria “Gold”). Nella foto in alto le 12 mamme della provincia di Lecce premiate
Attualità
Incendio d’auto a Ruffano nella notte
In fiamme una Audi in via Rattazzi, necessario l’intervento di vigili del fuoco, carabinieri e carro attrezzi

Incendio d’auto nella notte a Ruffano, attorno all’1:30 circa.
Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase in via Rattazzi.
A prendere fuoco è stata un’autovettura marca Audi, per la cui rimozione si è reso necessario un carro attrezzi.
L’intervento del 115 è valso allo spegnimento dell’incendio e alla messa in sicurezza dell’area circostante, evitando il propagarsi delle fiamme e danni ad altri veicoli o abitazioni vicine.
Sul posto erano presenti i Carabinieri della Stazione di Casarano per gli accertamenti di competenza.
Le cause sono in corso di accertamento.
Attualità
Ospedale di Galatina tra criticità, degrado e cantieri fermi
“Solita” ispezione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro: «Laboratorio analisi nel degrado, situazione critica al Pronto soccorso e cantieri fermi. Ma c’è anche un fiore all’occhiello, il Centro trasfusionale»

«Siamo tornati nell’ospedale di Galatina, che avevamo ispezionato a giugno 2023. Ad aprile 2024 erano state esaminate in Commissione Sanità tutte le carenze emerse, e incassammo l’impegno del direttore generale Asl Rossi e dell’ex assessore Palese e risolverle in tempi brevi. A distanza di un anno, il bilancio è appena sufficiente perché molto resta ancora da fare».
Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani, reduce dall’ennesimo blitz in una struttura sanitaria pubblica salentina.
CRITICITÀ AL PRONTO SOCCORSO
Le criticità maggiori al Pronto soccorso: «Locali angusti e inadeguati, il solito unico bagno promiscuo, solo una postazione di pronto intervento grave fra le tende, pazienti parcheggiati in barella anche la notte, spazi sacrificati e difficoltà operative».
Nel frattempo, la nuova sistemazione resta «un miraggio visto che il cantiere, così come quello della Terapia intensiva e sub intensiva, rimane bloccato».
LABORATORIO DI ANALISI PATOLOGICA CLINICA
Situazione molto critica al Laboratorio di analisi patologica clinica: «Abbiamo trovato alcuni locali fatiscenti e umidi, spogliatoi non a norma e l’antibagno utilizzato come spogliatoio. C’è una zona chiusa e degradata che otto anni fa è stata praticamente distrutta da un incendio e non è mai stata ripristinata. Abbiamo riscontrato la presenza di reagenti chimici abbandonati, frigoriferi non a norma per conservare prodotti chimici e farmaceutici, impianti elettrici con cavi precari e acque reflue a rischio biologico non adeguatamente trattate. Lo smaltimento dei reagenti prende una via rapida, diretta, probabilmente fuori protocollo. Si usano tubi volanti collegati a taniche di plastica di fortuna, a rischio rotture o perdite».
PERSONALE
Sul fronte del personale, «per risolvere il deficit che evidenziammo, finalmente ci sono stati rinforzi in quest’ultimo anno. Dopo decenni sono stati nominati i capisala, come in tutta la Asl Lecce».
APPARECCHIATURE OBSOLETE
Capitolo apparecchiature obsolete: «In Cardiologia sono stati sostituiti il carrello dell’emergenza, gli elettrocardiografi e l’ecografo guasti. Nelle sale operatorie, così come avevamo sollecitato, è stata sostituita tutta la ferristica che trovammo logora e antiquata. Mentre resta da rifare la pavimentazione, sostituendo il linoleum alle vecchie piastrelle».
A causa della mancanza di anestesisti, «vera piaga dell’intera azienda sanitaria, l’Unità di Terapia intensiva cardiologica non è operativa benché ci sia un reparto nuovo e attrezzato, che rimane chiuso».
Ferma anche la Rianimazione e «resta chiuso e inutilizzato il quarto piano che ospitava la Chirurgia».
Per quanto riguarda l’Oncologia, «l’ambulatorio funziona solo un giorno a settimana. Quello di Urologia è invece chiuso, come avevamo paventato, dopo il pensionamento dell’unico medico e dell’infermiere che erano in servizio. Funziona, invece, il servizio Dialisi, dove avevamo segnalato la necessità di sostituire l’elettrocardiografo e la carenza di infermieri specializzati.
Come avevamo richiesto, la Farmacia è stata dotata di nuovi computer, stampanti, sedie, poltrone e armadi.
La Riabilitazione non ha ancora una palestra, ma sono arrivati gli standing che avevamo richiesto per sollevare e trasportare in piedi i pazienti. Per il rifacimento degli spazi di Endoscopia digestiva, che non erano a norma, è stato approvato un progetto da 49mila euro».
Infine, la Nefrologia «continua a risentire della mancanza di personale, e in tutto l’ospedale si attende la dotazione di barelle e letti bariatrici per i pazienti obesi, che sono stati ordinati come avevamo sollecitato».
IL FIORE ALL’OCCHIELLO
L’ospedale di Galatina vanta anche «un fiore all’occhiello»: il Centro trasfusionale, «che opera a pieno ritmo e con un’ottima organizzazione».
Le donazioni di sangue intero si effettuano dalle 8,30 alle 10,30 dal lunedì al sabato, con l’accesso di sei donatori ogni mezzora previa prenotazione (al numero 0836 529223).
Chi non prenota va in coda o entra se qualcuno non si è presentato e il turno di sei non è completo.
Il Centro opera in stretta collaborazione con le associazioni di donatori di sangue, per contribuire a soddisfare le necessità trasfusionali dell’Asl di Lecce e sensibilizzare i cittadini alla cultura della donazione del sangue.
La struttura, collocata al piano terra e accessibile anche alle persone con disabilità, è dotata delle più moderne attrezzature mediche che permettono di lavorare in tranquillità e sicurezza.
Si può donare sangue intero, plasma e piastrine, dopo accurati accertamenti clinici ed ematochimici eseguiti nel laboratorio del Centro, che meriterebbe la classificazione di unità semplice a valenza dipartimentale.
«Usciamo da questa ispezione con un quadro di luci e ombre», tira le somme Pagliaro, «mai con il dito puntato ma con la mano tesa per portare in Regione le esigenze di questo ospedale e di tutto il territorio di Lecce e provincia».
Infine, il fondatore di Regione Salento annuncia: «Torneremo in tutte le strutture sanitarie già ispezionate per verificare se gli impegni assunti nelle relative audizioni in Commissione Sanità abbiano avuto seguito, e intanto proseguiremo con le visite al Dea e al Fazzi, reparto per reparto, sempre con l’obiettivo di contribuire a garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini».
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